GESÙ È IL PROFETA

(Donato Trovarelli)

 

Una funzione di Gesù che nemmeno Maometto (come Nicodemo) ebbe il coraggio di negare fu quella di profeta, "perché nessuno può fare questi miracoli che tu fai, se Dio non è con lui". (Giovanni 3:2)

Per la religione islamica, i profeti furono tre: Abramo (padre comune per ebrei ed arabi), Gesù di Nazareth e Maometto (il più grande di tutti e tre!). Gli arabi dimenticano però che, se riconoscono Gesù come profeta, Gesù ha detto qualcosa che è importante, perché è sempre un profeta che parla! Infatti sta scritto: "Chi riceve un profeta come profeta, riceverà premio di profeta; e chi riceve un giusto come giusto, riceverà premio di giusto." (Matteo 10:41)

Ora la parola greca "prophetés" significa, "colui che parla in nome di", oppure "colui che parla davanti a"; pro significa davanti e non "prima" e phemì significa parlare: in riferimento a Dio la parola acquista un significato speciale, perché è profeta "colui che parla in nome di Dio perché Dio gli ha parlato e lo ha mandato a parlare".

Dio suscita i profeti e Dio li manda: "Dal giorno che i vostri padri uscirono dal paese d'Egitto fino al dì d'oggi, io v'ho mandato tutti i miei servi, i profeti, e ve l'ho mandati ogni giorno, fin dal mattino;" (Geremia 7:25)

In poche parole è una grande e grave responsabilità, perché si tratta di affermare che Dio ha parlato e ha rivelato qualcosa da comunicare ad altri. Se ciò non dovesse essere vero, il sedicente profeta diventerebbe immediatamente "falso profeta", con tutte le conseguenze spirituali che ne conseguirebbero. Dio testimonia per i Suoi profeti e troppo spesso ha dovuto dire: "Io non ho mandato quei profeti; ed essi son corsi; io non ho parlato loro, ed essi hanno profetizzato." (Geremia 23:21) Troviamo descritta purtroppo una triste situazione che si trascina fino al di d'oggi: "E l'Eterno mi disse: "Quei profeti profetizzano menzogne nel mio nome; io non li ho mandati, non ho dato loro alcun ordine, e non ho parlato loro; le profezie che vi fanno sono visioni menzognere, divinazione, vanità, imposture del loro proprio cuore." (Geremia 14:14)

Il discorso si fa offensivo e severo per chi ci capita, perché se un profeta non viene da Dio, allora viene da... Satana! "Avevo ben visto cose insulse tra i profeti di Samaria; profetizzavano nel nome di Baal, e traviavano il mio popolo d'Israele. (Geremia 23:13)

Infine Dio smentisce e smentirà sempre il falso profeta: "Ecco, dice l'Eterno, io vengo contro i profeti che fanno parlare la loro propria lingua, eppure dicono: 'Egli dice'." (Geremia 23:31)

La situazione nel Nuovo Testamento è chiara ed univoca, perché Gesù mette le cose a posto e diventa Egli stesso il metro di paragone per giudicare il vero profeta dal falso: "Poiché molti seduttori sono usciti per il mondo i quali non confessano Gesù Cristo esser venuto in carne. Quello è il seduttore e l'anticristo." (2 Giovanni 1:7)

Dal Vecchio Testamento apprendiamo che scuole di profeti, paragonabili in un certo qual modo alle attuali facoltà teologiche, furono stabilite prima a Rama (I Samuele 19:19), quindi a Bethel (II Re 2:3), a Gerico (II Re 2:5), a Ghilgal (II Re 4:38) e in altri luoghi (II Re 6:1). Sotto la guida di qualche vecchio profeta detto "padre" o "signore" (I Samuele 10:12; II Re 2:3) erano raccolti in queste scuole giovani intelligenti che s'istruivano nella interpretazione della legge, nella musica e nell'arte poetica. Come allora anche oggi il rabbino-profeta, terminata la scuola, cominciava il suo ministero quale maestro del popolo, conducendo una vita costantemente rigida ed austera, secondo i dettami della tradizione e dei consigli di altri eminenti predecessori (II Re 4:9, 38; I Re 19:8; Matteo 3:4).

Il vero profeta però esce non solo da scuole dove viene stimolata la ricerca di un rapporto con Dio, ma anche dalla sola presenza davanti a Dio, cui è chiamato da Dio stesso! Due esempi fra tutti: Samuele, viene allevato nel tempio fin da piccolo ed Amos non era stato allevato tra i profeti quando la parola di Dio gli pervenne (Amos 7:14).

Le scuole di profeti comunque escludevano le donne: in pratica escludevano a priori che Dio potesse servirsi di donne quali profetesse, cosa assolutamente falsa. In questo abbiamo evidente il caso in cui la religione degli uomini producesse dei pregiudizi e delle limitazioni nei confronti non solo delle donne, ma anche... di Dio!

Un profeta "uomo" aveva più probabilità di farsi spazio fra gli altri profeti, mentre un profeta "donna" aveva spazio quando Dio azzerava completamente tutti i profeti "maschi". Era un po' come la ruota di scorta...

Ultima considerazione, circa i contenuti delle profezie: non è il futuro rivelato, ma la Volontà di Dio preparata e mandata ad effetto, prima o poi, secondo le condizioni dettate da Dio stesso. I profeti non vedevano l'avvenire, ma lo inquadravano in un contesto di decisione di Dio in ordine ad una ben determinata faccenda. Mentre nessuna donna fu mai sacerdotessa, i Giudei contano quarantotto profeti e cinque profetesse. Nel Vecchio Testamento infatti troviamo la moglie d'un profeta (Isaia 8:3) e una donna rivestita del dono di profezia (Esodo 15:20), Maria sorella di Aaronne e Mosè, Esodo 15:20, Debora che inneggiò con Barak (Giudici 5:1-31), Anna madre di Samuele (I Samuele 2:1-10).

Nel Nuovo Testamento invece troviamo Anna che non si dipartiva dal tempio (Luca 2:36-38); le quattro figliuole dell'evangelista Filippo (Atti 21:9). Lo Spirito Santo addirittura non fa distinzione fra maschi e femmine: "E, dopo questo, avverrà che io spanderò il mio spirito sopra ogni carne, e i vostri figliuoli e le vostre figliuole profetizzeranno, i vostri vecchi avranno dei sogni, i vostri giovani avranno delle visioni." (Atti 2:17; Gioele 2:28) Anche Davide, re d'Israele, fu profeta: "Egli dunque, essendo profeta e sapendo che Dio gli aveva promesso con giuramento che sul suo trono avrebbe fatto sedere uno dei suoi discendenti, antivedendola, parlò della risurrezione di Cristo, dicendo che non sarebbe stato lasciato nell'Ades, e che la sua carne non avrebbe veduto la corruzione." (Atti 2:30-31) Tale dichiarazione di Davide come profeta è dovuta al fatto che parlò di Gesù, che avrebbe poi realizzato ciò che Davide andava salmeggiando. Inoltre Davide è considerato un re messianico, cioè un re che aveva ricevuto da Dio l'illuminazione per vedere nel Signore, non Dio-Padre, ma Dio-Figlio: su questo vedi Salmo 2:12 e Atti 2:34; Matteo 22:44; Marco 12:36; Luca 20:42.

Gesù fu "il profeta"

Mai Dio aveva mandato un profeta annunciandolo con un altro profeta, segno evidente che IL PROFETA GESÙ doveva essere qualcosa di speciale, un profeta speciale, il maggiore di tutti i profeti fino ad allora "usati" da Dio, il profeta-Dio: infatti Gesù è anche il Figlio di Dio, inviato come Messia!

Fra tutti i profeti, Giovanni battista fu il profeta fatto appositamente nascere, perché doveva precedere ed annunciare la venuta del Messia. Come succedeva ogni volta che Dio stava per fare qualcosa di importante e mandava un Suo profeta ad annunciare l'evento, così anche nel caso dell'arrivo del Messia, Dio manda un Suo profeta e siccome l'evento è eccezionale, anche il profeta doveva essere eccezionale. La nascita di Giovanni ha del miracoloso in tutte le sue fasi e addirittura annuncia la venuta del Messia ancora dentro la pancia di sua madre Elisabetta, riconoscendo il Messia... dentro la pancia di Maria! (Luca 1.36-41) "Di lui parlò infatti il profeta Isaia quando disse: V'è una voce d'uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, addirizzate i suoi sentieri." (Matteo 3:3; Marco 1:3; Luca 3:4; Giovanni 1:23). Giovanni nega di essere "il" profeta o il Messia: egli infatti sapeva di essere solamente "un" profeta!

Lo afferma lo stesso Gesù: "Ma perché andaste? Per vedere un profeta? Sì, vi dico, e più che profeta." (Matteo 11:9; Luca 7:26). Giovanni Battista fu un profeta per definizione di Dio tramite l'angelo: "E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell'Altissimo, perché andrai davanti al Signore per preparare le sue vie," (Luca 1:76)

Gesù è profeta perché:

- Dio-Padre dichiarò di aver mandato Suo Figlio "per parlare": "Mentre egli parlava ancora, una nuvola luminosa li coprí con la sua ombra, ed ecco una voce dalla nuvola che diceva: "Questo è il mio Figlio diletto, nel quale mi sono compiaciuto; ascoltatelo". (Matteo 17:5; Marco 9:7; Luca 9:35; Atti 3:22) Se Dio-Padre ha ordinato di ascoltare Suo Figlio Gesù, vuol dire che Questi doveva aver ricevuto il compito tipico dei profeti, quello cioè di "parlare" in Nome di Dio! Nessuno avrebbe potuto ascoltare se non ci fosse stato nessuno che parlasse.

- Lo Spirito Santo Lo ha mandato "per parlare":

"Lo Spirito del Signore è sopra di me; perciò mi ha unto per evangelizzare i poveri; mi ha mandato ad annunziare la liberazione ai prigionieri, e ai ciechi il ricupero della vista; a rimettere in libertà gli oppressi, e a proclamare l'anno accettevole del Signore". (Luca 4:18-19; Isaia 61:1; la colomba si posò su di Lui: Matteo 3:16; Lo Spirito Santo scese e si fermò su di Lui: Giovanni 1:32-33) Lo Spirito Santo dà a Gesù un mandato di profezia, "Poiché colui che Dio ha mandato, proferisce le parole di Dio; perché Dio non gli dà lo Spirito con misura" (Giovanni 3:34)

- Gesù stesso dichiarò di essere profeta: "E si scandalizzavano a causa di lui. Ma Gesù disse loro: "Un profeta non è disprezzato che nella sua patria e in casa sua". (Matteo 13:57; Marco 6:4; Luca 4:24; Giovanni 4:44)

Lo affermò poco prima di andare a morire: "Ma bisogna che io cammini oggi, domani e dopodomani, perché non può essere che un profeta muoia fuori di Gerusalemme." (Luca 13:33)

Gesù è un vero profeta, perché non parla di suo, ma riferisce le parole di Colui che lo ha mandato: "Perché io non ho parlato di mio; ma il Padre che m'ha mandato, m'ha comandato lui quel che debbo dire e di che debbo ragionare;" (Giovanni 12:49)

Egli è stato "mandato" e lo dichiara apertamente: "Chi riceve voi, riceve me; e chi riceve me, riceve Colui che mi ha mandato." (Matteo 10:40; Marco 9:37)

- Giovanni battista fu invitato da Gesù a credere in tale Sua funzione profetica: "Giovanni Battista ci ha mandati da te a dirti: Sei tu colui che ha da venire, o ne aspetteremo noi un altro?" (Luca 7:19-20) La risposta di Gesù fu molto precisa: "Andate a riferire a Giovanni quel che avete veduto e udito: i ciechi ricuperano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono mondati, i sordi odono, i morti risuscitano, l'Evangelo è annunziato ai poveri. E beato colui che non si sarà scandalizzato di me!" (Luca 7:22-23)

- Lo disse il profeta Mosè:

Alludendo a Gesù, "Mosè, infatti, disse: Il Signore Dio vi susciterà in mezzo ai vostri fratelli un profeta come me; ascoltatelo in tutte le cose che vi dirà." (Atti 3:22) "Questi è il Mosè che disse ai figli d'Israele: Dio vi susciterà, tra i vostri fratelli, un profeta come me." (Atti 7:37)

Perché Gesù è profeta COME Mosè? Perché anche Mosè è il profeta-Dio (Esodo 4:16), pastore di pecore (Gesù di anime) che porta in popolo di Dio dalla schiavitù dell'Egitto (il peccato) alla libertà in Canaan (la grazia) passando per il Mar Rosso (il Sangue purificatore di Gesù), dando la manna per nutrimento (la parola discesa dal cielo), portando i 10 comandamenti (Gesù ne porta 2)

- La folla lo considerava tale: "E benché desiderasse farlo morire, temette la folla che lo considerava un profeta." (Matteo 14:5; Matteo 21:46)

- la vedova di Nain e una gran moltitudine della città che era con lei, dopo aver visto la resurrezione dell'unigenito morto, lo apostrofarono così: "Un gran profeta è sorto fra noi; e: Dio ha visitato il suo popolo" (Luca 7:16)

- La gente dunque, avendo visto il miracolo che Gesù aveva fatto, disse: "Questi è certo il profeta che deve venire nel mondo". (Giovanni 6:14)

- Una parte dunque della gente, udite quelle parole, diceva: "Questi è davvero il profeta". (Giovanni 7:40)

- La domenica delle palme le folle dicevano: "Questi è Gesù, il profeta che viene da Nazaret di Galilea". (Matteo 21:11)

- I soldati del sommo sacerdote Caiafa lo beffeggiavano per tale attributo: " Allora gli sputarono in viso e gli diedero dei pugni; e altri lo schiaffeggiarono, dicendo: "O Cristo profeta, indovina! Chi ti ha percosso?" (Matteo 26:67-68; Marco 14:65) L'Evangelo di Luca è più particolareggiato: "poi lo bendarono e gli domandavano: "Indovina, profeta! Chi ti ha percosso?" (Luca 22:64)

- La fama in Giudea era quella che Gesù fosse un profeta come quelli di una volta: "Altri invece dicevano: "E Elia!" Ed altri: "E un profeta come quelli di una volta". (Marco 6:15)

- La samaritana lo credeva: "La donna gli disse: "Signore, vedo che tu sei un profeta. (Giovanni 4:19)

- Il cieco guarito lo affermò: "Essi dunque dissero di nuovo al cieco: "Tu, che dici di lui, poiché ti ha aperto gli occhi?" Egli rispose: "E un profeta". (Giovanni 9:17)

- Il fariseo lo credeva, ma, avendolo messo in dubbio, ne fu smentito dai fatti, perché Gesù lo previene, come un vero profeta: "Il fariseo che lo aveva invitato, veduto ciò, disse fra sé: "Costui, se fosse profeta, saprebbe che donna è questa che lo tocca; perché è una peccatrice". (Luca 7:39)

- I discepoli, dopo la sua morte: "Egli disse loro: "Quali?" Essi gli risposero: "Il fatto di Gesù Nazareno, che era un profeta potente in opere e in parole davanti a Dio e a tutto il popolo;" (Luca 24:19)

- I sacerdoti, i farisei e gli scribi ne contestavano l'attributo con varie argomentazioni: "Sei tu forse maggiore del padre nostro Abramo, il quale è morto? Anche i profeti son morti; chi pretendi d'essere?" (Giovanni 8:53)

CONSEGUENZE

Quello che è il CAPO, lo è anche IL CORPO... quando è ben attaccato al Capo, in modo da riceverne le direttive e gli ordini!

I credenti possono diventare profeti o svolgere la funzione del profetizzare, così come troviamo in molti passi:

"Chi ascolta voi ascolta me; chi respinge voi respinge me, e chi rifiuta me rifiuta Colui che mi ha mandato". (Luca 10:16)

"Eravamo là da molti giorni, quando scese dalla Giudea un profeta, di nome Agabo." (Atti 21:10)

"Vorrei che tutti parlaste in altre lingue, ma molto più che profetaste; chi profetizza è superiore a chi parla in altre lingue, a meno che egli interpreti, perché la chiesa ne riceva edificazione." (I Corinzi 14:5)

"Infatti tutti potete profetare a uno a uno, perché tutti imparino e tutti siano incoraggiati." (I Corinzi 14:31)

"Se qualcuno pensa di essere profeta o spirituale, riconosca che le cose che io vi scrivo sono comandamenti del Signore." (I Corinzi 14:37)

"Pertanto, fratelli, desiderate il profetare, e non impedite il parlare in altre lingue;" (I Corinzi 14:39)

"Uno dei loro, proprio un loro profeta, disse: "I Cretesi sono sempre bugiardi, male bestie, ventri pigri". (Tito 1:12)

Anche le donne sono state profetesse sia nel Vecchio che nel Nuovo Testamento: tale era la moglie d'un profeta (Isaia 8:3) e una donna rivestita del dono di profezia (Esodo 15:20). Profetesse furono Maria sorella di Aaronne e Mosè, Esodo 15:20, Debora che inneggiò con Barak (Giudici 5:1-31), Anna madre di Samuele (I Samuele 2:1-10). E inoltre Anna che non si dipartiva dal tempio (Luca 2:36-38); le quattro figliole dell'evangelista Filippo (Atti 21:9). Lo Spirito Santo addirittura non fa distinzione fra maschi e femmine: "E, dopo questo, avverrà che io spanderò il mio spirito sopra ogni carne, e i vostri figliuoli e le vostre figliuole profetizzeranno, i vostri vecchi avranno dei sogni, i vostri giovani avranno delle visioni." (Atti 2:17; Gioele 2:28)

Infine, Dio vendica il male fatto ai profeti:

"affinché il sangue di tutti i profeti sparso dalla fondazione del mondo sia ridomandato a questa generazione;" (Luca 11:50)

"... affinché venga su voi tutto il sangue giusto sparso sulla terra, dal sangue del giusto Abele, fino al sangue di Zaccaria, figliuol di Barachia, che voi uccideste fra il tempio e l'altare. Io vi dico in verità che tutte queste cose verranno su questa generazione. Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i profeti e lapidi quelli che ti sono mandati, quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figliuoli, come la gallina raccoglie i suoi pulcini sotto le ali; e voi non avete voluto! Ecco, la vostra casa sta per esservi lasciata deserta." (Luca 23:35-38)

 

AVVISO PROFETICO DI GESÙ

Occorre credere a Gesù-profeta perché ciò che dice è vero, perché Lui è un vero profeta! Dietro le Sue Parole c'è Dio-Padre stesso che le ha pronunciate. Uno sgarbo a Gesù, è uno sgarbo a Dio-Padre!

Il profeta Gesù ha detto questo:

- Venite a me

"Tutti quelli che il Padre mi dà verranno a me; e colui che viene a me, non lo caccerò fuori;" (Giovanni 6:37)

"Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi darò riposo." (Matteo 11:28)

- Sarete miei discepoli

"Chiunque viene a me e ascolta le mie parole e le mette in pratica, io vi mostrerò a chi assomiglia." (Luca 6:47)

"Se uno viene a me e non odia suo padre, sua madre, e la moglie, i fratelli, le sorelle e persino la sua propria vita, non può essere mio discepolo." (Luca 14:26)

- Vi darò il pane della vita e l'acqua che toglie la sete

"Gesù disse loro: "Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà più fame e chi crede in me non avrà mai più sete." (Giovanni 6:35)

- Vi darò la vita eterna

"Il Padre ama il Figliuolo, e gli ha dato ogni cosa in mano. Chi crede nel Figliuolo ha vita eterna; ma chi rifiuta di credere al Figliuolo non vedrà la vita, ma l'ira di Dio resta sopra lui." (Giovanni 3:35-36)

- Sarete istruiti da Dio

Non ci sono scuole da frequentare o pastori o uomini da ascoltare, c'è la Parola di Dio da leggere, facendosela illuminare, secondo la nostra preghiera specifica, direttamente dallo Spirito Santo.

"E scritto nei profeti: Saranno tutti istruiti da Dio. Ogni uomo che ha udito il Padre e ha imparato da lui, viene a me." (Giovanni 6:45) Altre spiegazioni ben vengano, ma esse si aggiungono a quelle dello Spirito e non le sostituiscono.

 

Appello di Gesù, cioè l'invito ad accettare il Suo messaggio profetico

Se questo è ciò che ha detto il profeta, spetta all'uomo decidere se crederci o meno, se ubbidire o meno, se accettare o meno. Attenzione però: il profeta è un vero profeta , mandato veramente da Dio e veramente fedele alla Sua Parola. Siamo obbligati a credere e ad accettare, per il nostro bene. Il profeta non è venuto invano, né ha parlato inutilmente.

Diremo come dissero le guardie che andavano ad arrestarlo "Nessun uomo parlò mai come quest'uomo! (Giovanni 7:46)

Diremo come dissero Pietro e gli altri discepoli: "Signore, a chi ce ne andremmo noi? Solo Tu hai parole di vita eterna" (Giovanni 6:68)

Diremo come disse Tommaso, dopo aver toccato: "Signore mio e Dio mio" (Giovanni 20:28)

Diremo come dissero i giudei dopo il discorso di Pietro: "Che dobbiamo fare?" (Atti 2:38) E Pietro risponderà ancora per noi: "Ravvedetevi, e ciascun di voi sia battezzato nel nome di Gesù Cristo, per la remissione dei vostri peccati, e voi riceverete il dono dello Spirito Santo. Poiché per voi è la promessa, e per i vostri figliuoli, e per tutti quelli che son lontani, per quanti il Signore Iddio nostro ne chiamerà." (Atti 2:38-39)

 

CONCLUSIONE E PREGHIERA DEL PECCATORE

Possa la Parola di Dio non tornare a vuoto in cielo, con le anime salvate che hanno ascoltato la voce di Gesù che le chiama alla salvezza eterna, alla vita eterna e al paradiso nel Regno di Dio, che è il Regno dove Gesù è il Re!

Il profeta fa una profezia per voi: "Se accetterete la Mia Parola, il vostro nome sarà scritto nel Libro della vita"

Volete voi? La risposta datela nel vostro cuore. Durante il tempo di un canto di un inno, chi non l'ha fatto ancora, dica a Gesù: "Sì Gesù, vengo a Te, non cacciarmi fuori. Cambia la mia vita. Voglio appartenerti per sempre. Lo giuro. Manda lo Spirito Santo per testimoniare la mia scelta irrevocabile e per mettere anche su di me il Sangue purificatore dell'Agnello di Dio". Amen

UNA MINACCIA

"E avverrà che chiunque non avrà ascoltato questo profeta, sarà estirpato di mezzo al popolo." (Atti 3:23)

Gesù sarà arrabbiatissimo contro coloro (ne sono tanti!) che rifiutano il Suo invito e quando li punirà nel giorno della Sua ira, costoro diranno "ai monti e alle rocce: Cadeteci addosso e nascondeteci dal cospetto di Colui che siede sul trono e dall'ira dell'Agnello;" (Apocalisse 6:16-17)

Quando verrà il giorno della resa dei conti, ogni anima berrà "anch'egli del vino dell'ira di Dio, mesciuto puro nel calice della sua ira: e sarà tormentato con fuoco e zolfo nel cospetto dei santi angeli e nel cospetto dell'Agnello." (Apocalisse 14:10)

L'inferno, dove c'è il pianto e lo stridore dei denti, esisterà anche per quanti oggi hanno la sfrontatezza di negarne l'esistenza!

 

 

UN DISCORSO A PARTE: I FALSI PROFETI

Ci sono anche i falsi profeti, cioè coloro che parlano a nome di Dio, ma Dio non ha parlato!

Il fenomeno dei falsi profeti è un fenomeno antico di cui è pieno il Vecchio Testamento: citiamo una sola frase emblematica e riassuntiva di un giudizio di condanna: "i profeti non sono che vento, e nessuno parla in essi. Quel che minacciano sia fatto a loro!" (Geremia 5:13)

Nel Nuovo Testamento invece la cosa è diversa perché il falso profeta per eccellenza è individuato in Satana, l'anticristo, e in tutti coloro che hanno creato, dopo la venuta di Gesù, nuove religioni, su ispirazione di Satana.

Citiamo alcuni passi esemplificativi dei centinaia reperibili a riguardo:

"Guardatevi dai falsi profeti i quali vengono a voi in vesti da pecore, ma dentro son lupi rapaci." (Matteo 7:15)

"E molti falsi profeti sorgeranno e sedurranno molti" (Matteo 24:11)

"perché sorgeranno falsi cristi e falsi profeti, e faranno gran segni e prodigi da sedurre, se fosse possibile, anche gli eletti." (Matteo 24:24; Marco 13:22)

"Ma sorsero anche falsi profeti fra il popolo, come ci saranno anche fra voi falsi dottori che introdurranno di soppiatto eresie di perdizione, e, rinnegando il Signore che li ha riscattati, si trarranno addosso subita rovina." (2 Pietro 2:1)

"Diletti, non crediate ad ogni spirito, ma provate gli spiriti per sapere se son da Dio; perché molti falsi profeti sono usciti fuori nel mondo." (1 Giovanni 4:1)

"E vidi uscire dalla bocca del dragone, da quella della bestia e da quella del falso profeta tre spiriti immondi, simili a rane." (Apocalisse 16:13)

Da Bar-Gesù prese inizio la scuola dei Nicolaiti, ripresa ed incamerata poi da papa Alessandro III nell'anno 1260. "Poi, attraversata tutta l'isola fino a Pafo, trovarono un tale, mago e falso profeta giudeo, di nome Bar-Gesù," (Atti 13:6)

La loro fine sarà purtroppo anche quella di chi è stato da loro sedotto. Sedotti e seduttori saranno gettati insieme nello stagno di fuoco: "Ma la bestia fu presa, e con lei fu preso il falso profeta che aveva fatto prodigi davanti a lei, con i quali aveva sedotto quelli che avevano preso il marchio della bestia e quelli che adoravano la sua immagine. Tutti e due furono gettati vivi nello stagno ardente di fuoco e di zolfo" (Apocalisse 19:20)

"E il diavolo che le aveva sedotte fu gettato nello stagno di fuoco e di zolfo, dove sono anche la bestia e il falso profeta; e saranno tormentati giorno e notte, nei secoli dei secoli." (Apocalisse 20:10)