ISLAM, RELIGIONE CREATA
DALLA CHIESA CATTOLICA
(estratti dal libro IL PROFETA di Alberto Rivera, Ed. The Crusaders, n.339)
Vedi anche il video su YouTube: https://www.youtube.com/watch?v=SM2q69p7X30
ANTEFATTO
Dopo i primi secoli dalla morte e resurrezione di Cristo Gesù, il cristianesimo si diffuse in tutte le regioni dell’Impero Romano fondando dovunque piccole e grandi comunità. Anche in Africa ci furono grandi masse di cittadini che si convertivano, ma dovunque c’era persecuzione da parte del governo di Roma, dove noia, cupidigia, crudeltà, perversione e corruzione già davano profetici segnali di decadenza. Stranamente però col venir meno dell’impero romano, dalle sue ceneri stava nascendo una nuova religione, mostruosamente contraria al vero cristianesimo, pur avendone solo le parvenze esteriori. Era la Roma papale, stabilitasi sopra un colle di Roma, il colle cimiteriale Vaticano, luogo di divinazione in cui si trovava il tempio satanico del dio Giano.
La grande religione contraffatta fu chiamata Cattolicesimo Romano: Gesù la chiamò “Mistero, Babilonia la Grande, la madre delle meretrici e delle abominazioni della Terra”.
Essa servì per bloccare l’avanzata del vero cristianesimo fondato sulla lettura dell’Evangelo, per annientare i credenti in Cristo, creare nuove religioni, far scoppiare guerre e sedizioni ed inebriare le nazioni “con il vino della seduzione”.
Le spie di Roma imperiale furono sostituite con le spie cattoliche che spiavano ebrei e cristiani, per complottare per la loro distruzione.
Cominciarono a spuntare monasteri dovunque, posizionati strategicamente dovunque ci fosse un accampamento cristiano.
L’ISLAM È LA RISPOSTA SATANICA PER FERMARE IL CRISTANESIMO IN AFRICA E IN ORIENTE
Il cristianesimo autentico dei primi secoli fu lentamente sostituito nell’Impero Romano da una nuova religione, quella cattolica romana, fondata sull’idolatria, sulla superstizione e sulle farse credenze.
Con la divisione dell’impero in Impero d’Occidente e d’Oriente, alla morte di Teodosio nel 395, il Vaticano pensò di diversificare il suo intervento malvagio di potere, creando sottomissioni e sistemi di potere “concordato”, per dominate le popolazioni di cui era composto il vasto impero di Roma. Per ciascuna popolazione cercò di trovare il sistema più adatto per dominare. Accanto ad ogni governante dell’impero d’occidente, il Vaticano mise un “cardinale” come consigliere “voluto da Dio”.
Per l’impero d’oriente i capi religiosi di Roma misero gli occhi sui discendenti di Ismaele che vivevano come nomadi per tutto il Nord Africa.
Nel 354 d.C. nacque Agostino, fatto santo dalla nuova chiesa Cattolica Romana, che riuscì a convertire migliaia di arabi al cristianesimo, incluse intere tribù. Contemporaneamente però le spie vaticane misero in giro false profezie che asserivano che un giorno Dio avrebbe mandato un gran maestro che avrebbe riunito gli Arabi tutti insieme. Secondo un piano a lunga scadenza, fecero credere in Africa che dopo duecento anni dalla morte di Sant’Agostino, Dio avrebbe mandato un profeta per tutti gli arabi.
LA NUOVA RELIGIONE MUSULMANA
Il Vaticano desiderava disperatamente Gerusalemme per la sua importanza religiosa, ma era bloccato dagli ebrei ivi residenti. In occidente gli ebrei furono ghettizzati, ma in oriente si pensò di ucciderli. Ma come?
Un altro problema era costituito dai veri cristiani che si trovavano in Nord Africa a predicare l’Evangelo.
Dice il padre GESUITA Dr. Alberto RIVERA che il Cattolicesimo stava crescendo in potenza economica e politica e non tollerava alcuna concorrenza od opposizione ai suoi piani.
Su rivelazione del cardinale GESUITA Agostino BEA, l’occasione favorevole si presentò in Arabia quando un uomo Abd Al Muttalib, il nonno del futuro Maometto, idolatra e adoratore di spiriti guida, trovò il tesoro costituito dalle offerte al dio arabo “Hubal” e seppellito nel pozzo Zamzam vicino alla Mecca. Costui ebbe dieci figli fra cui Abd Allah che sposò e mise incinta Aminah e poi morì. La donna, come Maria, madre di Gesù, partorì Maometto.
Quando questi arrivò all’età di 25 anni il Vaticano gli procurò una donna, Khadijah, una monaca di 40 anni istruita per fare di Maometto il profeta degli arabi, contro gli ebrei.
Khadijah aveva un cugino, Waraquah, fedele cattolico come lei e che fin da subito prese ad avere una grande influenza su Maometto. diventandone il consigliere spirituale.
Roma mandò altri consiglieri-tutori cattolici e grandi quantità di denaro. Moametto fu sottoposto ad un insegnamento intensivo e “divorò” le opere di Sant’Agostino ed anche brani preparati dal Vaticano stesso che un giorno sarebbero stati riuniti in un unico libro chiamato Corano.
Maometto e Khadijah ebbero due figli maschi, che però morirono giovani e quattro figlie fra cui Fatima, che sposò Alì, il cugino e futuro successore di Maometto.
Intorno al 610 d.C. Maometto affermò di aver avuto una visione da uno spirito guida Allah di un maestoso essere che egli chiamava angelo Gabriele. Di visioni e messaggi Maometto asserì di averne ricevuti tanti e con l’aiuto del cugino cattolico Waraquah, egli fu in grado di interpretare i divini messaggi.
Alcune delle sue rivelazioni poi furono inserite nel Corano, altri scritti di Maometto non furono mai pubblicati e sono tuttora segreti.
Ecco la visione principale. Mentre Maometto dormiva vicino alla Kaaba, fu svegliato da un angelo, tale Gabriele, che lo condusse da un animale celeste con le ali, di nome Buraq, come quello del film “Una storia infinita”, il quale lo portò sulle rovine del tempio ebraico di Gerusalemme, dove fu raggiunto dai profeti Abrahamo, Mosè e Gesù, che gli dettero l’istruzione delle cinque preghiere giornaliere…
A causa dell’ostilità degli arabi, Maometto, su ordine del Vaticano, ad imitazione della fuga in Egitto di Gesù, emigrò a Medina nel 622 da dove compiva continue razzie sulle carovane provenienti dalla Mecca. Egli non faceva prigionieri, assassinando chiunque gli si opponesse. Assaltò gli accampamenti ebraici più volte, per depredare ed uccidere. Sposò altre donne per ragioni politiche, per formare alleanze con i parenti di quelle povere donne.
Dopo varie vicende otto anni più tardi, con altri diecimila fanatici assatanati dal sesso e dalla violenza, attaccò La Mecca e ripulì la Kaaba (un tempio arabo) da tutti i suoi idoli.
Volendo creare una nuova religione, su suggerimenti dei consiglieri cattolici, Maometto scelse un unico IDOLO, il dio-Luna di nome Allah, di cui lui si dichiarò profeta. Allah era solo un IDOLO, come Giove degli antichi romani.
Gli fu detto che i cattolici erano i soli veri cristiani e che gli altri sedicenti cristiani (ortodossi ed evangelici) erano in realtà malvagi impostori e figli del diavolo che dovevano essere distrutti insieme agli ebrei.
Gli scritti non pubblicati di Maometto si trovano negli archivi del Vaticano e nelle mani di santoni di alto clero della fede musulmana (Ayatollah).
A detta del cardinale gesuita Bea, questi scritti sono ben custoditi perché contengono informazioni che collegano il Vaticano con la nascita dell’Islam.
Nel libro del Corano, Gesù viene considerato solo come un profeta: se dunque il papa è il suo “vicario” e rappresentante sulla Terra, egli deve essere considerato anche dagli arabi come un profeta di Dio, il che porta i seguaci di Maometto a rispettare e a temere il papa come un altro “sant’uomo”.
Vaticano e imam islamici hanno tanti scritti gli uni degli altri, che, se scoperti e diffusi, creerebbero un tale scandalo da provocare un immenso disastro per entrambe le religioni.
Per esempio, nel nuovo libro sacro del Corano, che ultimamente papa Francesco I ha baciato e dichiarato uguale alla Bibbia, Gesù viene considerato solo un profeta e il papa, come suo vicario e suo rappresentante sulla Terra, come altro profeta di Dio…
Comunque i papi dell’epoca si mossero per pubblicare bolle pontificie che garantissero il permesso ai generali arabi di invadere e conquistare le nazioni del Nord Africa, a cominciare dall’Egitto.
Inoltre il Vaticano aiutò il finanziamento della costruzione di poderosi eserciti islamici, in cambio di tre favori speciali:
1.ELIMINARE GLI EBREI ED I CRISTIANI (quelli che non accettavano la supremazia di Roma) che essi chiamavano infedeli.
2.PROTEGGERE I MONACI AGOSTINIANI E I CATTOLICI.
3.CONQUISTARE GERUSALEMME E CONSEGNARLA A “SUA SANTITA’” IN VATICANO
Con questa “nuova” religione, parallela al cattolicesimo ed ugualmente falsa, il Vaticano commise la più grande atrocità anti-evangelizzatrice, chiudendo al mondo arabo ogni possibilità di poter sentire parlare della Vera Luce del Mondo e di accedere alla salvezza mediante il Dio e Salvatore Gesù Cristo.
Col passare del tempo, il potere dell’Islam crebbe e divenne tremendo…
Gli ebrei e i veri cristiani furono assassinati e Gerusalemme cadde nelle loro mani.
Era arrivato dunque il tempo della resa dei conti, ma gli islamici costruirono dentro il Tempio di Salomone distrutto, una moschea (il Duomo della Roccia o moschea di Omar) in onore di Ismaele, offerto da Abrahamo come sacrificio (la Bibbia dice che Abrahamo offrì invece Isacco).
Il Corano è pieno di menzogne di questo tipo.
Come potevano donare al papa di Roma il secondo luogo santo islamico, senza causare una rivolta? Si rifiutarono. L’ira del papa di turno fu tremenda e si concretizzò in palesi contrasti dapprima verbali poi… armati.
IL DOPO MAOMETTO
La fame araba di conquista non si fermò e i generali musulmani erano determinati a conquistare il mondo in nome del loro idolo Allah. Volsero lo sguardo verso l’Europa stessa.
Il potere temporale ed il controllo del mondo erano considerati diritti basilari del papa, per avere il quale avevano fatto carte false (falsa donazione di Costantino, ecc.). Il pontefice non pensava minimamente di dove condividere il potere con coloro che erano proprio i pagani che lui stesso aveva “creato”.
Fu così che i papi, a più riprese, organizzarono nove crociate contro gli arabi “infedeli” ai patti stabiliti, che addirittura ora volevano conquistare l’Europa “cattolica”.
Con la conquista di Spagna, Portogallo, Sardegna e Corsica e Sicilia, il potere arabo divenne troppo grande da convincere i generali islamici a parlare di pace con il Vaticano.
Pensarono alla negoziazione formale e poi alla firma dei concordati.
L’esito dei concordati fu il seguente:
i musulmani furono autorizzati ad occupare la Turchia nel “mondo cristiano”;
i cattolici furono autorizzati ad occupare il Libano nel “mondo arabo”.
i musulmani potevano costruire moschee nei paesi “cattolici”, mentre i cattolici potevano stare e commerciare nei paesi arabi.
Fu così che nel 1453 assistiamo alla caduta di Costantinopoli da parte dei turchi ottomani. Uno dei negoziatori fu… San Francesco d’Assisi!
Dalla rivelazione del gesuita cardinale Bea, trascritte da don Alberto Rivera, sappiamo che sia cattolici che musulmani acconsentirono a fermare sia gli ebrei, che tutti gli sforzi dei missionari evangelici credenti nella Bibbia.
Dopo la riforma luterana, il mondo finalmente vide il Regno di Gesù Cristo realizzarsi nelle zone del Nord Europa e poi nel “nuovo Mondo”.
Il Vaticano architettò anche una propaganda di odio tra i musulmani arabi e gli ebrei. Prima di allora ebrei e arabi avevano sempre coesistito pacificamente.
I missionari “protestanti” non sapevano nulla degli accordi segreti tra la Mecca ed il Vaticano e si meravigliavano del fatto che erano quasi vani tutti i loro sforzi per conquistare qualche anima a Cristo, in quelle terre oscure.
Con la Mecca e il Vaticano in piena pace fra di loro, la “meretrice di Apocalisse cap. 17 e 18 i GESUITI si adoperarono per escogitare e scovare nuovi piani per controllare l’Islam ed il mondo.
Essi, i gesuiti, stilarono un documento programmatico che però cadde nelle mani della stampa. Allora loro attribuirono tale scritto, dapprima senza titolo, con il titolo “I sacri protocolli dei sette savi di Sion”!
Lo scritto fu attribuito agli ebrei che si videro destinatari di altro odio da parte del mondo, odio che poi sfociò nell’Olocausto, contro il quale nessuno mosse un dito!
In precedenza nel 1910 il Portogallo stava per diventare socialista, ma con le finte apparizioni della Madonna a Fatima, la situazione si capovolse, perché tutti i messaggi “dal cielo” erano in chiave antisocialista…
Fu scelta Fatima per ricondurre l’Islam alla “Madre Chiesa”.
Folle oceaniche convinsero i portoghesi a cambiare bandiera e a pregare per la conversione… della Russia, la cui rivoluzione comunista era stata per giunta patrocinata e sostenuta dal Vaticano per eliminare la concorrenza ordodossa…
Ed i GESUITI inventarono le famose “novene” a Fatima, in modo che essi le avrebbero potuto recitare in tutto il Nord Africa, mettendosi in buona luce nelle pubbliche relazioni con il mondo islamico politico e religioso.
Naturalmente i poveri arabi pensavano che i gesuiti stessero solo onorando la figlia di Maometto e non la Madonna!
Questo perché Maometto aveva scritto che sua figlia Fatima era la più santa di tutte le donne del Paradiso, accanto a Maria!
Come conseguenza della visione di Fatima, il papa Pio 12esimo ordinò ad Hitler di annientare la Russia e la religione ortodossa, in modo da rendere la Russia una nazione cattolica, oltre che a sterminare ebrei, zingari, gay, luterani e fedeli di altre religioni nelle camere a gas.
Non dobbiamo dimenticare il fatto che oltre ai SEI MILIONI di Ebrei morti, ce ne furono altri CINQUE MILIONI di “non ebrei”…
Stessa sorte in Spagna dove l’antisocialismo fu mascherato da crociata anti-comunista.
Il papa fece intervenire l’Islam e gli eserciti musulmani invasero le isole Canarie e poi attaccarono il Sud della Spagna.
Gli spagnoli guardarono esterrefatti il cardinale Pedro Segura condurre senza pietà l’esercito musulmano alla devastazione dei cattolici “infedeli perché socialisti”, fossero uomini, donne o bambini.
Circa quattro milioni di truppe musulmane occuparono la Spagna come protettori della fede cattolica e il papa poté finalmente dire: “Noi abbiamo liberato la Spagna dal comunismo, grazie alla Beata Vergine!”
E’ in quel periodo che il papa accettò il contraccambio dell’intervento islamico in Spagna. Il papa accettò la condizione di non riconoscere mai un eventuale stato di Israele in Palestina, questo perché gli ebrei ortodossi e i sionisti premevano per l’indipendenza di Israele come Stato sovrano.
RECENTI ACCORDI TRA VATICANO E ISLAM
Nel dopoguerra l’Italia ha mandato truppe in Libano per difendere una nazione a maggioranza “cattolica”, anche se i mass-media chiamano i cattolici in mille modi differenti, quali maroniti, cristiano-maroniti, ecc.
La Mecca ed il Vaticano stanno avendo una serie di colloqui “a porte chiuse” per stabilire nuovi accordi per la “conquista di Gerusalemme, che il papa forse vuole come “nuova sede” per il cattolicesimo, dato che nel 1956 proprio a Gerusalemme è stata scoperta la vera tomba di Pietro nel sottosuolo del convento francescano “Dominus flevit”.
Da segnalare sono gli incontri cristiano (cattolici) – islamici, su una piattaforma di dialogo istituzionale e sapienziale tra rappresentanti cattolici e musulmani nata a seguito della lettera che 138 sapienti musulmani inviarono nel 2007 ai rappresentanti delle principali chiese cristiane sul tema “Una parola comune tra noi e voi”.
Gli incontri finora sono stati tenuti:
-ad Istambul tra il 24 e 25 ottobre 2008 su “le relazioni tra la ragione e la fede nell’Islam e nel cristianesimo, organizzato dai frati cappuccini, dal Pisai (Pontificio Consigli di studi Arabo Islamici) e dall’università turca di Marmara.
-a Roma, al Vaticano dal 4 al 6 novembre 2008 un secondo forum a porte chiuse
-a Roma in Vaticano dall’11 al 13.11.2014, tre giorni a porte chiuse in Vaticano
Durante i tre giorni a porte chiuse erano
presenti due
delegazioni internazionali composte da 12 cattolici e 12 musulmaniprovenienti
da tutto il mondo islamico fra cui Giordania, Stati Uniti, Canada, Argentina,
Indonesia, Libia, Algeria, Gran Bretagna, Kosovo e Bosnia Erzegovina. L’Italia è
stata rappresentata dall’Imam Yahya
Pallavicini,
vice presidente della COREIS (Comunità Religiosa Islamica) Italiana.
La delegazione
cattolica era
presieduta da Sua Eminenza ilCardinale
Jean-Louis Tauran,
Presidente del Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso (PCID) ed era
composta da:
P. Miguel Angel Ayuso Guixot, segretario del
Pontificio Consiglio per il Dialogo interreligioso
Mons. Khaled Akasheh, responsabile per i
rapporti con l’Islam del PCID
Mons. Ilario Antoniazzi, Arcivescovo di Tunisi
Rev. Michael Weninger, PCID, Islam in Europa,
Asia centrale e sud America
Prof. Vincenzo Buonomo, Direttore del corso di
Giurisprudenza della Pontificia Università Lateranense
Prof. Paolo Carozza, Università di Notre Dame,
USA
Rev. Damina Howard, Università di Londra
S.E. Pascale Warda, già ministro delle
migrazioni dell’Iraq
S.E. Anne Leahy, Ambasciatore Emerito del
Canada presso la Santa Sede
Dr. Tom Adaba, Abuja, Nigeria
Dr. Asset Shutenov, Almaty, Kazakhstan
SAR il principe Ghazi bib Muhammad bin Talal di Giordania,
coordinatore della delegazione islamica, non ha potuto presenziare per motivi di
salute. L’assemblea dei partecipanti gli ha inviato un messaggio con i migliori
auguri. La
delegazione musulmana era presieduta da S.E. il Prof. Seyyed Hussein Nasr,
professore di studi sull’Islam della George Washington University di Washington
D.C., e composta da:
prof. S. Abdallah Schleifer, rappresentate
della Royal Al Bayt for Islamic Thought e caporedattore della pubblicazione
Muslim 500
Mohammad Hashim Kamali, International
Institute of Advanced Islamic Studies
Prof. Mustapha Cherif, presidente emerito
della Higher Education in Algeria
S.E. Mustafa Ceric, già Gran Mufti di Bosnia
Prof. Syamsuddin, presidente della
Muhammadiyah e direttore generale dell’Indonesian Council of Ulama (MUI),
Indonesia
Prof. Abdal Hakim Murad Winter, professore di
studi sull’Islam, Inghilterra
Sheikh Naim Ternava, Gran Mufti del Kosovo
Prof. Aref Ali Nayed, fondatore e direttore
del Kalm Research and Media degli Emirati Arabi Uniti
Prof. Ingrid Mattson, University of Western
Ontario, Canada
S.E. Omar Abboud, Segretario Generale
dell’Istituto per il dialogo interreligioso di Buenos Aires
Yahya Pallavicini, Vice presidente della
CO.RE.IS. Italiana
Dopo c’è stata
la terza intifada… nei territori “occupati” in Israele, in nome di una
fantomatica “Palestina” inesistente nella realtà e nelle carte geografiche.
Tutti gli islamici che stanno entrando in Italia ed in Europa, sono in realtà l’ipotetica armata che il papa userà per annientare evangelici, carismatici, ebrei, comunisti, ortodossi e quant’altro. Gerusalemme in cambio dell’Europa.
Poi sarà la pace, perché il papa siederà sul trono di Dio a Gerusalemme per dire: “Io sono Dio!”
Questo precederà il ritorno di Cristo.