I MORTI E IL PURGATORIO
(Donato Trovarelli)
Voglio chiarire i termini della
questione su ciò che riguarda il rapporto tra vivi e morti, perché gli equivoci
nascono giocando intorno alle preposizioni. Esisterebbero infatti:
1) la preghiera per
i morti, come preghiera che i vivi rivolgono al Signore per dare ai
morti un posto mogliore rispetto a quello che si sono meritati con le opere
della loro fede in vita.
2) La preghiera ai
morti, come preghiera che si rivolge a coloro che, essendo morti, si crede che
possano influire sulla vita dei vivi
3) la preghiera dei
morti, come preghiera che i morti rivolgono al Signore, per qualche
scopo particolare
IN NESSUNO DEI TRE CASI ABBIAMO RIFERIMENTI
BIBLICI A SOSTEGNO, E RITENGO PRETESTUOSO QUALUNQUE APPIGLIO SCRITTURALE, ATTO
A FORZARNE IL SIGNIFICATO.
Dai sostenitori di una qualunque delle tre
tesi viene richiamata alla memoria la parabola di Lazzaro: nulla di più
inutile a sostegno di una qualsiasi delle tre tesi, poiché né il ricco può fare
qualcosa per i suoi fratelli, essendo stoppato qualunque contatto da
Abrahamo, né Lazzaro dice alcunché a favore di chicchessia, poiché Lazzaro non
viene mai chiamato in causa.
"HANNO
Ora, sappiamo che le tre tesi sfociano
in tre eresie cattoliche, quelle delle preghiere per i morti (che però
stanno in purgatorio) quella delle preghiere ai morti (adorazione o venerazione
al posto di Dio) e quelle dei morti al Signore (per intercedere per i vivi)
Il
Vangelo dice che non c'è nessuna possibilità di intervenire nel mondo dei morti
e né per questi di intervenire nella vita reale: "E' stabilito che
gli uomini muoiano una sola volta e dopo ciò viene il giudizio"
(Ebrei 9:27). "Lasciate i morti seppellire i loro morti"
(Matteo 8:22; Luca 9:60)
In tutte
le culture pagane, cioè senza Gesù Cristo, la filosofia della vita ha prodotto
folcloristiche e pericolose tradizioni di attaccamento alle persone care,
sedute spiritiche comprese: in tali occasioni però non sono i morti che
parlano, ma i demoni che si spacciano per essi.
Quando
l'uomo muore, sono finite le possibilità dare un senso alla sua vita: il
"gioco" dell'esistenza terrena è finito e, come dicono i croupiers
del tavolo verde, "rien ne va plus", il gioco è chiuso!
Non
valgono candele, messe in suffragio, fioretti, fiori, corone, preghiere,
cerimonie e neppure "battezzarsi" per i morti. E' solo una pia
illusione, sulla quale persone senza scrupoli speculano per carpire soldi o
credibilità. Attenzione a non cadere nelle trappole della seduzione e
dell'illusione, nella falsa offerta di ossequiare i legami di affetto e dei
sentimenti umani.
Dopo
la vita terrena, c'è la morte terrena.
Dopo
la morte terrena, cosa c'è?
C'è
il giudizio di Dio!
"E
come è stabilito che gli uomini muoiano una volta sola, dopo di che viene il
giudizio, così anche Cristo, dopo essere stato offerto una volta sola, per
portare i peccati di molti, apparirà una seconda volta, senza peccato, a quelli
che l'aspettano per la loro salvezza." (Ebrei 9:27-28)
Dopo
il giudizio c'è... la resurrezione dei corpi.
La
resurrezione è una dottrina cristiana, proclamata da Gesù Cristo e da Lui
attuata su se stesso, per primo. Egli è infatti chiamato "Risorto
d'infra i morti" (2 Timoteo 2:8), Primizia dei risorti (1 Corinzi
15:23), Resurrezione e vita (Giovanni 11:25)
"Così
pure della risurrezione dei morti. Il corpo è seminato corruttibile, e
risuscita incorruttibile; è seminato ignobile, e risuscita glorioso; è
seminato debole, e risuscita potente; è seminato corpo naturale, e
risuscita corpo spirituale; Se c'è un corpo naturale, c'è anche un corpo
spirituale...Or questo dico, fratelli, che carne e sangue non possono ereditare
il regno di Dio; né la corruzione può ereditare la incorruttibilità. Ecco, io
vi dico un mistero: Non tutti morremo, ma tutti saremo mutati, in un momento,
in un batter d'occhio, al suon dell'ultima tromba. Perché la tromba sonerà, e i
morti risusciteranno incorruttibili, e noi saremo mutati... allora sarà
adempiuta la parola che è scritta: La morte è stata sommersa nella vittoria...
O morte, dov'è la tua vittoria? O morte, dov'è il tuo dardo? Ora la freccia
della morte è il peccato, e la forza del peccato è la legge; ma ringraziato sia
Dio, che ci dà la vittoria per mezzo del Signor nostro Gesù Cristo. Perciò,
fratelli miei diletti, state saldi, incrollabili, abbondanti sempre nell'opera
del Signore, sapendo che la vostra fatica non è vana nel Signore." (1
Corinzi 15:42-44, 50-52,55-58)
Il
giudizio è proiettato verso
l'eternità, sia nel bene che nel male, sia avendo ottenuto la vita
eterna, sia avendo ricevuto l'eterna perdizione:
"Poichè
dobbiamo tutti comparire davanti al TRIBUNALE DI CRISTO, (Romani 14:10; Apocalisse 22:12) affinché ciascuno
riceva la retribuzione delle cose fatte quand'era nel corpo, secondo quello
che avrà operato, o bene, o male. (2 Corinzi 5:10; vedi anche Atti
17:31; Romani 2:5,16; 2 Corinzi 14:10; Galati 6:7)
I
CREDENTI vanno col Signore, perché passano dalla vita alla vita e non vengono
giudicati, perché l'Agnello ha già pagato per loro col Suo Sangue.
"Beati
i morti che muoiono nel Signore" (Apocalisse 14:13)
I
NON-CREDENTI attendono il giudizio e non potranno mai essere beati, perché sono
già morti e non hanno accettato il Signore quando erano in vita...
Quando
si è morti, non è più possibile effettuare scelte: è troppo tardi!
Gli
empi, morti tali, "sono come la pula che il vento disperde. Perciò gli
empi non reggeranno nel giudizio" (Salmo 1:4-5)
Per
onestà di discorso si riporta l'intero passo che afferma tutto ciò:
"Non
sapete voi che gli ingiusti non erediteranno il regno di Dio?
NON
V'ILLUDETE; né i cinedi
(prostituti maschi), né gl'idolatri, né gli adulteri, né gli omosessuali
passivi (gli effeminati), né gli omosessuali attivi (i sodomiti), né i ladri,
né gli avari, né gli ubriachi, né gli oltraggiatori, né i rapaci erediteranno
il regno di Dio." (1 Corinzi
6:9-10) Occorre allora al più presto, quando si è in vita, credere in Gesù
Cristo e nella Sua capacità di dare la vita eterna, essendo Egli il vero Messia
abilitato allo scopo! Leggi il Nuovo Testamento, chiedendo allo Spirito Santo
di aiutarti e Lo troverai. Poi cerca la vera comunione fraterna con i veri
credenti in Gesù Cristo.
Una
domanda alla quale bisogna stare attenti a come si risponde, perché ne va della
nostra credibilità in Cristo: abbiamo capito e accettato il discorso del
giudizio e della resurrezione dei corpi?
Se
l'abbiamo accettato, possiamo alterare la volontà di Dio per le pesone care che
purtroppo sono passate all'altro mondo? Mai!
E
allora "che faranno quelli che son battezzati per i morti?" (1
Corinzi 9:29) Dimostrano di non credere nella resurrezione!
Se,
al contrario, non crediamo nella resurrezione, può essere utile procedere a
pratiche, riti e cerimonie, sia pure significative come il battesimo a favore
dei morti? Mai!
Infatti
"se i morti non risuscitano affatto, perché dunque sono essi battezzati
per loro?" (1 Corinzi 9:29) Cerimonie inutili e altamente dannose, perché
sono la dimostrazione che non si crede né nella resurrezione, né nell'unicità
del battesimo!
Ciò
è evidente, perché, se risuscitano, non è necessario nessun
"battesimo"; se non risuscitano, peggio ancora, a che serve
battezzarsi per essi?
Purtroppo
quindi
La
distinzione tra venerazione (rispetto) e adorazione è subdola e non corrispondente alla pratica religiosa
che, nella realtà, confonde le due cose in una. La venerazione allora è l'alibi
che consente di adorare, sia pure in tono minore, tutto ciò che non deve
essere neppure oggetto dei nostri pensieri!
Il
verbo latino "vénero-véneras" significa "adorare,
rispettare" ma anche "pregare, chiedere, supplicare" (Vocab.
Castiglione-Mariotti, 1994); la parola latina "veneratio" (pron.
"venerazio") significa "rendere omaggio all'importanza
dell'immagine" e veniva usata nei confronti dell' "autorità"
(la radice del nome ricorda la dea Venere!)
Inoltre
la venerazione ha per scopo principale l'esaudimento delle preghiere
e ciò contrasta categoricamente con quanto
"Signore,
insegnaci a pregare: Padre nostro che sei nei cieli..." (Luca 11:1-2; Matteo 6:9) Il Padre Nostro è l'UNICA
preghiera che Gesù ci ha insegnato...
Va
allora pregato, "venerato" e adorato solo il Signore:
"Non
avrai altri dei all'infuori di Me", dice il primo comandamento che Dio
stesso dettò a Mosè... (Esodo 34:14)
"Tu
non adorerai (ADORAZIONE) o non ti prostrerai (VENERAZIONE) ad
altro dio, perché l'Eterno, il cui nome è Il Geloso, è un Dio Geloso "
(Esodo 34:14)
Nessuno
intercede e può intercedere per noi, se non Gesù Cristo: "Gesù Cristo è Colui che è morto e, ancor
più, è risuscitato, è alla destra di Dio e anche INTERCEDE PER NOI"
(Romani 8:34; Ebrei 7:25)
Quando
Giovanni si prostrò davanti all'angelo per adorarlo, l'angelo rispose: "GUARDATI
DAL FARLO! Io sono un tuo conservo e dei tuoi fratelli che hanno la
testimonianza di Gesù. Adora Dio!"(Apocalisse 19:10)
Lo
Spirito Santo, mandato da Gesù Cristo (Giovanni 14:15), ci aiuta a pregare: "Allo
stesso modo ancora, lo Spirito ci aiuta nella nostra debolezza, perché noi
non sappiamo pregare come si conviene, ma lo Spirito Santo intercede per noi
con sospiri ineffabili; e Colui che esamina i cuori sa quale sia il desiderio
dello Spirito, perché Egli INTERCEDE PER I SANTI secondo il VOLERE di Dio."
(Romani 8:26-27)
Occorre
evitare che la più antica e primitiva religione del mondo, l'animismo
nelle sue più svariate forme e credenze, sopravviva nel cuore del cristiano. Le
religioni del passato, da quella egiziana a quella greco- romana, ecc. avevano
conservato molto della tendenza umana a spiritualizzare ogni essere dotato di
movimento, e a conferirgli una vita che potesse sopravvivere alla morte, a pro
dei vivi o solamente per se stessa.
Gli
antichi Romani "veneravano", considerandoli come
"PROTETTORI", i "sacri Penati",, cioè gli antenati
"conservati" in urne cinerarie o in statuine. Ci si rivolgevano in
sedute spiritiche (la cosiddetta "negromanzia") e ricevevano risposte
dai DEMONI, che si spacciavano (e si spacciano ancora) per i morti!
Nella
Bibbia ricordiamo Rachele, la sposa di Giacobbe, la quale lascia suo padre
Labano, portandosi dietro gli antenati paterni (Genesi 31:30-34). Per questo
lei fu punita, morendo nel partorire Beniamino! (Genesi 35:16-20)
Perfino
gli ANGELI non hanno alcun potere di mediazione, né di salvezza e tantomeno di
risposta alle preghiere: "difatti, non è ad angeli che Dio ha
sottoposto il mondo futuro del quale parliamo." (Ebrei 2:5)
Anzi,
"... Esso (Dio) ora salva anche voi (la maggioranza dei
manoscritti greci riporta "noi"), mediante la resurrezione
di Gesù Cristo, che, asceso al cielo, sta alla destra di Dio dove angeli,
principati e potenze Gli sono sottoposti" (1 Pietro 3:21-22)
Adorare,
venerare, osannare, lodare, o altro,
un angelo, un santo o chicchessia, non ha senso in un culto "riservato"
a Dio! Non c'è nessun plausibile motivo a distogliere l'attenzione da Colui che
è il SOLO AD ESSERE MORTO IN CROCE PER NOI PER AMORE.
Infatti
sta scritto:
"Nessuno
a suo talento vi defraudi del vostro premio per via d'umiltà e di culto degli
angeli affidandosi alle proprie visioni, gonfiato di vanità dalla sua mente
carnale, e non attenendosi al Capo (Gesù Cristo), dal quale tutto il corpo, ben
fornito e congiunto insieme per via delle giunture e articolazioni, prende
l'accrescimento che viene da Dio."
(Colossesi 2:18-19)
Ci
possono essere anche angeli finti! (1 Re 13:18)
Dio
allora, attraverso
I
MORTI invece, non hanno nessun potere di intervenire nella vita terrena, né ci
guardano o ci inviano angeli: un angelo di Dio è inviato da Dio! Se viene un
angelo mandato da qualcun altro, quell'angelo NON è di Dio ma... di Satana!
Attenzione a provare sempre gli spiriti!
La
tentazione di idolatrare il ricordo dei propri cari è fortissima, specie se i
legami affettivi sono stati molto significativi: ciò può spingerci a
trasformare un semplice, affettuoso e doveroso ricordo in un qualcosa di
morboso e di sublime che esalti gli uomini anziché Dio!
Se
poi il desiderio di un contatto diventa forte, possiamo anche illuderci di
parlare al morto come se parlassimo a Dio, oppure cercare un canale
privilegiato con l'aldilà mediante le sedute spiritiche, nelle quali
"demoni beffardi", chiamati bonariamente "spiriti burloni",
rispondono spacciandosi per i defunti evocati (negromanzia)
Inoltre
IL NUOVO TESTAMENTO prende in considerazione solo i SANTI "vivi", non
i "morti"! I morti sono presso Dio in attesa del giudizio se non
credenti, oppure già in paradiso se credenti in Cristo.
Il
vero credente è egli stesso "santo": "infatti tutti quelli
che sono guidati dallo Spirito di Dio, sono figli di Dio. E voi non avete
ricevuto uno spirito di servitù per ricadere nella paura, ma avete ricevuto lo
Spirito di adozione, mediante il quale gridiamo: Abba! Padre! Lo Spirito stesso
attesta insieme col nostro spirito che siamo figliuoli di Dio; se siamo
figliuoli, siamo anche eredi; eredi di Dio e coeredi di Cristo, se veramente
soffriamo con Lui, per essere glorificati con Lui." (Romani 8:14-17)
Dio
ci ha tutti chiamati alla salvezza per il tramite di Gesù Cristo: prendere o
rifiutare!
Se
rifiutiamo, abbiamo rifiutato l'unica offerta di salvezza e abbiamo offeso
l'Amorevole Donatore.
Se
accettiamo, rientriamo nel piano di salvezza predestinato da Gesù Cristo.
"Or
sappiamo che TUTTE LE COSE COOPERANO AL BENE DI QUELLI CHE AMANO DIO, i
quali sono chiamati secondo il Suo disegno. Perché quelli che ha preconosciuti,
li ha pure predestinati a essere conformi all'immagine del Figlio Suo, affinché
sia il primogenito fra molti fratelli; e quelli che ha predestinati, li ha pure
chiamati; e quelli che ha chiamati, li ha pure giustificati; e quelli che ha
giustificati, li ha pure glorificati." (Romani 8:28-30)
Ognuno
che rivolge atti di culto a santi, angeli, morti o altri, è fuori dalla
dottrina cristiana, con grande soddisfazione di Satana, il nemico di Dio,
"bugiardo" e ladro della loro salvezza!
"In
nessun altro è la salvezza, perché non c'é sotto il cielo nessun altro nome che
sia stato dato agli uomini, per il quale noi possiamo essere salvati" (Atti 4:12)
I
MORTI E GLI ANGELI sono, come tutti i credenti cristiani, i destinatari
dell'Amore di Dio, ma non sono (e non lo potranno mai essere) i dispensatori di
tale Amore.
Inoltre
non possono essere oggetto dell'amore nostro perché essi non sono compresi nei
due comandamenti di Gesù Cristo:
"Ama
il Signore Iddio tuo con tutto il tuo cuore e con tutta l'anima tua e con tutta
la mente tua e con tutta la forza tua. Il secondo è questo: Ama il tuo prossimo
come te stesso" (Marco 12:28-34;
Matteo 22:37-40; Luca 10:25) "Come il Padre mi ha amato, così anch'io
ho amato voi; DIMORATE nel MIO amore! Se osservate i MIEI comandamenti,
dimorerete nel MIO amore; com'io ho osservato i comandamenti del Padre mio e
dimoro nel Suo amore. Questo vi ho detto, affinché
"Questo
è il mio comandamento: Che vi amiate gli uni gli altri, come io ho amato
voi" (Giov. 15:12)
"Questo
io comando a voi: Che vi amiate gli uni gli altri" (Giov. 15:16)
I
MORTI e GLI ANGELI non sono né Dio, né noi, né il nostro
prossimo!
Non
devono dunque essere oggetto di amore, di preghiera, di devozione, di
venerazione, e tanto peggio di adorazione. Il ricordo è più che sufficiente!
Verso
i morti o gli angeli:
-
l'amore è sintomo di attaccamento a ciò che non si potrà più avere e rientra
fra le patologie della psiche, come rifiuto alla vita. Amare un morto, o ciò
che lo rappresenta, è la prova che dentro di noi NON c'è
- la
preghiera è vietata dalla Bibbia, con la conseguenza che nessuna preghiera sale
a Dio;
- la
devozione non può andare oltre la stima ad imitare il bene che il morto ci ha
lasciato, prima fra tutte le cose, la fede in Gesù Cristo, nostro
"personale Salvatore";
- la
venerazione è vietata dalla Bibbia, con la conseguenza di offendere Dio
"al quale solo rendi omaggio";
- l'
adorazione è vietata, con la conseguenza di incorrere nell'ira punitrice di un
Dio "Geloso"
Se
non sei convinto di tutto questo, rivolgi ad alta voce, questa preghiera a Dio:
Gesù
Cristo, Figlio Unigenito dell'Iddio Altissimo, mandami lo Spirito Santo a
liberarmi da ogni falsa dottrina e fammi da Lui guidare, come mi hai promesso
nel capitolo 16 del Vangelo di Giovanni ai versetti 13, 14 e 15. Metti dentro
di me l'amore per la verità e fammi odiare la menzogna. Amen.
Nessun
passo della Bibbia autorizza a pensare a un luogo di punizione
"provvisorio"!
Il
premio o la punizione sono "eterni", a consolazione eterna dei
credenti, a dannazione "eterna" dei non credenti in Cristo e a gloria
"eterna" di Dio.
L'inferno è il luogo, preparato da Dio per Satana, gli angeli
ribelli e per tutti coloro sui quali si è scatenata l'ira di Dio: si consiglia
la lettura personale di Romani 1:18-32 troppo lunga da essere riportata su
queste pagine.
L'inferno
è comunque tanto grande da poter accogliere tutti (compresi quelli che credono
nel purgatorio!), senza problemi di... spazio! "Ci son tre cose che non
si saziano mai, anzi quattro, che non dicono mai, "Basta!" Lo Sceol,
cioè il soggiorno dei morti,..." (Proverbi 30.15-16)
"Perciò
lo Sceol ha dilatato le sue fauci e ha aperto in modo smisurato la sua bocca e
in esso scenderanno la sua gloria,
Fra
l'inferno del ricco della parabola e il paradiso di Lazzaro c'è
la "voragine" (Luca 16:26)
Il
purgatorio dantesco è pura fantasia,
che consola i peccatori che non si vogliono convertire a Cristo! Essi pensano
erroneamente: "Dopo morti, col tempo, anche noi... entreremo in
paradiso!"
Gesù
Cristo avverte nell'Evangelo di Matteo al cap. 25:31-46, che il giudizio
distinguerà DUE sole categorie di persone: i GIUSTI destinati alla VITA eterna
(Isaia 45:17; 61:7) e gli EMPI a PUNIZIONE eterna (Daniele 12:2). A questi
ultimi EGLI dirà: "Andate via da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato
per il diavolo e per i suoi angeli!" (Matteo 25:41)
"E
niente d'immondo e nessuno che commetta abominazione o falsità, v'entreranno;
ma quelli soltanto che sono scritti nel libro della vita dell'Agnello."(Apocalisse 21:27)
Dopo
la prima morte terrena, lo spirito continua a vivere e "torna a Dio che
l'ha dato": come torna? Salvato dal Sangue di Gesù o Condannato per il
peccato non cancellato?
Tutti
finiremo davanti al Giudice Divino nel Tribunale di Cristo: o avremo già
Chi
verrà trovato senza "l'abito di Cristo", costituito dalla SALVEZZA,
sarà "muto", e cacciato per l'eternità dalla presenza di Dio!
Quella
sarà la morte seconda.
I
sadducei dell'epoca di Gesù e tutti coloro che non credono nell'aldilà,
compresi i moderni Testimoni di Geova, negano che ci sia la morte seconda e che
tutto finisce quando il corpo muore: errore gravissimo!
L'Evangelo
ci assicura che nella GEENNA, ci andranno i dannati con tutti i loro vermi!
"E
se l'occhio tuo ti fa intoppare, cavalo; meglio è per te entrare con un occhio
solo nel regno di Dio, che aver due occhi ed esser gettato nella geenna,
dove il verme loro non muore ed il fuoco non si spegne. "
(Marco 9:47-48)
La
"sana dottrina" cattolica del Purgatorio (così fu chiamata dal
Concilio Tridentino!) porta l'uomo alla... perdizione!
Perché
tanto accanimento cattolico nel proclamare e difendere il Purgatorio e a far
addirittura pregare "per le anime sante del Purgatorio"?
Lo
SCOPO DI LUCRO.
Il
guadagno principale della Chiesa Cattolica sta proprio nelle "messe in
suffragio" per i defunti! Sfruttando la pia illusione dei viventi,
Una
frase che il confessore usava dire al moribondo era: "cosa lasci per la
tua anima?" E con questo sistema il moribondo lasciava nel testamento
alla Chiesa... case e terreni!
Se
poi gli eredi volevano bene al defunto, lasciava la "pia speranza" che
con qualche messa "pagata", il caro estinto poteva "accorciare
il tempo" della sua permanenza in Purgatorio, nel quale
Solo
il morto e... Dio avrebbero potuto smentire una tale "utile"
menzogna! Il morto non l'avrebbe potuto fare di sicuro, Dio invece lo farà nel
giorno della SUA IRA, quando il SUO GIUDIZIO DI CONDANNA cadrà su tutti i
malvagi e i bestemmiatori! Il Signore non avrà pietà!
Non
illudiamoci e non amiamo la menzogna proposta da satana: non c'è un
"inferno a tempo" (purgatorio)!
Chi
sarà gettato fuori, "dove c'è il pianto e lo stridor dei denti",
lo sarà per l'eternità,
perché
Dio è eterno e anche
"Fuori
i cani (gli uomini-cane), gli stregoni, i fornicatori, gli omicidi, gli
idolatri, e chiunque ama e pratica la menzogna." (Apocalisse 22:15)
LE PREGHIERE RIVOLTE AI SANTI ebbero origine dopo il 600
Dio
nella Sua SANTA Parola, considera "santi" tutti quelli che sono
"santificati" dallo Spirito Santo, perché Gli appartengono: tutto ciò
che Dio tocca è santo! "Se la primizia è santa, anche la massa è santa;
se la radice è santa, anche i rami sono santi." (Romani 11:16)
"Ma
come Colui che vi ha chiamati è santo, anche voi siate santi in tutta la vostra
condotta" (1 Pietro 1:15)
Sono
allora santi:
- il
Suo popolo santo (Deuteronomio 28:9),
- il
luogo santo dove Lui sta (Giosuè 5:15; Atti 7:33)
- il
santo settimo giorno (Esodo 31:14),
- il
Suo Nome santo (Salmo 111:9),
- il
Suo monte (Gioele 3:17),
- il
Suo tempio (Habacuc 2:20),
- il
tabernacolo, Luogo santo. E dietro, il Luogo santissimo (Ebrei 9:2-3),
- il
tempio di Dio è santo; e questo tempio siete voi (1 Corinzi 3:17; Efesini
2:19-21)
- i
Suoi angeli (Atti 10:22),
- le
sue sante miriadi di angeli (Giuda 14),
- i
Suoi sacerdoti (Tito 1:8),
- i
suoi santi profeti, che sono stati fin dal principio (Atti 3:21),
- la
legge è santa e il comandamento è santo (Romani 7:12; 2 Pietro 2:21-22),
- le
sante Scritture (Romani 1:2),
-
-
TUTTI I CREDENTI (1 Pietro 1:16),
- i
santi apostoli (Efesini 3:5),
- la
santa chiamata, fatta in Cristo Gesù avanti i secoli, (2 Timoteo 1:9),
- il
sacro servizio del vangelo di Dio esercitato dai ministri (Romani 15:16),
- il
santo timore di Cristo il Signore (1 Pietro 3:15),
- e
tutto ciò che appartiene a Dio! (Salmo 34:9).
In
poche parole Dio rende santi:
L'etichetta
di "santo" è stata da lei attribuita a personaggi molto discutibili
sotto il profilo morale e spirituale, ma "utili" alla chiesa
Cattolica.
La
preghiera ai santi ha una nota connotazione storica, perché doveva conseguire
il risultato di contrapporre i più disparati santi della Bibbia agli dei pagani
greco-romani: fu così che a Diana fu contrapposta Maria, a Giove S. Pietro, a
Venere S.Barbara, ad Apollo S. Paolo, ecc. Le statue degli dei furono riciclate
ed aggiunte, tanto che alla fine esse risultarono di numero maggiori di quelle
pagane.
Furono
però riutilizzati i templi pagani per "costruirci sopra" le chiese
"cattoliche"!
Il
proporre una preghiera ai santi costituisce la più grave offesa ad un Dio che
non vuole mediatori di sorta, ma che, per il tramite di Suo Figlio Gesù Cristo,
si fa chiamare familiarmente "Padre nostro"!
Il
pregare i santi allora è una bestemmia e un'idolatria agli occhi di Dio. "Allora
Gesù gli disse: Vattene Satana, poiché sta scritto "Adora il Signore Iddio
tuo e a Lui solo rendi il culto!" (Matteo 4:10; Deut. 6:13)
I
"santi" apostoli rifiutarono categoricamente di essere riveriti,
venerati o pregati: "Mentre Pietro entrava, Cornelio, andandogli
incontro, si inginocchiò davanti a lui. Ma Pietro lo rialzò, dicendo: "
àlzati, anch'io sono uomo!" (Atti 10: 25-26)
Paolo
e Barnaba, non solo rifiutarono, ma addirittura si strapparono i vestiti di
dosso per cercare di convincere la gente a non adorarli: "e con queste
parole riuscirono a stento ad impedire che la folla offrisse loro un
sacrificio." (Atti 14:18)
Un
concetto sia ben chiaro: i MORTI non possono diventare santi, ma, o lo erano
in vita o non lo potranno più essere dopo la vita terrena.
Ciò
è dimostrato da tantissimi passi:
I
santi si santificano ancora:
-
"i santi si santifichino ancora". (Apocalisse 22:11; Salmo 16:3)
Non ci si potrebbe santificare ancora se non si è ovviamente ancora vivi.
I
santi ricevono saluti:
- "a
quanti sono in Roma, chiamati ad esser santi, grazia a voi" (Romani
1:7; 1 Corinzi 1:2; Ebrei 13:24; Romani 16:15-16)
"Salutate
ognuno dei santi in Cristo Gesù"
(Filippesi 4:21)
I
santi salutano:
-
"Paolo... alla chiesa in Corinto, con tutti i santi" (2 Corinzi
1:1; 2 Corinzi 13:12) Qui addirittura i santi sono invitati a salutarsi con un
santo bacio, dopo aver ricevuto la lettera dell'apostolo! (Vedi anche Filipp.
4:22)
"Tutti
i santi vi salutano" (Filippesi
4:21)
I
santi ricevono lettere:
- "Paolo,
ai santi che sono in Efeso" (Efesini 1:1; Filippesi 1:1)
I
santi vanno perfezionati:
- "Ed
è lui che ha dato gli uni, come apostoli gli altri, come profeti; gli altri,
come evangelisti; gli altri, come pastori e dottori, per il perfezionamento dei
santi" (Efesini 4:11-12)
"Poiché
il vescovo bisogna che sia... santo" (Tito 1:7-9)
I
santi ringraziano:
- "Ma
come si conviene a dei santi,... rendimento di grazie." (Efesini 5:3)
I
santi si comportano da santi:
- "Vestitevi
dunque, come eletti di Dio, santi ed amati" (Colossesi 3:12-13)
I
santi hanno ricevuto male da Saulo:
"Ma
Anania rispose: Signore, io ho udito quanti mali abbia fatto ai tuoi santi in
Gerusalemme." (Atti 9:12-13)
I
santi abitano:
"Pietro
venne anche ai santi che abitavano in Lidda." (Atti 9:32)
"Tutti
i santi... e specialmente quelli della casa di Cesare." (Filippesi 4:21)
I
santi presenziano:
"e
chiamati i santi e le vedove, la presentò loro in vita." (Atti 9:41)
I
santi vanno in prigione:
"serrai
nelle prigioni molti dei santi" (Atti
26:10)
I
santi hanno bisogno:
"Provvedete
alle necessità dei santi"
(Romani 12:13)
"Per
ora vado a Gerusalemme, a rendere un servizio ai santi... a fare una colletta
per i poveri che sono tra i santi di Gerusalemme." (Romani 15:25-26)
I
santi hanno figli santi:
"i
vostri figliuoli sarebbero impuri, mentre ora sono santi." (1 Corinzi 7:14)
I
santi hanno concittadini:
"ma
siete concittadini dei santi"
(Efesini 2:19-21)
I
santi sono capaci "di abbracciare con tutti i santi qual sia la larghezza, la lunghezza,
l'altezza e la profondità dell'amore di Cristo" (Efesini 3:18)
I
santi servono:
"sarà
un vaso nobile, santificato" (2
Timoteo 2:21)
Le
sante donne si adornano e si vestono:
"E
così infatti si adornavano le sante donne speranti in Dio" (1 Pietro 3:5)
I
santi esercitano l'ubbidienza:
"Qui
è la costanza dei santi che osservano i comandamenti di Dio e la fede in
Gesù." (Apocalisse 14:12)
Cosa
ci vuole allora per accettare una SANTA VERITÀ'?
Dopo
tutte queste chiarificazioni, permetti una domanda:
Sei
tu santo? Non ti scandalizzare: puoi diventarlo facilmente! Basta che tu sia
"santificato" dal Sangue Santo di Gesù, tuo "personale
Salvatore"! Se non sai come si fa, mettiti alla ricerca di coloro che sono
già "santi": loro ti aiuteranno.
Intanto
prega così: Gesù Cristo, aiutami e chiamami alla salvezza!
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