GESÙ PADRE NOSTRO

dott. Donato Trovarelli

donatrov@yahoo.it

INTRODUZIONE

           

 

Le chiese evangeliche italiane tradizionali sono ancorate alla preghiera personale rivolta al “Padre, nel nome di Gesù”, come se questa fosse una “formula stereotipata” e come se non esistessero altri modi per intestare una preghiera a Dio;  in realtà tale invocazione porta ad una drammatica conseguenza, che è quella di far intendere che una cosa è il Padre e un’altra cosa sia Gesù… e quindi inconsapevolmente “snobbano” la figura di Gesù, rivolgendosi al Padre di Gesù!

         Mi è capitato tante volte di notare come la preghiera così intestata, prendesse una brutta piega, del tipo: “Padre, nel Nome di Gesù, ti chiediamo… bla, bla, bla e ti ringraziamo nel Nome di Tuo Figlio Gesù, benedetto in eterno!” Sembrerebbe tutto a posto, ma in realtà, la preghiera ha sbagliato bersaglio! Non lamentiamoci poi se Gesù non risponde pienamente, o non risponde proprio!

         Mentre all’estero si assiste a risvegli spirituali con segni e prodigi, guarigioni e conversioni, perché si prega tranquillamente Gesù e tutto viene chiesto nel nome del Signore che è sempre Gesù, in Italia stranamente non c’è mai stato un Risveglio! Basta vedere qualche video dei grandi nomi dell’evangelismo mondiale e notiamo facilmente che tutti si rivolgono a Jesus, al My Lord, al Lord, che è Gesù!

         Grazie a Dio, ogni tanto gli evangelici stranieri (non italiani) scoprono il risveglio spirituale, abbandonando le liturgie, le formule, le preghiere stampate e riprendono... a pregare Gesù, come Lutero, quando scoprì la Grazia, come Wesley quando predicava la salvezza, come Billy Graham quando predica la NUOVA VIA, come Yonngi Cho quando annuncia la potenza spirituale, come ogni altro SERVO DI DIO, che scopre nel Nome di Gesù CRISTO il Nome dell'Iddio Vivente e Vero!

         Infatti NESSUN ALTRO NOME, surrogati e attributi compresi, possiamo usare nell'adorare e nel pregare, "poiché non v'è sotto il cielo alcun altro nome che sia stato dato agli uomini, per il quale noi abbiamo ad esser salvati" (Atti 4:12)

         Come Giovanni Battista, ogni buon "pastore" umano dovrebbe annunciare il NOME di Gesù, affinché possiamo "addirizzare" "la via del Signore, come ha detto il profeta Isaia" (Giovanni 1:23)

         Quale via? Gesù, ovviamente! Solo Gesù infatti ha potuto dire: “Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al  Padre se non per mezzo di me”. (Giovanni 14:6)

Negli Atti degli apostoli, la religione cristiana primitiva era proprio chiamata LA VIA, perché annunciavano Gesù Cristo, pregavano Gesù Cristo, predicavano la Parola di Gesù Cristo, annunciavano il Regno di Gesù Cristo ed aspettavano il ritorno di Gesù Cristo: “Ma questo ti confesso, che secondo la Via ch'essi chiamano setta, io adoro l'Iddio dei padri, credendo tutte le cose che sono scritte nella legge e nei profeti”. (Atti 24:14)

         Io prego Gesù Cristo, affinché apra i cuori di tutti i suoi servitori e ci pianti saldamente la Sua Parola, seme di Verità!

         Gesù è il Nome al di sopra di ogni altro nome (Filippesi 2:9, Efesini 1:21) davanti al Quale si devono piegare tutte le ginocchia: se ciò avviene in preghiera, Chi pregheremo, se siamo inginocchiati davanti a Gesù? Ovviamente Gesù, eppure qualcuno, sdoppiando il Padre, nel Nome di Gesù, pensa di rivolgersi al Padre di Gesù, nel Nome del Figlio. Tragico errore, o come dice il computer quando non trova altra soluzione che spegnersi: “errore fatale”!

Qualche decennio fa, avevo mandato un mio libricino sulla preghiera, affinché fosse pubblicato, ma il pastore evangelico T.H. responsabile della pubblicazione, mi scrisse una lettera che fece ridere me e tutte le persone pentecostali, come me,. alle quali la feci leggere.

In tale lettera si asseriva che le mie preghiere erano impubblicabili, perché rivolte a Gesù Cristo e non al Padre, nel nome di Gesù Cristo…  Ovviamente il libricino non ha mai visto la luce e il pastore in questione è andato in pensione con la buona pace di quanti sono stati da lui portati fuori strada!

 

 

I DUE PADRI

         Come ci sono DUE SIGNORI (“Il Signore ha detto al mio Signore” Dio-Padre e Dio-Figlio vedi in Atti 2:34; Salmo 110:1; Matteo 22:44; Marco 12:36; Luca 20:42), due PARACLETI (Gesù in 1 Giovanni 2:1 e lo Spirito Santo in Giovanni 14:16), così ci sono DUE PADRI: il Padre di Gesù ed il Padre nostro!

         Fanno molto discutere le cattive traduzioni del termine “paracleto”, tradotto in “Avvocato” quando si tratta di Gesù (1 Giovanni 2:1) e “Consolatore”, quando si tratta dello Spirito Santo (Giovanni 14:16)! Lo stesso termine greco, tradotto in due modi diversi è semplicemente “scandaloso”, e denota la presenza di concezioni teologiche estranee alla Parola di Dio. 

Similmente fanno discutere tutti i tentativi di tradurre la Parola di Dio decidendo abusivamente Chi deve risultare Padre e Chi no! Per fare questo, i traduttori si sono inventate preposizioni che non ci sono e significati che non risultano neppure nella traduzione in latino!

Esiste infatti in tutto il Nuovo Testamento un’importante differenziazione fra Dio-Padre e Gesù-Padre, ma nessuno (o forse pochissimi) ne ha mai reclamato la patente di autenticità.

La differenza fra PADRE MIO (come Gesù chiamava Suo padre) e GESÙ-PADRE NOSTRO (come tutti i credenti dovrebbero chiamare Gesù Cristo) deriva dal fatto che Gesù e i credenti non sono figli della stessa... specie. Questo è importantissimo ed è la base di tutto il discorso successivo. Se non si capisce questo, è inutile andare a leggere più avanti…

Repetita juvant: il fatto che Gesù sia nostro fratello, non significa che abbiamo lo stesso Padre. Anche nei rapporti umani sussiste questa differenza. Vediamo allora che:

 

- Gesù è il FIGLIO MASCHIO UNIGENITO (ed in greco Gesù è sempre chiamato col termine MASCHILE di  "uioV" (uiòs), cioè "figlio maschio")

 

- i credenti sono FIGLI NEUTRI ADOTTIVI (in greco i credenti sono chiamati col termine NEUTRO di "teknon" (tecnòn), cioè "figliolanza", cioè l'insieme di figliuoli e figliuole. Vedi, per tutti, il passo di Giovanni 1:12 dove i credenti sono indicati come teknìa)

 

         La differenza è di capitale importanza perché dimostra chiaramente che Gesù  ha un DIO-PADRE, ma i credenti hanno un Padre ADOTTIVO, che non è necessariamente Dio-Padre perché Dio Padre ha un solo Figlio UNIGENITO!

È difficile questo discorso? Bisogna in pratica vedere chi ha adottato i credenti!

Gesù ha Dio per Padre, i credenti hanno Gesù Cristo per Padre, perché Dio-Padre ha adottato i credenti, ma poi li ha consegnati a Dio-Figlio affinché facesse loro da Padre. Facile no?

         Beh, questo è ciò che risulta da ciò che sta scritto nel Nuovo Testamento, come vedremo in appresso! Quanto amore c’è in tutto questo! Dio-Padre ama Suo Figlio e ama anche i credenti e li affida all’amore di Suo Figlio, come se fosse Lui, in modo che i credenti amino anche il Figlio!

Questa è la Trinità dell’Amore! Tutto si muove nell’Amore di Dio

Affermare che Gesù ci ami di un amore “paterno”, non è un attacco alla Trinità, ma è la conferma che Dio-Padre ha mandato Suo Figlio, affinché noi considerassimo il Figlio come la Vite e noi i tralci attaccati a Lui.

Dio-Padre rimane sempre il Vignaiolo, ma lungi dal pensare che i tralci siano attaccati al Vignaiolo, piuttosto che alla Vite! Pregare il Padre di Gesù, in pratica significherebbe proprio questo: voler ricevere la linfa vitale dal Vignaiuolo, piuttosto che dalla Vite, alla quale siamo attaccati e formanti tutt’uno, come un unico “corpo”.

Qualcuno potrebbe dire che è il Vignaiolo che annaffia i tralci, ma anche qui non è vero, perché il Vignaiuolo annaffia solo il tronco… l’unico che ha le radici…; i tralci aspettano che il tronco mandi qualcosa da mangiare… Solo Gesù può dire di Suo Padre: “il Padre mio è il vignaiolo” (Giovanni 15:1-3) I credenti in Gesù invece dicono: “Il padre nostro è Gesù Cristo!”

 

IL PADRE DI GESÙ

Chiariamo subito che dobbiamo veramente dare gloria, lode ed onore al PADRE del nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo, perché così sta scritto! "Degno sei, o Signore e Iddio nostro, di ricevere la gloria e l'onore e la potenza: poiché tu creasti tutte le cose, e per la tua volontà esistettero e furono create." (Apocalisse 4:11)

         Che nessuno tolga ciò a Dio-PADRE, perché Lui è DEGNO!

Il Padre di Gesù è degno di essere ringraziato, per averci dato Gesù, e ben lo ribadisce l’apostolo Paolo quando afferma: Benedetto sia Iddio, il Padre del nostro Signore Gesù Cristo, il Padre delle misericordie e l’Iddio d’ogni consolazione" (2 Corinzi 1:3; 2 Corinzi 11:31; Efesini 1:3) ... "affinché d’un solo animo e d’una stessa bocca glorifichiate Iddio, il Padre del nostro Signor Gesù Cristo." (Romani 15:6)

Che esista il Padre di Gesù è innegabile e chi lo fa, è perché lo vuole negare.

E’ come negare l’esistenza di Dio, o del sole, o dei campi di sterminio, o dell’anima, o di qualunque altra cosa che non ci piaccia, per prurito di orecchi!

Ultimamente questo gioco sembra lo sport nazionale di tanti balordi che, a turno o in gruppo, si divertono a sovvertire i fatti oggettivi della storia o le certezze della Parola di Dio…

Nessuno deve togliere la dovuta importanza al Padre di Gesù Cristo, perché tutto è venuto da Lui, compreso il Figlio! Gesù, parlando di SUO Padre ha sempre detto: “MIO Padre”!

         Il Padre di Gesù, quando è chiamato da Gesù, è indicato come SUO Padre (Matteo 26:53).

         Nell'Apocalisse addirittura, il Padre è sempre e solamente DI GESÙ (Apocalisse 1:6; 3:5; 3:21; 14:14).

         Negli Evangeli troviamo 45 volte la frase “PADRE MIO” e tre volte nell’Apocalisse. Gesù fu sempre chiaro quando diceva: "Poiché questa è la volontà del Padre mio" (Giovanni 6:39). Attribuire una volontà a Dio-Padre significa una cosa sola, e cioè che Dio-Padre è una Persona, ed anche diversa dal Figlio, anche se il Figlio ci tiene a precisare che la Sua volontà non si discosta in nulla da quella di Suo Padre. Quale Figlio può dire una cosa simile e quale Padre può essere fiero di Cotanto Figlio! Questa è l’unità fra Padre e Figlio, sbandierata in Giovanni 10.13.

         La volontà di Dio è quella del Padre di Gesù, adempiuta in Gesù: “Tutto quel che il Padre mi dà, verrà a me; e colui che viene a me, io non lo caccerò fuori; perché sono disceso dal cielo per fare non la mia volontà, ma la volontà di Colui che mi ha mandato. E questa è la volontà di Colui che mi ha mandato: che io non perda nulla di tutto quello che Egli m'ha dato, ma che lo risusciti nell'ultimo giorno. Poiché questa è la volontà del Padre mio: che chiunque contempla il Figliuolo e crede in lui, abbia vita eterna; e io lo risusciterò nell'ultimo giorno.” Giovanni 6:37-40)

Nessuno può negare l’esistenza del Padre di Gesù, altrimenti faremmo Gesù bugiardo quando dice: "Ogni cosa m’è stata data in mano dal Padre mio " (Luca 10:22).

         Inoltre negare l’esistenza di Dio-Padre è come negare la stessa Trinità, perché ci sono ben quattro passi “espliciti” in cui la Trinità è saldamente ed inequivocabilmente affermata nell’Evangelo (Giovanni 14:16; 14:26; 15:26; 16:7-10 nonché Matteo 28:19)

         Il messaggio poi è anche drammatico, perché Gesù stesso dice: “Chi odia me, odia anche il Padre mio.” (Giovanni 15:23) e non si può avere Gesù Cristo senza avere conseguentemente anche il Padre di Gesù Cristo, che Lo ha mandato.

Il premio per quanti sono in linea con la Parola di Dio sarà che “in quel giorno conoscerete che io sono nel Padre mio, e voi in me ed io in voi.” (Giovanni 14-20)

Ben lo videro, anche senza capirlo immediatamente, Pietro, Giacomo e Giovanni sul monte Tabor, durante la trasfigurazione di Cristo. Gesù appariva in vesti bianche sfolgoranti, ma quando arrivò il Padre di Gesù, Questi adombrò il Figlio con la sua luce…  Gesù “fu trasfigurato davanti a loro; la sua faccia risplendette come il sole e i suoi vestiti divennero candidi come la luce”… ma mentre egli parlava ancora, una nuvola luminosa li coprì con la sua ombra, ed ecco una voce dalla nuvola che diceva: "Questo è il mio Figlio diletto, nel quale mi sono compiaciuto; ascoltatelo". (Matteo 17: 2-5)

Il rapporto fra Dio-Padre e Dio-Gesù è un rapporto pieno, totale e onnicomprensivo, perché si amano di un amore “divino”. Nessuno può amare Dio-Padre così come lo ama Dio-Figlio e nessuno può amare Dio-Figlio così come lo ama Dio-Padre. Nessuno può capire questo amore e nessuno può eguagliare questo amore: “In questo è glorificato il Padre mio... come io ho osservato  i comandamenti del Padre mio, e dimoro nel suo amore.” (Giovanni 15:4-12, 14,17)

L’arrivo di Gesù sulla Terra, ha mostrato al mondo l’unione che c’era fra Dio-Padre e Dio-Figlio, mettendo addirittura questa unione alla base della “dottrina cristiana”: “Chi è il mendace se non colui che nega che Gesù è il Cristo? Esso è l'anticristo, che nega il Padre e il Figliuolo” (I Giovanni 2:22)

Gesù non si è presentato solo, ma mandato da Suo Padre e sostenuto da Dio-Spirito Santo:  “Chi passa oltre e non dimora nella dottrina di Cristo, non ha Iddio. Chi dimora nella dottrina ha il Padre e il Figliuolo.” (II Giovanni 1:9)

Gesù sapeva che i giudei adoravano Dio-Padre, in attesa del Messia e lo affermò quando ebbe una feroce diatriba con i giudei farisei:  Io non ho un demonio, ma onoro il Padre mio e voi mi disonorate... chi mi glorifica è il Padre mio, che voi dite esser vostro Dio.”  (Giovanni 8:47-55) 

Dunque il Tetragramma  JHWH, l’Adonai, il Signore, era Dio-Padre, ma Gesù si presentò come Colui che doveva essere adorato, pregato ed osannato al posto del Padre, che si compiaceva in questo, perché “Dio lo ha sovranamente innalzato e gli ha dato il nome che è al di sopra d'ogni nome, affinché nel nome di Gesù si pieghi ogni ginocchio nei cieli, sulla terra e sotto la terra, e ogni lingua confessi che Gesù Cristo è il Signore, alla gloria di Dio Padre.” (Filippesi 2:9-11)

Nessun dubbio dunque: Gesù ha un Padre e se lo tiene per Sé. Non dà nessuna indicazione di voler mettere Suo Padre... a disposizione dei credenti, anche se non tace mai il fatto che il Padre è l’Artefice di ogni cosa.

Penso a questo punto che sia pacifico il fatto che il Padre di Gesù potrà senz’altro essere:

- glorificato (Romani 15:6; Colossesi 1:3) 

- benedetto (2 Corinzi 1:3; 11:31; Efesini 1:3; 1 Pietro 1:3)

Anche i credenti sono benedetti da Dio-Padre, essendo benedetti in Gesù Cristo: “Allora il Re dirà a quelli della sua destra:  Venite, voi, i benedetti del Padre mio(Matteo 25:31-46)

In conclusione Dio-Padre c’è!

Quando Gesù domandò ai discepoli: “Chi credete che io sia?” i discepoli dettero tante risposte, ma quando Pietro dette la sua, Gesù lo rassicurò dicendogli: “Tu sei beato, o Simone, figlio di Giona, perché non la carne e il sangue t'hanno rivelato questo, ma il Padre mio che è nei cieli." (Matteo 16:13-17) Ci sono ancora dubbi sull’esistenza di Dio-Padre? Ebbene, Dio è degno di fede, sapendo che Dio è il Padre e anche il Figlio: “Il vostro cuore non sia turbato; abbiate fede in Dio, e abbiate fede anche in me! (Giovanni 14:1)

          Dio-Padre abita in una luce inaccessibile: “…io t'ingiungo d'osservare il comandamento divino da uomo immacolato, irreprensibile, fino all'apparizione del nostro Signor Gesù Cristo, la quale sarà a suo tempo manifestata dal beato e unico Sovrano, il Re dei re e Signore dei signori, il quale solo possiede l'immortalità ed abita una luce inaccessibile; il quale nessun uomo ha veduto né può vedere; al quale siano onore e potenza eterna. Amen.” (I Timoteo 6:14-16)

Dio è Amore e tutto ciò che fa è condito con Amore e ciò rende perfetta ogni cosa.

I Giovanni 1:3 - Versione Riveduta

quello, dico, che abbiamo veduto e udito, noi l'annunziamo anche a voi, affinché voi pure abbiate comunione con noi, e la nostra comunione è col Padre e col suo Figliuolo, Gesù Cristo.

 

 

IL PADRE DEI CREDENTI

Per molti credenti rimane un po’ difficile capire che ci sono DUE Padri: il ruolo di PADRE è il RUOLO che Gesù ha COPIATO da SUO Padre. In pratica Gesù ha fatto tutto ciò che ha visto fare a SUO Padre e la prima cosa che ha visto fare a SUO Padre è proprio il RUOLO di PADRE.

Mamma mia quanto è difficile “stu cuncett.”

         L’errore che si fa è quello di MENOMARE LA FIGURA DI GESÙ proprio nel Suo RUOLO DI PADRE.

La cosa veramente drammatica, se non addirittura tragica è che se riportassi decine di versetti scritturali in cui si dice questo, chi ha deciso di non crederci, non ci crederebbe lo stesso!

Questo è  un errore che ci portiamo dietro da secoli e che ha condizionato il cristianesimo  menomandolo, affievolendolo, annacquandolo e storcendolo…

TUTTE le traduzioni del testo originale greco sono condizionate da questo errore mefitico, esiziale e maledetto, con grande gioia di Satana che sguazza nelle chiese (comprese quelle evangeliche) e se la ride, essendo riuscito a piazzare la sua patacca filosofica, teosofica e antroposofica all’interno della teologia…

Quando noi leggiamo che siamo fratelli di Gesù, non significa che Gesù non è Padre, ma che Gesù è ANCHE fratello.

Quando noi leggiamo che siamo Figli di Dio, non significa che Gesù non è Padre, ma che Gesù è ANCHE Salvatore.

Quando noi leggiamo che siamo coeredi di Gesù, non significa che Gesù non è Padre, ma che Gesù è ANCHE erede.

Gli attributi di Gesù sono di Gesù e ce ne sono oltre 450 e se Gli togliamo quello di PADRE, abbiamo TOLTO a Gesù il RUOLO PRINCIPALE RISERVATO A DIO, come dispensatore dello SPIRITO SANTO.

Tutta la diatriba contro il movimento pentecostale e carismatico in generale si fonda su questo. Sembra una cosa da poco, ma invece è di vitale importanza: i movimenti di risveglio vanno e vengono a seconda che questa verità si affermi o si spenga!

Lo Spirito Santo viene “concesso” dal Padre Divino: se non sappiamo Chi è Questo Padre Divino, lo Spirito Santo non agisce con segni e prodigi in mezzo alla chiesa dei credenti.

Ho sentito con le mie orecchie affermare questo: “Il parlare in lingue è imitabile da satana e non è detto che se uno prega Dio sia poi Dio che dia lo Spirito Santo: può intervenire Satana e dare un finto dono di Spirito Santo.”

Vi risulta questa dottrina contro il battesimo delle lingue?

A me, purtroppo, sì! Ci sono libri pubblicati da tanti denigratori e da tanta gente prevenuta e priva di potenza spirituale. Purtroppo è successo che anche nelle chiese pentecostali ci sono quelli che si permettono di giudicare se un parlare in lingue viene da Dio o da satana!

Ma siamo pazzi?

Se leggiamo Luca 11: 13 sta scritto che NESSUNO può sostituirsi al PADRE DIVINO se a LUI viene chiesto lo SPIRITO SANTO. Questa è una certezza scritturale. Non si può andare contro la Parola di Dio, o affermare cose diverse dalla Parola di Dio.

Chi è questo PADRE DIVINO?

In ATTI 2:33 vediamo chi è IL PADRE CHE SPARGE LO SPIRITO SANTO: Gesù Cristo!

Per l’apostolo Pietro, Gesù è IL PADRE CHE SPARGE LO SPIRITO SANTO! “Questo Gesù, … essendo stato esaltato dalla destra di Dio, e avendo ricevuto dal Padre lo Spirito Santo promesso, ha sparso quello che ora vedete e udite.”

Solo i ciechi e i sordi spirituali non capiranno mai il nesso fra i passi di Atti 2:33 e Luca 11:13!

Il ruolo di mediazione di Gesù Cristo consiste proprio nel fatto che avendo preso su di Sé le nostre colpe, ci ha resi tutti figli di Dio Padre, in Lui, dandoci lo Spirito Santo che vivifica e che santifica.

Per questi motivi noi credenti ( e sottolineo noi credenti) non apparteniamo al Padre di Gesù ma a Gesù.

Un giorno apparterremo anche, e ripeto anche, a Dio Padre, ma ora apparteniamo a Gesù e di Lui noi siamo figli, altrimenti saremmo senza padre.

Infatti sta scritto: “Le mie pecore ascoltano la mia voce, e io le conosco, ed esse mi seguono; e io do loro la vita eterna, e non periranno mai, e nessuno le rapirà dalla mia mano. Il Padre mio che me le ha date è più grande di tutti; e nessuno può rapirle di mano al Padre. Io ed il Padre siamo uno.” (Giovanni  10:27-30)

Dio-Padre ha dato le pecore a Dio-Figlio: che c’è di strano? Che c’è di difficile da accettare questa consegna? Prima le pecore avevano Dio-Padre come Padre, ma con la consegna fatta le pecore hanno Dio-Figlio per Padre: questo è il senso della consegna !

Come già detto, noi apparteniamo alla vite, non al vignaiolo, se non in maniera indiretta. Il vignaiuolo è anche padrone della vite e di noi, ma noi apparteniamo alla vite.

Chi appartiene a Gesù appartiene automaticamente anche al Padre di Gesù, perché Gesù ci fa da tramite come Padre Nostro.

Adesso apparteniamo a Gesù e un giorno verremo consegnati al Padre di Gesù, ma non ora, ma quando Gesù tornerà. Infatti sta scritto: “E quando ogni cosa gli sarà sottoposta, allora anche il Figlio stesso sarà sottoposto a Colui che gli ha sottoposto ogni cosa, affinché Dio sia tutto in tutti.” (I Corinzi 15:28)

METTIAMOCI IN TESTA UNA BUONA VOLTA PER TUTTE CHE GESÙ NON E’ ANCORA TORNATO E NESSUNA CONSEGNA E’ STATA FATTA….

         Per i Testimoni di Geova (Geova peraltro non è il nome di Dio, ma è Gesù!) la consegna è stata fatta nel 1918, oppure nel 1964, oppure nel …. Ovviamente è falso!

Anche i credenti hanno un Padre: il loro Dio! Il Padre dei credenti dev’essere necessariamente un Dio: Chi è il Dio dei credenti?

         Una frase che non piace agli uomini di chiesa è che “senza di Me non potete fare nulla”! (Giovanni 15:5)

         Questa frase suona come una campana a morto per pastori e credenti tutti, quando essi vogliono andare avanti e pretendono che Gesù li segua: essi fanno e disfanno nelle chiese e poi si meravigliano che Gesù non li sostenga.

         Poi ce l’hanno con Gesù ed insegnano una dottrina condita con la filosofia della rassegnazione (se non addirittura del rancore o dell’astio nei confronti di Dio!!!) e della speranza senza le certezze della fede. Una frase molto famosa viene ripetuta ogni tanto nelle risonanti cattedrali, a giustificare gli scarsi risultati delle varie e costose campagne evangelistiche: “Duemila anni fa, l’apostolo Pietro convertì tremila persone; oggi tremila pastori non sono capaci di convertire una persona!”

         Perché?

Primo motivo: l’Arca non precede più i credenti, ma viene messa dietro di loro.

         In Canaan, figura spirituale del Regno di Gesù, Giosuè fece entrare prima l’Arca del Patto (figura di Gesù) e poi tutto il popolo: “l’arca del patto del Signore di tutta la terra sta per passare davanti a voi per entrar nel Giordano. (Giosué 3:11) Successe allora che “appena quelli che portavano l’arca giunsero al Giordano e i sacerdoti che portavano l’arca ebbero tuffati i piedi nell’acqua della riva (il Giordano straripa da per tutto durante tutto il tempo della mèsse), le acque che scendevano d’insù si fermarono e si elevarono in un mucchio, a una grandissima distanza, fin presso la città di Adam che è a lato di Tsartan; e quelle che scendevano verso il mare della pianura, il mar Salato, furono interamente separate da esse; e il popolo passò dirimpetto a Gerico. E i sacerdoti che portavano l’arca del patto dell’Eterno stettero a piè fermo sull’asciutto, in mezzo al Giordano, mentre tutto Israele passava per l’asciutto, finché tutta la nazione ebbe finito di passare il Giordano.” (Giosué 3:15-17)

         Nelle chiese invece Cristo deve SEGUIRE le attività: i risultati poi si vedono: nulla!

         Quando Giosué-Gesù guidava il Suo Popolo (Giosué è figura di Cristo, ed hanno tutti e due lo stesso significato di “Dio che salva”)), Dio lo proteggeva per tutta la traversata e per tutto il cammino futuro. Come far precedere Gesù Cristo? Semplice, basta chiederglielo in preghiera ed aspettare il Suo Rhéma, cioè il Suo ordine o la Sua autorizzazione!

Secondo motivo: i credenti hanno sminuito la figura di Gesù, sostituendola con quella del Padre di Gesù. La mediazione di Gesù è annullata, scavalcata!

         L’apostolo Pietro non propose solo un Gesù Salvatore, ma un Gesù pienamente Dio, unico Signore e Cristo e Padre.

         Molti cristiani si interrogano se possono pregare Gesù: è pazzesco!

         Negare una risposta affermativa significa negare che Gesù sia Dio!

Gesù è il Signore: spesso, troppo spesso mi è capitato di ascoltare preghiere che contenevano  un’aberrazione teologica del tipo… “Signore, te lo chiedo nel nome di tuo Figlio Gesù Cristo, il benedetto in eterno!”

         Pazzesco: hanno scavalcato Gesù, come Signore della Chiesa, rivolgendosi all’altro Signore, il Padre di Gesù, dimenticando che Questi ha mandato il Figlio affinché chiunque credesse in Lui avesse vita eterna!...

         L’apostolo Pietro, come l’apostolo Paolo, affermano categoricamente che “nessuno può porre altro fondamento diverso da quello che è stato posto, cioè Gesù Cristo.” (1 Corinzi 3:11; Atti 2:36)

         Terzo motivo: Gesù è tutto in tutti (Efesini 4:6), nel periodo della raccolta, cioè dell’offerta della Grazia (Galati 3:26-29; Colossesi 3:11; 1 Corinzi 15:28) e, un giorno, nella Gerusalemme celeste. (Apocalisse 21:22-23)

Nella prima predica di Pietro al capitolo 2 degli Atti degli Apostoli (versetti 14-39), troviamo scritto che “Pietro, levatosi in piedi con gli undici, alzò la voce e parlò loro così: «Uomini di Giudea, e voi tutti che abitate in Gerusalemme, vi sia noto questo, e ascoltate attentamente le mie parole... avverrà che chiunque avrà invocato il nome del Signore sarà salvato". (Atti 2:21; vedi anche Romani 10:13 e Atti 4:12; 5:31; 13:23)

         Qual era IL NOME DEL SIGNORE per l’apostolo Pietro? Vediamolo attraverso questi versetti.

         Gesù è individuato come Quello che fu ucciso in croce e poi risuscitò!

Il verso 22 di Atti 2 continua: “Uomini d'Israele, ascoltate queste parole! Gesù il Nazareno, uomo che Dio ha accreditato fra di voi mediante opere potenti, prodigi e segni che Dio fece per mezzo di lui, tra di voi, come voi stessi ben sapete, quest'uomo, quando vi fu dato nelle mani per il determinato consiglio e la prescienza di Dio, voi, per mano di iniqui, inchiodandolo sulla croce, lo uccideste; ma Dio lo risuscitò, avendolo sciolto dagli angosciosi legami della morte, perché non era possibile che egli fosse da essa trattenuto.”

         Il SIGNORE Gesù Cristo doveva discendere dal re Davide, perché “Egli dunque, essendo profeta e sapendo che Dio gli aveva promesso con giuramento che sul suo trono avrebbe fatto sedere uno dei suoi discendenti, previde la risurrezione di Cristo e ne parlò dicendo che non sarebbe stato lasciato nell’Ades, e che la sua carne non avrebbe subito la decomposizione.” (Atti 2:30-31; Salmo 16:10; Atti 13:35)

         Poi troviamo scritto: “Davide infatti non è salito in cielo; eppure egli stesso dice: «Il Signore ha detto al mio Signore: "Siedi alla mia destra, finché io abbia posto i tuoi nemici per sgabello dei tuoi piedi"»”. (Atti 2:34) Per l’apostolo Pietro, Gesù è IL RE DEI RE, SEDUTO SUL TRONO DI DIO!

         Che dire poi del passo: “Sappia dunque con certezza tutta la casa d'Israele che Dio ha costituito Signore (Filippesi 2:11; Efesini 1:21;  Salmo 2:6; Atti 2:39; 9:27-28 Luca 2:11) e Cristo  (Matteo 1:16; 16:16; Atti 9:22; 10:36) quel Gesù che voi avete crocifisso”. (Atti 5:30-31) Per l’apostolo Pietro, Gesù è IL SIGNORE E CRISTO!

Un altro passo significativo dice: “Udite queste cose, essi furono compunti nel cuore, e dissero a Pietro e agli altri apostoli: «Fratelli, che dobbiamo fare?» E Pietro a loro: «Ravvedetevi e ciascuno di voi sia battezzato nel nome di Gesù Cristo, per il perdono dei vostri peccati, e voi riceverete il dono dello Spirito Santo. Perché per voi è la promessa, per i vostri figli, e per tutti quelli che sono lontani, per quanti il Signore, nostro Dio, ne chiamerà»”. (Atti 2:37-39; Giovanni 20:28) Per l’apostolo Pietro, Gesù è IL NOSTRO DIO!

         Infine troviamo narrata la lotta che viene condotta contro gli apostoli che insegnavano e predicavano IL NOME DI GESÙ CRISTO: “E, fatti condurre in mezzo a loro Pietro e Giovanni, domandarono: «Con quale potere o in NOME di chi avete fatto questo?»”

Allora Pietro, pieno di Spirito Santo, disse loro: “Capi del popolo e anziani, se oggi siamo esaminati a proposito di un beneficio fatto a un uomo infermo, per sapere com'è che quest'uomo è stato guarito, sia noto a tutti voi e a tutto il popolo d'Israele che questo è stato fatto nel nome di Gesù Cristo, il Nazareno, che voi avete crocifisso, e che Dio ha risuscitato dai morti; è per la sua virtù che quest'uomo compare guarito, in presenza vostra. Egli (Gesù Cristo ovviamente!) è "la pietra che è stata da voi costruttori rifiutata, ed è divenuta la pietra angolare. In nessun altro è la salvezza; perché non vi è sotto il cielo nessun altro nome che sia stato dato agli uomini, per mezzo del quale noi dobbiamo essere salvati”. (Atti 4:7-12)

         Chi sono i teologi moderni che osano sconfessare l’apostolo Pietro?

         Come osano alcuni negare di poter pregare direttamente Gesù, stabilendo o imponendo formule tradizionali di dubbia natura liturgica, quali per esempio “Padre, nel nome di Gesù”, oppure “Padre celeste, nel nome di Tuo Figlio Gesù”?

         A costoro gli apostoli stessi resisterebbero con fermezza dicendo: “occorre obbedire a Dio piuttosto che agli uomini” e se ne andrebbero via “rallegrandosi di essere stati ritenuti degni di essere oltraggiati per il Nome di Gesù. (Atti 5:41)

         Per la cronaca, gli apostoli continuarono a pregare Gesù, a predicare Gesù, a osannare Gesù e a dare a Lui tutto il culto che prima veniva dato a Jahvé, l’Eterno-Signore: “... Ma quando ebbero creduto a Filippo che portava loro il lieto messaggio del regno di Dio e il nome di Gesù Cristo, furono battezzati, uomini e donne.” (Atti 8:12)

         Anche l’apostolo Paolo racconta di aver combattuto, come giudeo fariseo, non contro Dio e neppure contro il Padre di Gesù, ma contro Gesù stesso, visto come Dio e come NOME DI DIO!

“Quant'è a me, avevo si pensato anch'io di dover fare molte cose contro il nome di Gesù il Nazareno.” (Atti 26:9)

         Le chiese evangeliche storiche italiane presentano un Evangelo teologico, piuttosto che un Evangelo semplice, fondato sulla figura di Gesù: esse pregano “il Padre di Gesù”, con grande gioia dei Testimoni di Geova e... di Satana!

         Fuori d’Italia invece pregano e predicano “Lord Jesus” ed ogni tanto assistono ad un Risveglio spirituale con segni e prodigi in accompagnamento della Parola “servita rettamente”. La verità è infatti questa: il Risveglio è quando il Cristo t’inonderà di luce (Efesini 5:14 vedi anche Isaia 50:1-4; 51:9; 52:1; 60:1)

         In Italia, stando così le cose, non ci sarà mai un Risveglio, per questa sorta di “maledizione pastorale”!

         Un grande predicatore moderno inglese, Arthur Wallis, constatava amaramente come i cristiani prendano la salvezza da Gesù e poi Lo mettono da parte per tutte le altre cose, come se Gesù fosse pregabile solo per quanto concerna la salvezza! (p. 34, “Gesù di Nazaret, Chi è?” di Arthur Wallis, C.L.C. Napoli, 1984)

         Quando due testimoni di Geova bussarono alla porta della mia casa, io li feci entrare e dissi loro: “Sentite, io leggerò tutti i passi che volete, ma in cambio io voglio che voi leggiate un solo passo che io vi indicherò! Accettate?” Loro accettarono e si misero a declamare tutto il loro imparaticcio e poi dissero che se ne dovevano andare. Io però li fermai e dissi che non avrei aperto la porta se loro non avessero letto il mio passo. Vedendo la mia determinazione, e forse spinti dalla curiosità, mi domandarono che passo dovevano leggere, ed io dissi “Atti 4:12”.  Loro lessero: “In nessun altro è la salvezza; perché non vi è sotto il cielo nessun altro nome che sia stato dato agli uomini, per mezzo del quale noi dobbiamo essere salvati”. Allora dissi: “Dalla vostra bocca è uscita la vostra condanna! Voi siete testimoni di un nome che non è quello di Gesù, dunque voi annunciate un nome sbagliato e quindi voi annunciate la morte!”

         Non tornarono più, né loro, né altri. Poi seppi da altri che avevano deciso di evitare le case degli evangelici! Stupendo esempio di mala fede!

 

 

GESÙ È IL TETRAGRAMMA

         Il Dio dei credenti è il Tetragramma che nuore sulla croce (le iniziali della scritta in ebraico posta sulla croce sono YHWH)

         Gesù per ben tre volte afferma di essere il Dio di Mosè: l'IO SONO! (Giovanni 4:26, 8:58 e 8:24) Gesù è! Gli altri dei “non sono”!

         Il Padre NOSTRO è, e può essere solamente Gesù il Cristo ed Emanuele!

         Il ruolo di Padre, è un ruolo connesso inscindibilmente all'ascesa di Gesù nei cieli, sul Suo Trono, come VERO DIO: quando era sulla terra, Egli ha in un certo senso "nascosto" questo Suo "ruolo"!

         Gesù non potrebbe mai essere Padre se non fosse anche Dio, perché Dio e Padre sono tutt’uno: “v’è un Dio unico e Padre di tutti, che è sopra tutti, fra tutti ed in tutti”. (Efesini 4:6) Questo è Gesù! “Io posso ogni cosa in Colui che mi fortifica…. Or all'Iddio e Padre nostro sia la gloria nei secoli dei secoli. Amen”. (Filippesi 4:13-20) Gesù è Colui che fortifica, mediante la fede in Lui: a Lui, Dio e Padre nostro sia ciò che Gli è riservato: la gloria! Il motto “soli Deo gloria” significava proprio questo: A Gesù sia la gloria! Il motto latino ricalcava quello greco “Kyrie eleison”  che aveva lo stesso significato. Infatti Gesù, l'Agnello, riceve le stesse lodi riservate a Suo Padre:

         Che nessuno tolga ciò che è riservato al Dio-AGNELLO, perché Lui è DEGNO! "Degno è l'Agnello che è stato immolato di ricevere la potenza e le ricchezze e la sapienza e la forza e l'onore e la gloria e la benedizione." (Apocalisse 5:11)

Gesù e Suo Padre sono dunque entrambi DEGNI: "A Colui che siede sul trono e all'Agnello siano la benedizione e l'onore e la gloria e l'imperio, nei secoli dei secoli. E le quattro creature viventi dicevano: Amen! E gli anziani si prostrarono e adorarono." (Apocalisse 5:13-14)

Gesù è Jahvè o Jehovah, El Olam, (l'Eterno), "Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi, e in eterno." (Ebrei 13:8)

Questo è il NOME di DIO: il tetragramma impronunciabile: YHWH

Ancora oggi, gli Ebrei non pronunciano in nessun modo il Nome di Dio (YHWH) e, quando lo incontrano nella Parola Scritta, lo leggono con altri nomi: Adonai (il Signore), Elohim, il Dio d’Israele, ecc.

    י ה ו ה h w h y Ü si legge da destra verso sinistra

He Waw (o Vau) He Iod . 

H W H Y

"Sulla croce Pilato fece porre sopra la testa di Gesù un’insegna in tre lingue:

"E Pilato fece pure un'iscrizione, e la pose sulla croce. E v'era scritto: GESÙ IL NAZARENO, IL RE DEI GIUDEI.

Molti dunque dei Giudei lessero questa iscrizione, perché il luogo dove Gesù fu crocifisso era vicino alla città; e l'iscrizione era in ebraico, in latino e in greco.

Perciò i capi sacerdoti dei Giudei dicevano a Pilato: Non scrivere: Il Re dei Giudei; ma che egli ha detto: Io sono il Re dei Giudei.

Pilato rispose: Quel che ho scritto, ho scritto" (Giovanni 19:19-22)

Molto probabilmente i capi sacerdoti si accorsero subito che nella frase di Pilato c’era qualcosa che non doveva esserci e chiesero inutilmente la correzione da Pilato. Cosa c’era?

Il tetragramma impronunciabile di DIO!

M y d w h y h     K l m w    y r e w n h   e w s y

Hajeudim Wumelech Hanozri Yeshua

dei giudei e re il nazareno Gesù

Gesù il nazareno e re dei giudei

L’insegna di Pilato era dunque scritta così:

Mydwhyh Klmw yrewnh ewsy

Jesus Nazarenus rexJudaeorum

IesouV o NazwraioVo basilewV Iudaiwn

         Il mondo religioso (cattolico in massima parte, ma anche evangelico...) ha poi pubblicizzato INRI invece di YHWH

La conclusione è che i veri credenti "Testimoni di YHWH" , oggi sono "i testimoni di Gesù Cristo"!

Perché i capi sacerdoti volevano che la scritta fosse cambiata?

Perché solo loro potevano sapere che quelle QUATTRO PAROLE cominciavano proprio con le QUATTRO CONSONANTI del TETRAGRAMMA IMPRONUNCIABILE DI DIO. " Perciò i capi sacerdoti dei Giudei dicevano a Pilato: Non scrivere: Il Re dei Giudei; ma che egli ha detto: Io sono il Re dei Giudei"

Se Pilato avesse aggiunto "Egli ha detto" le parole sarebbero state di più e non quattro, come effettivamente erano.

Inoltre c'è da dire che SOLO LORO potevano sapere che QUELLE QUATTRO PAROLE erano il TETRAGRAMMA, essendo Ebrei. Pilato non poteva di certo saperlo, e a sua insaputa è stato strumento di Dio nell'ordinare che sulla testa di Gesù si scrivessero quelle quattro parole, tanto contestate dai capi sacerdoti!

         CONSEGUENZE

Tutte le volte che nel Vecchio (dire “Antico” è sbagliato!) Testamento troviamo il Tetragramma, troviamo un riferimento a Gesù Cristo e strano a dirsi… il Tetragramma è prima di ogn’altra cosa… PADRE! “Tuttavia, SIGNORE, tu sei nostro padre; noi siamo l'argilla e tu colui che ci formi; noi siamo tutti opera delle tue mani.” (Isaia 64:8)

         Il Tetragramma è prima di ogn’altra cosa… nostro PASTORE! “Il SIGNORE è il mio pastore: nulla mi manca.” (Salmo 23:1)  (dire “Salmi” è sbagliato!)

 

 

GESÙ È PADRE, PERCHÉ È DIO

Gesù Cristo FIGLIO DI DIO è PIENAMENTE DIO!

"Nessuno ha mai veduto DIO;

l’unigenito Figlio,

che è nel seno del Padre,

è quel che l’ha fatto conoscere"

(Giovanni 1:18)

 

         Essere Figlio di Dio, significa essere VERO DIO, degno di lode, ringraziamento ed adorazione.

         La perfetta unità della "Trinità" è un aspetto non sempre considerato adeguatamente da tutti i credenti. Eppure, tante volte, Cristo aveva affermato più o meno apertamente di essere tutt'uno col Padre e col Suo Spirito...

         Il Signore Gesù Cristo consoli i nostri cuori e li unisca al Suo mediante l'amore e conceda "la ricchezza della piena intelligenza per conoscere a fondo il mistero di DIO, CIOÈ' CRISTO, nel quale tutti i tesori della sapienza e della conoscenza sono nascosti!" (Coloss. 2:2-3)

         Gesù Cristo è Dio, perché sta scritto: "Degno è l'Agnello che è stato immolato di ricevere

la potenza

e le ricchezze

e la sapienza

e la forza

e l'onore

e la gloria

e la benedizione."

(Apocalisse 5:13)

E tutte le creature che sono nel cielo e sulla terra e sotto la terra e sul mare e tutte le cose  che sono in essi, le udii che dicevano: A Colui che siede sul trono e all'Agnello siano la benedizione e l'onore e la gloria e l'imperio, nei secoli dei secoli. (Apocalisse 5:14)

 

Di GESÙ è scritto che Lui è:

Dio   (2 Pietro 1:1, Giovanni 1:1; 1:18; Salmo 45:6-7; Ebrei 1:8),

Dio benedetto in eterno (Rom. 9:5),

Dio con noi  (Matteo 1:23),

Dio creduto nel mondo (1 Timoteo 3:16),

Dio d'Israele (Isaia 45:15),

Dio di tutta la terra (Isaia 54:5),

Dio giustificato nello Spirito (1 Timoteo 3:16),

Dio grande e Salvatore (Tito 2:13),

Dio manifestato in carne (1 Tim.3:16),

Dio mio (Giovanni 20:28),

Dio mio salvatore (Luca 1:47),

Dio nostro (2 Pietro 1:1; Atti 2:39),

Dio potente (Isaia 9:5),

Dio predicato fra i Gentili (1 Timoteo 3:16),

Dio unico (1 Timoteo 1:17),

Dio Unigenito (Giovanni 1:18),

Dio vero (1 Giovanni 5:20).

 

         NEGARE LA DIVINITÀ DI GESÙ è il massimo della BESTEMMIA, perché persino Tommaso, il discepolo incredulo, quando "vide e toccò" Gesù RISORTO e VIVENTE, disse:

"DIO MIO e Signore mio". (Giovanni 20:28)

Gesù non contestò e né rifiutò tale affermazione! Anzi, aggiunse che così avrebbero dovuto fare pure gli altri, ma credendo SENZA vedere, se avessero voluto essere BEATI! (Giovanni 20:29)

 

Per l’apostolo Pietro, Gesù è IL SIGNORE E CRISTO (Atti 2:35), ma è anche il NOSTRO DIO (Atti 2:39)

         Quello stesso Signore l’apostolo Pietro lo presenta anche come Dio nostro, quando parla del dono dello Spirito Santo che solo il Signore DIO NOSTRO potrà dare anche a coloro che verranno chiamati in seguito. (Atti 2:37-39; Giovanni 20:28)

“E Pietro a loro: «Ravvedetevi e ciascuno di voi sia battezzato nel nome di Gesù Cristo, per il perdono dei vostri peccati, e voi riceverete il dono dello Spirito Santo. Perché per voi è la promessa, per i vostri figli, e per tutti quelli che sono lontani, per quanti il Signore, nostro Dio, ne chiamerà».”

         Il riferimento a Gesù Cristo è ufficiale, poiché Egli è il solo Signore di cui parlò l’apostolo Pietro.

 

In Gesù abbiamo PIENAMENTE DIO in un CORPO! (Colossesi 2:8-9)

 

         Un momento molto delicato della storia di Israele fu quando, Gesù Cristo e, successivamente, gli apostoli, iniziarono a predicare la salvezza in un NUOVO NOME DI DIO: il Nome del Santo d'Israele.

         Perché il momento era delicato?

         Perché gli Ebrei chiamavano IL LORO DIO VIVENTE E VERO con vari nomi:

JHWH (il tetragramma impronunziabile)

Elohim (i 3 Creatori: Padre, Figlio e Spirito Santo),

El o Elàh (il Creatore, la Potenza),

Adonai (il Signore),

Jahvè o Jehovah (l'Eterno),

Kannà (il Geloso),

 

e con vari aggettivi:

uniti al nome EL:

El Olam (Dio eterno),

El Roi (Dio che vede),

El Shaddài (Dio Onnipotente);

 

uniti al nome JAHVÉ:

Jahvè Asàh (Dio creatore),

Jahvè Elyòn (Dio Altissimo),

Jahvè Jirèh (Dio che provvede),

Jahvè Nissì (Dio è la mia bandiera),

Jahvè Mcadschìm (Dio che santifica),

Jahvè Rafa (Dio che guarisce),

Jahvè Shalom (Dio della pace),

Jahvè Tsabàot (Dio degli eserciti),

Jahvè Tsedacà (Dio nostra giustizia).

 

GESU LI SOSTITUISCE TUTTI COL SUO NOME!

         Quel momento della storia d'Israele era indicato come "la pienezza dei tempi" (Galati 4:4; Efesini 1:10). In tale preciso anno, troviamo l'annuncio che sconvolge la pacifica esistenza di un popolo rassegnato ad aspettare in eterno l'arrivo del suo "liberatore": il Messia!

         Ecco allora che l'angelo Gabriele dice ad una vergine: "Tu partorirai un Figlio e Gli metterai nome GESÙ!"  (Luca  1:31)

         ECCO IL NUOVO NOME offerto per la redenzione dei Figlio di Abrahamo.

         Da quel momento in poi il NOME di Dio non sarebbe stato più l'impronunziabile tetragramma, ma il pronunziabilissimo "Dio che salva": di questo anche i demoni ne erano al corrente e ne tremavano! (Matteo 8:29; Luca 8:28; Marco 5:7)

         GESÙ è il NOME che apre l'era della GRAZIA, e chiude l'era della LEGGE!

         I nomi di Dio legati all'era della legge, venivano sostituiti dal NUOVO NOME legato alla funzione della GRAZIA, perché il nuovo Nome li comprendeva tutti.

         Con questo NUOVO NOME, Dio non avrebbe più solo combattuto, legiferato, condannato, sacrificato, guarito, santificato, ma avrebbe anche SALVATO, LIBERATO, GUARITO, VINTO E FATTO PROSPERARE.

         Tutto ciò gli Ebrei l'avrebbero avuto in un NUOVO NOME: "DIO CHE SALVA" (Gesù)!

         Il termine salvezza infatti in ebraico è "Jeshua" e comporta l'idea di "salvezza, liberazione, perdono dei peccati, sicurezza, prosperità, guarigione, vittoria, buona salute, conservazione, sopravvivenza".

         In tutte le lingue del mondo, la salvezza ha tutti questi significati. L'uomo può infatti salvarsi da una catastrofe, da una malattia, da un'accusa, da una condanna, da un pericolo, da una prigionia, dalla morte, dalla sconfitta e altre cose simili. Per gli inglesi, Dio "salva" anche... la regina!

         Anche nell'era tecnologica, scrivendo al computer, terminati i lavori, occorre conservare quanto si scrive, premendo sul tasto: SALVA!

         Che vuol dire Gesù?

         JAHVÉ CHE SALVA.

         Ecco adesso un NUOVO NOME che gli Ebrei non avevano ancora avuto come nome di DIO!

 

1) Gesù è l’Emmanuel, Dio con noi.

Le locuzioni Dio con noi  (Matteo 1:23), Dio nostro (2 Pietro 1:1) e Dio mio (Giovanni 20:28) indicano lo stesso concetto di un Dio “posseduto” dall’uomo o “in compagnia” dell’uomo!

Il vero nome di Dio è in realtà sconosciuto, ma Dio ha sempre evidenziato la Sua “funzione” con un nome d’occasione: in Gesù la funzione non è parziale, ma è totale, perché non se ne indica una settorialità, ma una presenza. Dio è con noi!

Gesù è infatti il Dio che sta con noi (Emmanuel). Anche il profeta Isaia (7:14) indica il Messia come l'Emmanuel, dove Emmanuel non è un attributo o un aggettivo, ma è un vero e proprio NOME!

"Perciò il Signore stesso vi darà un segno: Ecco, la giovane concepirà, partorirà un figliuolo e gli porrà nome Emmanuele." (Isaia 7:14)

Nell’Evangelo di Matteo (1:21-23) il nome del Figlio di Dio è DOPPIO: 

“Ella partorirà un figlio, e tu gli porrai nome Gesù, perché è lui che salverà il suo popolo dai loro peccati.

Tutto ciò avvenne, affinché si adempisse quello che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta:

La vergine sarà incinta e partorirà un figlio, al quale sarà posto nome Emmanuele, che tradotto vuol dire "Dio con noi".”

Anche nell’Evangelo di Luca (1:31-32) troviamo un DOPPIO Nome:

“Ed ecco tu concepirai nel seno e partorirai un figliuolo e gli porrai nome Gesù. Questi sarà grande, e sarà chiamato Figliuol dell'Altissimo, e il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre, ed egli regnerà sulla casa di Giacobbe in eterno, e il suo  regno non avrà mai fine.”

         In quell’occasione Dio si manifesta al mondo.

         Gesù è la manifestazione reale della gloria di Dio, così come, al tempo di Mosè, la nuvola scendeva visibilmente sul tabernacolo: “Allora la nuvola coprì la tenda di convegno, e la gloria dell’Eterno riempì il tabernacolo.” (Esodo 40:34)

         Gesù si fece uomo trovando in un corpo umano la sua abitazione (in ebraico Nks = shekinà), dando a tutta l’umanità il nuovo tabernacolo (in ebraico Nksm = mishbàn). Le due parole ebraiche hanno la curiosità di avere le stesse consonanti ma le vocali diverse. La shekinà avrebbe mostrato la GLORIA DI DIO agli uomini, ma solo agli uomini graditi da Dio. Ecco perché gli angeli, alla nascita terrena di Gesù, ai pastori la stessa GLORIA che riempì il tabernacolo, quando Mosè lo costruì, nel deserto: “Gloria (in ebraico dwbk = kabòd, gloria) a Dio ne’ luoghi altissimi, pace in terra fra gli uomini ch’Egli gradisce!” (Luca 2:14)

         Chi vuole vedere Dio, deve riuscire a vedere Cristo Vivente!

         In Esodo 40:35-38 troviamo ciò che è Gesù per il credente IN LUI: “E Mosè non poté entrare nella tenda di convegno perché la nuvola vi s’era posata sopra, e la gloria dell’Eterno riempiva il tabernacolo. Or durante tutti i loro viaggi quando la nuvola s’alzava di sul tabernacolo, i figliuoli d’Israele partivano; ma se la nuvola non s’alzava, non partivano fino al giorno che s’alzasse. Poiché la nuvola dell’Eterno stava sul tabernacolo durante il giorno; e di notte vi stava un fuoco, a vista di tutta la casa d’Israele durante tutti i loro viaggi.”

         Nessun’altra shekinà può esserci più dal momento che abbiamo Gesù Cristo con noi, l’Emanuele: Egli ci mostra Dio pienamente, come se ci trovassimo nello stesso luogo e nello stesso tempo della discesa della nuvola della gloria di Dio sul tabernacolo costruito da Mosè. Mosè non potè entrare nella tenda piena della gloria di Dio perché in quell’occasione, nessun altro mediatore, all’infuori di Gesù Cristo potè essere ammesso alla presenza di Dio.  Inoltre dove va l’Emmanuele vanno anche i credenti, come la tenda che si spostava allo spostarsi della nuvola.

 

2) Gesù è il Creatore, Jahvè Asàh   "Iddio... in questi ultimi giorni ha parlato a noi mediante il suo Figliuolo, che Egli ha costituito erede di tutte le cose, mediante il quale pure ha creato i mondi" (Ebrei 1:2) "Per fede intendiamo che i mondi sono stati formati dalla Parola di Dio; cosicché le cose che si vedono non sono state tratte da cose apparenti." (Ebrei 11:3; vedi anche Giovanni 1:1-3)

 

3) Gesù è la Potenza: "ma per quelli i quali son chiamati, tanto Giudei quanto Greci, predichiamo Cristo, potenza di Dio e sapienza di Dio" (1 Corinzi 1:24; vedi anche Ebrei 1:3; Matteo 24:30; Marco 13:26; Luca 21:27)

 

4) Gesù è l'Adonai (il Signore),"...e ogni lingua confessi che Gesù Cristo è il Signore, alla gloria di Dio Padre." (Filippesi 2:11; vedi anche Marco 12:29; Luca 2:11; Atti 9:5; 9:17; 10:36; Romani 6:23; 14:9; 1 Corinzi 4:4; 8:6; 12:3; Ebrei 7:14; 8:10; 1 Pietro 3:15; Giuda 1:4; Apocalisse 4: 8)

 

5) Gesù il Kannà (il Geloso) "O vogliamo noi provocare il Signore a gelosia? Siamo noi più forti di lui?" (1 Corinzi 10:22)

"Poiché io son geloso di voi d’una gelosia di Dio, perché v’ho fidanzati ad un unico sposo, per presentarvi come una casta vergine a Cristo." (2 Corinzi 11:2)

 

6) Gesù è l'El Roi (Dio che vede),

"...abbiamo uno che in ogni cosa è stato tentato come noi, però senza peccare.

         Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della grazia, affinché otteniamo misericordia e troviamo grazia per essere soccorsi al momento opportuno. (Ebrei 4:15:16)

         Poiché noi non predichiamo noi stessi, ma Cristo Gesù qual Signore, e quanto a noi ci dichiariamo vostri servitori per amor di Gesù; perché l’Iddio che disse: Splenda la luce fra le tenebre, è quel che risplendé né nostri cuori affinché noi facessimo brillare la luce della conoscenza della gloria di Dio che rifulge nel volto di Gesù Cristo. (2 Corinzi 4:5-6)

         Simon Pietro, servitore e apostolo di Gesù Cristo, a quelli che hanno ottenuto una fede preziosa quanto la nostra nella giustizia del nostro Dio e Salvatore Gesù Cristo: grazia e pace vi siano moltiplicate nella conoscenza di Dio e di Gesù nostro Signore. (1 Pietro 1:1-2)

 

7) Gesù è l'El Shaddài (Dio Onnipotente); Gesù è chiamato anche con tale aggettivo: "...e vi sarò per Padre e voi mi sarete per figliuoli e per figliuole, dice il Signore onnipotente." (2 Corinzi 6:18; vedi anche Apocalisse 1:8; 4:8; 11:3; 15:3; 16:7; 19:6)

 

8) Gesù è l'Elyòn (Dio Altissimo),

I discepoli-apostoli-servitori di Gesù furono così individuati: "Costei, messasi a seguir Paolo e noi, gridava: Questi uomini son servitori dell’Iddio Altissimo, e vi annunziano la via della salvezza.

Così fece per molti giorni; ma essendone Paolo annoiato, si voltò e disse allo spirito: Io ti comando, nel nome di Gesù Cristo, che tu esca da costei. Ed esso uscì in quell’istante." (Atti 16:17-18)

 

9) Gesù è lo Jirèh (Dio che provvede),

Gesù può fare tutto quello che ha visto fare al Padre:

"Gesù quindi rispose e disse loro: In verità, in verità io vi dico che il Figliuolo non può da se stesso far cosa alcuna, se non la vede fare dal Padre; perché le cose che il Padre fa, anche il Figlio le fa similmente.

Poiché il Padre ama il Figliuolo, e gli mostra tutto quello che Egli fa; e gli mostrerà delle opere maggiori di queste, affinché ne restiate maravigliati." (Giovanni 5:19-20)

"Se non faccio le opere del Padre mio, non mi credete; ma se le faccio, anche se non credete a me, credete alle opere, affinché sappiate e riconosciate che il Padre è in me e che io sono nel padre." (Giovanni 10:37 38) Gesù fa tutto ciò che Gli chiediamo (Giovanni 14:13-16; Matteo 4:19; Marco 1:17; Giovanni 16:25-27)

 

10) Gesù è il Nissì (Dio è la mia bandiera)

Il passo che segue ha tutti gli "ingredienti" di Gesù Cristo, Via, Verità, Vita e Libertà: "Tu... hai dato a quelli che ti temono una bandiera, perché si levino in favor della verità. Perché i tuoi diletti siano liberati; salvaci con la tua destra e rispondici" (Salmo 60:3-5)

Il profeta Isaia invece è più esplicito e parla apertamente di Gesù, il Messia:

"Per questo avvampa l'ira dell'Eterno contro il suo popolo... Egli alza un vessillo per le nazioni lontane; fischia ad un popolo, ch'è all'estremità della terra; ed eccolo che arriva, pronto, leggero. (il popolo dei riscattati) 

In esso nessuno è stanco o vacilla, nessuno sonnecchia o dorme; a nessuno si scoglie la cintura dei fianchi o si rompe il legaccio dei calzari. (lo Spirito di adozione i Cristo)

Le sue frecce sono acute (la Parola spada dello Spirito), tutti i suoi archi son tesi; gli zoccoli dei suoi cavalli paiono pietre, le ruote dei suoi carri, un turbine. Il suo ruggito è come quello d'un leone; rugge come i leoncelli; rugge, (il leone di Giuda) afferra la preda, la porta via al sicuro, senza che alcuno gliela strappi (Gesù, il buon Pastore). In quel giorno, egli muggirà contro Giuda, come mugge il mare; e a guardare il paese, ecco tenebre, angoscia, e la luce che s'oscura nel suo cielo." (alla morte di Gesù, il cielo si oscurò) (Isaia 5:25-30)

Ed ancora, nel famoso passo messianico:

"Poi un ramo uscirà dal tronco d'Isai, e un rampollo spunterà dalle sue radici. Lo spirito dell'Eterno riposerà su lui: spirito di sapienza e di intelligenza, spirito di consiglio e di forza, spirito di conoscenza e di timor dell'Eterno.

Non si farà né male né guasto su tutto il mio monte santo, poiché la terra sarà ripiena della conoscenza dell'Eterno, come il fondo del mare dall'acque che lo coprono.

In quel giorno, verso la radice d'Isai, issata come il vessillo dei popoli, si volgeranno premurose le nazioni, e il luogo del suo riposo sarà glorioso.

Egli alzerà un vessillo verso le nazioni, raccoglierà gli esuli d'Israele e radunerà i dispersi di Giuda dai quattro canti della terra. (Isaia 11:1,2,9,10,12)

         L'invito a guardare a Gesù, la BANDIERA della Salvezza, come al "serpente di rame" innalzato da Mosè nel deserto, è determinante e vitale:

"Voi tutti, abitanti del mondo, voi tutti che abitate sulla terra, quando il vessillo sarà issato sui monti, guardate! quando la tromba sonerà, ascoltate! )

In quel tempo, delle offerte saran recate all'Eterno degli eserciti ... al luogo dove è il Nome dell'Eterno degli eserciti, sul monte di Sion." (Isaia 18:3,7

         Il potente del demoniaco mondo sarà annientato in Gesù Cristo: "La sua ròcca fuggirà spaventata, e i suoi principi saranno atterriti dinanzi al vessillo, dice l'Eterno che ha il suo fuoco in Sion e la sua fornace in Gerusalemme." (Isaia 31:9)

 

11) Gesù è il Mcadschìm (Dio che santifica),

"Santificali nella verità: la tua parola è verità. Come tu hai mandato me nel mondo, anch’io ho mandato loro nel mondo. E per loro io santifico me stesso, affinché anch’essi siano santificati in verità." (Giovanni 17:17-19)

"E tali eravate alcuni; ma siete stati lavati, ma siete stati santificati, ma siete stati giustificati nel nome del Signor Gesù Cristo, e mediante lo Spirito dell’Iddio nostro." (1 Corinzi 6:11)

I credenti infatti sono "santificati" dal Sangue dell'Agnello (Atti 20:32; Romani 6:22-23; 1 Corinzi 1:2; 1 Corinzi 1:30; Efesini 5:25-2; 1 Timoteo 4:4-5)

"Poiché e colui che santifica e quelli che son santificati, provengon tutti da uno; per la qual ragione egli non si vergogna di chiamarli fratelli" (Ebrei 2:11)

Gesù è il Dio SANTIFICATORE:

"In virtù di questa "volontà" noi siamo stati santificati, mediante l’offerta del corpo di Gesù Cristo fatta una volta per sempre". (Ebrei 10:10)

Giova ripeterlo mille volte: Gesù "santifica" col Suo Sangue" "Perciò anche Gesù, per santificare il popolo col proprio sangue, soffrì fuor della porta" (Ebrei 13:12)

Rifiutare tale santificazione è un peccato talmente GRAVE che sarà punito con la dovuta SEVERITÀ:

"Di qual peggior castigo stimate voi che sarà giudicato degno colui che avrà calpestato il Figliuol di Dio e avrà tenuto per profano il sangue del patto col quale è stato santificato, e avrà oltraggiato lo Spirito della grazia?" (Ebrei 10:29)

L'apostolo Pietro infine scrive agli "eletti secondo la prescienza di Dio Padre, mediante la santificazione dello Spirito, ad ubbidire e ad esser cosparsi del sangue di Gesù Cristo" (1 Pietro 1:2)

Senza la santificazione di Gesù, nessuno vedrà mai Dio!

 

12) Gesù è il Rafa (Dio che guarisce),

Se c'è una cosa che lo stesso Gesù chiese, fu quello di guardare ALMENO alle guarigioni da Lui effettuate e al profeta Giovanni il Battista, Gesù fa dire: "Andate a riferire a Giovanni quello che udite e vedete: i ciechi ricuperano la vista e gli zoppi camminano; i lebbrosi sono mondati e i sordi odono; i morti risuscitano, e l’Evangelo è annunziato ai poveri." (Matteo 11:4-5) 

La continuità col Vecchio Testamento fu predicata proprio da Gesù, con grande scandalo dei suoi concittadini! "E venne a Nazaret... e alzatosi per leggere... trovò quel passo dov’era scritto: Lo Spirito del Signore è sopra me... mi ha mandato a bandir liberazione à prigionieri, ed ai ciechi ricupero della vista... Poi, chiuso il libro e resolo all’inserviente, si pose a sedere; e gli occhi di tutti nella sinagoga erano fissi in lui. Ed egli prese a dir loro: Oggi, s’è adempiuta questa scrittura, e voi l’udite." (Luca 4:16-21)

Per le guarigioni, vedi anche Matteo 8:7-8,13; 9:21-22; 12:10,15; 13:14-15; 14:36; 15:30-31; Luca 13:14 e tantissimi altri passi analoghi

         Il messaggio evangelico di Gesù include, oltre alla salvezza per la fede in Lui, anche la guarigione del corpo per la medesima fede ed il battesimo nello Spirito Santo

         In Luca 9:1-2 Gesù trasferisce questa Sua prerogativa sui discepoli, che non l'avrebbero potuta ricevere se Egli stesso non l'avesse avuta! "E li mandò a predicare il regno di Dio e a guarire gl’infermi."

 

13) Gesù è lo Shalom (Dio della pace): in Isaia 9:5 viene espressamente detto che Gesù Cristo è "il Principe della PACE"!

"pace, da Dio Padre e da Cristo Gesù nostro Signore." (1 Timoteo 1:2; vedi anche 2 Timoteo 1:2; Tito 1:4; 2 Giovanni 1:3)

 

14) Gesù è il Tsabàot (Dio degli eserciti),

Ravvediti dunque; se no, verrò tosto a te, e combatterò contro a loro con la spada della mia bocca. (Apocalisse 2:16)

 

15) Gesù è il Tsedacà (Dio nostra giustizia).

"Beati quelli che sono affamati ed assetati della giustizia, perché essi saranno saziati. (Matteo 5:6)

Ma cercate prima il regno e la giustizia di Dio, e tutte queste cose vi saranno sopraggiunte." (Matteo 6:33)

"Poiché io non mi vergogno dell’Evangelo; perché esso è potenza di Dio per la salvezza d’ogni credente; del Giudeo prima e poi del Greco;

poiché in esso la giustizia di Dio è rivelata da fede a fede, secondo che è scritto: Ma il giusto vivrà per fede." (Romani 1:16 17)

"poiché il termine della legge è Cristo, per esser giustizia a ognuno che crede.

5 Infatti Mosè descrive così la giustizia che vien dalla legge: L’uomo che farà quelle cose, vivrà per esse.

6 Ma la giustizia che vien dalla fede dice così: Non dire in cuor tuo: Chi salirà in cielo? (questo è un farne scendere Cristo) né:

7 Chi scenderà nell’abisso? (questo è un far risalire Cristo d’infra i morti).

8 Ma che dice ella? La parola è presso di te, nella tua bocca e nel tuo cuore; questa è la parola della fede che noi predichiamo;

9 perché, se con la bocca avrai confessato Gesù come Signore, e avrai creduto col cuore che Dio l’ha risuscitato dai morti, sarai salvato;

10 infatti col cuore si crede per ottener la giustizia e con la bocca si fa confessione per esser salvati.

11 Difatti la Scrittura dice: Chiunque crede in lui, non sarà svergognato.

12 Poiché non v’è distinzione fra Giudeo e Greco; perché lo stesso Signore è Signore di tutti, ricco verso tutti quelli che lo invocano;

poiché chiunque avrà invocato il nome del Signore, sarà salvato." (Romani 10:4 13)

E a lui voi dovete d’essere in Cristo Gesù, il quale ci è stato fatto da Dio sapienza, e giustizia, e santificazione, e redenzione  (1 Corinzi 1:30)

E tali eravate alcuni; ma siete stati lavati, ma siete stati santificati, ma siete stati giustificati nel nome del Signor Gesù Cristo, e mediante lo Spirito dell’Iddio nostro. (1 Corinzi 6:11)

GESÙ DIO-UOMO

         Questo nuovo NOME però, era "reale", concreto, tangibile, visibile: insomma "di carne ed ossa"!

         Come era possibile che un nome fosse DI CARNE, dalla FORMA UMANA?

         Il Vangelo lo spiega: il NOME, cioè la PAROLA è stata fatta CARNE ed ha abitato un tempo fra noi! (Giovanni 1:14)

         Gesù è PIENAMENTE DIO in un CORPO! (Colossesi 2:8-9)

         Quello era il NOME-DIO-MESSIA inviato da DIO sotto forma di "FIGLIUOL DELL'UOMO, che doveva liberare Israele da ogni schiavitù: politica, economica e spirituale.

         Gli ebrei erano sconcertati, perché tale evento doveva essere annunziato da profeti degni di questo nome: è per questo che sei mesi prima di GESÙ, Dio fa nascere l'ultimo profeta d'Israele: Giovanni Battista! Lui avrebbe fatto da profeta dell'ALTISSIMO, che stava per nascere. (Luca 1:76)

         Quando infatti l'Altissimo "nacque", cioè prese forma di Figlio dell'Uomo, l'Altissimo Gesù fu riconosciuto dal profeta Giovanni Battista  come Colui al quale egli non era degno neppure di sciogliere i calzari! (Matteo 3:11; Marco 1:7; Luca 3:16; Giovanni 1:27; Atti 13:25)

 

         Dio-Padre ha glorificato il Suo nome, nel NOME di GESÙ! Dio -Padre ha parlato “personalmente” per attestare la glorificazione di Gesù, come MESSIA, pronto a morire sulla croce e ad attirare tutti a Sè. Dio-Padre glorifica l’Agnello e il NOME dell’Agnello

Padre glorifica il tuo nome! Allora venne una voce dal cielo: E l'ho glorificato, e lo glorificherò di nuovo! Onde la moltitudine ch'era quivi presente e aveva udito, diceva ch'era stato un tuono. Altri dicevano: Un angelo gli ha parlato.

Gesù rispose e disse: Questa voce non s'è fatta per me, ma per voi.

Ora avviene il giudizio di questo mondo; ora sarà cacciato fuori il principe di questo mondo; e io, quando sarò innalzato dalla terra, trarrò tutti a me.”  (Giovanni 12:28)

CONSEGUENZE:

- il Regno di Dio è in realtà il REGNO DI GESÙ CRISTO! (Efesini 5:5; vedi anche 1 Corinzi 6:9-10; Colossesi 1:13; 2 Timoteo 4:10-18; 2 Pietro 1:11)

"poiché così vi sarà largamente provveduta l’entrata nel regno eterno del nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo. (2 Pietro 1:11)

 

- Gesù è IL SANTO: (Luca 1:35, Atti 3:14;  Giovanni  2:20) "Il principio della sapienza è il timor dell’Eterno, e conoscere il Santo è l’intelligenza." (Proverbi 9:10)

         Dio è tre volte "Santo": Santo è il Padre, Santo è il Figlio e Santo è lo Spirito.

"E le quattro creature viventi avevano ognuna sei ali, ed eran piene d’occhi all’intorno e di dentro, e non restavan mai, giorno e notte, di dire: Santo, santo, santo è il Signore il Dio l’Onnipotente, che era, che è, e che viene." (Apocalisse 4:8)

- Gesù è la Verità:  Dio è tre volte "Dio della Verità": il Padre è Spirito e Verità, Gesù è la Via, la VERITÀ' e la Vita e lo Spirito Santo è lo Spirito della Verità.

In Luca 1:49 troviamo che il nome di Gesù è Santo: il termine “santo” è comunemente inteso come aggettivo (come anche il Salmo 111:9), ma anche come Nome...

 

- Gesù è il terzo AMEN:

         Gesù Cristo è l'AMEN (Apoc.3:14)

(lettura alla greca è "àmen", all'ebraica è "amèn"); anche il Padre e lo Spirito Santo sono AMEN.

Nell'Evangelo di Giovanni l'espressione "amen, amen, lègo soi" (trad: In verità, in verità, ti dico) è sinonimo di verità TRINITARIA!

         Il terzo AMEN è Gesù Cristo che parla! Le verità che seguono "i TRE (e non due!) AMEN" sono "verità inconfutabili ed eterne, che hanno il sigillo della Trinità. Gesù non parla solo a nome Suo, ma anche per il Padre e per lo Spirito Santo!

Se le dovessimo esaminare una per una, troveremmo in "quelle verità" la sintesi di tutta la dottrina cristiana e di tutti gli argomenti teologici e pratici della sapienza divina, "oggetto e soggetto" della nostra fede!

I passi con l'espressione TRINITARIA, nel Vangelo di Giovanni sono i seguenti:

 1:51 - profezia a Natanaele

 3:3  - nuova nascita richiesta a Nicodemo        

 3:5  - nascita nello Spirito Santo proposta della "nuova nascita"a Nicodemo

 3:11 - lungo discorso sulla missione di Gesù Cristo

 5:19 - autorità di Gesù Cristo

 5:24 - Gesù giudice dei vivi

 5:25 - Gesù giudice dei morti 

 6:26 - cibo di vita eterna dato da Gesù

 6:47 - Gesù pane della vita, "pane vivente"

 6:53 - Gesù carne e sangue di vita eterna

 8:34 - Gesù libera veramente dal peccato, dottrina della "libertà dal peccato"

 8:58 - esistenza di Gesù, prima che Abrahamo fosse nato

10:1  - Gesù, "porta" dell'ovile e pastore delle pecore

10:7  - Potere assoluto di Gesù Cristo sulle pecore e sulla Sua vita

12:24 - La regola d'oro per essere glorificati e ottenere la "vita eterna",

13:20 - autorità degli inviati di Gesù Cristo, la "missione" dei "diaconi-servitori"

13:21 - profezia del tradimento di Giuda

13:38 - profezia del rinnegamento di Pietro

14:12 - Gesù farà, ciò che chiederemo a Lui, per fede, preghiera per le "opere miracolose"

21:18 - morte di Pietro, dove lui non vorrà, in Babilonia..

 

- Gesù è la seconda Persona della TRINITÀ, che è l'UNICO DIO in TRE PERSONE:

C'è un NOME del Padre, un NOME del Figlio e un NOME dello Spirito Santo:

Andate dunque, ammaestrate tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figliuolo e dello Spirito Santo (Matteo 28:19)

La TRINITÀ è inconfutabile in tanti passi dove le tre persone sono distinte:

"E io pregherò il Padre, ed Egli vi darà un altro Consolatore, perché stia con voi in perpetuo" (Giovanni 14:16)

"ma il Consolatore, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, egli v’insegnerà ogni cosa e vi rammenterà tutto quello che v’ho detto." (Giovanni 14:26)

Vedansi anche i seguenti passi sulla Trinità: Genesi 1:26; Isaia 48:16; 49:1-9; Daniele 3:25; 7:13; Michea 5:2; Salmi 2:7; 40:6-8; 45:6-7; 110:1; Matteo 3:16-17; 17:5; 27:46; 28:19; Giovanni 1:1; 3:35; 10:7; 12:28-29;  15:17; 16:13-15; 23:27; Atti 13:33; 2 Corinzi 5:21; Ebrei 1:5-7; 1:8-9; 5:5; 1 Giovanni 2:1.

 

- Gesù è il nostro Dio Celeste, visibile come lo vide Stefano prima di morire lapidato (Atti 7:55)

         Il Signore Gesù Cristo consoli i nostri cuori e li unisca al Suo mediante l'amore e conceda "la ricchezza della piena intelligenza per conoscere a fondo il mistero di DIO, CIOÉ CRISTO, nel quale tutti i tesori della sapienza e della conoscenza sono nascosti!" (Coloss. 2:2-3)

 

- Gesù è il nostro Dio che va ADORATO, PREGATO,  AMATO, CREDUTO, SERVITO

- Gesù è Dio, Padre, Signore e Salvatore tutti insieme!

- Gesù è preesistente alla sua nascita umana da Maria: generato da Dio è anche offerto "umanamente" agli uomini tramite Maria.

Molti sono i sostegni biblici inconfutabili a tale realtà del Cristo: Giovanni 1:1; 6:38; 2 Corinzi 8:9; Filippesi 2:6-7; Galati 4:4 e specialmente Giovanni 17:5. L'umanità, la divinità e l'eternità di Gesù sono evidenziati, fra i tanti, anche in Daniele 3:25; 7:13 e Michea 5:21;

- Gesù è preesistente a tutti gli uomini, noti e non noti,, compreso Abramo: “Gesù disse loro: In verità, in verità vi dico: Prima che Abramo fosse nato, io sono” (Giovanni8:58)

         Un invito a chi non fa parte di della comunità dei credenti in Cristo:

Nessun Dio potrà mai sostituire Colui che è il VERO DIO: Gesù Cristo! Cercalo e Lui si farà trovare!

 

 

GESÙ È PADRE, PERCHÉ È ESPRESSAMENTE SCRITTO

Gesù come PADRE NOSTRO VISIBILE è un concetto espressamente scritto, espresso nella Parola di Dio:

 

1) In Isaia 9:5 Gesù è chiamato PADRE ETERNO!

         In Isaia 9:5 troviamo un attributo sconcertante di Gesù: "Padre eterno"! Rifiutare questo attributo è triste e amaro, soprattutto per chi pretende di voler stare sempre dalla parte della verità e rifiuta ogni eresia, che è  un "prendere" ciò che piace e rifiutare ciò che non piace! Il concetto stesso di eresia significa prendere solo una parte invece che il tutto: chi non accetta il fatto che questo passo si riferisca a Gesù, automaticamente è eretico! In uno scontro con un capo dei Testimoni di Geova, dopo aver discusso dalle 21 alle 24 in casa di un amico, che poi si convertì, io opponevo sempre questo passo e ogni volta vedevo l’imbarazzo del geovita che non riusciva più a gestire la sua impostazione fondata su Geova. Alla fine dovette riconoscere che Gesù era il Padre Eterno! La Bibbia non poteva mentire. Anche leggendo i commentari della Torre di Guardia, questo passo dava a Gesù questa qualifica! Gesù batte Geova 1 a 0.

         Leggiamo con attenzione e riverenza l’intero passo: “Poiché un fanciullo ci è nato, un fanciullo ci è stato dato, e l'imperio riposerà sulle sue spalle; sarà chiamato Consigliere ammirabile, Dio potente, Padre Eterno, Principe della Pace, per dare incremento all'impero e una pace senza fine al trono di Davide e al suo regno, per stabilirlo fermamente e sostenerlo mediante il diritto e la giustizia, da ora in perpetuo: questo farà lo zelo dell'Eterno degli eserciti.” (Isaia 9:5-6)

Gesù è Padre Eterno. Questa affermazione riferita a Gesù Cristo la dobbiamo fare nostra, come se fosse la scoperta più importante che possiamo fare, così come la scoprì Lutero, la scoprirono tutti i riformatori, l’affermarono tutti i promotori di tutti i risvegli dello Spirito Santo, perché solo il CRISTO risveglia i morti e inonda di luce.

         Questo è il nostro compito di credenti che crescono e diventano adulti nella fede, il cui compito in conclusione  è quello di educare alla verità e alla libertà, costi quel che costi e con tutta la forza possibile, senza pensare che il compito sia immane e inutile. Gesù è tutto in tutti.

Se non facciamo questo, continueremo a pregare senza ottenere, riettendoci sotto la legge, uscendo dalla grazia, proponendo ai nostri fratelli il "timore di Dio", piuttosto che l'"amore di Dio", rimanendo drammaticamente nel Vecchio Testamento, senza mai entrare nel Nuovo Testamento.

         Onoriamoci di essere "ministri del nuovo patto", come viene affermato ardentemente dagli apostoli di Cristo e ribadito espressamente nel Nuovo Testamento (2 Corinzi 3:6).

Gesù non è bugiardo. Lui accettò di essere PADRE e chiamò gli altri come FIGLIUOLI.

 

2) Gesù chiama gli altri come "figli".

         Gesù ci adotta come PADRE. Egli chiamò tante persone con l'appellativo di FIGLIO. Ecco il nutrito elenco:

a)un paralitico: “Figlio (in gr. teknòn) i tuoi peccati ti sono rimessi. Or alcuni degli scribi erano quivi seduti e così ragionavano in cuor loro: Perché parla costui in questa maniera? Egli bestemmia! Chi può rimettere i peccati, se non un solo, cioè Dio?” (Marco 2:5-7)

Lo stesso episodio è riportato anche altrove, ma sempre con lo stesso appellativo:

“Ed ecco gli portarono un paralitico steso sopra un letto. E Gesù, veduta la fede loro, disse al paralitico: Figlio (in gr. teknòn), stai di buon animo, i tuoi peccati ti sono rimessi.” (Matteo 9:2; Marco 2:5)

 

b)una donna: "E Gesù, voltatosi e vedutala, disse: Sta’ di buon animo, figlia (in g. zhugàter), la tua fede t’ha guarita. E da quell’ora la donna fu guarita." (Matteo 9:22; Luca 8:48)

 

c)i discepoli, in ben tre occasioni importanti:  "E i discepoli sbigottirono a queste sue parole. E Gesù da capo replicò loro: Figliuoli (in gr. teknà), quant’è malagevole a coloro che si confidano nelle ricchezze entrare nel regno di Dio!" (Marco 10:24)

"Se Dio è glorificato in lui, Dio lo glorificherà anche in se stesso, e presto lo glorificherà. Figlioletti, è per poco che sono ancora con voi. Voi mi cercherete; e, come ho detto ai Giudei: "Dove vado io, voi non potete venire", così lo dico ora a voi." (Giovanni 13:32-33)

"Allora Gesù disse loro: Figliuoli, avete voi del pesce? Essi gli risposero: No." (Giovanni 21:5)

 

d)tutti i credenti, santificati dal Suo Sangue: noi infatti siamo FIGLI PRIMOGENITI perché adottati singolarmente da Gesù!  "...ma voi siete venuti... alla chiesa dei primogeniti (in gr. prototòkon) che sono scritti nei cieli, e... a Gesù, il mediatore del nuovo patto, e al sangue dell'aspersione che parla meglio di quello di Abele." (Ebrei 12:22-24)

In Gesù abbiamo trovato una FAMIGLIA!

È venuto il Figlio (in gr. uiòs) dell’uomo mangiando e bevendo, e voi dite: Ecco un mangiatore ed un beone, un amico dei pubblicani e dei peccatori! Ma alla sapienza è stata resa giustizia da tutti i suoi figliuoli (in gr. teknòn). (Luca 7:34 -35)

 

e)tutti i Figliuoli della LUCE Gesù ha detto: “io sono la LUCE del mondo” (Giovanni 8:12; 9:5; 12:35) Ciò è importante per quello che segue.

"La moltitudine quindi gli rispose: Noi abbiamo udito dalla legge che il Cristo dimora in eterno: come dunque dici tu che bisogna che il Figliuolo dell’uomo sia innalzato? Chi è questo Figliuol dell’uomo?

Gesù dunque disse loro: Ancora per poco la luce è fra voi. Camminate mentre avete la luce, affinché non vi colgano le tenebre; chi cammina nelle tenebre non sa dove vada.

Mentre avete la luce, credete nella luce, affinché diventiate figliuoli di luce. Queste cose disse Gesù, poi se ne andò e si nascose da loro." (Giovanni 12:34-36)

Si può essere FIGLI DELLA LUCE, senza avere la LUCE per PADRE?

Gesù è lo stesso DIO che risplende nel nostro cuore: "perché l’Iddio che disse: Splenda la luce fra le tenebre, è quello che risplendette nei nostri cuori affinché noi facessimo brillare la luce della conoscenza della gloria di Dio che rifulge nel volto di Gesù Cristo." (2 Corinzi 4:6)

         In Efesini 5:8 viene richiamato questo concetto: “perché già eravate tenebre, ma ora siete luce nel Signore. Conducetevi come figliuoli di luce”.

 

f)tutti i FIGLI d'ubbidienza a Gesù.

"Perciò, avendo cinti i fianchi della vostra mente, e stando sobri, abbiate piena speranza nella grazia che vi sarà recata nella rivelazione di Gesù Cristo; e, come figli (in gr. teknà) d'ubbidienza, non vi conformate alle concupiscenze del tempo passato quand'eravate nell'ignoranza" (1 Pietro 1:13-14)

 

g)I credenti sono figli del Re

Se i credenti si vogliono vantare di un titolo nobiliare ebbene possono farlo: sono principi, perché “figli dei Re!

Tutti i “nati di nuovo” appartengono "di diritto" ad una nuova e speciale famiglia, quella di Dio!

Oltre alla propria famiglia "umana", "carnale" o "naturale" che dir si voglia, ce n'è dunque una "spirituale" e "divina", nella quale esistono diritti e doveri, come in quella umana. La doppia identità è la posizione di chi ha due famiglie nelle quali è collocato di diritto, come consanguineo di altri familiari.

Dio, prima di darci la Sua Famiglia, vuole che noi abbiamo una "nostra" famiglia, nella quale crescere ed imparare le regole che poi saranno necessarie per entrare nella "Sua" famiglia.

L'esistenza della doppia famiglia fu evidente nel caso dell'apostolo Pietro, che certamente aveva fratelli e sorelle, ma che fu chiamato espressamente dal Signore a confermare i suoi "nuovi fratelli" nella fede: "Simone, Simone, ecco, Satana ha chiesto di vagliarvi come si vaglia il grano; ma io ho pregato per te affinché la tua fede non venga meno; e tu, quando sarai convertito, conferma i tuoi fratelli." (Luca 22:31-32)

Di certo non si allude ai fratelli carnali ma a quelli di fede.

Se fossimo ebrei di nascita, capiremmo la magnifica posizione di chi è discendente di un capostipite dal quale proviene l'eredità di grandi promesse da parte di Dio: Abrahamo. Nessuna famiglia umana ha mai avuto tanto da Dio.

Capiremmo anche la promessa di un rinnovamento delle benedizioni, mediante l'arrivo di un Messia e, se l'avessimo individuato in Gesù Cristo saremmo diventati... "ebrei messianici", accettando in Gesù una eredità totale da "figli di Dio".

Infatti Gesù ha rinnovato il patto di Abramo, migliorandolo. Dio promise ad Abrahamo "tutto ciò che vedeva"; Gesù promette "oltre a tutto ciò che sta sulla terra e al di là di ciò che si vede, anche ciò che non si vede: il Regno dei Cieli! "perché ogni cosa è vostra: e Paolo, e Apollo, e Cefa, e il mondo, e la vita, e la morte, e le cose presenti, e le cose future, tutto è vostro". (I Corinzi 3:21-22) Ed inoltre : "Voi dunque non siete più né forestieri né avventizi; ma siete concittadini dei santi e membri della famiglia di Dio"., (Efesini 2:19)

Nel Nuovo Testamento il termine di FRATELLO si applica solo alla relazione spirituale dei veri discepoli di Cristo con Lui e fra di loro: “Poiché chiunque avrà fatta la volontà del Padre mio che è ne' cieli, esso mi è fratello e sorella e madre.” (Matteo 12:50)

I figli sono i destinatari dell'eredità del Padre.

I credenti entrano nell'eredità di Dio, per volere di Gesù Cristo che "apre" la Sua eredità, morendo sulla croce. Se Lui non fosse morto, nessuno avrebbe avuto alcuna eredità. Non è può essere eredi se non si è figli. La presenza dei figli, esclude che l'eredità possa essere data ad altri che non sono figli.

L'eredità non è una donazione ma un diritto: "ma a tutti quelli che l'hanno ricevuto egli ha dato il diritto di diventar figliuoli (in greco teknà) di Dio; a quelli, cioè, che credono nel suo nome;" (Giovanni 1:12)

La famiglia spirituale di Gesù Cristo è la Sua figliolanza spirituale, così come Gesù stesso spiegò ai discepoli: “il campo è il mondo; la buona semenza sono i figli (in gr. teknà)  del Regno; le zizzanie sono i figliuoli del maligno" (Matteo 13:38)

Se nella chiave biblica troviamo la parola eredi, possiamo constatare che i credenti, come figli di Re, sono  eredi di Dio (Romani 8:17; Galati 4:7), eredi della grazia (1 Pietro 3:7), eredi della promessa (Galati 3:30; Ebrei 6:17), eredi dell’eredità promessa (Giacomo 2:5), eredi della salvezza (Ebrei 1:14), eredi della terra (Salmo 37:11,22,29; Marco 5:5), eredi della vita eterna (Matteo 19:29; Tito 3:7).

Quante volte è detto che i credenti sono eredi! Ebbene spieghiamo che essere EREDI DI DIO e COEREDI DI CRISTO significa che i credenti sono eredi di Dio-Gesù e coeredi di Gesù-UOMO. Che nessuno pensi di essere erede di Gesù-Dio, perché Lui non è erede, ma è il Padrone. Infatti IL REGNO è già di Gesù-Dio: “Egli ci ha riscossi dalla potestà delle tenebre e ci ha trasportati nel regno del suo amato Figliuolo” (Colossesi 1:13)

         In Romani 9:8 questo concetto è ben spiegato: “Cioè, non i figliuoli della carne sono figliuoli di Dio: ma i figliuoli della promessa son considerati come progenie. Noi non siamo figli di Abramo ma della PROMESSA fatta ad Abramo: ora la promessa è adempiuta in Cristo… non in Dio Padre, perché Dio ha mandato Suo Figlio…”

         Per togliere ogni dubbio possiamo anche leggere in Galati 4:28: “Ora voi, fratelli, siete figliuoli della promessa alla maniera d'Isacco.”

Infine i figli del Re hanno comunione col Re e la comunione che i credenti devono avere è con Gesù: “Fedele è l'Iddio dal quale siete stati chiamati alla comunione del suo Figliuolo Gesù Cristo, nostro Signore.” (I Corinzi 1:9)

Sembra brutto dirlo, ma è esclusa ogni comunione “diretta” col Padre di Gesù, avendo Gesù la totalità del rapporto con i credenti: “E quando ogni cosa gli sarà sottoposta, allora anche il Figlio stesso sarà sottoposto a Colui che gli ha sottoposto ogni cosa, affinché Dio sia tutto in tutti.” (I Corinzi 15:28) Adesso, finché Gesù non torni, la comunione col Padre di Gesù è solamente “indiretta”, cioè mediata dall’Unico Mediatore Autorizzato: Gesù Cristo.

Non ci sono altri mediatori o peggio ancora … mediatrici!

 

3) Gesù dichiara di essere IL PADRE.

Gesù rispose loro: "... È scritto nei profeti: E saranno tutti ammaestrati da Dio.  Ogni uomo che ha udito il Padre ed ha imparato da lui, viene A ME. Non che alcuno abbia veduto il Padre, se non colui che è da Dio; egli HA VEDUTO il Padre." (Giovanni 6:45-46; vedi anche Geremia 31:34)

         Vogliamo andare al Padre? Andiamo a Gesù, ubbidendo all'invito del Maestro: VIENI A ME, FIGLIO!

         È dunque più semplice di quanto possa sembrare: andiamo a Gesù! Gesù ci assicura che se andiamo a LUI, noi conosciamo il PADRE automaticamente: "Se m'aveste conosciuto, avreste conosciuto anche mio Padre; e fin da ora LO CONOSCETE, e L'AVETE VEDUTO." (Giovanni 14:7). Il verbo “conoscete” è al modo indicativo e tempo presente!

         Fin da ora noi conosciamo il Padre, perché conosciamo "fin da ora" Gesù! Non facciamo come Filippo che Gli disse: "Signore, mostraci il Padre, e ci basta." (Giovanni 14:8)

         La risposta di Gesù a Filippo è la stessa che Gesù dirà a noi: Chi ha veduto me, ha veduto il Padre! (Giovanni 14:9)

         Alleluia! IL PADRE è stato conosciuto!

         Il padre di Gesù non è stato conosciuto, ma Gesù come Padre sì!

"Figli, vi ho scritto, perché avete conosciuto il Padre." (1 Giovanni 2:14) Nessun’altra spiegazione avrebbe senso se non così come sta scritto, soprattutto perché a spasso con i discepoli non è sceso Dio-Padre, ma Dio-Figlio.

         Noi, come allora i discepoli, conosceremo il Padre, conoscendoLo solo in Gesù Cristo, perché chi ha conosciuto Lui, ha conosciuto... il Padre!

         Gesù Cristo ci presenta il Padre, presentandosi a noi... Egli stesso. Lode a Gesù Cristo per l'unità perfetta che Lui ha col Padre!

         Noi conosceremo ancora Gesù Cristo, che ancora e sempre, fino alla fine dell'età presente, cioè fino alla fine dell'età della grazia, continuerà a presentarci il Padre, rappresentandoLo.

A volte mi viene tanta rabbia e nel contempo tanta commozione nel leggere la durezza dei discepoli di Gesù. Mi ci viene da piangere nel pensare che quei discepoli stavano con Gesù, vivevano con Gesù, sentivano i Suoi discorsi, mangiavano con Gesù, dormivano con Gesù e non capivano Chi Lui fosse: "Mostraci il Padre. Gesù gli disse: da quanto tempo sono con voi? E tu non mi hai conosciuto?" (Giovanni 14:9)

         La dichiarazione esplicita e chiara di Gesù è questa, per tutta l'umanità e per tutte le epoche:

"Chi ha visto ME, ha visto il Padre"! (Giovanni 14:6)

         Sforziamoci di vedere in Gesù Cristo, il Dio Vivente e Vero (1 Giovanni 5:20) , se vogliamo vedere il Padre. Gesù ce lo assicura, e noi NON possiamo dubitare di Gesù, se siamo "credenti cristiani"! Se dubitiamo, vuol dire che siamo "cristiani" di nome, ma non di fatto o peggio ancora "atei" o "idolatri" di noi stessi o di altre false dottrine NON salvifiche, dove la figura di Gesù viene nascosta o abilmente ridimensionata o mutilata!

         Quando Gesù risuscitò, Tommaso, dopo aver "constatato" che Gesù era realmente in carne ed ossa, lo apostrofò così: "Signore mio e DIO MIO!" (Giov. 20:28). Gesù accettò "il titolo" e lo redarguì, rimproverando la sua cattiva fede. L’affermazione di Tommaso è l’unica del suo genere in tutta la Bibbia e  sembra strano che essa debba provenire proprio da uno che dubitava, il “peggiore” dei discepoli!

         In altra occasione Gesù Cristo assicura che il Padre amerà tutti coloro che avranno amato il Figlio: questo è il messaggio di Colui nel quale si è compiaciuto il Dio Vivente: "Se mi aveste conosciuto, AVRESTE CONOSCIUTO IL PADRE, e fin da ora LO CONOSCETE E L'AVETE VISTO."!!! (Giov. 14:7)

         Molti si chiedono se è possibile vedere Dio e fantasticano allegramente su ipotetici dèi interspaziali e interstellari, mentre non sanno che il vero Dio ha un'immagine ben precisa: "per gli increduli, ai quali il dio di questo mondo (Satana, il diavolo, il nemico di sempre) ha accecato le menti, affinché NON risplenda loro la luce del vangelo della gloria di Cristo, che è l'IMMAGINE DI DIO." (2 Corinzi 4:4)

         Anche ai Colossesi (1:15), l'apostolo Paolo dà la stessa indicazione: Gesù Cristo, "Egli è l'immagine del Dio invisibile, il primogenito di ogni creatura".

         Lo scrittore dell'epistola agli Ebrei commenta monumentalmente: "Egli, che è lo splendore  della Sua gloria e impronta della Sua essenza e che sostiene tutte le cose con la parola della Sua potenza, dopo aver fatto la purificazione dei peccati, si è seduto alla destra della Maestà nei luoghi altissimi.! (Ebrei 1:3)

         Guardiamo a Cristo per avere la vita eterna! Gesù infatti afferma categoricamente: "Poiché questa è la volontà del Padre mio: chiunque CONTEMPLA IL FIGLIO E CREDE IN LUI abbia vita eterna e IO LO RISUSCITERÒ nell'ultimo giorno!" (Giovanni 6:39) Se vediamo Cristo, abbiamo visto... il Padre: infatti "Ogni cosa m’è stata data in mano dal Padre mio; e nessuno conosce chi è il Figliuolo, se non il Padre; né chi è il Padre, se non il Figliuolo e colui al quale il Figliuolo voglia rivelarlo" (Luca 10:22).

         Per concludere, un altro passo che si commenta da sé:

“Ma Gesù ad alta voce aveva detto: Chi crede in me, crede non in me, ma in Colui che mi ha mandato; e chi vede me, vede Colui che mi ha mandato.

Io sono venuto come luce nel mondo, affinché chiunque crede in me, non rimanga nelle tenebre.” (Giovanni 12:44-46)

 

4) Gesù è PADRE di Davide e non il contrario.

Simpaticissima è la diatriba fra Gesù e i farisei, circa il “ruolo” del Messia: “Essendo i farisei riuniti, Gesù li interrogò, dicendo: "Che cosa pensate del Cristo? Di chi è figlio?" Essi gli risposero: "Di Davide". Ed egli a loro: "Come mai dunque Davide, ispirato dallo Spirito, lo chiama Signore, dicendo: Il Signore ha detto al mio Signore: `Siedi alla mia destra finché io abbia messo i tuoi nemici sotto i tuoi piedi?'Se dunque Davide lo chiama Signore, come può essere suo figlio?" E nessuno poteva replicargli parola; da quel giorno nessuno ardí piú interrogarlo. " (Matteo 22:41-46)

         La verità è che il re Davide, chiamando “suo Signore” il Cristo, gli si pose sotto, come un figlio che riconosce di essere sotto l'autorità paterna!

         Davide è figlio di Gesù e non il contrario: Davide in pratica chiama “Signore” il suo … discendente, che non ancora era nato! Che meraviglia di fede! E il Signore di Davide sostenne Davide, ispirò Davide, salvò Davide!

         Una considerazione doverosa: speriamo che nessuno si permetta di replicare nulla circa la Paternità di Gesù, così come fecero i farisei che "nessuno poteva replicargli parola; da quel giorno nessuno ardì più interrogarlo”.

 

5) Gesù è Signore e Padre.

Dire che “Gesù è il Signore” è importante e determinante: ciò caratterizza la fede di tutti gli evangelici. Tale frase la troviamo scritta a caratteri cubitali dietro tantissimi pulpiti.

Non ci sono altri Signori: solo Gesù è l’Unico, Vero e Vivente Capo della Chiesa Vivente.

L’apostolo Giacomo va oltre e attribuisce a Gesù, oltre alla qualifica di Signore anche quella di Padre: “... ma la lingua, nessun uomo la può domare; è un male senza posa, è piena di mortifero veleno. Con essa benediciamo il Signore e Padre" (Giacomo 3:8)

Il Signore e Padre, che viene benedetto con la nostra lingua è e non può essere nessun altri se non Gesù Cristo!

Il Padre di Gesù Cristo non è il Signore della Chiesa, perché la Chiesa è il Corpo di Gesù Cristo e non del Padre di Gesù.

Non è una cosa blasfema affermare questo, anzi è ciò che l’Evangelo afferma quando dice che la Chiesa è di Dio (Atti 20:28; 1 Corinzi 1:2; 10:32; 11:22; 15:9; 2 Corinzi 1:1; Galati 1:13; 1 Timoteo 3:5) e Gesù è pienamente Dio!

Inoltre Gesù dice che la Chiesa è SUA: “Simon Pietro, rispondendo, disse: Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente. E Gesù, replicando, gli disse: Tu sei beato, o Simone, figliuolo di Giona, perché non la carne e il sangue t'hanno rivelato questo, ma il Padre mio che è nei cieli. E io altresì ti dico: Tu sei Pietro, e su questa affermazione dura come la pietra edificherò la mia Chiesa, e le porte dell'Ades non la potranno vincere.” (Matteo 16:15-18).

L’Evangelo parla di “pietra” ma non si riferisce ad una roccia fisica ma ad una roccia speciale: quale? La pietra angolare costituita da Cristo Stesso. Lo afferma lo stesso apostolo Pietro che non aveva capito nient’altro se non ciò che stiamo affermando: “Infatti si legge nella Scrittura: "Ecco, io pongo in Sion una pietra angolare, scelta, preziosa e chiunque crede in essa non resterà confuso". Per voi dunque che credete essa è preziosa; ma per gli increduli "la pietra che i costruttori hanno rigettata è diventata la pietra angolare, pietra d'inciampo e sasso di ostacolo". Essi, essendo disubbidienti, inciampano nella parola; e a questo sono stati anche destinati. Ma voi siete una stirpe eletta, un sacerdozio regale, una gente santa, un popolo che Dio si è acquistato, perché proclamiate le virtù di colui che vi ha chiamati dalle tenebre alla sua luce meravigliosa; voi, che prima non eravate un popolo, ma ora siete il popolo di Dio; voi, che non avevate ottenuto misericordia, ma ora avete ottenuto misericordia.” (I Pietro 2:6-7)

Il Vaticano ovviamente ama interpretare questo passo come la consegna di una pietra reale che Gesù abbia consegnato a San Pietro, ma sappiamo bene che non è così. Del resto se fosse vero che si trattasse di una pietra, tale pietra oggi sarebbe a Babilonia, dove San Pietro morì: a Roma San Pietro non ci andò mai e il vangelo dice che Paolo andò a Roma e non incontrò mai San Pietro… La leggenda di San Pietro a Roma naturalmente è una delle menzogne più leggendarie ed affascinanti mai create dalla Chiesa di Roma!

         Nel medioevo la Chiesa di Roma mirava ad avere la supremazia su tutte le altre chiese e non aveva trovato migliore scusa che costruire tutto quello che oggi vediamo e visitiamo su una fittizia pietra consegnata da Cristo a San Pietro, ma di tali imposture ne è piena la storia del cattolicesimo, come la sedia di san Pietro, come la donazione di Costantino, come l’assunzione di Maria Vergine, come l’infallibilità papale e altre simpatiche piccole menzogne… Il potere purtroppo deve creare illusione sui popoli. In campagna elettorale, se non si promette nulla, nessuno ti vota… L’elettorato va illuso. Circa a mantenere, poi, Dio provvede!

 

 

6) Gesù è il Padre misericordioso

Esaminiamo il passo di 2 Corinzi 1:3: Benedetto sia il Dio e Padre del nostro Signore Gesù Cristo, il Padre misericordioso e Dio di ogni consolazione,

Che per caso non appare evidente ed ovvio che si tratta di DUE tipi di PATERNITA’? Infatti, da una parte si “benedice” il Padre di Gesù e dall’altra si afferma che Gesù sia “il Padre misericordioso e Dio di ogni consolazione”

La lettura di questo passo non sarà mai presa in considerazione dagli appartenenti della prima posizione anti-paternità di Gesù…

Neppure l’assenza delle preposizioni e i verbi al singolare fanno conto per costoro, che così facendo nascondono l’essenza stessa dell’amore paterno di Gesù, presente in Lui su imitazione di Suo Padre…

Gli anti-paternità di Gesù sono pure convinti di poter annullare o annacquare la Parola di Dio, negando a Gesù Cristo un ruolo “primario” di perdonatore sulla croce e come “distributore” dello Spirito Santo sulla terra. Gesù è tutto fuorché PADRE: il concetto di Dio risulterebbe addirittura menomato.

Dietro infatti Gesù Cristo considerato Padre Nostro, c’è in gioco tutta una serie di certezze che sono state sempre le leve di OGNI RISVEGLIO SPIRITUALE nei secoli.

Quando infatti diciamo che “IL SIGNORE REGNA”  non si può fare affatto riferimento a Dio-Padre ma solo a Dio-Figlio che è IL NOSTRO SIGNORE.

Collegato al REGNO di Gesù è allora IL PADRE NOSTRO, del CUI REGNO vogliamo la venuta.

Collegato alla venuta del Signore, non c’è la venuta di Dio Padre, ma del Signore, CAPO DELLA CHIESA, essendo la Chiesa il Suo CORPO.

Collegato al concetto di CORPO, non c’è Dio-PADRE, ma DIO-FIGLIO, dal momento che solo il CORPO DI GESÙ risulta spezzato sulla croce e non quello di Dio-Padre.

Essendo allora la Chiesa il CORPO di Gesù, noi credenti non preghiamo DIO-PADRE, ma Dio-FIGLIO, in quanto lo Spirito Santo è stato mandato solo ed unicamente a questo scopo.

Volere allora un RISVEGLIO e pregare Dio-PADRE, intendendo il PADRE di GESÙ significa azzerare, annullare, annientare, cancellare con un colpo solo TUTTE LE CONSEGUENZE DI UNA PATERNITA’ LEGATA ALLA FIGURA DI GESÙ CRISTO.

Eppure, la nostra adozione ad opera di DIO-FIGLIO è inconfutabile ed innegabile: come ci si è allora incamminati verso la negazione di tale realtà?

Questo è un mistero che trova risposta nella funzione stessa di satana, come ANTI-CRISTO, abituato a  sfornare dottrine di tutti i generi al fine di offuscare o nascondere la figura stessa di Gesù Cristo.

Togliendo la paternità a Gesù…. molto del suo lavoro di smantellamento della figura messianica è stato fatto!

 “Iddio mandò il suo Figliuolo, nato di donna, nato sotto la legge, per riscattare quelli che erano sotto la legge, affinché noi ricevessimo l'adozione di figliuoli.” (Galati 4:4-5)

Se forse non convince questo passo, a nulla potremo leggere anche il seguente: … avendoci predestinati ad essere adottati, per mezzo di Gesù Cristo, come suoi figliuoli, secondo il beneplacito della sua volontà”. (Efesini 1:5)

Ora la mancanza di preposizioni greche per separare le due persone, l’uso del verbo al singolare di fronte ad un solo soggetto, con molteplicità di attributi, ha portato a generare confusione fra i DUE PADRI, sostenuta dall’ignoranza spirituale dei traduttori che finora abbiamo avuto sia in campo cattolico che evangelico…

Per concludere, è facile trovare passi in cui viene RINGRAZIATO e BENEDETTO il Padre del nostro SIGNORE Gesù Cristo, ma nulla di più: al resto ci pensa Gesù Cristo, NOSTRO PADRE CELESTE.

 

7) Gesù è il PADRE dei credenti

I CREDENTI sono il popolo di Gesù : “E quale accordo fra il tempio di Dio e gl'idoli? Poiché noi siamo il tempio dell'Iddio vivente, come disse Iddio: Io abiterò in mezzo a loro e camminerò fra loro; e sarò loro Dio, ed essi saranno mio popolo. Perciò Uscite di mezzo a loro e separatevene, dice il Signore, e non toccate nulla d'immondo; ed io v'accoglierò, e vi sarò per Padre e voi mi sarete per figliuoli e per figliuole, dice il Signore onnipotente.” (II Corinzi 6:16-18)

La questione è semplice, più semplice di quanto si possa pensare: “perché siete tutti figliuoli di Dio, per la fede in Cristo Gesù.” (Galati 3:26)

         E Gesù Cristo è Dio!

“Iddio mandò il suo Figliuolo, nato di donna, nato sotto la legge, per riscattare quelli che erano sotto la legge, affinché noi ricevessimo l'adozione di figliuoli.”(Galati  4:4-5)

“Siate dunque imitatori di Dio, come figliuoli suoi diletti;” (Efesini 5:1

Imitatori di Dio Padre? Impossibile: noi siamo imitatori di Cristo, perché è Cristo che è stato mandato su questa Terra ed è Cristo che si è fatto “vedere” per essere imitato. Ma se siamo imitatori di Cristo e Cristo è Dio, siamo anche figlioli suoi diletti.

Se non fosse così, i credenti non avrebbero neppure… la correzione “paterna”, cosa tanto cara a quanti decidono di volersi santificare sempre di più. Dio corregge i suoi figli, mentre abbandona gli infedeli alle loro concupiscenze. (Romani cap. 1)

E’ sempre stato così: “…e avete dimenticato l'esortazione rivolta a voi come a figli: "Figlio mio, non disprezzare la disciplina del Signore, e non ti perdere d'animo quando sei da lui ripreso; perché il Signore corregge quelli che egli ama, e punisce tutti coloro che riconosce come figli". Sopportate queste cose per la vostra correzione. Dio vi tratta come figli; infatti, qual è il figlio che il padre non corregga?Ma se siete esclusi da quella correzione di cui tutti hanno avuto la loro parte, allora siete bastardi e non figli. Inoltre abbiamo avuto per correttori i nostri padri secondo la carne e li abbiamo rispettati; non ci sottometteremo forse molto di più al Padre degli spiriti per avere la vita? Essi infatti ci correggevano per pochi giorni come sembrava loro opportuno; ma egli lo fa per il nostro bene, affinché siamo partecipi della sua santità. E vero che qualunque correzione sul momento non sembra recar gioia, ma tristezza; in seguito tuttavia produce un frutto di pace e di giustizia in coloro che sono stati addestrati per mezzo di essa.”  (Ebrei 12:5-11)

Tanti passi confermano la paternità di Gesù sopra i suoi fedeli, ma il passo più bello, secondo me, è quello che si trova in I Giovanni 3:1-2; 3:23: “Vedete di quale amore ci è stato largo il Padre, dandoci d'esser chiamati figliuoli di Dio! E tali siamo. Per questo non ci conosce il mondo: perché non ha conosciuto lui. Diletti, ora siamo figliuoli di Dio, e non è ancora reso manifesto quel che saremo. Sappiamo che quand'egli sarà manifestato saremo simili a lui, perché lo vedremo com'egli è… E questo è il suo comandamento: che crediamo nel nome del suo Figliuolo Gesù Cristo, e ci amiamo gli uni gli altri, com'Egli ce ne ha dato il comandamento.”

 

 

GESÙ È PADRE, PERCHÉ È DESUMIBILE DA ALTRI CONCETTI

         Gesù  Cristo è Padre perché è l’Immagine di Dio, Dio stesso,  il Perdonatore, il Consolatore, il Re dei re, il Giudice. Esaminiamoli uno alla volta.

1) Gesù, immagine di Dio

         Gesù è espressamente chiamato “immagine di Dio” in Efesini 4:24. La Chiesa Cattolica si è sempre preoccupata di offrire al popolo immagini da adorare o, come dice lei, da venerare e ci sono immagini di tutti i tipi e di tutti i gusti, forgiati in tutti i modi: quadri, statue, volti, reliquie, ecc.

         Se proprio abbiamo bisogno di un’immagine da adorare, l’unica immagine VISIBILE è quella di Gesù Cristo. Come figli adottati da Gesù Cristo, dobbiamo sapere quali sono le caratteristiche di Colui che adotta.

         Bisogna perciò fare molta attenzione al avere l’immagine spirituale di Gesù, non l’immagine reale, fisica di un uomo che presumibilmente potrebbe essere quella di Gesù! Immagini reali non ce ne sono mai state, mai ce ne saranno e mai ce ne dovranno essere, perché Gesù è VIVENTE nella Parola di Dio e tale immagine va ricercata! Al tempo di Gesù non c’era né la polaroid, né filmati di alcun genere. Nessuno ha mai fatto la descrizione di Gesù Cristo, ritenendola inutile e dannosa. Dio è Spirito e Verità: niente e nessuno deve prendere il loro posto.

         Altre sostituzioni tipiche degli idolatri, abituati a rappresentare Dio o Chi per lui, con disegni, foto, polaroid, statue, e immagini “virtuali”, non sono biblicamente consentite.

         L’apostolo Giovanni, con infinita tenerezza avvertiva: “Figlioletti miei, guardatevi dagli idoli” (1 Giovanni 5:21)

         Nessuna immagine di Gesù, che non sia quella che si ricava dalla lettura dell’Evangelo e dalla preghiera diretta a Gesù stesso, può sottrarsi al giudizio di controllare bene se si tratti di un idolo o meno! Nessun pezzo di ostia, o di carta o di tela o di gesso o di hardisk, può essere adorato o portarci all’adorazione di Gesù, perché, se Lo vogliamo vedere, Lui viene personalmente davanti a noi, Lui si presenta direttamente a noi e ci parla, per darci “la nuova nascita” spirituale e per darci la VERA “comunione” con DIO!

         Gesù è VIVENTE e come tale va ricercato ed adorato! Tutti i credenti nel mondo, quando sono “nati di nuovo”, hanno avuto un contatto spirituale ma “reale” con Gesù e da quel momento la loro vita è cambiata, proprio grazie a quella “visione reale”.

         Altre immagini spirituali “non autorizzate”, sono VIETATE! (vedi in Isaia 41:29; 44:9; 2 Cronache 19:3; ed altri passi facilmente ritrovabili con una qualunque Chiave Biblica)

 

         Gesù fu sempre chiaro quando diceva: “chiunque CONTEMPLA IL FIGLIO E CREDE IN LUI abbia vita eterna e IO LO RISUSCITERÒ nell'ultimo giorno!" (Giovanni 6:39)

Il Padre di Gesù ha dato TUTTO nelle mani di SUO FIGLIO: "Ogni cosa m’è stata data in mano dal Padre mio; e nessuno conosce chi è il Figliuolo, se non il Padre; né chi è il Padre, se non il Figliuolo e colui al quale il Figliuolo voglia rivelarlo" (Luca 10:22). “Odi la voce del mio grido, o mio Re e mio  Dio, perché a te rivolgo la mia preghiera.  O Eterno, al mattino tu ascolterai la mia voce; al mattino ti  offrirò la mia preghiera e aspetterò” (Salmo 5:2-3)

Occorre allora scoprire chi è il nostro RE e il nostro DIO: “Allora il Re dirà a quelli della sua destra:  Venite, voi, i benedetti del Padre mio” (Matteo 25:31-46)

La nostra dimora è in Cristo alla gloria del Padre di Costui: dice Gesù: “voi in me” ed io in voi.”  (Giovanni 14-20)

Noi siamo FIGLI della VITE non del Vignaiolo!

Dimorate in me, e io dimorerò in voi. Come il tralcio non può da se dar frutto se non rimane nella vite, così neppur voi, se non dimorate in me. Io sono la vite, voi siete i tralci.” (Giovanni 15:4-12, 14,17)

Da notare il passamano: Dio-Padre, Dio-Figlio, Figli adottivi.

“e io dispongo che vi sia dato un regno, come il Padre mio ha disposto che fosse dato a me.” (Giovanni 15:29)

 

         Gesù è il solo Figlio UNIGENITO che grida: Abba Padre. Anche noi possiamo gridare "Abba Padre", ma solo se LO SPIRITO DI CRISTO è in noi! (Romani 8:9, 15 e soprattutto GALATI 4:6)

         Il Padre di Gesù diventa anche NOSTRO solo ed unicamente in presenza di Gesù stesso: non per nulla la preghiera del "Padre Nostro" la Bibbia la mette in bocca a Gesù! È Gesù che ci "regala" un Padre. Senza Gesù, il Padre Nostro non avrebbe alcun significato!

         Perché questa condizione?

         Perché Dio-PADRE è invisibile (Colossesi 1:15) ed abita in una luce inaccessibile che nessun uomo ha veduto, né può vedere (1 Timoteo 6:16): quale Padre allora Gesù ci comunica Il PADRE VISIBILE, cioè LUI STESSO!

         Sembrerebbe assurdo, ma non dimentichiamoci mai che cos'è la TRINITÀ: la perfetta identità tra TRE Persone distinte ma tutte pienamente DIO!

         Il “ruolo” paterno di Dio, include anche quello “materno”: “Come un uomo cui sua madre consola, così io consolerò voi, e sarete consolati in Gerusalemme.”  (Isaia 66:13)

         Il cuore “materno di Dio” è  ben rappresentato in quelle madri che danno la vita per i figli e che vivono per loro e che vorrebbero vederli ai primi posti nel mondo. Esse sono pronte a sacrificarsi per i figli, a togliersi il boccone di bocca pur di dare loro da mangiare. Questo è Gesù, che ha dato tutto Sé Stesso per noi, in un connubio di Amore divino e di perdono incondizionato. Gesù sulla croce ci ha nominati “eredi”, aprendo così con la Sua morte, un Nuovo Testamento d’amore e di ricchezze divine fatte di doni spirituali.

         Il discorso allora ci porta ad affermare, senza dubbi ed incertezze, che nessuno può sostituirsi a Gesù, specie gli uomini, sia pure "unti" e pieni di doni e ministeri spirituali, perché il Vangelo è chiaro e severo: "Allora Gesù parlò alle turbe e ai suoi discepoli, dicendo: "voi non vi fate chiamare "Maestro", perché uno solo è il vostro maestro (cioè Gesù), e voi siete tutti fratelli. E non chiamate alcuno sulla terra vostro "padre", perché uno solo è il Padre vostro, quello che è nei cieli (adesso Gesù!). E non vi fate chiamare "guide", perché una sola è la vostra guida, il Cristo (sempre Gesù)”  (Matteo 23:8-10).

         Come VERO UOMO, Gesù aveva tante caratterizzazioni, diverse, ma ugualmente importanti, quali quelle di Salvatore, Agnello, Messia e Sacerdote.

“Paolo, apostolo di Cristo Gesù per comandamento di Dio nostro Salvatore e Cristo Gesù nostra speranza, 2 a Timoteo mio vero figliuolo in fede, grazia, misericordia, pace, da Dio Padre e Cristo Gesù il nostro Signore. (1 Timoteo 1:1-4)

 

“Paolo, servo di Dio, ma apostolo di Gesù Cristo per la fede degli eletti di Dio e la conoscenza della verità che è secondo pietà, nella speranza della vita eterna la quale Iddio, che non può mentire, promise avanti i secoli,  manifestando poi nei suoi propri tempi la sua parola mediante la predicazione che è stata a me affidata per mandato del Salvatore nostro Dio, a Tito, mio vero figliuolo secondo la fede che ci è comune, grazia e pace da Dio Padre e Cristo Gesù, nostro Salvatore.” (Tito 1:1-4) ... ALLA GLORIA DI DIO-PADRE!

         Gesù è Dio, Signore, Padre, Salvatore, Fratello, Amico, Giudice, Re, Parola di Dio, Parola Creatrice, e tante altre cose, ma col consenso, l’approvazione, il sostegno e la volontà di Dio Padre, che GLORIFICA il Figlio e riceve GLORIA, quando viene tributato l’onore a Suo Figlio!

         La “legge spirituale” che viene applicata per il Messia è la seguente: più noi diamo a Gesù, più Dio-Padre è onorato nel Figlio! Quanto maggiormente Gesù viene osannato, tanto maggiormente Dio Padre viene glorificato!

         “Il Dio della pazienza e della consolazione vi conceda di avere tra di voi un medesimo sentimento secondo Gesù Cristo, affinché di un solo animo e d'una stessa bocca glorifichiate Dio, il Padre del nostro Signore Gesù Cristo. Perciò accoglietevi gli uni gli altri, come anche Cristo ha accolto noi per la gloria di Dio.” (Romani 15:6)

         “e ogni lingua confessi che Gesù Cristo è il Signore, alla gloria di Dio Padre.”  (Filippesi 2:11)

         “Se uno parla, lo faccia come annunziando  oracoli di Dio; se uno esercita un ministero, lo faccia come con la forza che Dio fornisce, onde in ogni cosa sia glorificato Iddio per mezzo di Gesù Cristo, al quale appartengono la gloria e l'imperio nei secoli dei secoli. Amen.” (1 Pietro 4:11)

 

2) Gesù è l’unico Dio visibile

         Della Trinità, noi conosciamo solo Gesù. Non conosciamo il Nome del Padre e neppure quello dello Spirito Santo. In Gesù abbiamo però tutto pienamente. L'UNICITÀ DEL PADRE ha lo stesso fondamento dell'UNICITÀ DI DIO. Chi ha capito che Gesù, il Padre e lo Spirito Santo sono un unico DIO in Gesù, ha capito tutto!

         V’è un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo, un Dio unico e Padre di tutti, che è sopra tutti, fra tutti ed in tutti. (Efesini 4:5-6)

         DIO e PADRE sono indicati insieme in questo passo, come un tutt'uno, in una unità inscindibile, perché altrimenti le 7 unità di cui parla il capitolo 4 di Efesini diventerebbero 8!

         Se Gesù è Dio, come abbiamo precedentemente affermato, allora possiamo anche accettare che Gesù sia anche PADRE! Dio ha anche questa... "caratteristica"!

         Avendo infatti Gesù-Dio nel nostro cuore, noi  possiamo gridare "Abba Padre", perché  c'è lo Spirito di Gesù che lo grida dentro di noi! (Romani 8:9)

         Nessuno vuole togliere nulla a Dio-Padre di Gesù, ma che nessuno TOLGA NULLA A GESÙ! Egli è NOSTRO PADRE per l'unicità dell'unico Dio e Padre di tutti noi.

         Inoltre sta chiaramente scritto:

"Il Signore onnipotente dice: sarò loro DIO e uscite e io vi sarò Padre" (2 Corinzi 6:18) Chi è che dice questo? È il nostro Signore Gesù, l'Onnipotente!

Che il Dio di cui si parli qui sia proprio Gesù Cristo, lo dice il testo: “E quale accordo fra Cristo e Beliar? O quale relazione c'è tra il fedele e l'infedele? E che armonia c'è fra il tempio di Dio e gli idoli? Noi siamo infatti il tempio del Dio vivente, come disse Dio: "Abiterò e camminerò in mezzo a loro, sarò il loro Dio ed essi saranno il mio popolo. Perciò, uscite di mezzo a loro e separatevene, dice il Signore, e non toccate nulla d'impuro;c e io vi accoglierò. E sarò per voi come un padre e voi sarete come figli e figlie, dice il Signore onnipotente" (2 Corinzi 6:15-18)

Quando diciamo che Dio ama, significa che Dio-Padre ama, Dio-Gesù ama e Dio-Spirito Santo ama. Questi Tre sono Uno!

 

3) Gesù è il perdonatore.

"E quando vi mettete a pregare, se avete qualcosa contro a qualcuno, perdonate; affinché il Padre vostro che è nei cieli, vi perdoni i vostri falli."  (Marco 11:25)

         Ora chi perdona i nostri peccati se non Gesù, mediante il SANGUE che Lui stesso ha versato sulla croce? Di questo i contemporanei di Gesù se ne scandalizzavano: noi invece ne andiamo fieri!

         Allora: "Chi può rimettere i peccati, se non un solo, cioè Dio?"  (Marco 2:7)

         Gesù è il nostro Dio perdonatore ed, in quanto tale, è anche nostro PADRE, come indicato in Marco 11:25.

         Sulla croce è Gesù che ci perdona, perché prega per noi. Il destinatario della preghiera (Dio-Padre) non ha mai rifiutato nulla al Figlio!

Grazie Gesù perdonatore!

         Gesù prega il Padre.

         Il Padre è il destinatario della preghiera!

         Perché Gesù prega? Sulla croce Gesù non può rimettere nessun peccato perché Lui stesso è privo della grazia del Padre. PUÒ SOLO PREGARE!

         La certezza di Gesù è che il Padre non potrà negarGli nulla, perché Lui sta rispettando anche in questo la VOLONTÀ del Padre!

         Inoltre il Padre non ha mai negato nulla al Figlio! (Giovanni 11:42)

         Se Gesù non pregava, chiedendo il perdono, nessuno sarebbe stato perdonato!

         Benedetto dunque Gesù il mediatore di perdono, perché veramente noi dobbiamo tutto a Gesù! Anche il Padre ci perdona, ma solo perché Glielo ha chiesto Gesù!

         Il nostro rapporto è dunque con Gesù, il nostro Dio, che è l'immagine VISIBILE del Padre ed è il solo NOME che il Padre vuole che sia innalzato, anche a scapito del Suo, troppo santo per essere usato da noi!!!

         Addirittura, chi non ha il Figlio, non ha neppure il Padre!

         L'apostolo Paolo non ha dubbi: Gesù è Colui che ha continuato ad essere il nostro Dio Salvatore anche sulla croce: "...E voi, che eravate morti nei peccati e nella incirconcisione della vostra carne, voi, dico,  Egli ha vivificati con lui, avendoci perdonato tutti i peccati, avendo cancellato l'atto accusatore scritto in precetti, il quale ci era contrario; e quell'atto ha tolto di mezzo, inchiodandolo sulla croce." (Colossesi 2:12-15)

         Molte persone, anzi troppe, considerano Gesù un Dio che perdona i peccati passati e poi si ferma lì: in realtà quando sta scritto che Gesù ci ha già perdonato TUTTI i peccati, questo vuol significare proprio ciò che sta scritto, senza sconti e senza supplementi di prezzo. 

         Nelle Chiese Evangeliche troviamo una differenza di impostazione nella predicazione della salvezza, mettendo in dubbio la capacità di Gesù di perdonare.

         I passi che vengono citati a sostegno della mancanza di perdono sono:  “se avrete perseverato fino alla fine…”. (Matteo 10:22 e 24:13)

         Questi versetti biblici vanno letti come progetto di Dio e non come “minaccia di Dio”.

Inoltre le frasi di Matteo sono comunque tradotte male, perché il testo greco dice: “ o de upomeinas eis telos outos sothesetai”

         La traduzione letterale è questa: “… ma quello stesso residuo alla fine sarà salvato”.

         C’è una bella differenza vero?

         Bisognerebbe prendere i traduttori ed appenderli per le orecchie d’asino alla cima più alta di un albero! La verità è ben altra: comprati per sempre, vincenti per sempre, perdonati per sempre.

Molti fanno confusione fra “scadere dalla grazia”, con la frase “perdere la salvezza”!

Scadere dalla grazia significa “non avere il favore di Dio” perché non si sta seguendo il Signore, ma la propria concupiscenza: in tale caso, assai frequente, siamo dei salvati in attesa di capire che non si può seguire il Signore, se non ci mettiamo in regola con Lui, rinunciando alla legge della carne, ma sottomettendoci alla legge dello Spirito, in pratica chiedendo espressamente di volerci riconciliare con Lui. Alcune persone, dopo la nuova nascita, riprendono a seguire il mondo piuttosto che Gesù Cristo e in termine tecnico si dice che “hanno naufragato nella fede”: “E avvenuto di loro quel che dice con verità il proverbio: "Il cane è tornato al suo vomito", e: "La scrofa lavata è tornata a rotolarsi nel fango". (II Pietro 2:22)

Ecco allora il senso del passo di Giovanni 8:31 dove c’è il verbo “perseverare”: “Gesù allora prese a dire a quei Giudei che avevano creduto in lui: Se perseverate nella mia parola, siete veramente miei discepoli”.

Si capisce la differenza fra essere discepoli salvati ed essere solo dei salvati?

Dobbiamo allora dire subito qual è la condizione umana al momento della sua "nuova nascita": l'uomo è riconciliato per sempre con Dio mediante l'offerta di Gesù Cristo. Gesù disse: "TUTTO è compiuto": non c'è più bisogno di altro, "perché con un'unica offerta egli ha per sempre resi perfetti quelli che sono santificati." (Ebrei 10:14)

L'azione umana è stata solo quella di accettare un'offerta, mediante la quale Dio dimostrerà all'uomo di qualunque tempo e di qualunque luogo, che ogni cosa è stata fatta da Gesù Cristo, al Quale spetta ogni lode, onore e…. GLORIA.

L'uomo non potrà mai vantarsi della Sua salvezza, perché essa è merito UNICAMENTE di Gesù: "Or Colui che con voi ci rende fermi in Cristo e che ci ha unti, è Dio" (2 Corinzi 1:21)

Dio non verrà mai meno alla Sua promessa, fatta quando Lo accettammo per fede, quando cioè "nascemmo di nuovo".

E se continuiamo a peccare? Dio ci guardi dal farlo, ma l'eredità è stata accettata e non potrà più essere rifiutata. L'eredità, una volta accettata, non può più essere rifiutata. Questa è una legge spirituale e materiale.

Detto questo è importante che noi capiamo BENE che noi non siamo salvati per fare ciò che vogliamo, in piena incoscienza, come figli ribelli, ma per agire in maniera responsabile e utile; il nostro senso di incompletezza e di imperfezione ci ricorderà sempre, finché viviamo, che noi siamo sempre stati bisognosi della grazia di Gesù, il Quale sarà sempre fedele, perché la fede sarà sempre operativa.

Noi non siamo stati perdonati perché abbiamo rinunciato al peccato, ma perché abbiamo "creduto" in Lui. Non saremo mai perfetti materialmente e quotidianamente, ma per fede lo siamo sempre in Cristo: Lui ci vede "perfetti", perché abbiamo fede in Lui.

Sta scritto che non c'è nessuna accusa per chi CREDE.

Tanta gente, troppa gente pensa di essere immuni dal peccato, comportandosi bene, cosa assai lodevole, per carità. La verità però è un’altra: tutti, e dico tutti, continuiamo a peccare con i pensieri, con ciò che non vogliamo fare per il bene del prossimo, poiché addirittura sta scritto: “Chi dunque sa fare il bene e non lo fa, commette peccato.” (Giacomo 4:17)

Una storia racconta di un sant'uomo che ebbe un giorno da conversare con Dio e gli chiese: “Signore, mi piacerebbe sapere come sono il Paradiso e l'Inferno.

Dio condusse il sant'uomo verso due porte. Aprì una delle due e gli permise di guardare all'interno. Al centro della stanza, c'era una grandissima tavola rotonda.

Al centro della tavola, si trovava un grandissimo recipiente contenente cibo dal profumo delizioso. Il sant'uomo sentì l'acquolina in bocca.

Le persone sedute attorno al tavolo erano magre, dall'aspetto livido e malato. Avevano tutti l'aria affamata. Avevano dei cucchiai dai manici lunghissimi, attaccati alle loro braccia. Tutti potevano raggiungere il piatto di cibo e raccoglierne un po', ma poiché il manico del cucchiaio era più lungo del loro braccio, non potevano accostare il cibo alla bocca. Il sant'uomo tremò alla vista della loro miseria e delle loro sofferenze.

Dio disse: “Hai appena visto l'Inferno.

Dio e l'uomo si diressero verso la seconda porta. Dio l'aprì.

La scena che l'uomo vide era identica alla precedente. C'era la grande tavola rotonda, il recipiente colmo di cibo delizioso che gli fece ancora venire l'acquolina. Le persone intorno alla tavola avevano anch'esse i cucchiai dai lunghi manici. Questa volta, però, le persone erano ben \nutrite e felici e conversavano tra di loro sorridendo.

Il sant'uomo disse a Dio: “Non capisco!

“E' semplice, rispose Dio, dipende solo da un'abilità. Essi hanno appreso a nutrirsi reciprocamente mentre gli altri non pensano che a sè stessi. Invece, quando Gesù è morto sulla croce, pensava a te.....

Se tutti i credenti cristiani si comportassero come Gesù, dividerebbero il cibo con gli altri e il Paradiso potrebbe cominciare già da ora anche su questa terra!

Non sta scritto da nessuna parte che non c'è nessuna accusa se pensiamo di comportarci bene: il peccato è nella stessa natura umana e San Paolo diceva: “Me infelice! Chi mi libererà da questo corpo di morte? Grazie siano rese a Dio per mezzo di Gesù Cristo, nostro Signore. Così dunque, io con la mente servo la legge di Dio, ma con la carne la legge del peccato”. (Romani 7:24-25)

Le opere derivano dalla fede e non il contrario. In pratica le opere non producono la fede, mentre invece la fede produce le opere che la rendono visibile.

Non bisogna mai confondere, come fanno alcuni predicatori evangelici (e ne risponderanno davanti a  Dio) la salvezza con la testimonianza: la prima è per grazia, la seconda è un dovere.

Chi non ha avuto figli disubbidienti o deludenti? Bene, il Padre più deluso di tutti è proprio Gesù Cristo, che ha un’umanità dove proprio i cristiani danno il cattivo esempio!

Meno male che sta scritto che tutti compariremo davanti al "tribunale di Cristo" e la sentenza che sentiremo nei nostri confronti sarà: "Non colpevole"

Si badi bene che non sarà detto "innocente", ma "non colpevole", poiché è esistito un solo INNOCENTE: Gesù Cristo UOMO! 

E la nostra assoluzione avrà anche una strana motivazione che ci ricorda l'esistenza di imperfezioni, ma non tali da compromettere la nostra condizione: la formula assolutoria sarà infatti: non colpevole, per mancanza di prove a carico".

Chi accuserà gli eletti di Dio? Nessuno!

Chi ricorderà i nostri peccati? Dio no, perché i nostri peccati sono stati "coperti" dal Sangue di Cristo.

Adesso satana ci accusa e ci riempie di sensi di colpa, ma il giorno del nostro giudizio satana non ci sarà!

Saremo noi a dire di aver peccato? Mai, perché noi abbiamo creduto per FEDE che i nostri peccati saranno allontanati da noi come il levante dal ponente!

I figli di Dio, quali siamo noi credenti "nati di nuovo", non peccano più, nel senso "normale" che si dà alla parola "peccato". Il peccato infatti è solo ciò che NON PIACE A DIO.

Dio però ama i suoi figli e non li vede come peccatori, ma come "figli disubbidienti" da correggere ed aiutare e guidare nelle loro scelte.

         La stessa cosa avviene quando il figlio di un padre commette un "peccato" (reato): gli darà quattro schiaffi, lo castigherà, ma… lo porterà a casa. Se qualcuno lo accuserà, ci metterà anche un buon avvocato per farlo assolvere. Questo è un "padre"!

Dio è IL PADRE CELESTE, migliore di qualsiasi altro padre.

Dal momento in cui abbiamo accettato la salvezza, Dio non ci vede più colpevoli, perché ci vede attraverso Cristo…

Chi non ha la salvezza, ha rifiutato un rapporto paterno e il suo peccato rimane su di lui.

L'uomo che vuole giustizia, l'avrà, ma se altresì vuole misericordia, l'avrà!

Dobbiamo decidere in base a quale giurisdizione vogliamo essere giudicati: la legge o la misericordia.

Se vige su di noi la giustizia della grazia, siamo salvi e considerati "non colpevoli, perché la grazia annulla ogni condanna.

Se invece vogliamo la giustizia della legge, saremo condannati senza pietà e categoricamente, perché la legge ha solo in compito di… evidenziare il peccato!

         Prima di ringraziare Gesù per qualche cosa, ringraziamolo perché è un “gran perdonatore”.

Si racconta che una bimba di 5 anni al mercato con la mamma vide una collana di perle.

“Me la compri mamma, me la compri?” La madre rispose, “Dovrai fare lavoretti in casa, ti pagherò e quando avrai abbastanza dollari la comprerai.”

Ha lavorato e aspettato con ansia, e grande fu la sua gioia di avere quella collana di perle. La madre la avverti di non bagnarla altrimenti avrebbe cambiato colore.

La bambina aveva un padre amorevole e ogni sera abbandonava tutto per leggere una storiella mentre lei andava a letto a dormire.

Una notte dopo avere letto la storia chiese alla bambina, “Mi ami?” “Sì papà, tu lo sai che ti amo!” “Allora dammi la tua collana di perle, “

“No papa’ non le perle, prenditi il cavallo con la coda rosa che mi hai regalato tu, è il mio favorito.”

“Non ti preoccupare tesoro, papà ti ama, buonanotte.” E le diede un bacio.

Una settimana dopo il papà dopo aver letto la storia richiede alla bambina. “Mi ami?” “Sì papà, tu lo sai che ti amo!” “Allora dammi la tua collana di perle, “

“No papà. le perle no, ma ti puoi prendere la mia bambola che ho ricevuta come regalo per il mio compleanno, con tutti i vestiti.”

“Non importa, dormi bene, Dio ti benedica piccolina. Papà ti ama.” E la lasciò con un bacio.

Alcune notti dopo, quando suo padre entrò trovò la bambina seduta sul letto; suo padre notò che tremava e una lacrima scorreva sul suo viso.

“Cosa c’è? Perché piangi?”

La bambina non disse nulla, alzò la sua manina verso suo padre. Quando l’aprì c’era una collana di perle, e finalmente disse, “ Tieni papà, è per te.”

Con lacrime che si preparavano negli occhi, il padre prese la collana di perle false con una mano, mentre con l'altra tirò fuori dalla tasca una collana di perle vere per darle alla sua bambina.

L’aveva lì da tanto tempo, aspettava che lei gli desse le perle false che tanto amava prima di darle le perle vere.

Così è Gesù il nostro Padre Celeste, aspetta che ci liberiamo dalle cose cui siamo attaccati nella vita, per darci un tesoro ancora più prezioso.

 

 

4) Gesù è il consolatore, come PADRE.

         Un passo della seconda Epistola ai Tessalonicesi ci mostra il Cristo e il Padre, come se fossero UNA SOLA PERSONA:

         "Or lo stesso Signor nostro Gesù Cristo e Iddio nostro Padre che ci ha amati e ci ha dato per la sua grazia una consolazione eterna e una buona speranza consoli (il verbo è al singolare) i vostri cuori e vi confermi (il verbo è al singolare) in ogni opera buona e in ogni buona parola." (2 Tessalonicesi 2:16-17)

C'era una volta un uomo di nome George Thomas, era pastore protestante e viveva in un piccolo paese. Una mattina  della Domenica di Pasqua stava recandosi in Chiesa, portando con se  una gabbia arrugginita. La sistemò vicino pulpito. La gente era alquanto  scioccato. Come risposta alla motivazione, il pastore cominciò a  parlare...

"Ieri stavo passeggiando quando vedi un ragazzo con questa  gabbia. Nella gabbia c'erano tre uccellini, tremavano dal freddo e per  lo spavento. Fermò il ragazzo e gli chiese, "Cos'hai lì, figliolo?

"Tre  vecchi uccelli" fu la risposta.

"Cosa farai di loro?" chiese

"li porto a casa e mi divertirò con loro",  ripose il ragazzo.

"li stuzzicherò, strapperò le piume cosi  litigheranno. Mi divertirò tantissimo".

"Ma presto o tardi ti stancherai di  loro. Allora cosa farai?".

"Ooo, ho dei gatti," disse il ragazzo. "A  loro piacciono gli uccelli, li darò a loro".

Il pastore rimase in silenzio per un  momento. "Quanto vuoi per questi uccelli, figliolo?"

"Cosa??!!! Perché, mica li vuoi?  Signore, sono uccelli di campo, niente di speciale. Non cantano.

 Non sono nemmeno  belli!"

"Quanto?" chiese di nuovo il pastore.

Pensando fosse pazzo il ragazzo disse,  "10 dollari!"

Il pastore prese $10 dalla sua tasca e li mise in mano al ragazzo.

Come un fulmine il ragazzo sparì.

Il pastore prese la gabbia e con  delicatezza andò in un campo dove c'erano alberi e erba. Aprì la gabbia e con gentilezza lasciò liberi gli uccellini.

Cosi si spiega il motivo per la gabbia vuota accanto pulpito. Poi inizio a raccontare quest’altra storia.

Un giorno Satana e Gesù stavano  conversando. Satana era appena ritornato dal Giardino dell' Eden, era borioso e si  gonfiava di superbia.

"Si, Signore, ho appena catturato  l'intera umanità. Ho usato una trappola che sapevo non avrebbe trovato  resistenza, ho usato un' esca che sapevo ottima. Li ho presi tutti!"

"Cosa farai con loro?" chiese Gesù

Satana rispose, "O, mi divertirò con  loro! Gli insegnerò come sposarsi e divorziare, come odiare e farsi male a  vicenda, come bere e fumare e bestemmiare. Gli insegnerò a fabbricare  armi da guerra, fucili e bombe  e ammazzarsi fra di loro. Mi divertirò un mondo!"

"E poi, quanto hai finito di giocare  con loro, cosa ne farai?", chiese Gesù.

 "Oh, li ucciderò," esclamò Satana con superbia.  "Quanto vuoi per loro?" chiese Gesù

"Ma va, non la vuoi questa gente. Non  sono per niente buoni, sono cattivi. Li prenderai e ti odieranno. Ti  sputeranno addosso, ti bestemmieranno e ti uccideranno. No, non puoi volerli!!"

"Quanto?" chiese di nuovo Gesù.

Satana guardò Gesù e sogghignando  disse, "Tutto il tuo sangue, tutti le tue lacrime e la tua vita."

Gesù disse, "OK, AFFARE FATTO!

E poi pagò il prezzo.

Il pastore prese la gabbia e lasciò il  pulpito.

Se questo racconto non ci consola, non conosco racconti migliori!

 

5) Gesù, come Dio-Padre,  è RE.

         È bene ricordare che Gesù è "la porta" che ci ha fatto entrare nel Regno di Dio! Cosa abbiamo trovato dentro il Regno di Dio? Il Re, ovviamente, altrimenti non sarebbe un Regno!

         Una caratteristica del Re è quella di essere Padre del Suo popolo, con il potere di graziare e quello di condannare: oggi ci sono re democratici o costituzionali che non comandano nulla e sono solo rappresentativi, ma una volta i re erano re assoluti, con diritto di vita e di morte e spesso esercitavano tale di ritto con tanta crudeltà e incoscienza, da veri tiranni pazzi. Gesù è Re, ma un Re dolce e pieno d’amore per il suo popolo di credenti: Egli ha dato la vita per il suo popolo e lo ha strappato al dominio di un altro Re, un presunto re abusivo, ladro e bugiardo, dal nome diabolico…

         Sembra la trama di qualche film di questi ultimi tempi… 

         Ricordiamo allora che Gesù è il:

Re dei re (1 Timoteo 6:15, Apocalisse 19:16),

Re dei secoli (1 Timoteo 1:17),

Re del regno celeste (Giovanni 18:36),

Re di gloria (Salmo 24:7),

Re d'Israele (Giovanni 1:49,12:13),

Re eterno (1 Timoteo 1:17),

Re immortale (1 Timoteo 1:17),

Re invisibile (1 Timoteo 1:17)!

         Entrare nel Regno e non riconoscere il Re è il colmo della cecità spirituale! Che Gesù ci liberi dalla cecità spirituale!

         Se siamo veramente entrati nel Regno di Dio, noi siamo FIGLI e il "proprietario" del Regno è nostro PADRE. Ciò è chiaramente indicato in un famoso passo: "il campo è il mondo; la buona semenza sono i figliuoli del Regno; le zizzanie sono i figliuoli del maligno" (Matteo 13:38) Da notare che essere "figliuoli del Maligno" significa stare nel "regno delle tenebre"!

         Gesù è il “proprietario del Regno, per volere di Dio-Padre: “dice del Figliuolo: Il tuo trono, o Dio, è nei secoli dei secoli, e lo scettro di rettitudine è lo scettro del tuo regno”. (Ebrei 1:8)

         Se la vogliamo pensare diversamente, andiamo contro la Scrittura!

Gesù è Colui che amorevolmente raccoglie sotto la sua protezione tutti i suoi figli, come la chioccia fa con i pulcini... Tutte le riunioni evangeliche infatti sono fatte dove "due o tre sono radunati nel Nome di Gesù": "Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i profeti e lapidi quelli che ti sono mandati, quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figliuoli, come la gallina raccoglie I SUOI PULCINI sotto le ali; e voi non avete voluto! Ecco, la vostra casa sta per esservi lasciata deserta. Poiché vi dico che d’ora innanzi non mi vedrete più, finché diciate: Benedetto colui che viene nel nome del Signore!" (Matteo 23:37-39)

         Come RE, Gesù ha la paternità su tutta Sion!  "E Gesù, trovato un asinello, vi montò su, secondo ch’è scritto:  Non temere, o figliuola di Sion! Ecco, il tuo Re viene, montato sopra un puledro d’asina!" (Giovanni 12:14-15)

 

6) Gesù, come Padre, è il giudice.

         Che Gesù sia il giudice, non ci sono dubbi e nessuno può contestarlo: infatti Gesù è Giudice dei vivi e dei morti  (Atti 10:42, 2 Timoteo 4:1), Giusto giudice (2 Timoteo 4:8) Unico giudice (Giovanni 5:22).

         Nella sua prima epistola, l'apostolo Pietro però, alla qualità di giudice ASSOCIA quella di PADRE:

"Perciò... abbiate piena speranza nella grazia che vi sarà recata nella rivelazione di Gesù Cristo... ma come Colui che vi ha chiamati (Gesù Cristo!) è santo, anche voi siate santi in tutta la vostra condotta; poiché sta scritto: Siate santi, perché io sono santo. E se invocate come Padre Colui che senza riguardi personali giudica secondo l'opera di ciascuno, conducetevi con timore durante il tempo del vostro pellegrinaggio, sapendo che non con cose corruttibili, con argento o con oro, siete stati riscattati dal vano modo di vivere tramandatovi dai padri, ma col prezioso sangue di Cristo, come d'agnello senza difetto ne macchia" (1 Pietro 1:13, 17-19)

Molti anni fa un predicatore si trasferì a Houston, in Texas.

Alcune settimane dopo essere arrivato, ebbe l’occasione per andare con l'autobus dalla sua casa al centro. Quando si sedette, scoprì che il conducente, nel fargli il biglietto, gli aveva dato accidentalmente un quarto di dollaro in più. 

Per tutta la corsa pensava e ripensava se darlo indietro o meno. Infatti pensava: "Ma dai! E’ solo un quarto di dollaro. Chi si potrebbe preoccupare per questa piccola cifra? Di certo la società degli autobus non andrà in rovina e forse il costo del biglietto è pure troppo alto! Nessuno fallirà per questo. Potrei accettarlo come un regalo da Dio". 

         Arrivato il momento di scendere però, si fermò alla porta e diede un quarto di dollaro al conducente, dicendo: "Guardi! Lei mi ha dato questi  soldi in più!” 

         Il conducente con un sorriso gli rispose: “Lei è il nuovo predicatore in città! L’ho riconosciuta! E stavo pensando ultimamente di andare a frequentare qualche altra chiesa, ma volevo ancora vedere quello che Lei avrebbe fatto,  se le avessi dato il resto sbagliato!” 

Sceso dall’autobus, il predicatore si mise a pregare: "Gesù, non ti ho venduto per un quarto di dollaro!”   

         Le nostre vite sono l'unica Bibbia che molte persone leggeranno! Per questo motivo assicuriamoci di dare sempre un corretto comportamento e una buona impressione sugli altri, secondo lo stile di Cristo.

 

IL SIGNIFICATO SPIRITUALE DELLA PREGHIERA DEL

PADRE NOSTRO

         Da premettere che il PADRE NOSTRO NON è la preghiera di Gesù, ma è la preghiera dei DISCEPOLI di Gesù: VOI dunque PREGATE così”  (Matteo 6:9)

         Gesù non dice, e non è un sofisma: “Allora PREGHIAMO così!”, ma dà ai discepoli una preghiera adatta ai discepoli, non a Lui, perché Lui, quando pregava, diceva: “Padre mio”!

         Chi è allora il Padre del PADRE NOSTRO?

         È il Padre che va pregato "nel Nome di Gesù", cioè Quel Padre che noi conosciamo nel Nome di Gesù.

         Quando pensiamo al “Padre nel nome di Gesù Cristo", significa che ci stiamo rivolgendo a Gesù Cristo direttamente.

         Nel nome di Gesù, vuol dire Gesù DIRETTAMENTE!

         In greco la preposizione EN, vuol dire NEL, ma vuol dire anche CON!

         Se preghiamo il Padre e pensiamo al Padre, abbiamo saltato la mediazione di Gesù.

Gesù ci ha comunicato un PADRE NOSTRO, solo ed unicamente se noi siamo suoi discepoli, e se pensiamo a Lui, come Padre, abbiamo fatto centro!

         Chi non è discepolo di Gesù, non può avere un Padre Celeste! Su questo non è possibile pensarla diversamente: ne va della nostra stessa fede in Gesù che ci ha adottato mediante il Suo Spirito e ci ha fatto nascere di nuovo! (Romani 8:15-17)

         Per noi cristiani, Gesù è tutto.

         Gesù è il DIO che dobbiamo adorare e pregare. Non conosciamo nessun altro nome che ci è stato dato per questo scopo: il nuovo Nome di  DI DIO-PADRE? GESÙ CRISTO!

         Vogliamo il Padre? PreghiamoLo ed adoriamoLo chiamandolo COL NOME, l'unico NOME che conosciamo, l'unico nome che il Padre ci ha dato, l'unico nome che può essere santificato perché è l'unico nome che è stato offerto in sacrificio, l'unico nome davanti al quale si piegano tutte le ginocchia, l'unico nome che ha TUTTO in mano perché il Padre gliel'ha dato: GESÙ CRISTO!

         Il credente in Gesù è un credente scritturalista perché prende con serietà "tutto" ciò che viene dalla Bibbia, senza mettersi a discutere se qui la Bibbia ha detto bene, o se qui ancora la Bibbia ha sbagliato! A parte che non sarebbe neanche in grado di discutere con Dio!

         Viene in mente il caso di Giosuè che fermò il sole: è un esempio di come la verità di Dio, manipolata dagli uomini, che vogliono "verità scientifiche", possa diventare un inciampo, invece di un sostegno. Per costoro Giosuè avrebbe dovuto dire "Fermati o terra"?       Eppure il sole si fermò e questo serviva a Giosuè, e questo serve pure a noi, se vogliamo fare come Giosuè!

         Vogliamo pregare il Padre nel nome del Figlio? Bene:

         Padre Gesù,

         io ti prego di dire al Padre Tuo Celeste...

         Il Suo Nome è quello che dev'essere innalzato e davanti al quale si devono piegare tutte le ginocchia, in preghiera e in segno di sottomissione!

         Avere le ginocchia piegate davanti a Gesù e non pregarLo è il colmo dell'incoerenza!

         Nulla fa più ridere satana di questo!

"Ed è per ciò che Dio lo ha sovranamente innalzato e gli ha dato il nome che è al di sopra d'ogni nome, affinché nel nome di Gesù si pieghi ogni ginocchio nei cieli, sulla terra e sotto la terra, e ogni lingua confessi che Gesù Cristo è il Signore, alla gloria di Dio Padre." (Filippesi 2:9-11)

         Vogliamo essere ostili come gli ebrei di duemila anni fa, i quali contestavano ai discepoli di Gesù Cristo di aver "osato" dare al loro Dio "un nome" che escludeva tutti gli altri: proprio quello di Gesù, nel cui NOME Dio avrebbe confermato con segni e prodigi ogni vera predicazione!

         Cominciamo a vedere Gesù anche come nostro Padre e non solo come "fratello"? Bene, siamo sulla buona strada!

 

         Il Padre nostro è una preghiera SETTUPLA (di sette richieste) perché lo Spirito Santo è lo Spirito SETTUPLO di Dio: nessuno può capire pienamente il Padre Nostro se non colui che lo Spirito voglia "vivificare" e abbia fatto nascere di nuovo!

         I discepoli chiesero a Gesù: "Signore, insegnaci a pregare" e Gesù insegnò il Padre Nostro: non insegnò a pregare Lui, perché tocca a noi scoprire Chi è Lui!

         Similmente insegnò il Grande Comandamento dell'amore verso Dio, ma non disse che... Lui era il Dio da amare!

         A Pietro però glielo chiese: "Mi ami tu?"(Giovanni 21:15)

         Il cuore "paterno" del Maestro Gesù era ascoltato personalmente dall'apostolo Giovanni che  "Or, a tavola, inclinato sul seno di Gesù, stava uno dei discepoli, quello che Gesù amava" (Giovanni 13:23) Che rapporto veramente "paterno", protettivo, affettuoso, familiare e caldo Gesù mostrò nell’accettare che qualcuno gli si accoccolasse sul seno, come avrebbe fatto un qualunque padre o una qualunque madre col proprio figlio o con la propria figlia!

         Chi ha bisogno di un rapporto come quello che ebbe Giovanni, non ha che da chiederlo a Gesù: Egli è pronto ad accogliere sul suo seno paterno tutti coloro che lo cercano teneramente!

         Intanto ringraziamo Gesù sette volte:  

Gesù, Padre nostro che ora siedi sul trono celeste,

grazie per IL TUO NOME offerto in sacrificio,

grazie per il Regno di Gesù Cristo,

grazie per la volontà di Gesù Cristo fatta nei cieli e sulla terra,

grazie per la Tua Parola messa quotidianamente nei nostri cuori, come un pane quotidiano

grazie perché Tu ci perdoni come noi perdoniamo a chi ci offende o ci ha offeso,

grazie perché ci liberi dalla tentazione e da Satana!

Grazie, perché a Te appartengono nei secoli dei secoli, la lode, il Regno, la potenza e la gloria, Amen" 

         Il Padre "nostro" è Gesù stesso, cioè il nome del Dio-Padre offerto in sacrificio "vivente" (e quindi "eterno"). Gesù Cristo pregò il Padre, affinché offrisse in sacrificio Lui stesso in croce, affratellandoci tutti sotto un Dio-Figlio-Padre comune a tutti i Suoi credenti.

         Nella preghiera che Gesù ci ha insegnato, sono contenuti i segreti del "credente vincente": essa va letta col cuore rivolto a Gesù che la pronunciava!

 

         Gesù, Figlio UNIGENITO di Dio, diventato a sua volta PADRE di tanti altri "figliuoli  PRIMOGENITI":

Padre Nostro, che sei nei cieli, che io ti conosco col nome di Gesù Cristo, seduto sul trono celeste,

sia offerto in sacrificio sulla croce, il Tuo Nome, che è quello di Gesù Cristo, perché non c'è altro nome che è stato dato, venga il Tuo Regno che appartiene a Gesù Cristo, sia fatta in cielo come in terra la Tua volontà, sempre quella di Gesù Cristo dal quale noi siamo stati chiamati e adottati, dacci oggi il nostro pane quotidiano, quello di Gesù Cristo, il pane disceso dal cielo, rimettici i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori, esattamente come fece sulla croce Gesù Cristo, nostro perfetto esempio di fede, e non ci indurre in tentazione, poiché Gesù intercede per noi, ma liberaci dal male, che fugge appena sente pronunciato dalla nostra bocca il Nome di Gesù Cristo, il liberatore, poiché Tuo è il Regno, la potenza e la gloria.  Nei secoli dei secoli, Amen.

 

Gesù è PADRE NOSTRO dunque e NON CI SONO DUBBI, perché in questa preghiera NOI diamo del TU al NOSTRO PADRE che è nei cieli.

La cosa non è di poco conto, perché rivela una confidenza inusitata tra l’uomo e un Dio che non è più Altissimo ed irraggiungibile, ma vicino e tangibile come un DIO che sta “con noi”, proprio come un… Emmanuele.

Gesù disse: “Ogni potestà m'è stata data in cielo e sulla terra. Andate dunque, ammaestrate tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figliuolo e dello Spirito Santo, insegnando loro d'osservar tutte quante le cose che v'ho comandate. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell'età presente.” (Matteo 28:18-20)

Nel PADRE NOSTRO sta scritto anche VENGA IL TUO REGNO

Domandiamoci: il REGNO di chi è? Del Padre di Gesù o di Gesù? E’ importante perché c’è quel TUO che poi individua di quale Padre si tratti all’inizio della preghiera. Bene: Gesù è RE. Lui è un Re senza Regno? Assolutamente no, perché è  proprio Gesù che ha un Regno che non avrà mai fine.

Gesù qui ci insegna di chiedere al Padre che venga presto il giorno del suo Regno, per considerare la fine imminente della malvagità sulla terra che offende Colui che ci ha creati. Questo mondo malato che continuamente offende Dio, essendo manipolato da Satana, non è degno di rimanere troppo a lungo senza essere smosso. E se noi vogliamo vedere l’intervento di Dio, dobbiamo pregare che presto venga il tempo del suo Regno cui sarà gioia e letizia per l’eternità.

         Nel PADRE NOSTRO sta scritto anche rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori.

È importantissimo chiedere a Dio di rimetterci i nostri debiti, i nostri peccati, ed Egli ce li rimetterà, però per come noi li rimettiamo a coloro che ci offendono. Se Dio non ci rimette i nostri peccati, per non averli noi rimessi ad altri; se ne potrebbe andare in fumo tutto il tempo della nostra religiosità. Con i peccati addosso non si entra nel Regno di Dio. Perciò, bisogna che perdoniamo per essere perdonati. Ognuno che si converte a Dio, deve confessarGli che è un peccatore, bisognoso di perdono, e pronto a perdonare, allora, in modo che il Signore lo gradisca.

E poi sta anche scritto: non ci esporre alla tentazione, ma liberaci dal maligno. Il Signor Gesù sa, che la nostra carne è debole, e facilmente ci potrebbe far cadere nella tentazione. Vi sono tanti tipi di tentazioni, sia carnali che commerciali, e facciamo bene di chiedere al Padre di tenerci lontani da ogni tentazione. E però con la tentazione ci dà la forza di resistere, se noi siamo a Lui fedeli, perciò chiediamogli di tenere il maligno lontano da noi, cioè: l’antico tentatore, che cerca sempre di tirarci contro la volontà di Dio.

Dal Padre nostro ricaviamo anche considerazioni di natura pratica:

Non dire PADRE se ogni giorno non ti comporti da figlio.

Non dire NOSTRO se vivi isolato nel tuo egoismo oppure non ti ami, per amare gli altri con la stessa intensità

Non dire CHE SEI NEI CIELI se pensi solo alle cose terrene.

Non dire SIA SANTIFICATO IL TUO NOME se non onori l'Autore della tua salvezza e non accetti il sacrificio di Cristo sulla croce.

Non dire VENGA IL TUO REGNO se pensi solo al successo materiale o vivi nelle tenebre.

Non dire SIA FATTA LA TUA VOLONTÀ se non l'accetti, quando è dolorosa o contraria agli interessi del mondo.

Non dire IN TERRA COM'È FATTA IN CIELO se ti isoli per il cielo e non servi il Signore sulla terra.

Non dire DACCI OGGI IL NOSTRO PANE QUOTIDIANO se non ti preoccupi di chi ha fame e non fai nulla per dare sia il pane materiale che quello spirituale.

Non dire PERDONA I NOSTRI DEBITI se conservi un rancore verso tuo fratello.

Non dire COME NOI LI PERDONIAMO AI NOSTRI DEBITORI se non sopporti il tuo prossimo.

Non dire NON ESPORCI ALLA TENTAZIONE se hai intenzione di continuare a peccare.

Non dire LIBERACI DAL MALE se non prendi posizione contro il male.

Non aggiungere POICHÈ TUO È IL REGNO, LA POTENZA E LA GLORIA, se non metti Gesù al primo posto e non Lo lodi, non Lo ringrazi e non Lo adori veramente.

Non dire AMEN se non prendi sul serio le parole del Padre Nostro e della Parola di Dio.

 

 

PREGIUDIZI, PRECONCETTI ED EQUIVOCI

I cosiddetti “trinitari” hanno difeso la distinzione netta fra Padre, Figlio e Spirito Santo. Per far questo, hanno negato che Gesù potesse essere il Padre. In pratica la separazione delle Persone comporterebbe anche la separazione dei ruoli. Ciò però è falso, perché le Tre Persone hanno creato insieme, hanno testimoniato insieme e sono Uno. Al battesimo di Gesù le Tre Persone stavano tutte e tre lì.

Ai trinitari è dovuta, in gran parte, tutta la confusione nelle traduzioni. Va infatti detto che, fin quando la lingua greca è stata la lingua internazionale per i primi tre secoli di cristianesimo, la posizione di Gesù risultava univoca e chiara, soprattutto in rapporto alla Sua qualità di Padre della Chiesa.

Quando poi il latino ha soppiantato il greco, sono cominciati i guai e Cristo è stato messo bonariamente da parte, in nome di una maggiore chiarezza trinitaria. C’erano infatti nel medioevo le furibonde lotte fra trinitari ed unitari, che determinarono la gran parte degli abusi di traduzione.

Infatti nell’Evangelo troviamo passi in cui il termine di Padre va attribuito al Padre di Gesù e altre volte a Gesù stesso. Questa distinzione è stata purtroppo confusa nei secoli e si trascina ancora adesso nella forma di varie abitudini ecclesiali deformate. Si prega il Padre e non il Figlio; si considera Signore, il Padre di Gesù e non Gesù stesso; si prega il Padre nel Nome di Gesù intendendo che attraverso Gesù si può arrivare a pregare direttamente il Padre di Gesù…

Non è infrequente inoltre ascoltare preghiere in cui si prega il Dio-Padre come Signore, così come farebbe lo stesso Gesù: credersi “figli di Dio-Padre” è una eresia che ha portato lentamente a sostituirsi a Gesù stesso in posizione “vicaria”. Lo stesso Moon, ex pastore pentecostale coreano, credendosi “figlio” di Dio, si è equiparato a Gesù Cristo, creando ina delle più sconvolgenti sette di questi ultimi tempi…

Solo il testo greco può essere allora invocato per rimettere le cose a posto, dal momento che Gesù è “figlio” come uiòs (figlio maschio) e noi credenti “tecnòn” (figliolanza neutra come indicato da Giovanni 1:12)

 

Alcune obiezioni dimostrano i preconcetti che si hanno riguardo alla “paternità” di Gesù.

 

1) Se Gesù è “fratello”, può essere anche “Padre”?

Dai passi biblici si ricava che è “fratello” quando è il Cristo, cioè Gesù-uomo, mentre è Padre quando è Dio!

Gesù è fratello con i fratelli “carnali” nati da Maria e Giuseppe, dopo la sua nascita: (Atti 1:14.). Gesù è fratello carnale  nella sola occasione della Sua resurrezione: (Matteo 28:10 e 17)

         Il termine fratello dei credenti è associato a quello di Cristo per indicare la condizione di tutti coloro che credono in Cristo TRA DI LORO: Romani 9:3; 14:15; 15:30; 1 Corinzi 1:1,10; 3:1; 8:12; 15:31; 2 Corinzi 1:1; 8:23; Galati 2:4; 6:18; Colossesi 1:1; 1 Tessolonicesi 2:14; 3:2; 4:1; 2 Tessolonicesi 2:1; 3:6; 1 Timoteo 4:6; Filippesi 1:1;  Ebrei 3:1; 10:19; Giacomo 2:1; Giuda 1:1; Apocalisse 1:9; 12:10; 19:10.

         Possiamo tranquillamente pregare così,

Caro Gesù, Figlio di Dio e Dio stesso, Signore mio, nostro Padre seduto sul trono celeste,

santificami, dandomi l'occasione di leggere la Parola di Dio e un tempo giornaliero di preghiera!

Metti su di me l’unzione della Tua Grazia e usami per l’avanzamento del Tuo regno sulla Terra.

Amen

 

2) “Se siamo figli, siamo anche eredi; eredi di Dio e coeredi di Cristo, se veramente soffriamo con lui, per essere anche glorificati con lui.” (Romani 8:17)

Se non sappiamo che Gesù è TUTTO cadremmo nell’errore di dare a Dio Padre un posto in questo verso che non può essere dato.

“Se siamo figli eredi di DIO (Gesù e non il Padre) e CO-eredi di CRISTO (Gesù Cristo – UOMO come L’UNTO), se veramente soffriamo con lui (Gesù Cristo), per essere anche glorificati con lui (Gesù Cristo)

         La Parola bisogna anche saperla leggere, con lo “spirito” giusto!

 

3) Altro equivoco: “affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; poiché egli fa levare il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti.” (Matteo 5:45)

Ma come avrebbe dovuto dire, affinché siate "miei figli"? Lo poteva dire così come lo ha detto nell’Evangelo di Giovanni 3:13 “E nessuno è salito in cielo, se non colui che è disceso dal cielo: il Figliuol dell'uomo che è nel cielo.” Come si può notare Gesù sta parlando con Nicodemo, ma Gesù contemporaneamente dice di essere ANCHE NEL CIELO.

 

4) Vi sono ancora differenze fra figlio di Dio e Cristo? Le differenze sono nel considerare volta per volta Gesù come Dio (perché è Dio!) e come “Dio che salva” (questo è il significato di Gesù!) e il Cristo che è Gesù incarnato e unto come re e sacerdote. Vediamo per esempio: “…perché siete tutti figli di Dio (di Gesù Dio) per la fede in Cristo Gesù, per la fede cioè in ciò che si è manifestato a noi sulla croce ed è risuscitato, come primizia dei risorti.” (Gal. 3:26)

 

5) Altro passo: “Sopportate queste cose per la vostra correzione. Dio vi tratta come figli; infatti, qual è il figlio che il padre non corregga?” (Ebrei 12: 7) Pensare che Gesù non corregga i credenti, significa negare l’evidenza di tutta la storia cristiana di questi due ultimi millenni!

 

6) Infine nel passo seguente non si nega assolutamente che Gesù non sia Padre Nostro. “Vedete quale amore ci ha manifestato il Padre, dandoci di essere chiamati figli di Dio!” (1 Giov. 3:1) Se vogliamo meglio spiegare questo verso potremmo chiarirlo nel modo seguente: “Vedete quale amore ci ha manifestato il Padre (Dio-Padre), dandoci di essere chiamati figli di Dio (di Dio-Figlio)!” Non capire questo, significa pensare che Gesù non sia Dio, e questo è gravissimo!

 

ERRORI DI TRADUZIONE

Chi sono stati i traduttori della Bibbia? Erano persone con una loro visione teologica particolare e con una loro “religione” ben strutturata da difendere!

Ciò ha comportato madornali, incredibili e grossolani errori di traduzione che hanno causato sempre tanto danno negli ignari lettori! Ci sono errori di traduzione in tantissimi passi e non mancano errori di traduzione anche per quanto attiene alla figura di Gesù Cristo come “Padre”.

Finora abbiamo fatto un discorso aperto, franco e chiaro della Parola di Dio, ma quanto seguirà potrebbe scandalizzare i semplici nel vedere come tanti pastori, tanti religiosi siano stati solo "professionisti della Parola" e non collaboratori di Cristo.

Chi pensa di non aver più bisogno di scoprire lati nascosti della realtà di Cristo, in effetti ha chiuso il cuore e la mente, rifugiandosi ancora una volta in una forma pericolosa di religiosità. Io ne ho fatto le spese quando ho avuto rapporti con pastori e responsabili di chiese.

Si tratta di non scendere a compromessi e di considerare Gesù come "merce non in svendita": se qualcuno non dovesse più gradire quello che ci diciamo, in piena franchezza e semplicità, è meglio che si auto-escluda, piuttosto che offendere le sue orecchie, non più abituate a mettersi in discussione. E’ molto utile la decisione di perderne uno, per farne entrare cento!

Occorre allora cercare di ridare a Gesù il ruolo di Padre, sapendo che, come i Signori sono DUE (Dio-Padre e Dio-Figlio), così anche i PADRI sono DUE. Il Padre di Gesù e il Padre Nostro Gesù Cristo. Tantissimi sono i passi biblici inconfutabili in cui Gesù è indicato come Padre e noi come SUOI FIGLI.

La difficoltà è allora quella di vedere caso per caso, quando un passo è riferito a Dio-Padre e quando un altro passo è riferito a Dio-Figlio.

 

Facciamo degli esempi.

1)  Efesini 6:23-24 Gesù è espressamente chiamato PADRE in un passo tradotto male: “Pace ai fratelli e amore con fede, da Dio Padre e dal Signor Gesù Cristo. La grazia sia con tutti quelli che amano il Signore nostro Gesù Cristo in sincerità.” Ebbene la preposizione “dal” in greco non c’è, per cui gli antichi credenti del primo secolo leggevano così: “Pace ai fratelli e amore con fede, da Dio Padre e Signore Gesù Cristo.!

Quando invece si è voluto intendere sia Dio-Padre che Dio-Figlio, la preposizione è stata messa!!! Guardiamo questo passo: in 2 Giovanni 1:3 “grazia, misericordia, pace saranno con noi da Dio Padre e da Gesù Cristo il Figliuolo del Padre, in verità e in amore.” Infatti in greco troviamo: “estai meth emon charis eleos eirene para theou patros kai para kuriou iesou christou tou uiou tou patros en aletheia kai agape”

 

2) Simile al passo di  2 Tessalonicesi 2:16-17 citato prima, è quello di 1 Tessalonicesi 3:11. Ecco cosa troviamo scritto: “Ora Iddio stesso, nostro Padre, e il Signor nostro Gesù ci appianino la via per venir da voi;” Prendete una qualunque Bibbia e controllate se non è scritto proprio così!

         Qui la traduzione italiana afferma che ci sono DUE PERSONE e il verbo è al PLURALE!!!

Ciò non corrisponde assolutamente al testo greco, dove le persone sono UNA sola e il verbo è al SINGOLARE. Pazzesco! E’ una vera turlupinatura ed andrebbero denunciati per reati contro la fede pubblica e per abuso della credibilità popolare!

 Si afferma invece che Gesù è sia Dio sia Padre nostro, sia Signore e tutti e tre in Cristo, fanno in modo di appianare la via per far incontrare i Tessalonicesi con Paolo.

Infatti il testo originale greco dice: “autos de o theos kai pater emon kai o kurios emon iesous christos kateuthunai ten odon emon pros umas”

Ed ecco la traduzione letterale: "Dio stesso dunque e Padre nostro e Signore nostro Gesù Cristo appiani la via nostra verso di voi"

Qui, in greco, Gesù è indicato come “Dio stesso, Padre nostro e Signore nostro” e il verbo riferendosi a Gesù Cristo… è alla terza persona SINGOLARE

Che dire? Clamoroso! Non ho parole.

Perché hanno tradotto male?

I traduttori hanno sempre avuto i loro pregiudizi, i loro modi di pregare, le loro dottrine e si sono lasciati condizionare, forzando il testo greco, per adattarlo alle loro convinzioni: Gesù è il Figlio di Dio e Dio è il Padre.

Ciò non è vero perché Gesù è anche Padre, in quanto la qualità di Dio è inscindibile da quella di Padre.

 

3) In I Giovanni 2:24 c’è ripetuta la preposizione greca en, ad indicare volutamente la distinzione fra DUE persone: “Quant'è a voi, dimori in voi quel che avete udito dal principio. Se quel che avete udito dal principio dimora in voi, anche voi dimorerete nel Figliuolo e nel Padre.”

In questo caso siamo autorizzati a tradurre esattamente così come sta scritto, senza interpretare o adattare a ciò che abbiamo capito.

In tutti gli altri passi in cui si distinguerebbero le due figure del Padre e del Figlio NON TROVIAMO la doppia preposizione e quindi NON SIAMO AUTORIZZATI dalla Scrittura a commettere il grave errore di operare una distinzione che in greco NON C’E’!

Se vogliamo procedere per opinioni, convinzioni ed interpretazioni, non stiamo facendo un’opera di traduzione, ma di massacro del testo originale greco.

Infatti dovremmo rispettare la Parola di Dio, piuttosto che torcerla per nostro piacere di trovare ciò che vogliamo a tutti i costi trovare: se infatti vogliamo vedere "rosso" e chiediamo l'appoggio delle Scritture, vedremo tanti passi che ci conforteranno…

 

4) II Pietro 1:1-2 “1:1 Simon Pietro, servo e apostolo di Gesù Cristo, a coloro che hanno ottenuto una fede preziosa quanto la nostra nella giustizia del nostro Dio e Salvatore Gesù Cristo: 1:2 grazia e pace vi siano moltiplicate nella conoscenza di Dio e di Gesù, il nostro Signore.

Come si può notare abbiamo al versetto uno la dichiarazione di  Pietro come apostolo di UNA Persona (Gesù Cristo) e successivamente dice di incoraggiare nella conoscenza di DUE  persone (Dio e Gesù)

Ciò non corrisponde al testo greco che dice così, tradotto alla lettera: “ 1:1 Simon Pietro, servo e apostolo di Gesù Cristo, a coloro che hanno ottenuto una fede preziosa quanto la nostra nella giustizia del nostro Dio e Salvatore Gesù Cristo: 1:2 grazia e pace vi siano moltiplicate nella conoscenza di Dio e Gesù, il nostro Signore.

Dio e Gesù sono la stessa Persona, perché il Dio di cui si parla lo ha detto nel versetto uno e il Gesù è “il Dio che salva” in versione ebraica, con la spiegazione che questi due attributi appartengono entrambi al Signore Nostro!

 

5) I Timoteo 1:2 “a Timoteo mio vero figliuolo in fede, grazia, misericordia, pace, da Dio Padre e (da) Cristo Gesù il Signore nostro”. (in gr. timotheo gnesio tekno en pistei charis eleos eirene apo theou patros emon kai christou iesou tou kuriou emon)

 

6) Stessa cosa in II Timoteo 1:2 “a Timoteo, mio diletto figliuolo, grazia, misericordia, pace da Dio Padre e (da) Cristo Gesù il Signore nostro”. (in gr. timotheo agapeto tekno charis eleos eirene apo theou patros kai christou iesou tou kuriou emon)

 

7) Romani 1:7. Leggiamo la traduzione parola per parola:

"...grazia   a voi      e      pace     da      Dio     Padre    nostro     e    Signore   Gesù     Cristo."

"...charis   humin   kai   eirênê   apo   theou   patros   hêmôn   kai   kuriou  Iêsou  Christou."

La traduzione interlineare mostra chiaramente che NON C’È la preposizione che separa Dio Padre nostro dal Signore Gesù Cristo. La stessa costruzione la troviamo anche in 1Corinzi 1:3; 2Corinzi 1:2; Galati 1:3; Efesini 1:2; Filippesi 1:2; 1Tessalonicesi 1:1; 2 Tessalonicesi 1:2; e Filemone 1:3

 

8) 1 Corinzi 8:6 "tuttavia per noi c'è un solo Dio, il Padre, dal quale sono tutte le cose, e noi viviamo per lui, e un solo Signore, Gesù Cristo, mediante il quale sono tutte le cose, e mediante il quale anche noi siamo."

In questo passo potremmo pensare che Paolo si riferisse al Padre del nostro Signore Gesù Cristo, in Tito lui spiega chi è Quel Dio: Gesù Cristo! Lì troviamo scritto: “…aspettando la beata speranza e l'apparizione della gloria del nostro grande Dio e Salvatore, Cristo Gesù” e noi aspettiamo la manifestazione o la venuta di Gesù e non del Padre. Si capisce chiaramente che questo Dio al di sopra di tutti è il Messia.

 

 

QUATTRO SCRITTI ESEMPLARI

 

1) INCORAGGIAMENTO PER IL VIAGGIO TERRENO

Compilato da Barry Adams

 

Figlio mio,

Può essere che non mi conosci, ma io ti conosco… (Salmo 139:1)

Io so quando ti siedi e quando ti alzi … (Salmo 139:21)

Conosco in fondo tutte le tue vie …  (Salmo 139:3)

Ogni capello sulla tua testa è contato …  (Matteo 10:29-31)

Alla mia immagine ti ho creato … (Genesi 1:27)

In me tu vivi e ti muovi ed hai esistenza, sei la mia progenie … (Atti 17:28)

 

Ti conoscevo prima di averti formato nel seno di tua madre (Geremia 1:4-5)

Ti ho scelto, quando formai la creazione … (Efesini 1:11-12)

Non sei un errore, tutti i tuoi giorni sono scritti nel mio libro … (Salmo 139:15-16)

Ho determinato l’orario giusto della tua nascita e i confini della tua abitazione … (Atti 17:26 )

In modo meraviglioso e stupendo sei stato formato … (Salmo 139:14)

Ti ho tessuto nel seno di tua madre … (Salmo 139:18)

Ti sto sostenendo, fin dal seno materno … (Salmo 71:6)

 

Sono stato rappresentato male da coloro che non mi conoscono... (Giovanni 8: 41-44 )

Non sono distante o arrabbiato, sono l’espressione completa dell’amore (Giovanni 4:16 )

E’ mio desiderio riempirti di amore … (1 Giovanni 3:1)

Semplicemente perché sei il mio figliolo, e io sono tuo Padre… (1 Giovanni 3:1)

Ti offro molto di più di quanto tuo padre terreno avrebbe potuto offrirti... (Matteo 7:11)

Io sono il Padre perfetto... (Matteo 5:48)

Ogni dono buono e perfetto che tu ricevi vieni dalla mia mano (Giac. 1:17)

Io sono colui che provvede per te e viene incontro ad ogni tuo bisogno … (Matteo 6:31-33)

Il mio piano per il tuo futuro è stato sempre pieno di speranza (Ger. 21:11)

Perché ti amo d’un amore eterno … (Geremia 31:3)

 

I miei pensieri verso di te sono più numerosi della sabbia (Salmo 139:17-18)

Gioisco su di te cantando, non cesserò di farti del bene… (Geremia 32:40)

Tu sei il mio tesoro particolare … (Esodo 19:5)

Desidero stabilirti con tutto il mio cuore con tutta l’anima (Geremia 32:41)

Ti mostrerò cose grandi, gloriose che tu non conosci… (Geremia 33:3)

Se mi cerchi con tutto il tuo cuore… mi troverai … (Deuteronomio 4:29)

Gioisci in me, io ti darò il desiderio del tuo cuore … (Salmo 37:4)

Sono io che ti ho dato i desideri (Filippesi 3:20)

Sono capace di fare per te più di quanto tu potrai immaginarti (Efesini 3:20)

Io sono il tuo grande coraggio … (2 Tessalonicesi 2:16-17)

Sono il Padre che ti consola in ogni tua afflizione … (2 Corinzi 1:3-4)

Quando il tuo cuore é spezzato, io ti sono vicino… (Salmo 34:18)

Come un pastore che raccoglie il suo agnello, ti ho portato vicino al mio cuore … (Isaia 40:11)

Un giorno asciugherò ogni lacrima dai tuoi occhi … porterò via ogni dolore che hai sofferto su questa terra. (Rivelazione 21:3-4)

 

Io sono il tuo Padre e ti amo come amo mio figlio, Gesù… (Giovanni 17-23)

In Gesù il mio amore perfetto per te è rivelato … (Giovanni 17:26)

Lui rappresenta la mia esistenza … (Ebrei 1:3)

E’ venuto a dimostrare che Io Sono con te, non contro di te...(Romani 8:31)

Ti dico che non conto i tuoi peccati … (2 Corinzi 5:18-19)

La Mia morte era l’ultima espressione del mio amore per te… (1 Giovanni 4:10)

Ho dato tutto il mio amore per avere il tuo amore … (Romani 8:31-32 )

Se tu ricevi il dono di mio figlio Gesù, invitandolo nel tuo cuore,  ricevi me… (1 Giovanni 2:23)

E nulla mai più ti separerà dal mio amore … (Romani 8:38-39)

Ritorna a casa mio figliolo, ravvediti, faremo gran festa… (Luca 15:17 )

Sono sempre stato Padre e sarò sempre Padre … (Efesini 3:14-15)

La mia domanda è … “Vuoi essere mio figliolo?” …  (Giovanni `1:12-13)

Ti aspetto …  (Luca 15:11-31)

Con amore, Gesù, tuo PADRE E DIO ONNIPOTENTE

 

 

 

2) UN CANTO DELL’INNARIO CRISTIANO

Evangelico del 1960 delle Chiese Metodiste Valdesi e Battiste, all’inno 151, così recitava:

 

Padre nostro che in cielo dimori

del Tuo Nome esaltiam la virtù.

Su noi regna e sia fatto, Signore,

come in ciel Tuo Volere quaggiù.

 

Oggi il pan quotidiano ci doni

e le offese rimettici ancor,

come ognuno di noi le perdona

al fratello che ci è debitor.

 

Poi  ci preservi con mano paterna

dalle insidie del gran tentator;

Tu sol regni potente ed eterno

Tu fedele e glorioso Gesù.

 

Padre Nostro provvedi ad ognuno

Dei presenti che pregano a Te;

Tu or leggi il cuor di ciascuno

Riunito intorno a Gesù.

 

Spirito Santo sovvieni ai bisogni

e manifesta il Tuo amore fra noi.

Tu sol parli, potente ed eterno,

Tu, verace e glorioso Signor.

 

Come si può vedere, ogni riferimento a Cristo è volutamente evidenziato! Gesù, è detto, è il Padre che in Cielo dimora e a questo Padre noi diamo confidenzialmente del “tu”!

“Chi vince erediterà queste cose; e io gli sarò Dio, ed egli mi sarà figliuolo” (Apocalisse 21:7)

 

 

3) LETTERA PERSONALE AI LETTORI

Finalmente posso parlarti!

È trascorso molto tempo da quando ti ho dato il primo respiro, ostacoli di diverso genere hanno impedito questo dialogo, mi presterai attenzione e conoscerai la risposta che stai cercando e che IO soltanto posso rivelarti.

Sai che la tua vita vale più di tutto l'oro del mondo, vale più del sole che splende nel cielo, della luna che rischiara la notte, delle stelle dell'intero firmamento.... e sai perché?

Perché IO ti ho creato a mia stessa immagine e somiglianza!

Nel tuo cuore, come in tutti i mortali ho intravisto la radice del peccato, questa è la causa della tua inquietudine interiore che ti consuma giorno dopo giorno e alla fine dovrai affrontare l'eternità, ma IO ho avuto misericordia di te e ho già preparato un piano di salvezza eterna per te, ho dovuto pagare un prezzo molto alto per attuarlo.

Si trattava di offrire la mia vita in cambio della tua.

Senza esitare mi consegnai nelle mani dei carnefici, schernito, frustato a sangue, insultato, beffato... spingendomi con una pesante croce, morte più infame, verso il Calvario...

Su quel calvario ho dato la Mia vita in cambio della tua.

Violenti colpi di martello sui chiodi laceravano la mia carne attraversando le mie mani e i miei piedi, tutti notarono il mio volto sereno, nessun condannato si era comportato così, c'era una ragione importante... quella ragione sei TU caro amico che leggi, perchè IO ti amo di un amore eterno e tu sei prezioso agli occhi miei!

Sono trascorsi più di 2000 anni da quando ho compiuto tale sacrificio, ma il Mio Sangue prezioso continua a scorrere per salvare e liberare chiunque riconosce il proprio peccato al fine di evitare il disastro eterno.

Caro amico,

forse tutto ciò al momento non ti interessa e terrai lontano queste parole, ma sappi che il mio amore non si allontanerà mai da te e anche se tu vorrai distruggere queste parole riducendo questo foglio in minutissimi pezzettini e disperderli al vento, sappi che anche il più piccolo di questi pezzettini continuerà a gridare che IO TI AMO!

 

Gesù

 

4) PREGHIERA DI ARRENDIMENTO A GESÙ

Gesù era PADRE anche per Charles de Foucauld, un secolo fa... Ecco la sua preghiera di “arrendimento”. 

 

GESÙ,  
Io mi abbandono nelle Tue mani;  
fai di me quello che vuoi.  
Qualunque cosa che Tu puoi fare, io Ti ringrazio:  
Io sono pronto per tutto, io accetto tutto.  
Fai solamente che la Tua volontà sia fatta in me,  
ed in tutte le Sue creature - 
Io non desidero altro all'infuori di questo, o Signore.  
  
Nelle Tue mani affido la mia anima;  
e Te la offro con tutto l'amore del mio cuore,  
perché io Ti amo Signore,  
e ho così bisogno di darti me stesso,  
da arrendermi completamente nelle Tue mani  
senza riserva,  
e con fiducia illimitata,  
 Perché Tu sei mio Padre.  
  
Charles il de Foucauld (1858-1916)

 

Chi vuole leggere la preghiera in inglese, eccone il testo 

 

Prayer of Abandonment

 

JESUS,

I abandon myself into your hands;
do with me what you will.
Whatever you may do, I thank you:
I am ready for all, I accept all.
Let only your will be done in me,
and in all Your creatures -
I wish no more than this, O Lord.

 

Into your hands I commend my soul;
I offer it to you with all the love of my heart,
for I love you Lord,
and so need to give myself,
to surrender myself into your hands,
without reserve,
and with boundless confidence,

For you are my Father.

 

Charles de Foucauld (1858-1916)

 

 

 

CHI BISOGNA PREGARE?

Un discorso sul pregare Gesù Cristo, l’Unico pregabile, sempre e comunque, lo deve dire chiaramente e come premessa. Nessun intento apologetico sulla preghiera può prescindere dal parlare dei rapporti tra il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo, perché tutta la Trinità è DIO.

Il fatto che noi conosciamo Gesù-Dio, ciò non esclude che siano Dio anche il Padre e lo Spirito Santo, che però non vogliono essere pregati, in quanto Dio-Padre vuole che il Figlio sia innalzato e lo Spirito Santo vuole guidare per far pregare e conoscere Gesù Cristo, il Messia.

Dio-Padre va ringraziato e lodato. Lo Spirito Santo vuole la comunione per innalzare Gesù Cristo e proclamarlo Signore di tutto in tutti.

Il nocciolo della questione che indica come Gesù come Padre Nostro è che Gesù non ha mai confuso Se Stesso con Suo Padre.

Il Padre lo ha mandato: Egli è il Figlio di Dio, e come tale è Dio. Da un Dio nasce solamente un Dio.

Come Dio, generato da Dio-Padre, Egli chiede e merita l’adorazione, la preghiera, la lode, la gloria, e tutto ciò che spetta al Dio Creatore, essendo Lui il Creatore di tutto, insieme a Suo Padre e allo Spirito Santo.

Negare o dimenticare che Gesù è stato “mandato”, significa negare il Suo Ruolo in seno alla Trinità.

                             

Negare o dimenticare che lo Spirito Santo è Dio, significa negare il Suo Ruolo in mezzo ai credenti e il Suo Ruolo di “creatore” dei credenti, come “inseminatore” di vita eterna.

         In Gesù si crede, perché mandato da Dio-Padre e nello Spirito Santo riceviamo la nuova nascita.

Questa è la base teologica intorno alla quale ruota tutto l’Evangelo, con preghiere, canti, salmi, inni, prediche, dottrine, manifestazioni spirituali, effusioni, battesimi, e tutto il resto.

Gesù è Padre! Lo afferma la Scrittura che non può essere contraddetta, né negata! Stop.

La preghiera del “Padre nostro” insegnato da Gesù era riferita a Lui stesso: infatti sta scritto VOI PREGATE. Non avrebbe potuto dire diversamente, perché Lui non era ancora stato assunto in cielo, a sedersi sul trono. Lui non avrebbe potuto dire PREGHIAMO il Padre Nostro, perché Lui pregava  e prega sempre SUO PADRE.

Tutti i passi indicano sempre questa distinzione, senza confusione e senza equivoci.

Chi vuole intendere, intenda.

Dio-Padre sta anche in Gesù, nostro Padre ed è importante proprio la dichiarazione che Gesù fece a Maddalena dopo la resurrezione: “Gesù le disse: "Maria!" Ella, voltatasi, gli disse in ebraico: "Rabbunì!" che vuol dire: "Maestro!" Gesù le disse: "Non trattenermi, perché non sono ancora salito al Padre; ma va' dai miei fratelli, e di' loro: Io salgo al Padre mio e Padre vostro, al Dio mio e Dio vostro". (Giovanni 20:16-17)

Qualche versetto dopo poi troviamo: “Allora Gesù disse loro di nuovo: "Pace a voi! Come il Padre mi ha mandato, anch'io mando voi". Giovanni 20:21

Il Dio-Padre ha mandato il Dio-Figlio ed ora il Padre-Gesù manda i discepoli. Se capiamo bene, senza preconcetti e pregiudizi, si nota che Gesù indica Dio-Padre anche come Suo Padre e ciò è vero, ma poi lo indichi anche come Suo Dio oltre che nostro.

Che vuol dire questo?

Vuol dire che Gesù riconosce che Dio-Padre è Dio e tale deve essere considerato anche da NOI.

Che Dio Padre sia NOSTRO DIO, come lo Spirito Santo, indicato come Dio in tanti passi, ci deve far comprendere il valore che Gesù dà alla Trinità e al Padre che è co-Padre e co-Dio con Gesù.

Se mancasse questa dichiarazione di Gesù Risorto, Dio padre sarebbe nostro…NONNO!

Così non sia, perché così non è!

E’ possibile non capire la Scrittura?

Sicuramente, dato che anche i discepoli al sepolcro stavano sullo stesso piano: “non avevano ancora capito la Scrittura…” (Giovanni 20:9)

Che significa questo? Che nessuno nasce imparato, e nessun credente può dire di aver imparato tutto e subito già dal momento della sua nuova nascita. Si cresce, si deve crescere nella conoscenza di Gesù, fino ad arrivare all’altezza di Gesù, come uomini fatti e maturi.

Se manca questa crescita, rimaniamo attaccati al latte spirituale messo dentro il biberon, senza mangiare il cibo solido presente alla tavola di Cristo.

Attenzione: ci sono miliardi di impedimenti che possono impedire la nostra crescita, tutti dipendenti dalla mancanza del pane quotidiano.

Attenzione a chi vi nutre con la Parola di Dio e a chi vi dà il cibo. Troppo spesso troviamo solo zuppa di latte, se non addirittura il piatto vuoto!

Troppo spesso ci siamo diretti a fonti sbagliate, invece di rivolgerci all’unica fonte d’acqua viva: Gesù Cristo che ci guida tramite lo Spirito Santo.

Attenzione a chi è invidioso della nostra crescita, a tal punto da temerla…

Capire che ci sono DUE PADRI (TRE con lo Spirito Santo che ha messo il suo seme eterno in noi, generandoci di nuovo) è come capire che ci sono DUE SIGNORI (TRE con lo Spirito Santo che “signoreggia” sulla chiesa di Cristo, se glieLo permettiamo…)

Ma sia ben chiaro che il PADRE NOSTRO è Gesù Cristo, e che il Signore NOSTRO è solo Gesù Cristo.

Lo stesso passo di Giovanni cap.20 infatti continua dicendo che “Maria Maddalena andò ad annunciare ai discepoli che aveva visto il Signore”.

Il Signore Dio-Padre? E’ questo che si vuole intendere? Spero di no!

Subito dopo “i discepoli dunque, veduto il Signore, si rallegrarono.” (Giovanni 20:20)

Il Signore Dio-Padre? E’ questo che si vuole intendere? Speriamo di no!

Ancora dopo Gesù “soffiò su di loro e disse: "Ricevete lo Spirito Santo!” (Giovanni 20:22)

Dio-Padre fece questo? Speriamo che nessuno capisca male!

Il Dio che veniva pregati negli Atti degli apostoli è sempre e comunque Gesù Cristo, nostro Dio e Padre: se infatti si va a vedere Atti 12:5, 16;25 e 27,35 troviamo che i credenti del primo secolo pregavano Dio. Ma quale Dio?

Il Theòs di cui si parla sempre, era Gesù Cristo!

Se vogliamo scoprirlo anche noi, nonostante le traduzioni malsane, leggiamo Atti 4:24 e 4:29. Theòs è il Despota che ha fatto i cieli e la terra (Gesù Cristo) e il Kyrie che ha i servi che annunciano la Sua Parola (Gesù Cristo)

Conseguenza nefasta per i credenti che non pregano Gesù Cristo: siccome è Gesù che soffia lo Spirito Santo, solo così possono rivendicare l’autorità di sciogliere e legare, e “A chi perdonerete i peccati, saranno perdonati; a chi li riterrete, saranno ritenuti” (Giovanni 20:23)

Troppe volte abbiamo visto l’impotenza dei credenti, ma dietro cosa c’è?

Una impostazione dottrinale sbagliata.

Per carità, non accusiamo nessuno, ma per carità, mettiamoci in regola con Gesù!

PreghiamoLo!

Gesù il destinatario di tutte le preghiere proprio perché è il Mediatore. È poi Lui che le porta a Suo Padre. Qualcuno potrebbe non capire questo e fare mille obiezioni, ma la “realtà” di Gesù Cristo è questa: il Mediatore è anche Dio, pienamente Dio e… perfettamente Dio! È come dire che in un processo, l’avvocato mediatore è anche il giudice…

 

 

         È sbagliato pregare “il Padre nel Nome di Gesù”, ma è esatto pregare il Padre e Gesù insieme, come se fossero la stessa Volontà. Nel Figlio è contenuto il Padre, ma nel Padre non è specificato il Figlio!

         Il danno purtroppo è stato fatto nei secoli dai pastori traduttori, che hanno voluto tradurre dal greco immettendo la visione della loro impostazione teologico-dottrinale piuttosto della fedeltà al testo originale.

         Nella Versione Riveduta al versetto 24 di Atti 4 e al versetto 29 si traduce il testo greco SEMPRE col termine “SIGNORE”; la stessa cosa avviene nelle traduzioni della Nuova Riveduta e nella Nuova Diodati e in tutte le traduzioni, anche inglesi ed americane (Lord... Lord...).

Il testo greco però ci offre DUE termini di Gesù: il DESPOTA (Dio Creatore) e il KIRIE (Gesù Cristo, il Figlio di Dio)!

         Esaminiamo i versetti di Atti cap. 4:

24) Ed essi, uditele, alzaron di pari consentimento la voce a Dio, e dissero: “Signore (despota(), tu sei Colui che ha fatto il cielo, la terra, il mare e tutte le cose che sono in essi; (Gesù Cristo)

25) Colui che mediante lo Spirito Santo, per bocca del  padre nostro e tuo servitore Davide, ha detto: Perché hanno fremuto le genti, e hanno i popoli macchinato cose vane?

26) I re della terra si sono fatti avanti, e i principi si sono  radunati assieme contro al Signore (kuriou), e contro al suo unto.

27) E invero in questa città, contro al tuo santo servitore (altri traduce: figlio) Gesù che tu hai unto, si sono radunati Erode e Ponzio Pilato, insieme coi Gentili e tutto il popolo d'Israele,

28) per far tutte le cose che la tua mano e il tuo consiglio avevano  innanzi determinato che avvenissero.

29) E adesso, Signore (kurie), (Gesù Cristo) considera le loro minacce, e concedi ai tuoi servitori di annunziar la tua parola con ogni franchezza,

30) stendendo la tua mano per guarire, e perché si facciano segni e prodigi mediante il nome del tuo santo servitore (altri traduce: figlio) Gesù.”

 

         In greco si nota che l’invocazione venne fatta al DESPOTA, cioè al Signore incontrastato, Colui che comanda e da cui tutte le cose hanno origine.

         A Dio gli apostoli resero noto che i capi religiosi e politici con i loro rispettivi seguaci, stavano andando contro il SIGNORE (Gesù Cristo) e soprattutto contro la figura con la quale il SIGNORE si era manifestata al popolo d’Israele: il CRISTO, cioè l’Unto e il Messia.

         Successivamente si rivolsero al KIRIE (versetto 29), al Signore, di cui si riconobbero “servi”: ciò era giusto perché gli apostoli si definirono tutti essere “servi di Gesù Cristo”. (Romani 1:1;  1 Pietri 1:1, ecc.)

         A Gesù chiesero che si facessero segni e prodigi (usando il Nome di Gesù Cristo-Figlio di Dio) e di annunciare la SUA Parola con franchezza.

         Il luogo tremò e si riempì della presenza dello Spirito Santo. Perché?

         È dunque falso affermare che bisogna pregare SOLO “il Padre nel Nome di Gesù”, ma è esatto Gesù anche come Creatore, perché Essi sono UNO, come fra Dio-Padre e Dio-Figlio.

 

         Gesù sovviene alle preghiere dei santi, esattamente come lo Spirito Santo (Romani 8:2).

“Vegliate, pregando  in ogni tempo per comparire davanti a Gesù (Luca 21:36)

         Nel caso di Atti 4:31 il luogo tremò perché fu chiamato in causa, oltre Gesù Cristo, anche Dio-Padre e il luogo tremò, come in precedenza aveva tremato il monte Sinai, quando cioè Dio si manifesta nelle TRE Persone!

"In verità, in verità, (amen, amen!) se chiederete qualcosa NEL MIO NOME,  "IO" la farò!" (Giovanni 14:14)

“affinché tutto quel che chiederete al Padre nel mio nome, “EGLI” ve lo dia.” (Giovanni 15:16)

 

         Gesù Cristo è l'Iddio Unico Nostro Salvatore (Giuda 1:25) e va PREGATO mediante lo Spirito Santo (Giuda 1:20)

         PREGARE NEL NOME DI GESÙ vuol dire pregare Gesù DIRETTAMENTE, perché Egli è nostro Padre, cioé Colui che ci ha adottato alla “nuova nascita”!

         I credenti non sono Figli di Abramo, ma Figli di Gesù Cristo, figli della Luce, figli della Verità, Figli della Vita.

"Ed è per ciò che Dio lo ha sovranamente innalzato e gli ha dato il nome che è al di sopra d'ogni nome, affinché nel nome di Gesù si pieghi ogni ginocchio nei cieli, sulla terra e sotto la terra, e ogni lingua confessi che Gesù Cristo è il Signore, alla gloria di Dio Padre." (Filippesi 2:9-11)

“...in ogni cosa rendete grazie, poiché tale è la volontà di Dio in Cristo Gesù verso di voi... Non spegnete lo Spirito... Or l'Iddio della pace vi santifichi Egli stesso completamente; e l'intero essere vostro, lo spirito, l'anima ed il corpo, sia conservato irreprensibile, per la venuta del Signor nostro Gesù Cristo.” (1 Tessalonicesi 5: 18,19,23)

 

“...e la preghiera della fede salverà il malato, e il Signore lo risanerà; e s'egli ha commesso dei peccati, gli saranno perdonati.” (Giacomo 5: 15)

 

“Ed esso venne  e prese il libro dalla destra di Colui che sedeva sul trono. E quando ebbe preso il libro, le quattro creature viventi e i ventiquattro anziani si prostrarono davanti all'Agnello, avendo ciascuno una cetra e delle coppe d'oro piene di profumi, che sono le preghiere dei santi. (Apocalisse 5: 7)

 

         Quelli che pregano il Padre nel nome di Gesù, sono poi ipocriti, quando, nel momento del bisogno, fuori dalla chiesa, dicono: “Gesù, aiutami!”

         La preghiera è un contatto intimo non col Padre, ma con Gesù.

 

 

GESÙ VA PREGATO PERCHÉ EGLI È DIO, IL SIGNORE, IL RE, IL SANTO.

 

 

Gesù ha spogliato tutte le autorità del loro potere:

1) ha spogliato Hanna e Caiafa dell’autorità sacerdotale, essendo Egli il Sommo Sacerdote dell’ordine di Melchisedec.

2) ha spogliato Erode dell’autorità regale, essendo Egli il Re dei re.

3) ha spogliato Pilato dell’autorità miltare e politica, disponendo del mondo.

4) ha spogliato Satana dell’autorità della morte, risuscitando.

 

1) Occorre scoprire chi è il nostro RE e il nostro DIO:

“Odi la voce del mio grido, o mio Re e mio  Dio, perché a te rivolgo la mia preghiera.  O Eterno, al mattino tu ascolterai la mia voce; al mattino ti  offrirò la mia preghiera e aspetterò” (Salmo 5:2-3)

 

2) Occorre scegliere di stare dalla parte della verità e della giustizia:

“O Eterno, ascolta la giustizia, attendi al mio grido; porgi orecchio alla mia preghiera che non viene da labbra di frode.”  (Salmo 17:1)

Gesù è la Verità e Dio nostra giustizia!

 

3) Occorre non essere un empio:

“Il sacrificio degli empi è un abominio all’Eterno, ma la preghiera degli uomini retti gli è gradita.” (Proverbi 15:8)

E tali eravamo prima di essere salvati dal Sangue giustificatore dell’Agnello di Dio!

“L’Eterno è lontano dagli empi, ma ascolta la preghiera dei giusti.” (Proverbi 15:29)

“Se uno volge altrove l’orecchio per non ascoltare la legge, la sua stessa preghiera sarà un abominio.”  (Proverbi 28:9)

“Costituisci un empio su di lui, si tenga alla sua destra un avversario. Quando sarà giudicato, esca condannato, e la sua preghiera gli sia imputata come peccato. Siano i suoi giorni pochi: un altro prenda il suo ufficio. Siano i suoi figliuoli orfani e la sua moglie vedova. I suoi figliuoli vadan vagando e accattino, e cerchino il pane lungi dalle loro case in rovina.” (Salmo 109:6-10)

I credenti cristiani erano empi prima della conversione, ma poi sono stati salvati dal Sangue giustificatore di Gesù Cristo: quindi sono tutti abilitati a pregare!

 

4) Occorre separarsi dagli operatori d’iniquità:

“La mia preghiera stia nel tuo cospetto come l'incenso, l'elevazione delle mie mani come il sacrifizio della sera... Mi percuota pure il giusto; sarà un favore; mi riprenda pure; sarà come olio sul capo; il mio capo non lo rifiuterà; anzi malgrado la loro malvagità, continuerò a pregare.” (Salmo 141:2-5)

 

5) Lo dicono i profeti del Vecchio Testamanto:

Gesù Cristo è il DIO che può salvare e può essere PREGATO (Isaia 45:20)

 

Una considerazione importante:

Gesù pregava il Padre, perché ovviamente non poteva pregare se stesso:

- Lo pregava affinché passasse oltre quel calice (Matteo 26:39)

- Lo pregava durante il Suo battesimo (Luca 3:21

- Lo pregava in disparte dai Suoi discepoli (Luca 9:18)

 

Perché pregare Gesù Cristo?

 

GESÙ FU PREGATO DA TANTE PERSONE!

- Anche i gadareni pregavano Gesù dopo la liberazione dell'indemoniato (Marco 5:17)

- Iairo, capo della sinagoga ADORA e PREGA Gesù e ottiene che la figlia venga risvegliata dal sonno della morte. Gesù dice "Talità cumì!" (Marco 5:23)

- Pietro pregò Gesù "il Signore", per la scelta del 12esimo apostolo (Atti 1:24): non poteva pregare nessun altri perché l'apostolo sapeva che solo Gesù era Colui che poteva scegliere chi tenere al Suo seguito!

- Paolo e Sila pregavano Gesù in prigione. Perché Gesù? Perché il versetto di Atti 16:31 lo chiarisce. Gesù Cristo è il padrone del Cielo (Colossesi 4:3)

- Paolo prega ed esorta nel nome di Gesù il Signore (1 Tessalonicesi 4:18) “Tre volte ho pregato il Signore perché l'allontanasse da me;” (Atti 12:8)

- Tutti i credenti si inginocchiano davanti a Gesù: “…affinché nel nome di Gesù si pieghi ogni ginocchio nei cieli, sulla terra e sotto la terra, e ogni lingua confessi che Gesù Cristo è il Signore, alla gloria di Dio Padre.” (Filippesi 2:10-11)

 

GESÙ FU PREGATO ... PER TANTI MOTIVI

1) PER LA GUARIGIONE:

- Il centurione romano di Capernaum per il servo gravemente ammalato: “E Gesù disse al centurione: Và: e come hai creduto, siati fatto. E il servitore fu guarito in quell’ora stessa.” (Matteo 8:5-13)

- La donna dal flusso di sangue: “Perché, diceva fra sé: Sol ch’io tocchi la sua veste, sarò guarita. E Gesù, voltatosi e vedutala, disse: Stà di buon animo, figliuola; la tua fede t’ha guarita. E da quell’ora la donna fu guarita.” (Matteo 9:21-22)

- Un uomo dalla mano secca:Ed ecco un uomo che avea una mano secca. Ed essi, affin di poterlo accusare, fecero a Gesù questa domanda: È egli lecito far delle guarigioni in giorno di sabato?” (Matteo 12:10)

- La folla che lo seguiva: “Ma Gesù, saputolo, si partì di là; e molti lo seguirono, ed egli li guari tutti”. (Matteo 12:15)

- Quelli che credono in Gesù:E s’adempie in loro la profezia d’Isaia che dice: Udrete cò vostri orecchi e non intenderete; guarderete cò vostri occhi e non vedrete:

perché il cuore di questo popolo s’è fatto insensibile, sono divenuti duri d’orecchi ed hanno chiuso gli occhi, che talora non vedano con gli occhi e non odano con gli orecchi e non intendano col cuore e non si convertano, ed io non li guarisca.” (Matteo 13:14-15)

- Quelli che Lo toccavano: “e lo pregavano che lasciasse loro toccare non fosse altro che il lembo del suo vestito; e tutti quelli che lo toccarono furono completamente guariti.” (Matteo 14:36)

- Zoppi, ciechi, muti, e molti altri malati: “E gli si accostarono molte turbe che avevano con sé degli zoppi, dei ciechi, dei muti, degli storpi e molti altri malati; li deposero à suoi piedi, e Gesù li guarì;

talché la folla restò ammirata a veder che i muti parlavano, che gli storpi erano guariti, che gli zoppi camminavano, che i ciechi vedevano, e ne dette gloria all’Iddio d’Israele.” (Matteo 15:30-31)

- Un lebbroso:E un lebbroso venne a lui e buttandosi in ginocchio lo pregò dicendo: Se tu vuoi, puoi mondarmi!” (Marco 1: 40)

- Un uomo pieno di lebbra: “Ed avvenne che, trovandosi egli in una di quelle città,  ecco un uomo pien di lebbra, il quale veduto Gesù e gettatosi con la faccia a terra, lo pregò dicendo: Signore, se tu vuoi, tu puoi mondarmi.” (Luca 5:12)

- I geraseni, per allontanarLo: “E l'intera popolazione della circostante regione dei Geraseni pregò Gesù che se n'andasse da loro; perch'eran presi da grande spavento. Ed egli, montato nella barca, se ne tornò indietro.” (Luca 8:37)

- Gli infermi in generale: “Ora Gesù, chiamati assieme i dodici, diede loro potestà ed autorità su tutti i demoni e di guarir le malattie. E li mandò a predicare il regno di Dio e a guarire gl’infermi.” (Luca 9:1-2)

- Il cieco dalla nascita: “Or il capo della sinagoga, sdegnato che Gesù avesse fatta una guarigione in giorno di sabato, prese a dire alla moltitudine: Ci son sei giorni né quali s’ha da lavorare; venite dunque in quelli a farvi guarire, e non in giorno di sabato.” (Luca 13:14)

 

2) PER IL BATTESIMO NELLO SPIRITO SANTO

Questi credenti divennero dei ferventi testimoni del messaggio evangelico che includeva, oltre alla salvezza per la fede in Gesù Cristo, anche la guarigione del corpo per la medesima fede ed il battesimo nello Spirito Santo, come esperienza distinta dalla nuova nascita con la manifestazione del segno scritturale della "glossolalia" o "parlare in altre lingue".

"... e quel che chiederete nel mio nome, lo farò; affinché il Padre sia glorificato nel Figliuolo. Se chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò. Se voi mi amate, osserverete i miei comandamenti.

E io pregherò il Padre, ed Egli vi darà un altro Consolatore, perché stia con voi in perpetuo" (Giovanni 14:13-16)

 

3) PER IL MINISTERO

         La messe è grande e gli operai sono pochi: c’è bisogno di servire il Signore, anzi Dio ha ordinato nella Sua Parola di servirlo (Romani 12:11).  Ma Chi pregare per andare “a servizio”? Chi pregare per ricevere il “nulla osta” per andare ad evangelizzare? Semplice: basta scoprire Chi ha detto queste parole: “E disse loro: Venite dietro a me, e vi farò pescatori d’uomini.” (Matteo 4:19; Marco 1:17)

In Colossesi 3:25 si legge un ordine perentorio che riguarda tutti indistintamente, uomini e donne, sì, uomini e anche… donne! “Servite a Cristo il Signore! Poiché chi fa torto riceverà la retribuzione del torto che avrà fatto; e non ci son riguardi personali.”

 

4) PER OGNI ALTRA RICHIESTA DI AIUTO

Queste cose v’ho dette in similitudini; l’ora viene che non vi parlerò più in similitudini, ma apertamente vi farò conoscere il Padre. In quel giorno chiederete nel mio nome; e non vi dico che io pregherò il Padre per voi; poiché il Padre stesso vi ama, perché mi avete amato e avete creduto che son proceduto da Dio. (Giovanni 16:25-27)

Quel giorno NON E’ ANCORA VENUTO.

ADESSO C’E’ GESÙ!

Non fatevi fuorviare da chi vi propone altri dei, altre religioni, altre dottrine, altre sapienze, altre soluzioni: in Gesù abbiamo tutto pienamente (Colossesi 2:10), “Poiché si sono intrusi fra noi certi uomini, per i quali già ab antico è scritta questa condanna), empi che volgono in dissolutezza la grazia del nostro Dio e negano il nostro unico Padrone e Signore Gesù Cristo”. (Giuda 4)

 

5) PER LA SALVEZZA PROPRIA E DI ALTRI

         Sulla croce è Gesù che ci perdona, perché prega per noi. Il destinatario della preghiera (Dio-Padre) non ha mai rifiutato nulla al Figlio!

 

IL DOVERE DELLA PREGHIERA A GESÙ CRISTO

         La preghiera non è riservata solo a pochi o agli eletti, ma è un dovere e una facoltà di tutti i credenti cristiani. Il compito di pregare “per tutti i santi” (Efesini 6:18) l’apostolo Paolo lo attribuisce “a tutti i santi” (Efesini 1:1) ai quali la lettera è indirizzata. E pregare, non significa chiedere le preghiere, ma darle!

         Lo Spirito Santo, nella preghiera, ci conduce alla presenza di Gesù Cristo: questo perché Gesù è il Sommo Sacerdote (Ebrei 7:25) e noi siamo i Suoi sacerdoti. (1 Pietro 2:9 e Apocalisse 1:5-6) Come sacerdoti del N.T. (Efesini 1:22-23) mettiamoci in ginocchio insieme a Gesù che già intercedere (Efesini 2:6). Avremo una cosa preziosissima: la conoscenza spirituale (1 Corinzi 2:7-10)

         In altre parole Gesù intercedeva perché era “Sommo sacerdote" (Ebrei 4:14-15) e noi dobbiamo fare altrettanto perché anche noi siamo Suoi "sacerdoti" (1 Pietro 2:9)

         Il posto giusto del credente in Cristo Gesù è dunque quando egli sta, prima di ogni altra cosa, in preghiera davanti a Gesù Cristo Vivente.

         Occorre capire bene che per un credente cristiano, la preghiera e la comunione col Maestro vengono prima del servizio (o ministero) e il servizio viene prima del servitore. Prima di dire: “Gesù, che devo fare?”, occorre dire: “Gesù, eccomi qua!”

         Gesù stesso prega. Se vogliamo essere fianco a fianco con Lui, dobbiamo scoprire per quali persone, per quali problemi e per quali situazioni Lui sta pregando. Una volta scoperta la volontà del Signore, la nostra preghiera diventerà un'eco della Sua.

         Preghiera e Scrittura sono i fondamenti della "sana dottrina" cristiana evangelica riformata. Leggi e prega: questa è la "santificazione" di cui parla Paolo a Timoteo (1 Tim. 4:5) Ed erano uomini di preghiera quelli nelle cui mani Gesù  ha posto il futuro della Chiesa.

         Occorre portare davanti all'Agnello le preghiere dei credenti che Gesù metterà come in coppe d'oro piene di profumi. (Apoc. 5::8) Per questo carattere speciale, la preghiera è il ministero più alto. Si può affermare senza tema di essere smentito da Dio che il sacrificio migliore e più grande che la Chiesa può offrire a Dio è la preghiera.

Dio ha stabilito che è con la preghiera che possiamo governare il mondo: con essa Dio cambia le cose, distruggendo il male, la tentazione e tutte le opere del maligno. La Bibbia contiene tantissimi esempi a riguardo: basta cercarli.

         Occorre allora enfatizzare sulla preghiera e fortificarla leggendo la Scrittura e in particolare: Luca  10: 19;  Giovanni 12: 31-33; Romani 16: 20; 1 Cor. 2:6; Efes. 1:21-22; Coloss. 2:15; Ebrei 2:14 e Giacomo 4:7.

         Gran parte delle opere verranno consumate in un lampo, presso il "tribunale di fuoco" di Cristo, davanti al quale dovremo tutti comparire (Romani 14:10-12; 2 Cor. 5:9-10). Le nostre preghiere passeranno intatte, perché fatte di materiale indistruttibile, costituito dalla nostra fiducia in Gesù cementata con l'amore.

         Se Gesù Cristo ci dice espressamente di portare a LUI le persone afflitte, bisognose, peccatrici ed abbandonate dagli altri o a se stesse, è sicuro che possiamo rivolgerci a Lui “direttamente”, dal momento che Dio-Padre ha messo tutto nelle Sue amorevoli mani.

 

 

GESÙ VUOLE ESSERE ADORATO

Il significato originario greco di "proskunéo" (adorare)  è un po’ strano e si è perduto nella polvere dei secoli: infatti vuol dire "baciare a", dal greco pròs = verso e kunéo = baciare.

         Per i greci e per tutti i popoli idolatrici e pagani, adorare doveva essere molto facile e molto logico, avendo davanti a loro l' OGGETTO del loro culto! Era facile baciare una statua, un piede di una statua, una mano di una statua, una colonna del tempio, una reliquia, un oggetto qualunque!

         Per gli ebrei e per i cristiani invece è sempre stato molto difficile, perché loro hanno sempre avuto l'ordine di adorare Dio in "spirito e verità", non avendo di Dio un'immagine visibile!

         Gesù è l'immagine visibile di Dio e fu adorato dai contemporanei, ma poi ascese in cielo e sedette sul trono di Dio e quindi non c'è più sulla terra nemmeno Lui.

L’immagine che abbiamo adesso di Gesù è nella figura paterna umana, capo della famiglia materiale, che dovrebbe simboleggiare Lui come Capo della famiglia spirituale.

         Abrahamo adorò "per fede" (Ebrei 11:8-19), Giacobbe adorò in cima al suo bastone (Ebrei 11:21) e "per fede" adorarono giudici, profeti, re e sacerdoti d'Israele (cfr. Ebrei 11:32)

         Con Gesù Cristo, l'adorazione "in spirito e verità" è divenuta "ufficiale":  "Ma l'ora viene, anzi è già venuta, che i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità; poiché tali sono gli adoratori che il Padre richiede. Iddio è spirito; e quelli che l'adorano, bisogna che l'adorino in spirito e verità." (Giovanni 4:23-24)

         Da Gesù Cristo in poi, ogni forma di adorazione diversa da quella "in spirito" non è richiesta da Dio. Lungi dall’adorare un padre umano, o un uomo qualsiasi o un oggetto qualsiasi.

         Ogni altra adorazione diversa da quella "in verità" è un'adorazione inutile, perché FALSA: sono perciò categoricamente ESCLUSE la "venerazione" (la "dulia" cattolica ai santi e ai morti), l'iperdulia (la cattolica venerazione alla madre di Gesù), il bacio ad anelli, a piedi, a mani, a statue, ad edifici, a mura e ogni altro manufatto.

         Per questo motivo anche i "testimoni di Geova" non possono adorare Gesù Cristo, perché per la loro dottrina Gesù è una creatura, in quanto arcangelo!

         Per lo stesso motivo gli islamici non possono adorare Gesù Cristo, perché Lo considerano un uomo, sia pure profeta al pari di Mosè,

         Per ovvi motivi nessun altro idolatra buddista o scintoista o animista o altro, può adorare Gesù, non potendolo rappresentare come un Budda, con un idolo o con qualunque altra forma.

         Tutto questo avviene perché DIO non è una creatura, ma il CREATORE!

         A tutti i veri cristiani è vietato nella maniera più assoluta "adorare alcuna creatura", sotto la pena severa... dell'abbandono di Dio:  Per questo Dio li ha abbandonati... essi, che hanno mutato la verità di Dio in menzogna, e hanno adorato e servito la creatura invece del Creatore, che è benedetto in eterno. Amen." (Romani 1:24-25)

         Solo per i cristiani veramente "evangelici" possono "pienamente" adorare Gesù Cristo ed essere "graditi" da Dio, perché, per loro, Dio è visibile "in spirito" in ogni pagina della BIBBIA, il vero ed unico Evangelo della Grazia e della salvezza per fede.

 

         L'umanità incredula è posta automaticamente davanti ad una scelta: adorare gli IDOLI "visibili" (e Satana che ci sta dietro), o adorare Dio "in spirito e verità" (cioè Gesù il "Dio con noi").

         Questa è la condizione drammatica ed urgente davanti alla quale la mette l'Evangelo!

         Esaminiamo le due realtà.

 

1) La blasfema adorazione di Satana, l'Anticristo

 

         Satana è il nemico di Dio e come tale, ha combattuto e ha perso! La Bibbia non prevede... rivincite, ma solo punizione da predisporre dopo un adeguato ed imminente GIUDIZIO, al ritorno di Gesù Cristo! Questo non lo sanno i satanisti  o non lo vogliono sapere: si illudono di poter vedere una rivincita satanica, ma saranno delusi e gettati nei più squallidi anfratti dell’inferno.

         Attualmente Satana sta in una situazione di "arresti domiciliari", in "libertà vigilata" su questa terra, dove si muove solo sotto il permesso di Dio, per mettere alla prova gli uomini.

         Dio infatti non tenta nessuno, ma mette alla prova, servendosi del... "tentatore autorizzato"!

         Purtroppo la televisione propone telefilms sulle streghe, sui demoni, sui contatti con i morti, sui fantasmi, sui medium e  quant’altro e ciò porta fuori strada tutti gli ignari telespettatori, di qualsiasi età, dai piccolini ai giovani e agli anziani! Dietro tutto ciò c’è la regia dello spietato satana che vuole distruggere le coscienze, offrire false certezze e far desiderare ipotetici poteri!

         L'offerta idolatrico-satanica, contraria al Dio Creatore, è allora articolata in QUATTRO DIREZIONI:

 

a) ADORAZIONE DIRETTA DI SATANA E DEI DEMONI

         Satana si propone come "dio di questo mondo" ma ciò è falso perché Satana è:

- LADRO, essendo Gesù il dominatore del mondo e degli stessi demoni e non viceversa (Luca 10:17)

- BUGIARDO E PADRE DELLA MENZOGNA! (Giovanni 8:44)

"Chi è il mendace se non colui che nega che Gesù è il Cristo? Esso è l'anticristo, che nega il Padre e il Figlio.

Chiunque nega il Figlio, non ha neppure il Padre; chi  confessa il Figlio ha anche il Padre." (1 Giovanni 2:22-23)

         Nel confronto aperto con Gesù, Satana proponeva esplicitamente se stesso all'adorazione; Gesù opponeva Dio, ma come Signore. La Bibbia poi ci dice chi è il Signore... LUI STESSO!

         Due DIVINITÀ stavano una di fronte all'altra: il DIO-GESÙ e il falso dio Satana:

"Tutte queste cose io te le darò, se, prostrandoti, tu mi adori. Allora Gesù gli disse: Và, Satana, poiché sta scritto: Adora il Signore Iddio tuo, ed a lui solo rendi il culto." (Matteo 4:9-10; vedi anche Luca 4:7)

 

         Tutte le religioni sataniche e medianiche si basano sul culto a Satana, ai demoni e ai morti (che sono demoni spacciatisi per tali).

         Tali dottrine offrono culti "non salvifici" e maledetti da Dio, destinati alla sofferenza eterna:

"... E il primo andò e versò la sua coppa sulla terra; e un’ulcera maligna e dolorosa colpì gli uomini che aveano il marchio della bestia e che adoravano la sua immagine." (Apocalisse 16:2)

         L'illusione di Satana è quella di credere di avere il dominio sul mondo. Tale illusione è la... "Musa ispiratrice" di tutti i dittatori che si sono lasciati "sedurre" da Satana!

         L'effimera vittoria di Satana è solo la trappola che Dio ha preparato per provare la fedeltà dei suoi e per provare i cuori ribelli a Lui.

"… e adorarono il dragone perché aveva dato il potere alla bestia; e adorarono la bestia dicendo: "Chi è simile alla bestia? e chi può guerreggiare con lei? E le fu dato di far guerra ai santi e di vincerli; e le fu data potestà sopra ogni tribù e popolo e lingua e nazione." (Apocalisse 13:4,7)

Nessun adoratore o MAGO di Satana entrerà mai in paradiso! La sua sorte sarà "lo stagno che arde con fuoco e zolfo"! (Matteo 25:41; Apocalisse 21:8)

 

b) ADORAZIONE DEGLI IDOLI

         Adorare gl'IDOLI è come adorare Satana, perché è lui che li propone e li sostiene in alternativa ovviamente al vero Dio.

         Le religioni idolatriche non sono "salvifiche", perché non portano in paradiso ma all'inferno (1 Corinzi 6:9; Apocalisse 21:8; 22:15) e si basano sul culto di idoli rappresentanti persone e personaggi vari, animali e oggetti vari, demoni, falsi dei e morti.

         Il SECONDO Comandamento (cancellato arbitrariamente dalla Chiesa Cattolica) maledice gli idolatri e mette su di loro una maledizione che si trasmette addirittura sui loro figli "innocenti" fino alla terza e quarta generazione.

         Satana gongola di gioia, perché riesce a far maledire, con un colpo solo, sia l'idolatra e sia la sua discendenza:

"Non ti fare scultura alcuna né immagine alcuna delle cose che sono lassù né cieli o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra; non ti prostrare dinanzi a tali cose e non servir loro, perché io, l’Eterno, l’Iddio tuo, sono un Dio geloso che punisco l’iniquità dei padri sui figliuoli fino alla terza e alla quarta generazione di quelli che mi odiano, e uso benignità, fino alla millesima generazione, verso quelli che m’amano e osservano i miei comandamenti." (Genesi 20:4-6)

         Tali "tare ereditarie", come legami satanici, possono essere spezzati solo da Gesù Cristo, mediante la Parola di Dio che è la Verità che rende "veramente" liberi. (Giovanni 8:36)

         Gli idoli sono comunque opere create dall'uomo, rappresentanti opere create da Dio! Gli idoli rappresentano elementi della creazione e mai il CREATORE!

         Nessun idolo potrà mai rappresentare il CREATORE, che è INVISIBILE (che non vuol dire "trasparente" ma "non visibile"!) (1 Timoteo 1:17) e che può essere rappresentato, in spirito e verità, solo dalla Sua IMMAGINE AUTORIZZATA, cioé Gesù Cristo! (Colossesi 1:15)

         Cosa annunciava l'apostolo Paolo agli Ateniesi, idolatri più di ogni altro popolo al mondo?

         Un Dio che loro non conoscevano e che non avrebbero mai conosciuto, se Paolo non fosse andato da loro ad annunciarglielo: Gesù Cristo il Vivente!

         "Poiché, passando, e considerando gli oggetti del vostro culto, ho trovato anche un altare sul quale era scritto: Al dio sconosciuto. Ciò dunque che voi adorate senza conoscerlo, io ve l’annunzio. (Paolo stava parlando di Gesù Cristo!)

L’Iddio che ha fatto il mondo e tutte le cose che sono in esso, essendo Signore del cielo e della terra, non abita in templi fatti d’opera di mano" (Atti 17:23-24)

         Il Signore non vuole che noi siamo nell'ignoranza e ci avverte che il pericolo incombe su tutti gli idolatri:

"Poi vidi un’altra bestia... e le fu concesso di dare uno spirito all’immagine della bestia, onde l’immagine della bestia parlasse e facesse sì che tutti quelli che non adorassero l’immagine della bestia fossero uccisi. E faceva sì che a tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e servi, fosse posto un marchio sulla mano destra o sulla fronte; e che nessuno potesse comprare o vendere se non chi avesse il marchio, cioè il nome della bestia o il numero del suo nome. Qui sta la sapienza. Chi ha intendimento conti il numero della bestia, poiché è numero d’uomo; e il suo numero è 666." (Apocalisse 13:11,15-18)

         Gli idolatri sono "OUT": "Fuori gl'idolatri!" (Apocalisse 22:15)

         Un ordine di Dio ai Suoi adoratori:

"Figlioletti, guardatevi dagli idoli"! (1 Giovanni 5:21)

         L'evangelo dell'apostolo Paolo, ovviamente fu subito capito per quello che era: l'opposto dell'idolatria e di tutta l'industria connessa al culto idolatrico:

"E non solo v’è pericolo che questo ramo della nostra arte cada in discredito, ma che anche il tempio della gran dea Diana sia reputato per nulla, e che sia perfino spogliata della sua maestà colei, che tutta l’Asia e il mondo adorano." (Atti 19:27)

         Una volta un contadino aveva un albero di pere, che da anni non faceva neppure un frutto, ma solo sempre fiori che non arrivavano a maturazione. Spinto dalla rabbia promise il legno di quell’albero ad un falegname amico suo. Con gran gioia ne vide tagliare il tronco che fu poi trasportato nel laboratorio di falegnameria. Dopo qualche mese il contadino si ricordò del “suo” tronco e volle andare a vedere che fine avesse fatto. Non vedendo alcun tavolo o sedia, domandò: “Che ne hai fatto di quel tronco di pero?” Il falegname rispose: “Ce l’hai proprio vicino a te, Guarda quella statua di santo, che il prete mi ha ordinato! Guarda che onore per il tuo albero! Tutti lo guarderanno e lo ammireranno…”

         Il contadino poi seguì la processione e l’inaugurazione della nuova statua in chiesa. Il giorno dopo andò in chiesa e trovò una donna che piangeva davanti alla statua. Le si avvicinò delicatamente di soppiatto per origliare cosa dicesse e sentì che la donna chiedeva una grazia, che potesse vincere soldi in una qualche lotteria. A quel punto il contadino, rompendo ogni indugio e ritrosia si rivolse alla donna ad alta voce: “Guarda che questo, prima di essere una statua era il mio albero di pere! Se non è stato capace di dare le pere a me, può dare i soldi a te?”

 

c) ADORAZIONE DELLO SPIRITO UMANO

         Anche le religioni basate sullo spirito umano non sono "salvifiche", perché lo spirito umano non è padrone del Regno dei Cieli, ma solo della terra!

         Le religioni "umane" esaltano l'uomo e la potenzialità "positiva" insita nell'uomo, a tal punto da innalzarlo a vero dominatore di se stesso e del mondo circostante (fenomeni paranormali, santoni e fachiri, induismo, yoga, buddismo, e tante altre forme di "santità umana"). La loro "forza di penetrazione" nella mente umana è enorme ed intere masse ne sono sedotte. Basti pensare agli induisti che esaltano il dominio sulla sofferenza (i fachiri), all’esaltazione della capacità umane fino alle più sofisticate tecniche di agopuntura e di auto-ipnosi… Gli arancioni buddisti mischiano poi un po’ di tutto, condito con un po’ di saggezza orientale, fatta di rassegnazione, e di tante altre filosofie di vita…

         Adorare però gli UOMINI E LA POTENZIALITÀ UMANA è come adorare Satana, perché TOGLIE adorazione a Gesù Cristo!

         Gli esempi sono tantissimi, anche nella Bibbia:

"E come Pietro entrava, Cornelio, fattoglisi incontro, gli si gittò ai piedi, e l’adorò. Ma Pietro lo rialzò, dicendo: Lèvati, anch’io sono uomo!" (Atti 10:25-26)

         La morte di Sai Baba ha fatto finire un’epoca di esterofila religiosa, ma nel contempo ne ha smascherato gli intenti di sfruttamento economico. Non è che le religioni occidentali ne siano immuni, ma l’idolatria dell’uomo si è spinta al massimo fino ad innalzare certe figure carismatiche fino all’altare di adorazione… Le spiritosaggini e le dabbenaggini poi dei guaritori filippini ha completato il quadro.

 

d) ADORAZIONE DI DIO, mediante riti, cerimonie, liturgie e legalismi.

         Quasta quarta ed ultima forma di adorazione maledetta è chiamata anche "la santerìa" perché Satana usa ed abusa di ciò che è riferito a Dio, il Santo.

         Satana si serve di "immagini sacre" per avallare l'operato di coloro che la Bibbia chiama genericamente come "operatori d'iniquità".

         Tali operatori d'iniquità NON HANNO un rapporto con Gesù Cristo e Gesù Cristo stesso NON LI CONOSCE!

"Molti mi diranno in quel giorno: Signore, Signore, non abbiamo noi profetizzato in nome tuo, e in nome tuo cacciato demoni, e fatte in nome tuo molte opere potenti?

E allora dichiarerò loro: Io non vi conobbi mai; dipartitevi da me, voi tutti operatori d'iniquità." (Matteo 7:22-23)

         L'adorazione o nasce dal cuore, per fede nel Gesù "biblico", oppure è finta! Dio non lo si può ingannare e Satana lo sa!

         Per questo alla base dell'adorazione di Dio ci deve stare l'AMORE verso Dio "con tutta la mente, con tutta l'anima e con tutto il cuore". Se viene meno questa clausola di dare l'amore con TUTTA la mente, cade tutto il discorso dell'adorazione...

 

         Gesù non è adorabile attraverso le reliquie o le immagini.

         Va escluso "a priori" tutto il discorso cattolico/ortodosso delle icone, delle sindoni, delle reliquie di qualsiasi specie o genere. Anche se venisse un angelo dal cielo ad annunciare l'autenticità di qualche oggetto da esporre all'adorazione o alla venerazione o a qualsiasi altra forma di culto, al credente cristiano non sarebbe consentito prestare la benché minima fede.

         La scienza, gli esami di laboratorio, ecc. non serviranno mai a far reggere la fede del cristiano, la cui fede è poggiata solo ed unicamente sulla Parola di Dio, la Bibbia: è infatti questa che ci presenta Gesù, il Dio della Grazia.

         Nessuna reliquia potrebbe fare altrettanto, se non farci deviare dalla fulgida strada della verità, per condurci sulla via tortuosa dell'idolatria e della credulità popolare.

         La fede non si poggia sugli esami del DNA o del "radiocarbonio 14" o sullo studio dei pollini, ma sulla COMUNIONE SACRA CON DIO, rappresentato da Gesù Cristo e dallo SPIRITO SANTO, così come sostenuto, alimentato e rafforzato dalla lettura della Scrittura e dalla preghiera a Gesù.

         Qualcuno si domanda: com'è possibile adorare Gesù, senza la presenza "reale" delle immagini di Gesù?

         La risposta sta nella presenza "reale" di Gesù "in spirito e verità", dovunque due o tre sono radunati nel Nome di Gesù Cristo, e dove Questi è acclamato come il Messia, il Signore e l'Agnello.

 

FINE DISASTROSA DEL CULTO DI SATANA

         Il Signore non vuole che noi siamo nell'ignoranza e ci ha anticipato anche quale sarà il Suo giudizio su tutti gli idolatri:

"E il resto degli uomini che non furono uccisi da queste piaghe, non si ravvidero delle opere delle loro mani sì da non adorare più i demoni e gl’idoli d’oro e d’argento e di rame e di pietra e di legno, i quali non possono né vedere, né udire, né camminare; e non si ravvidero dei loro omicidi, né delle loro malìe, né delle loro fornicazione, né dei loro furti." (Apocalisse 9:20 21)

 

"E il fumo del loro tormento sale

nei secoli dei secoli;

e non hanno requie

né giorno né notte

quelli che adorano la bestia e la sua immagine e chiunque prende il marchio del suo nome."

(Apocalisse 14:11)

 

"E la bestia fu presa, e con lei fu preso il falso profeta che aveva fatto i miracoli davanti a lei, coi quali aveva sedotto quelli che aveano preso il marchio della bestia e quelli che adoravano la sua immagine. Ambedue furon gettati vivi nello stagno ardente di fuoco e di zolfo." (Apocalisse 19:20)

         Queste sono le immagini apocalittiche della saga dei film catastrofici!

 

 

2) Adorare Gesù Cristo, il Dio Vivente e Vero

 

         Gesù fu adorato, e non sarà mai abbastanza dire ciò di cui Lui è degno, perché Lui è degno di tutto!

         Solo la TRINITÀ può essere adorata, e Gesù fa parte della Trinità.

         Gesù affermò, rispondendo a Satana, il tentatore:

"Se dunque tu ti prostri ad adorarmi, sarà tutta tua. E Gesù, rispondendo, gli disse: Sta scritto: Adora il Signore Iddio tuo, e a lui solo rendi il tuo culto" (Luca 4:7-8)

Solo DIO, uno e trino, va adorato: l’adorazione è un atto che non può essere riservato a nessuno, a meno che Costui non sia Dio in Persona!

Dio ha vietato categoricamente di adorare chicchessia e qualunque cosa, pena la condanna eterna.

L’atto di adorare è riservato a Dio e solo a Dio, perché  Lui non vuole che nessuno si metta al posto SUO, visto che in passato satana ci aveva provato senza riuscirci e nel presente l’uomo ha la tentazione di diventarci.

Dio non vuole concorrenti: Lui è un Dio “geloso”!

“Per questo Dio li ha abbandonati all'impurità, secondo i desideri dei loro cuori, sì da disonorare tra di loro i loro corpi; essi, che hanno mutato la verità di Dio in menzogna, e hanno adorato e servito la creatura invece del Creatore, che è benedetto in eterno. Amen.” (Romani 1:24-25)

Per un ulteriore conferma, leggere anche i passi Matteo 4:10; Luca 4:8; Giovanni 4:20; 4:21;  4:23;  4:24; 12:20; Atti 8:27; 24:11; 1 Corinzi 14:25; Ebrei 11:21;Apocalisse 11:1; 11:16; 14:7; 19:4;19:10; 22:8; Re 22:9

         Gesù Cristo è DIO, Figlio di Dio, CREATORE Egli stesso, Figlio del Creatore dei cieli e della terra.

        

ORA, NELL'EPOCA DELLA GRAZIA, DIO SI CHIAMA GESÙ (DIO CHE SALVA!)

         Il nostro Dio è Gesù Cristo, perché questo è il NOME che ci è stato dato come nostro SIGNORE e SALVATORE! (1 Corinzi 12:3, Luca 2:11, 2 Pietro 1:1 e 1:11, Tito 1:4, Filippesi 3:20)

         Non ci serve un altro nome per adorare e servire Dio, ma il NOME che l'Impronunciabile Dio-Tetragramma HA INDICATO come "NOME AL DI SOPRA DI OGNI NOME, affinché nel nome di GESÙ si pieghi ogni ginocchio nei cieli, sulla terra e sotto la terra, e ogni lingua confessi che GESÙ CRISTO è il Signore, alla gloria di Dio Padre!" (Filippesi2:9)

         Pensarla diversamente dalle Sante Scritture è come voler essere  "finti sordi", che non sentono, perché non vogliono sentire.

         Il nome di Gesù Cristo è il nome che lo stesso Gesù Cristo ha indicato come il nome del Dio conoscibile da noi! (Giovanni 14:7 e 14:9), un nome degno di lode, gloria, ricchezza e ADORAZIONE.

         I Testimoni di Geova non sono gli unici a negare la divinità di Gesù Cristo: ci sono anche i musulmani, i pagani, ecc.

         Un giorno l'Impronunciabile NONE dirà a tutti: "Io ho mandato Mio Figlio come vostro Salvatore: che cosa ne avete fatto? Non lo avete accettato? Allora neppure io vi accetto!"

         "Chi odia ME, odia anche il Padre" (Giovanni 15:23).

         Il Padre rifiuterà chi ha rifiutato il Figlio! Così è scritto  e così sarà!

         Non ci interessa sapere se Gesù è il vero nome (o se è "più vero" Joshua o Jesus o Giosuè o altro simile, che poi significano sempre "Dio che salva"!), ma ci è indispensabile sapere che il Dio-Padre-Tetragramma Lo ha indicato come il Messia, il Cristo, il "Dio con noi" che è venuto, perché mandato da Dio Padre e da Dio-Spirito Santo (Matteo 3:16-17), a salvarci e a darci la resurrezione e la vita eterna.

         L'apostolo Pietro, ripieno di Spirito Santo, non esitò a dire: "In nessuno altro è la salvezza, perché NON c'è sotto il cielo, NESSUN ALTRO NOME che sia stato dato agli uomini, per il quale noi possiamo essere salvati!" (Atti 4: 12)

         Conoscere allora il NOME vero di Dio è irrilevante ai fini della salvezza, ma conoscere CHI è il NOSTRO DIO, Colui che ci fa da Padre, è indispensabile: questo è l'Evangelo per il quale è morto... Gesù Cristo!

         Se qualcuno non ci crede, pensi al ladrone sulla croce, pentito e salvato da Gesù Cristo!

         Questo è l'Evangelo sul quale è fondato saldamente il "giudizio di Dio"! (Romani 2:16 e Galati 1:6-9; 2 Timoteo 2:8)

         Noi, credenti in Cristo Gesù, come l'apostolo Giovanni (1 Giovanni 3:23), sappiamo in Chi abbiamo creduto: "nel NOME del SUO FIGLIUOLO GESÙ CRISTO"!

         Questo, a lode e gloria di Gesù Cristo, "il nostro TUTTO" (noi siamo tutto in Lui), in eterno, Amen.

         A Dio-Padre "che siede sul trono e all'AGNELLO siano la benedizione, l'onore, la gloria e la potenza nei secoli dei secoli. Le quattro creature viventi dicevano: Amen! E gli anziani si prostrarono ed ADORARONO" (Apocalisse 5:13-14)

 

         Noi dobbiamo andare a Gesù, come se andassimo al Padre Eterno! (Isaia 9:5) Noi siamo stati adottati dallo Spirito di Gesù e siamo diventati "Figliuoli di Dio".

         "Quanto a voi, avete l'unzione dal Santo, e conoscete ogni cosa." (1 Giovanni 2:20)

         Come Figliuoli, non scordiamoci mai che abbiamo un PADRE! Il figliol prodigo si confessò al padre: "E il figlio gli disse: Padre ho peccato contro il cielo e contro te." (Luca 15:21)

         Il Padre Celeste e Gesù sono come il padre della parabola: ancor prima che noi apriamo la bocca, Loro hanno già aperto le braccia!

 

Gesù è il DIO conosciuto

Adorare un Dio sconosciuto non è più possibile da quando è venuto il Messia, nella Persona di Gesù Cristo, il Figlio unigenito ed amatissimo di Dio!

Chiunque continua ad adorare un Dio “sconosciuto” commette un peccato che un giorno sarà punto con la stessa pena riservata a satana e a quanti hanno rifiutato di piegare le loro ginocchia davanti a Gesù Cristo.

“Voi adorate colui che non conoscete; noi invece adoriamo colui che conosciamo, perché la salvezza viene dai giudei” (Giovanni 4:22)

 

GESÙ FU ADORATO

Prostrarsi ed adorare, in greco, non sono sinonimi, ma sono due termini diversi.

"I ventiquattro anziani si prostrano (pesountai ) davanti a Colui che siede sul trono e adorano ( proskunousin ) Colui che vive nei secoli dei secoli e gettano le loro corone davanti al trono" (Apocalisse 4:10)

Altro esempio:

"Tutte queste cose ti darò, se tu ti prostri e mi adori". Matteo 4:9

 

Ecco perché Gesù fu adorato:

 

1) Dai re magi e... nelle intenzioni anche da Erode!

         Gesù è il Messia-Dio potente e i re magi lo sapevano dalle profezie e  andarono ad adorarlo: essi  infatti ADORARONO solo il Bambino che era nato (Matteo 2:11)

         "Dov’è il re dei Giudei che è nato? Poiché noi abbiamo visto la sua stella in Oriente e siamo venuti per adorarlo (proskunhsai autw) ... e mandandoli a Betleem, (Erode) disse loro: Andate e domandate diligentemente del fanciullino; e quando lo avrete trovato, fatemelo sapere, affinché io pure venga ad adorarlo ( proskunhsw autw) ... Ed entrati nella casa, (i re-magi) videro il fanciullino con Maria sua madre; e prostratisi, lo adorarono (prosekunhsan autw ); ed aperti i loro tesori, gli offrirono dei doni: oro, incenso e mirra." (Matteo 2:2,8,11)

 

2) da un lebbroso non ancora guarito

Il bisogno di guarire dalla lebbra portò un lebbroso a rinunciare alla religione dei padri e ad affidarsi completamente a Gesù: se Gesù non era quello che si aspettava che fosse, avrebbe adorato un uomo, peccando grandemente contro la legge di Dio. La scelta comunque fu ben riposta perché Gesù era veramente Dio. "Ed ecco un lebbroso, accostatosi, Lo adorò (Luzzi traduce: “gli si prostrò davanti", ma è sbagliato perché in greco c’è prosekunei autw) dicendo: Signore, se vuoi, tu puoi guarirmi." (Matteo 8:2)

 

3) da Iairo, uno dei capi della sinagoga

Un capo della sinagoga che rischia di peccare adorando un uomo, ci dice che Iairo, per amore di sua figlia appena morta, è disposto ad accettare Gesù come sua nuova "religione": "Mentre Egli diceva loro queste cose, ecco uno dei capi  della sinagoga, accostatosi, lo adorò (Luzzi traduce: “s'inchinò dinanzi a lui", ma è sbagliato perché in greco c’è prosekunei autw) e gli disse: La mia figliuola è pur ora trapassata; ma vieni, metti la mano su di lei ed ella vivrà." (Matteo 9:18)

 

4) dalle donne pie (le 2 Marie).

"Quand’ecco Gesù si fece loro incontro, dicendo: Vi saluto! Ed esse, accostatesi, gli strinsero i piedi e l’adorarono." (Matteo 28:9)

 

5) Dai discepoli, in ben tre occasioni

QUANDO GESU’ ERA CON LORO

-- "E quando furono montati nella barca, il vento s'acquetò.Allora quelli che erano nella barca lo adorarono (Luzzi traduce: “si prostrarono  dinanzi a lui”, ma è sbagliato perché in greco c’è prosekunhsan autw), dicendo: Veramente tu sei il Figliuol di Dio!" (Matteo 14:33)

QUANDO RISUSCITO’

-- "E vedutolo, l’adorarono; alcuni però dubitarono." (Matteo 28:17)

-- "Ed essi, adoratolo, tornarono a Gerusalemme con grande allegrezza" (Luca 24:52)

 

6) da una donna cananea

"Ella però venne e l'adorò (Luzzi: gli si prostrò dinanzi", ma è sbagliato perché in greco c’è prosekunei autw), dicendo: Signore, aiutami! Ma egli rispose: Non  è bene prendere il pane dei figliuoli per buttarlo ai cagnolini." (Matteo 15:25)

 

7) dall'apostolo-profeta Giovanni

"E quando l'ebbi veduto, caddi ai suoi piedi come morto; ed egli mise la sua man destra su di me, dicendo: Non temere; io sono il primo e l'ultimo, e il Vivente" (Apocalisse 1:17-18)

 

8) dal cieco

"Gesù gli disse: Tu l'hai già veduto; e quei che parla teco, è lui. Ed egli disse: Signore, io credo. E lo adorò" (Luzzi: gli si prostrò dinanzi", ma è sbagliato perché in greco c’è prosekunhsen autw) (Giovanni 9:37-38)

 

9) dalla madre di 2 discepoli

"Allora la madre dei figliuoli di Zebedeo s'accostò a lui coi suoi figliuoli, adorando (Luzzi: prostrandosi, ma è sbagliato perché in greco c’è proskunousa ) e chiedendogli qualche cosa." (Matteo 20:20)

 

10) dai soldati che lo arrestarono, beffeggiandolo,

"E gli percotevano il capo con una canna, e gli sputavano addosso, e postisi inginocchioni, lo adoravano" (Luzzi: "si prostravano dinanzi a lui", ma è sbagliato perché in greco “adoravano”) (Marco 15:19)

 

11) dagli angeli

"E quando di nuovo introduce il Primogenito nel mondo, dice: Tutti gli angeli di Dio l'adorino!" (Ebrei 1:6)

"E tutti gli angeli stavano in piè attorno al trono e agli anziani e alle quattro creature viventi; e si prostrarono sulle loro facce davanti al trono, e adorarono Iddio" (Apocalisse 7:11)

 

12) dai demoni

"Or quand'ebbe veduto Gesù da lontano, corse e lo adorò" (Luzzi: "gli si prostrò dinanzi", ma è sbagliato perché in greco c’è prosekunhsen autw) (Marco 5:6; e stessa cosa in 15:19)

 

13) Da tutti gli abitanti della terra, condannati all'eterna perdizione

Triste destino di chi adesso nega che Gesù sia il Dio da adorare... Un brutto giorno egli scoprirà di aver sbagliato: cercherà allora di rimediare, ma invano!

"E tutti gli abitanti della terra i cui nomi non sono scritti fin dalla fondazione del mondo nel libro della vita dell’Agnello che è stato immolato, l’adoreranno" (Apocalisse 13:8)

 

14) Tutte le nazioni del mondo

"Chi non temerà, o Signore, e chi non glorificherà il tuo nome? Poiché tu solo sei santo; e tutte le nazioni verranno e adoreranno nel tuo cospetto, poiché i tuoi giudici sono stati manifestati." (Apocalisse 15:4)

 

15)  Dagli ANZIANI davanti al Trono di Dio.

"E le quattro creature viventi dicevano: Amen! E gli anziani si prostrarono e adorarono." (Apocalisse 5:14) Prostrarsi ed adorare, in greco, non sono sinonimi, ma sono due termini diversi.

"I ventiquattro anziani si prostrano davanti a Colui che siede sul trono e adorano Colui che vive nei secoli dei secoli e gettano le loro corone davanti al trono" (Apocalisse 4:10)

 

16)  Dal Padrone della parabola dei 10000 talenti

“Perciò il servo, gettatosi a terra, gli si prostrò davanti (in greco: lo adorò “prosekunei autw”), dicendo: Abbi pazienza con me e ti pagherò tutto.” (Matteo 18:26)

 

Il diavolo voleva essere adorato:

Lettura da: Matteo 4:9 "Tutte queste cose ti darò, se tu ti prostri e mi adori".

Lettura da: Luca 4:7 Se dunque tu ti prostri ad adorarmi, sarà tutta tua".

Vedi anche Apocalisse 9:20;  13:4;13:12; 13:15; 14:9; 14:11; 20:4

 

I perduti sono quelli che adorano le immagini

-- Atti 7:43 Anzi, vi portaste appresso la tenda di Moloc e la stella del dio Refàn; immagini che voi faceste per adorarle. Perciò io vi deporterò di là da Babilonia.

-- Apocalisse 16:2 Il primo andò e versò la sua coppa sulla terra; e un'ulcera maligna e dolorosa colpí gli uomini che avevano il marchio della bestia e che adoravano la sua immagine.

-- Apocalisse 19:20 Ma la bestia fu presa, e con lei fu preso il falso profeta che aveva fatto prodigi davanti a lei, con i quali aveva sedotto quelli che avevano preso il marchio della bestia e quelli che adoravano la sua immagine. Tutti e due furono gettati vivi nello stagno ardente di fuoco e di zolfo.

 

Gli uomini e neppure gli angeli non possono essere adorati

1)    Paolo rifiutò l’adorazione

Mentre Pietro entrava, Cornelio, andandogli incontro, si inginocchiò davanti a lui. Ma Pietro lo rialzò, dicendo: "Alzati, anch'io sono uomo!" (Atti 10:25-26)

2) L’angelo rifiutò l’adorazione per ben due volte

-- E io mi prostrai ai suoi piedi per adorarlo. Ed egli mi disse: Guardati dal farlo; io sono tuo conservo e de' tuoi fratelli che serbano la testimonianza di Gesù: adora Iddio! Perché la testimonianza di Gesù; è lo spirito della profezia. (Apocalisse 19:10)

-- Ma egli mi disse: Guardati dal farlo; io sono tuo conservo e de' tuoi fratelli, i profeti, e di quelli che serbano le parole di questo libro. Adora Iddio. (Apocalisse 22:9)

 

 

CONSEGUENZE

1) Yahvé, il PADRE,  non può essere adorato da solo!

         Lo spirito dell'ANTICRISTO vuole togliere qualcosa a Gesù, per togliere energia ai credenti e potenza alla Parola di Dio: la PIENA ed ESCLUSIVA rappresentanza della DIVINITÀ  da parte del Dio-Figlio. Eppure il Padre lo aveva detto: "Ascoltatelo!" "affinché tutti onorino il Figliuolo come onorano il Padre. Chi non onora il Figliuolo non onora il Padre che l’ha mandato" (Giovanni 5:23)

         Il nome di Dio, non è nè Geova, nè Javhé, nè Gesù, perché il nome di Dio nessuno lo conosce (Apocalisse 19:12) e nessuno lo può pronunciare (il tetragramma JHWH, che gli Ebrei leggono con "Adonai", cioè "Signore").

         Geova non è il nome biblico, che invece è il tetragramma: tale tetragramma è noto a tutti i Testimoni di Geova, che però si ostinano a non usarlo: essi dovrebbero infatti chiamarsi più correttamente "Testimoni di JHWH"!

         Dal momento inoltre che la lettura più corretta di JHWH è JaHWéH: essi dovrebbero allora chiamarsi "Testimoni di Jahvéh"!

         Nella traduzione delle Sacre Scritture dei Testimoni di Geova, lo stesso  verbo  greco "proskunèin" (= adorare, venerare, prosternarsi), è tradotto arbitrariamente e satanicamente, con "adorare" quando rigrarda Geova e con... "rendere omaggio" quando riguarda Gesù Cristo!  (Matteo 2:2,8,11; 28:9,17; Luca 24:52; Apoc.4:10; 5:14; 22:9)

         Lo spirito dell'anticristo ha colpito ancora...!

         L'insistenza di presentare un Dio con un nome falso, a questo punto dice tutto...  e soprattutto tutti sono... avvertiti!

 

2) La lotta di Cristo è la lotta contro i SUOI NEMICI, cioè contro coloro che non Lo adorano

         Lo spirito dell'ANTICRISTO è quello che vuole dare adorazione ad altre persone (Dio-Padre compreso!) invece che al Figlio di Dio!

         Lo spirito di Anticristo è sostenuto e diffuso casa per casa e a due a due dai Testimoni di Geova e serpeggia nelle chiese evangeliche che "sdoppiano" l'adorazione pregando il Padre come a una Persona diversa da Gesù! Il Padre di Gesù è contento che noi diamo adorazione al Figlio: Lo ha mandato per questo!

Gesù viene defraudato di un riconoscimento che gli viene "automaticamente", se noi Lo riconosciamo come Dio.

         È infatti il Dio-Figlio che ci ha adottati!

         Adorare Gesù è la CONSEGUENZA LOGICA di chi adorava il Dio d'Israele, il Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe, perché ha trovato in Gesù il DIO DEI PADRI di cui narra il Vecchio Testamento!

 

"Ma questo ti confesso, che secondo la Via ch’essi chiamano setta, io adoro l’Iddio dei padri, credendo tutte le cose che sono scritte nella legge e nei profeti;

avendo in Dio la speranza che nutrono anche costoro che ci sarà una risurrezione dei giusti e degli ingiusti." (Atti 24:14-15)

         Gli Ebrei capirono subito che quello che andava predicando l'apostolo Paolo era un modo nuovo di adorare Dio, ma faticarono a capire che GESÙ era la MANIFESTAZIONE e l'INCARNAZIONE di DIO

         L'accusa dei farisei, dei sadducei, dei religiosi "ortodossi", che non hanno un Messia da adorare, è sempre la stessa:

"Costui va persuadendo gli uomini ad adorare Iddio in modo contrario alla legge" (Atti 18:13) "... ma questo ti confesso, che secondo la Via ch’essi chiamano setta, io adoro l’Iddio dé padri, credendo tutte le cose che sono scritte nella legge e nei profeti" (Atti 24:14)

         Gesù apri i loro occhi spirituali!

         I cristiani hanno Gesù Cristo Vivente e possono adorarLo perché Gesù Cristo è presente "realmente" dovunque due o tre si radunano nel Suo Nome. I cristiani conoscono "personalmente Gesù Cristo, perché Lo hanno accettato come "personale Salvatore" e sono conosciuti "personalmente da Gesù Cristo, perché la Parola (Gesù Cristo) è vivente nel loro cuore. I cristiani conoscono Gesù Cristo e sono conosciuti da Lui!

"Voi adorate quel che non conoscete; noi adoriamo quel che conosciamo, perché la salvezza viene dai Giudei." (Giovanni 4:22)

         La Chiesa di Gesù Cristo, corpo unico ed indivisibile del nostro Signore, ha un ruolo profetico della conversione dei "perduti" e la Parola di Gesù è lo spirito profetico, che spinge all'adorazione di Gesù stesso: il non-credente, ascoltando i discorsi di una chesa "profetica" "è scrutato da tutti, i segreti del suo cuore son palesati; e così, gettandosi giù con la faccia a terra, adorerà Dio, proclamando che Dio è veramente fra voi." (1 Corinzi 14:25).

         Gesù ovviamente è Colui che è fra noi, in spirito e verità e fino alla fine dell'età presente, perché "l'unzione che avete ricevuta da lui dimora in voi,  e non avete bisogno che alcuno vi insegni... Se sapete che egli è giusto, sappiate che anche tutti quelli che praticano la giustizia sono nati da lui." (1 Giovanni 2:27,29)

 

 

"Ed il settimo angelo sonò,

e si fecero gran voci nel cielo, che dicevano:

Il regno del mondo è venuto ad essere

del Signor nostro e del suo Cristo;

ed egli regnerà nei secoli dei secoli.

E i ventiquattro anziani seduti nel cospetto di Dio sui loro troni si gettaron giù sulle loro facce e adorarono Iddio, dicendo:

Noi ti ringraziamo, o Signore Iddio onnipotente

che sei e che eri,

perché hai preso in mano il tuo gran potere,

ed hai assunto il regno." (Apocalisse 11:15-17)

         Anche noi Ti ringraziamo, Gesù, perché Tu sei Colui che siede sul trono del Regno Eterno e al Quale è sottoposto l'universo intero: "Beati quelli che sono invitati alla cena delle nozze dell’Agnello"  (Apocalisse 19:9), regnando per l'eternità con Cristo!

 

 

 

 

 

 

CONCLUSIONE

- La preghiera apre, chiude e libera in cielo e in terra. Un giorno Cristo ti chiederà: Che cosa hai fatto delle chiavi che ti avevo offerto? Per quante persone hai pregato?

Quando proclamiamo la Parola del Signore e preghiamo con le parole della Scrittura, si produce un grande effetto nei luoghi celesti.

 

- Nel nome di Gesù, sfidiamo gli inganni del maligno e aggrediamo le porte dell'Ades, abbattendo ogni muro di orgoglio, di peccato e di false dottrine.

 

- Dio ha messo a disposizione mi­riadi di angeli potenti, pronti ad assi­sterti nel far valere la tua autorità spirituale. (Wesley L. Duewel)

 

- La preghiera lega le potenze demoniache, allontana le tenebre e costringe Satana a liberare i suoi prigionieri. È sicuramente volontà di Dio che in preghiera sia legato il potere di Satana: questa battaglia spirituale però non è per coloro che non sono protetti dal sangue di Cristo.

Preghiamo come Gesù, che è venuto per insegnare a resistere ad ogni opera di Satana, a sgridarlo, a scacciarlo e a distruggerne ogni sua opera. (cfr. 1 Giovanni 3:8)

Se satana sta dominando e spa­droneggiando è perché tu non sei an­cora passato all'offensiva e non lo hai scacciato. (Wesley L. Duewel)

L'unica preoccupazione di Satana è quella di impedire ai credenti cristiani di pregare. Finché essi fanno studi sulla preghiera, lui ride e si fa beffe. Quando però i credenti pregano, satana trema e fugge.

Satana e i suoi demoni non vogliono che tu impari "i segreti della pre­ghiera". Essi temono la tua preghiera più della tua testimonianza e delle tue attività evangelistiche. Preferirebbero vederti occupato tutto il giorno in queste, piuttosto che impegnato in preghiera un'ora sola. (Wesley L. Duewel)

Nel pregare, impariamo a preva­lere su noi stessi, oltre che su Satana. È la continuazione di quella prima lotta che vincemmo, quando sotto­mettemmo la nostra anima sotto il sangue di Gesù Cristo e che adesso continuiamo a sottomettere ricono­scendo la Sua Maestà.

 

 

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