GESÙ CRISTO, PADRE
NOSTRO VISIBILE
(Dr. Donato TROVARELLI)
Ogni citazione è autorizzata,
solo se vengono citati l’Autore e
PREMESSA
Le chiese evangeliche italiane
tradizionali sono ancorate alla preghiera personale rivolta al “Padre, nel nome
del Figlio”, con la conseguenza che inconsapevolmente “sdoppiano” la figura di
Gesù, rivolgendosi al Padre di Gesù! Inoltre un movimento settario chiamato
“Gesù solo”, sta sbilanciando tantissimi evangelici portandoli all’opposto a
rifiutare un importantissimo attributo di Gesù.
In Italia stranamente non c’è mai stato
un Risveglio! Fuori d’Italia i credenti evangelici si rivolgono a Jesus, al My Lord, al Lord!
Se poi, grazie a Dio, ogni tanto gli
evangelici scoprono il risveglio
spirituale avvenuto ALTROVE, ALL’ESTERO, riprendono... a pregare Gesù, come
Lutero, quando scoprì
NESSUN ALTRO NOME, surrogati e attributi
compresi, possiamo usare nell'adorare e nel pregare, "poiché non v'è sotto il cielo alcun altro nome che sia stato dato
agli uomini, per il quale noi abbiamo ad esser
salvati" (Atti 4:12)
Come Giovanni Battista, ogni buon
"pastore" umano dovrebbe annunciare il NOME di Gesù, affinché
possiamo "addirizzare" "la
via del Signore, come ha detto il profeta Isaia" (Giovanni 1:23)
Quale via?
Gesù, ovviamente!
Solo Gesù infatti
ha potuto dire: Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. (Giovanni 14:6)
Gesù, apri i cuori di tutti i tuoi
servitori e piantaci saldamente
Egli è il Nome al di sopra
di ogni altro nome (Filippesi 2:9, Efesini 1:21) davanti al
Quale si devono piegare tutte le ginocchia: se ciò avviene in preghiera, chi pregheremo, se siamo inginocchiati
davanti a Gesù? Il Padre di Gesù?
Comunque la si
pensi, è utile approfondire l’argomento con quanto segue.
INTRODUZIONE
Come ci sono
DUE SIGNORI, (Atti 2:34; Salmo 110:1; Matteo 22:44; Marco 12:36; Luca 20:42),
due PARACLETI (Gesù e lo Spirito Santo), così ci sono DUE PADRI: il Padre di
Gesù ed il Padre nostro!
La differenza fra PADRE MIO e PADRE
NOSTRO deriva dal fatto che Gesù e i credenti non sono figli della stessa... specie: infatti:
-
Gesù è il FIGLIO MASCHIO UNIGENITO (in greco Gesù è sempre chiamato col termine
MASCHILE "uioV" (uiòs), cioè "figlio maschio")
-
i credenti sono FIGLI NEUTRI
ADOTTIVI (in greco i credenti sono
chiamati col termine NEUTRO
"teknon" (tecnòn), cioè
"figliolanza", cioè l'insieme di figliuoli e figliuole. Vedi, per
tutti, il passo di Giovanni 1:12)
La differenza è di capitale importanza
perché dimostra chiaramente che Gesù ha un DIO-PADRE, ma i credenti hanno
un Padre ADOTTIVO, che non è Dio-Padre perché Dio Padre ha un solo Figlio
UNIGENITO! In pratica, Gesù ha Dio per Padre, i credenti hanno Gesù Cristo per
Padre. Dio-Padre ha adottato i credenti, ma poi li ha consegnati a Dio-Figlio
affinché facesse loro da Padre.
Non è un attacco alla Trinità, ma è la
conferma che Dio-Padre ha mandato Suo Figlio, affinché noi considerassimo il
Figlio come
Prima
di vedere i passi biblici che riguardano direttamente Gesù come Padre nostro,
chiariamo bene i concetti di Padre di Gesù e Padre dei credenti.
1) IL PADRE DI GESÙ
Gloria,
lode ed onore al PADRE del nostro Signore e Salvatore
Gesù Cristo!
"Degno sei, o Signore e Iddio
nostro, di ricevere la gloria e l'onore e la potenza: poiché tu creasti tutte le cose, e per la tua volontà
esistettero e furono create." (Apocalisse
4:11)
Che nessuno tolga ciò a Dio-PADRE, perché
Lui è DEGNO!
Il Padre di Gesù è degno di essere
ringraziato, per averci dato Gesù!
"Benedetto
sia Iddio, il Padre del nostro Signore Gesù Cristo, il
Padre delle misericordie e l’Iddio d’ogni consolazione" (2 Corinzi 1:3; 2 Corinzi 11:31; Efesini 1:3 ) ... "affinché d’un solo animo e d’una
stessa bocca glorifichiate Iddio, il Padre del nostro Signor Gesù Cristo."
(Romani 15:6)
Gesù,
parlando di SUO Padre ha sempre detto: “MIO Padre”!
Il Padre di Gesù, quando è chiamato da
Gesù, è indicato come SUO Padre
(Matteo 26:53).
Nell'Apocalisse addirittura, il Padre è
sempre e solamente DI GESÙ (Apocalisse 1:6; 3:5;
3:21; 14:14).
Negli Evangeli troviamo 45 volte la frase “PADRE MIO” e tre volte nell’Apocalisse.
Gesù fu sempre chiaro quando diceva:
- "Poiché questa è la volontà del Padre
mio" (Giovanni 6:39)
Altrove
è ancora scritto:
- "Ogni cosa m’è stata data in mano dal Padre
mio " (Luca 10:22).
- “Guardatevi dal disprezzare alcuno di questi
piccoli; perché io vi dico che gli angeli loro, né cieli, vedono del continuo
la faccia del Padre mio che è né cieli.” (Matteo 18:10)
- “Allora il Re dirà a quelli della sua
destra: Venite,
voi, i benedetti del Padre mio”(Matteo
25:31-46)
- “in quel giorno conoscerete che io
sono nel Padre mio, e voi in me ed io in voi.” (Giovanni 14-20)
- “In questo è glorificato il Padre
mio... come io ho osservato i comandamenti del Padre mio, e
dimoro nel suo amore.” (Giovanni
15:4-12, 14,17)
- “Chi odia me, odia
anche il Padre mio.” (Giovanni
15:23)
- “e io
dispongo che vi sia dato un regno, come il Padre mio ha disposto che
fosse dato a me.” (Giovanni 15:29)
- “e il Padre mio è il vignaiolo” (Giovanni 15:1-3)
- Tu sei beato, o Simone, figliuol di Giona, perché non la carne e il sangue t'hanno
rivelato questo, ma il Padre mio che è nei cieli." (Matteo 16:13-17)
- “Io non ho un demonio, ma onoro il Padre
mio e voi mi disonorate... chi mi glorifica è il Padre mio, che voi
dite esser vostro Dio.” (Giovanni 8:47-55)
- “Ed Egli disse
loro: Perché mi cercavate? Non sapevate che io dovevo nella casa del Padre
mio?” (Luca 2:49-50)
- “Il vostro
cuore non sia turbato; abbiate fede in Dio, e abbiate fede anche in me!
- ”Nella casa del Padre mio ci
sono molte dimore” (Giovanni 14:1-6)
- "Se non faccio le opere del Padre
mio, non mi credete” (Giovanni
10:37 38)
Nessun
dubbio: Gesù ha un Padre e se lo tiene per Sé. Non dà nessuna indicazione di
voler mettere Suo Padre... a disposizione dei credenti.
Il Padre di Gesù potrà senz’altro
essere:
- glorificato (Romani 15:6; Colossesi 1:3)
- benedetto (2 Corinzi 1:3; 11:31; Efesini 1:3; 1 Pietro 1:3)
2) IL PADRE NOSTRO (dei
credenti)
Ma è mai possibile che sia
tanto difficile capire che ci sono DUE Padri?
Il ruolo di PADRE è il RUOLO
che Gesù ha COPIATO da SUO Padre.
Gesù ha fatto tutto ciò che
ha visto fare a SUO Padre e la prima cosa che ha visto
fare a SUO Padre è proprio il RUOLO di PADRE.
Mamma mia quanto è difficile stu cuncett.
L’errore che si fa è quello
di MENOMARE
Se riportassi decine di
Versetti scritturali in cui si dice questo, nessuno ci crederebbe lo stesso, se
ha deciso di non crederci!
E’ un errore che ci portiamo dietro
da secoli e che ha condizionato il CRISTIANESIMO menomandolo, affievolendolo,
annacquandolo e storcendolo…
TUTTE le traduzioni del testo
originale greco sono condizionate da questo errore mefitico, esiziale e
maledetto, con grande gioia di Satana che sguazza nelle chiese (comprese quelle
evangeliche) e se la ride essendo riuscito a piazzare la sua patacca
filosofica, teosofica e antroposofica all’interno della teologia…
Quando noi leggiamo che siamo
fratelli di Gesù, non significa che Gesù non è Padre, ma che Gesù è ANCHE
fratello.
Quando noi leggiamo che siamo
Figli di Dio, non significa che Gesù non è Padre, ma che Gesù è ANCHE
Salvatore.
Quando noi leggiamo che siamo
coeredi di Gesù, non significa che Gesù non è Padre, ma che Gesù è ANCHE erede.
Gli attributi di Gesù sono di
Gesù e ne sono oltre 450 e se Gli togliamo quello di PADRE, abbiamo TOLTO a
Gesù il RUOLO PRINCIPALE RISERVATO A DIO, come dispensatore dello SPIRITO
SANTO.
Tutta la diatriba contro il
movimento pentecostale e carismatico in generale si fonda su questo.
Ho sentito con le mie
orecchie affermare questo: “Il parlare in lingue è imitabile da satana e non è
detto che se uno prega Dio sia poi Dio che dia lo
Spirito Santo: può intervenire Satana e dare un finto dono di Spirito Santo.”
Vi risulta
questa dottrina contro il battesimo delle lingue?
A me, purtroppo, sì!
E anche nelle chiese
pentecostali ci sono quelli che si permettono di giudicare se un parlare in
lingue viene da Dio o da satana!
Ma siamo pazzi?
Se leggete Luca 11: 13 sta scritto che NESSUNO può sostituirsi al PADRE
DIVINO se a LUI viene chiesto lo SPIRITO SANTO.
Chi è questo PADRE DIVINO?
In ATTI 2:33 vediamo chi è IL
PADRE CHE SPARGE LO SPIRITO SANTO: Gesù Cristo!
Per l’apostolo Pietro, Gesù è IL PADRE
CHE SPARGE LO SPIRITO SANTO! (Luca 11:13)
Solo i ciechi non possono
leggere questo passo, ma possono farselo leggere.
Solo i sordi non lo possono udire questo passo, ma, se sanno leggere, possono
leggerselo direttamente.
Solo i ciechi e i sordi
spirituali però non capiranno mai il nesso fra questi due passi.
Ciò è contrario alla Parola
di Dio: io credo che il ruolo di mediazione di Gesù Cristo consiste
proprio nel fatto che avendo preso su di sé le nostre colpe, ci ha resi
tutti figli di Dio Padre.
NOI CREDENTI ( e sottolineo NOI CREDENTI) NON APPARTENIAMO AL
PADRE DI GESÙ MA A GESÙ.
UN GIORNO
APPARTERREMO ANCHE, E RIPETO ANCHE, A DIO PADRE, MA ORA APPARTENIAMO A GESÙ E DI LUI NOI SIAMO FIGLI, ALTRIMENTI SAREMMO SENZA PADRE.
Infatti sta scritto: “Le mie pecore ascoltano la mia voce, e
io le conosco, ed esse mi seguono; e io do loro la vita eterna, e non periranno
mai, e nessuno le rapirà dalla mia mano. Il Padre mio che me le ha date
è più grande di tutti; e nessuno può rapirle di mano al Padre. Io ed il Padre siamo uno.” (Giovanni 10:27-30)
IL SECONDO PADRE CHI E’?
NOI
APPARTENIAMO ALLA VITE, NON AL VIGNAIOLO, SE NON IN MANIERA INDIRETTA. IL VIGLAIUOLO E’ ANCHE PADRONE
DELLA VITE E DI NOI, MA NOI APPARTENIAMO ALLA VITE.
CHI APPARTIENE A GESÙ APPARTIENE ANCHE AL PADRE DI GESÙ, PERCHÉ GESÙ CI FA DA
TRAMITE COME PADRE NOSTRO.
ADESSO
APPARTENIAMO A GESÙ E UN GIORNO VERREMO CONSEGNATI AL PADRE DI
GESÙ, MA NON ORA, MA QUANDO GESÙ TORNERA’
Infatti sta scritto: “E quando ogni cosa gli sarà sottoposta,
allora anche il Figlio stesso sarà sottoposto a Colui che gli ha sottoposto
ogni cosa, affinché Dio sia tutto in tutti.” (I Corinzi 15:28)
METTIAMOCI IN TESTA CHE GESÙ
NON E’ ANCORA TORNATO E NESSUNA CONSEGNA E’ STATA FATTA….
Per i Testimoni di Genova (Geova non è il
nome di Dio, ma è Gesù!) la consegna è stata fatta nel 1918, oppure nel 1964,
oppure nel …. Ovviamente è falso!
Anche
i credenti hanno un Padre: il loro Dio! Chi è il Dio dei credenti?
Il Dio dei credenti è il tetragramma
che nuore sulla croce (le iniziali della scritta in ebraico
posta sulla croce sono JHWH)
Gesù per ben tre volte afferma di
essere il Dio di Mosè: l'IO SONO! (Giovanni 4:26, 8:58
e 8:24)
Il Padre NOSTRO è, e può essere
solamente Gesù il Cristo ed Emanuele!
Il ruolo di Padre, è un ruolo connesso inscindibilmente all'ascesa di Gesù nei cieli, sul Suo Trono, come VERO DIO: quando
era sulla terra, Egli ha in un certo senso "nascosto" questo Suo
"ruolo"!
Infatti Gesù,
l'Agnello, ricevere le stesse lodi riservate a Suo Padre:
Che nessuno tolga ciò al Dio -AGNELLO,
perché anche Lui è DEGNO!
"Degno è l'Agnello che è stato
immolato di ricevere la potenza
e le ricchezze e la sapienza e la forza e l'onore e la gloria e la
benedizione." (Apocalisse 5:11)
Gesù
e Suo Padre sono entrambi DEGNI:
"A Colui che
siede sul trono e all'Agnello siano
la benedizione e l'onore e la gloria e l'imperio, nei
secoli dei secoli. E le quattro creature viventi dicevano: Amen! E gli anziani
si prostrarono e adorarono." (Apocalisse 5:13-14)
Gesù
è tutto in tutti (Efesini 4:6), nel periodo della raccolta, cioè
dell’offerta della Grazia (Galati 3:26-29; Colossesi 3:11; 1 Corinzi 15:28) e, un giorno, nella
Gerusalemme celeste, realmente. (Apocalisse 21:22-23)
Una frase che non piace agli uomini di
chiesa è che “senza di Me non potete fare nulla”! (Giovanni
15:5)
Questa frase suona come una campana a morto per pastori e credenti tutti, quando essi vogliono
andare avanti e che Gesù li segua: essi fanno e disfanno nelle chiese e poi si
meravigliano che Gesù non li sostenga.
Poi ce l’hanno
con Gesù ed insegnano una dottrina condita con la filosofia della rassegnazione
(se non addirittura del rancore o dell’astio nei confronti di Dio!!!) e della
speranza senza le certezze della fede. Una frase molto famosa viene ripetuta ogni tanto negli uditorii,
a giustificare gli scarsi risultati delle varie e costose campagne evangelistiche: “Duemila anni fa, l’apostolo Pietro
convertì tremila persone; oggi tremila pastori non sono capaci di convertire
una persona!”
Perché?
Primo motivo: l’Arca non precede più i
credenti, ma viene messa dietro di loro.
In Canaan,
figura spirituale del Regno di Gesù, Giosuè fece entrare prima l’Arca del Patto
(figura di Gesù) e poi tutto il popolo: “l’arca del
patto del Signore di tutta la terra sta per passare davanti a voi per entrar nel Giordano. (Giosué
3:11) Successe allora che “appena quelli che portavan
l’arca giunsero al Giordano e i sacerdoti che portavan l’arca ebber tuffati i
piedi nell’acqua della riva (il Giordano straripa da per tutto durante tutto il
tempo della mèsse), le acque che scendevano d’insù si fermarono e si elevarono
in un mucchio, a una grandissima distanza, fin presso la città di Adam che è allato di Tsartan; e
quelle che scendevano verso il mare della pianura, il mar Salato, furono
interamente separate da esse; e il popolo passò dirimpetto a Gerico. E i
sacerdoti che portavano l’arca del patto dell’Eterno stettero a piè fermo sull’asciutto, in mezzo al Giordano, mentre
tutto Israele passava per l’asciutto, finché tutta la nazione ebbe finito di
passare il Giordano.” (Giosué 3:15-17)
Nelle chiese invece Cristo SEGUE le
attività: i risultati poi si vedono. Nulla!
Quando Gesù guida il Suo Popolo (Giosué è figura di Cristo, come Mosé),
Egli lo protegge per tutta l’attraversata e per tutto il cammino futuro.
Secondo motivo: i credenti hanno
sminuito la figura di Gesù, sostituendola con quella del Padre di Gesù.
L’apostolo Pietro non propose solo un
Gesù Salvatore, ma un Gesù pienamente Dio, unico Signore e Cristo e Padre.
Molti cristiani si interrogano
se possono pregare Gesù: è pazzesco!
Negare una risposta affermativa
significa negare che Gesù sia Dio!
Gesù
è il Signore: spesso, troppo spesso mi è capitato di ascoltare preghiere che
contenevano un’aberrazione
teologica del tipo… “Signore, te lo chiedo nel nome di tuo Figlio Gesù Cristo,
il benedetto in eterno!”
Pazzesco: hanno scavalcato Gesù, come
Signore della Chiesa, rivolgendosi all’altro Signore, il Padre di Gesù,
dimenticando che Questo Secondo ha mandato il Primo affinché chiunque
credesse in Lui avesse vita eterna!...
L’apostolo Pietro, come l’apostolo
Paolo, affermano categoricamente che “nessuno può
porre altro fondamento diverso da quello che è stato posto, cioè Gesù Cristo.”
(1 Corinzi 3:11; Atti 2:36)
Nella prima predica di Pietro al capitolo 2
degli Atti degli Apostoli (versetti 14-39), troviamo scritto che “Pietro,
levatosi in piedi con gli undici, alzò la voce e parlò loro così: «Uomini di Giudea, e voi tutti che
abitate in Gerusalemme, vi sia noto questo, e ascoltate attentamente le mie
parole... avverrà che chiunque avrà
invocato il nome del Signore sarà salvato". (Atti 2:21; vedi anche
Romani 10:13 e Atti 4:12; 5:31; 13:23)
Qual era IL NOME DEL SIGNORE per
l’apostolo Pietro?
Quello
che fu ucciso in croce in mezzo a due ladroni!
Il
verso 22 continua:
«Uomini d'Israele, ascoltate queste parole! Gesù il Nazareno, uomo che
Dio ha accreditato fra di voi mediante opere potenti,
prodigi e segni che Dio fece per mezzo di lui, tra di voi, come voi stessi ben
sapete, quest'uomo, quando vi fu dato nelle mani per il determinato consiglio e
la prescienza di Dio, voi, per mano di iniqui, inchiodandolo sulla croce, lo
uccideste; ma Dio lo risuscitò, avendolo sciolto dagli angosciosi legami della
morte, perché non era possibile che egli fosse da essa trattenuto.”
Il SIGNORE Gesù
Cristo doveva discendere dal re Davide, perché “Egli dunque, essendo profeta e
sapendo che Dio gli aveva promesso con giuramento che sul suo trono avrebbe fatto sedere uno dei suoi discendenti, previde
la risurrezione di Cristo e ne parlò dicendo che non sarebbe stato lasciato
nell’Ades, e che la sua carne non avrebbe subito la
decomposizione. (Atti 2:30-31; Salmo 16:10; Atti 13:35)
Per
l’apostolo Pietro, Gesù è IL DIO SALVATORE !
Poi troviamo scritto: “Questo Gesù, Dio lo ha
risuscitato; di ciò, noi tutti siamo testimoni. Egli dunque, essendo stato esaltato dalla destra di Dio e avendo
ricevuto dal Padre lo Spirito Santo promesso, ha sparso quello che ora vedete e udite.”
(Atti 2:32-33)
Per
l’apostolo Pietro, Gesù è IL PADRE CHE SPARGE LO SPIRITO SANTO! (Luca 11:13)
Poi troviamo scritto: “Davide infatti non è salito in cielo; eppure egli stesso dice: «Il
Signore ha detto al mio Signore: "Siedi alla mia destra, finché
io abbia posto i tuoi nemici
per sgabello dei tuoi
piedi"». (Atti 2:34)
Per
l’apostolo Pietro, Gesù è IL RE DEI RE, SEDUTO SUL TRONO DI
DIO!
Poi troviamo scritto: “Sappia dunque
con certezza tutta la casa d'Israele che Dio
ha costituito Signore (Filippesi 2:11; Efesini 1:21; Salmo 2:6; Atti
2:39; 9:27-28 Luca 2:11) e Cristo (Matteo 1:16; 16:16; Atti 9:22; 10:36) quel
Gesù che voi avete crocifisso». (Atti 5:30-31)
Per
l’apostolo Pietro, Gesù è IL SIGNORE E CRISTO!
Poi ancora troviamo scritto: “Udite
queste cose, essi furono compunti nel cuore, e dissero a Pietro e agli altri
apostoli: «Fratelli, che dobbiamo fare?» E Pietro a loro: «Ravvedetevi
e ciascuno di voi sia battezzato nel nome di Gesù Cristo, per il perdono dei
vostri peccati, e voi riceverete il dono dello Spirito Santo. Perché per voi è
la promessa, per i vostri figli, e per tutti quelli che sono lontani, per
quanti il Signore, nostro Dio,
ne chiamerà». (Atti 2:37-39; Giovanni 20:28)
Per
l’apostolo Pietro, Gesù è IL NOSTRO DIO!
Infine troviamo narrata la lotta che viene condotta contro gli apostoli che insegnavano e
predicavano IL NOME DI GESÙ CRISTO: “E, fatti
condurre in mezzo a loro Pietro e Giovanni, domandarono: «Con quale potere o in NOME di chi avete fatto questo?»
Allora
Pietro, pieno di Spirito Santo, disse loro: «Capi del
popolo e anziani, se oggi siamo esaminati a proposito di un beneficio fatto a
un uomo infermo, per sapere com'è che quest'uomo è stato guarito, sia noto a
tutti voi e a tutto il popolo d'Israele che questo è stato fatto nel nome di
Gesù Cristo, il Nazareno, che voi avete crocifisso, e che Dio ha risuscitato
dai morti; è per la sua virtù che
quest'uomo compare guarito, in presenza vostra. Egli (Gesù Cristo ovviamente!)
è "la pietra che è stata da voi costruttori rifiutata,
ed è divenuta la pietra angolare. In nessun altro è la salvezza; perché non vi è sotto il cielo nessun
altro nome che sia stato dato agli uomini, per mezzo del
quale noi dobbiamo essere salvati». (Atti
4:7-12)
Chi sono i teologi moderni che osano
sconfessare l’apostolo Pietro?
Come osano alcuni negare di poter
pregare direttamente Gesù, stabilendo o imponendo formule tradizionali di
dubbia natura liturgica, quali per esempio “Padre, nel nome di Gesù”, oppure “Padre celeste, nel nome di Tuo Figlio Gesù”?
A costoro gli apostoli stessi
resisterebbero con fermezza dicendo: “occorre obbedire
a Dio piuttosto che agli uomini” e se ne andrebbero via “rallegrandosi di
essere stati ritenuti degni di essere oltraggiati per il Nome di Gesù.” (Atti 5:41)
Per la cronaca, gli apostoli
continuarono a pregare Gesù, a predicare Gesù, a osannare Gesù e a dare a Lui
tutto il culto che prima veniva dato a Jahvé, l’Eterno-Signore: “... Ma quando ebbero creduto a
Filippo che portava loro il lieto messaggio del regno di Dio e il nome di Gesù Cristo, furono
battezzati, uomini e donne.” (Atti 8:12)
Anche l’apostolo Paolo racconta di aver
combattuto, come giudeo fariseo, non contro Dio e neppure contro il Padre di Gesù, ma contro Gesù stesso, visto come Dio e come NOME DI DIO!
“Quant'è
a me, avevo si pensato anch'io di dover fare molte cose contro il nome di Gesù il Nazareno.” (Atti
26:9)
Le chiese evangeliche storiche italiane
presentano un Evangelo teologico, piuttosto che un Evangelo semplice fondato
sulla figura di Gesù: esse pregano “il Padre di Gesù”, con grande gioia dei
Testimoni di Geova e... di Satana!
All’estero invece pregano e predicano
“Lord Jesus” ed ogni tanto
assistono ad un Risveglio spirituale con segni e prodigi in accompagnamento
della Parola “servita rettamente”. La verità è infatti
questa: il Risveglio è quando il
Cristo t’inonderà di luce (Efesini 5:14 vedi anche Isaia 50:1-4; 51:9;
52:1; 60:1)
In Italia, stando così le cose, non ci
sarà mai un Risveglio, per questa sorta di “maledizione pastorale”!
Un grande predicatore moderno inglese,
Arthur Wallis, constata amaramente come i cristiani
prendano la salvezza da Gesù e poi Lo mettono da parte per tutte le altre cose,
come se Gesù fosse pregabile solo per quanto concerna la salvezza! (p. 34,
“Gesù di Nazaret, Chi è?” di Arthur Wallis, C.L.C. Napoli, 1984)
GESÙ È PADRE PERCHÉ
ESPRESSAMENTE SCRITTO
Gesù
come PADRE NOSTRO VISIBILE è un concetto espresso:
1)
In Isaia 9:5 Gesù è chiamato PADRE ETERNO!
In Isaia 9:5
troviamo un attributo sconcertante di Gesù: "Padre eterno"! Rifiutare questo
attributo è triste e amaro, soprattutto per chi vuole stare sempre dalla parte
della verità e rifiuta ogni eresia , che è
un "prendere" ciò che piace e rifiutare ciò che non piace!
2)
Lo dichiara Gesù.
Gesù
rispose loro:
"... È scritto nei profeti: E saranno tutti ammaestrati da Dio. Ogni uomo che ha udito il Padre ed ha
imparato da lui, viene A ME. Non che
alcuno abbia veduto il Padre, se non colui che è da
Dio; egli HA VEDUTO il Padre."
(Giovanni 6:45-46; vedi anche Geremia 31:34)
Vogliamo andare al Padre? Andiamo a
Gesù, ubbidendo all'invito del Maestro: VIENI A ME, FIGLIO!
È dunque più semplice di quanto possa
sembrare: andiamo a Gesù! Gesù ci
assicura che se andiamo a LUI, noi conosciamo il PADRE automaticamente: "Se m'aveste
conosciuto, avreste conosciuto anche mio Padre; e fin da ora lo conoscete, e l'avete
veduto." (Giovanni 14:7). Il verbo “conoscete” è al modo indicativo e tempo presente!
Fin da ora noi conosciamo il Padre,
perché conosciamo "fin
da ora" Gesù! Non facciamo come Filippo che Gli disse: "Signore, mostraci il Padre, e ci
basta." (Giovanni 14:8)
La risposta di Gesù a Filippo è la
stessa che Gesù dirà a noi: Chi ha veduto me, ha veduto il Padre! (Giovanni 14:9)
Alleluia! IL PADRE è stato conosciuto!
"Figli,
vi ho scritto, perché avete conosciuto il Padre." (1
Giovanni 2:14)
Noi, come allora i discepoli,
conosceremo il Padre, conoscendoLo
solo in Gesù Cristo, perché chi ha conosciuto Lui, ha conosciuto... il Padre!
Gesù Cristo ci presenta il Padre, presentandosi a noi... Egli stesso. Lode a Gesù Cristo per
l'unità perfetta che Lui ha col Padre!
Noi conosceremo ancora Gesù Cristo, che
ancora e sempre, fino alla fine dell'età presente, cioè fino alla fine dell'età
della grazia, continuerà a presentarci il Padre, rappresentandoLo.
"Mostraci il Padre.
Gesù gli disse: da quanto tempo sono con voi? E tu non mi hai conosciuto?" (Giovanni 14:9)
La dichiarazione esplicita e chiara di
Gesù è questa, per tutta l'umanità e per tutte le epoche:
"Chi
ha visto ME, ha visto il Padre"! (Giovanni 14:6)
Sforziamoci di vedere Gesù Cristo, se
vogliamo vedere il Padre. Gesù ce lo
assicura, e noi NON possiamo dubitare di Gesù, se siamo "credenti cristiani"!
Se dubitiamo, vuol dire che siamo "cristiani" di nome, ma non di fatto o peggio ancora "atei" o
"idolatri" di noi stessi o di altre false dottrine NON salvifiche,
dove la figura di Gesù viene nascosta o abilmente ridimensionata o mutilata!
Quando Gesù risuscitò, Tommaso, dopo
aver "constatato" che Gesù era realmente in
carne ed ossa, lo apostrofò così: "Signore mio e DIO MIO!" (Giov.
20:28). Gesù accettò "il titolo" e lo
redarguì, rimproverando la sua cattiva fede.
In altra occasione Gesù Cristo assicura
che il Padre amerà tutti coloro che avranno amato il
Figlio: questo è il messaggio di Colui nel quale si è compiaciuto il Dio
Vivente: "Se mi aveste conosciuto,
AVRESTE CONOSCIUTO IL PADRE, e fin da ora LO CONOSCETE E L'AVETE
VISTO."!!! (Giov. 14:7)
Molti si chiedono se è possibile vedere
Dio e fantasticano allegramente su
ipotetici dèi interspaziali e interstellari, mentre
non sanno che il vero Dio ha un'immagine ben precisa: "per gli increduli, ai quali il dio di questo mondo (Satana, il
diavolo, il nemico di sempre) ha
accecato le menti, affinché NON risplenda loro la luce del vangelo della gloria di Cristo, che è l'IMMAGINE DI DIO." (2 Corinzi 4:4)
Anche ai Colossesi
(1:15), l'apostolo Paolo dà la stessa indicazione: Gesù Cristo, "Egli è l'immagine del Dio invisibile, il primogenito di ogni
creatura".
Lo scrittore dell'epistola agli Ebrei
commenta monumentalmente: "Egli, che è lo splendore della Sua gloria e impronta della Sua
essenza e che sostiene tutte le cose con
la parola della Sua potenza, dopo aver fatto la purificazione dei peccati,
si è seduto alla destra della Maestà nei luoghi altissimi.! (Ebrei
1:3)
Giardiamo a
Cristo per avere la vita eterna! Gesù infatti afferma
categoricamente: "Poiché questa è la volontà del Padre mio: chiunque
CONTEMPLA IL FIGLIO E CREDE IN LUI abbia vita eterna e IO LO RISUSCITERÒ
nell'ultimo giorno!" (Giovanni 6:39) Se vediamo Cristo, abbiamo visto...
il Padre: infatti "Ogni cosa m’è
stata data in mano dal Padre mio; e nessuno conosce chi è il Figliuolo, se non
il Padre; né chi è il Padre, se non il Figliuolo e colui al quale il Figliuolo voglia rivelarlo"
(Luca 10:22).
Per concludere, un altro
passo che si commenta sa sé:
“Ma Gesù ad alta voce aveva detto: Chi
crede in me, crede non in me, ma in Colui che mi ha
mandato; e chi vede me, vede Colui
che mi ha mandato.
Io sono venuto come luce nel mondo,
affinché chiunque crede in me, non rimanga nelle
tenebre.” (Giovanni 12:44-46)
3)
Gesù è PADRE di Davide e non il contrario.
Gesù spiegò che "il regno dei cieli è simile ad un re, il
quale fece le nozze del suo figliuolo...
"Che vi
par egli del Cristo? Di chi è
egli figliuolo?
Essi gli risposero: Di Davide.
Ed egli a loro: Come dunque Davide,
parlando per lo Spirito, lo chiama Signore, dicendo:
Il Signore ha detto al mio Signore:
Siedi alla mia destra finché io abbia posto i tuoi nemici sotto i tuoi piedi? Se
dunque Davide lo chiama Signore, com’è
egli suo figliuolo?" (Matteo 22:42-45)
La verità è che il re Davide, chiamando
suo Signore il Cristo, gli si pose sotto, come un figlio che riconosce di
essere sotto l'autorità paterna!
4)
Signore e Padre sono UNO in Gesù.
Abbiamo
già spiegato precedentemente che Gesù è il SIGNORE:
adesso troviamo l'affermazione indiscutibile ed inequivocabile che il Signore e
Padre, viene benedetto con la nostra lingua: se Esso è Gesù, Esso è pure Padre;
se invece Esso è il Padre, allora il Signore
chi è? Il Padre? Ciò è impossibile perché noi abbiamo un solo SIGNORE:
Gesù Cristo! (Efesini 4:5) "...
ma la lingua, nessun uomo la può domare; è un male senza posa, è piena di
mortifero veleno. Con essa benediciamo il
Signore e Padre" (Giacomo 3:8)
5)
Gesù chiama gli altri come "figli".
Gesù ci adotta come PADRE. Egli chiamò
tante persone con l'appellativo di FIGLIO:
-- un paralitico: “Figlio i
tuoi peccati ti sono rimessi. Or
alcuni degli scribi erano quivi seduti e così ragionavano in cuor loro: Perché
parla costui in questa maniera? Egli bestemmia! Chi può rimettere i peccati, se non un solo, cioè Dio?” (Marco 2:5-7)
“Ed ecco gli portarono un paralitico steso sopra un
letto. E Gesù, veduta la fede
loro, disse al paralitico: Figliuolo, sta’
di buon animo, i tuoi peccati ti sono rimessi.” (Matteo 9:2;
Marco 2:5)
-- una donna: "E Gesù, voltatosi e vedutala, disse: Sta’ di buon animo,
figliuola; la tua fede t’ha guarita. E da quell’ora la donna fu
guarita." (Matteo 9:22; Luca 8:48)
-- i discepoli, in ben tre occasioni importanti: "E i discepoli sbigottirono a
queste sue parole. E Gesù da capo replicò loro: Figliuoli, quant’è malagevole a coloro
che si confidano nelle ricchezze entrare nel regno di Dio!" (Marco 10:24)
"Se Dio è glorificato in lui, Dio lo glorificherà
anche in se stesso, e presto lo glorificherà. Figlioletti,
è per poco che sono ancora con voi. Voi mi cercherete;
e, come ho detto ai Giudei: "Dove vado io, voi non potete venire",
così lo dico ora a voi." (Giovanni 13:32-33)
"Allora
Gesù disse loro:
Figliuoli, avete voi del pesce? Essi gli risposero: No." (Giovanni 21:5)
-- tutti i credenti, santificati dal Suo Sangue: noi
infatti siamo FIGLI PRIMOGENITI perché adottati singolarmente da
Gesù! "...ma voi siete venuti... alla chiesa
dei primogeniti che sono scritti nei cieli, e... a Gesù, il mediatore del nuovo patto, e al sangue dell'aspersione che parla meglio di quello di
Abele." (Ebrei 12:22-24)
In
Gesù abbiamo trovato una FAMIGLIA!
È
venuto il Figliuol dell’uomo mangiando e bevendo, e
voi dite: Ecco un mangiatore ed un beone, un amico dei
pubblicani e dei peccatori!
Ma
alla sapienza è stata resa giustizia da
tutti i suoi figliuoli. (Luca 7:34 -35)
-- tutti i Figliuoli
della LUCE (Gesù ha detto: io sono
"La moltitudine quindi gli rispose:
Noi abbiamo udito dalla legge che il Cristo dimora in eterno: come dunque dici
tu che bisogna che il Figliuolo dell’uomo sia
innalzato? Chi è questo Figliuol dell’uomo?
Gesù dunque disse loro: Ancora per poco la luce è fra voi. Camminate mentre avete la luce,
affinché non vi colgano le tenebre; chi cammina nelle tenebre non sa dove vada.
Mentre avete la luce, credete nella
luce, affinché diventiate figliuoli di luce. Queste
cose disse Gesù, poi se ne andò e si nascose da
loro." (Giovanni 12:34-36)
Si
può essere FIGLI DELLA LUCE, senza avere
Gesù
è lo stesso DIO che risplende nel nostro cuore: "perché l’Iddio che disse: Splenda la luce fra le tenebre, è quello che risplendette nei nostri
cuori affinché noi facessimo brillare la luce della conoscenza della gloria di
Dio che rifulge nel volto di Gesù Cristo."
(2 Corinzi 4:6)
-- tutti i FIGLI d'ubbidienza a Gesù.
"Perciò, avendo cinti
i fianchi della vostra mente, e stando sobri, abbiate piena speranza nella
grazia che vi sarà recata nella
rivelazione di Gesù Cristo; e, come figli
d'ubbidienza, non vi conformate alle concupiscenze del tempo passato
quand'eravate nell'ignoranza" (1
Pietro 1:13-14)
5)
Lo dice il Nuovo Testamento.
Gesù è espressamente chiamato “immagine
di Dio” in Efesini 4:24.
Se proprio abbiamo bisogno di
un’immagine da adorare, l’unica immagine VISIBILE è quella di
Gesù Cristo.
Bisogna però fare molta attenzione al
avere l’immagine spirituale di Gesù, non l’immagine
reale, fisica di un uomo che presumibilmente potrebbe essere quella di Gesù!
Immagini reali non ce ne sono mai state, mai ce ne saranno e mai ce ne dovranno
essere, perché Gesù è VIVENTE nella Parola di Dio e tale immagine va ricercata!
Altre sostituzioni tipiche degli
idolatri, abituati a rappresentare Dio con disegni, foto, polaroid, statue, e
immagini “virtuali”, non sono biblicamente consentite.
L’apostolo Giovanni, con infinita
tenerezza avvertiva: “Figlioletti miei,
guardatevi dagli idoli” (1 Giovanni 5:21)
Nessuna immagine di Gesù, che non sia
quella che si ricava dalla lettura dell’Evangelo e
dalla preghiera diretta a Gesù stesso, può sottrarsi al giudizio di controllare
bene se si tratti di un idolo o meno! Nessun pezzo di carta o di tela o di
gesso o di hard-disk, può essere adorato o portarci
all’adorazione di Gesù, perché, se Lo vogliamo vedere, Lui viene personalmente davanti a noi, Lui si
presenta direttamente a noi e ci parla, per darci “la
nuova nascita” spirituale e per darci
Gesù è VIVENTE: come tale va ricercato ed adorato!
Altre immagini “non autorizzate”,
sono VIETATE! (vedi in Isaia 41:29; 44:9; 2 Cronache
19:3; ed altri passi facilmente ritrovabili con una qualunque Chiave Biblica)
Gesù fu sempre chiaro quando diceva: “chiunque CONTEMPLA
IL FIGLIO E CREDE IN LUI abbia vita eterna e IO LO RISUSCITERÒ nell'ultimo
giorno!" (Giovanni 6:39)
Il
Padre di Gesù ha dato TUTTO nelle mani di SUO FIGLIO: "Ogni cosa m’è stata data in mano dal Padre mio; e nessuno
conosce chi è il Figliuolo, se non il Padre; né chi è
il Padre, se non il Figliuolo e colui al quale il Figliuolo voglia rivelarlo" (Luca 10:22).
“Odi la
voce del mio grido, o mio Re e mio Dio, perché a te
rivolgo la mia preghiera. O Eterno, al mattino tu ascolterai la mia voce; al mattino ti offrirò la mia preghiera e aspetterò”
(Salmo 5:2-3)
Occorre
allora scoprire chi è il nostro RE e il nostro DIO:
“Allora il Re dirà a quelli della sua
destra: Venite,
voi, i benedetti del Padre mio”
(Matteo 25:31-46)
La
nostra dimora è in Cristo alla gloria del Padre di Costui:
- “voi in me” ed io in voi.” (Giovanni 14-20)
Noi
siamo FIGLI della VITE non del Vignaiolo!
“Dimorate in me, e io dimorerò in voi. Come il tralcio non può da se dar
frutto se non rimane nella vite, così neppur voi, se non dimorate in me. Io sono la vite, voi siete i tralci.” (Giovanni
15:4-12, 14,17)
Da
notare il passamano: Dio-Padre, Dio-Figlio, Figli adottivi.
“e io dispongo
che vi sia dato un regno, come il Padre mio ha disposto che fosse dato a me.” (Giovanni 15:29)
Gesù è il solo Figlio UNIGENITO che
grida: Abba Padre. Anche noi possiamo gridare "Abba Padre", ma solo se LO SPIRITO DI
CRISTO è in noi! (Romani 8:9, 15 e soprattutto GALATI
4:6)
Il Padre di Gesù diventa anche NOSTRO
solo ed unicamente in presenza di Gesù stesso: non per nulla la preghiera del
"Padre Nostro"
Perché questa condizione?
Perché Dio-PADRE è invisibile (Colossesi 1:15) ed abita in una
luce inaccessibile che nessun uomo ha veduto, né può vedere (1 Timoteo 6:16):
quale Padre allora Gesù ci comunica Il PADRE VISIBILE, cioè LUI STESSO!
Sembrerebbe assurdo, ma non
dimentichiamoci mai che cos'è
Il “ruolo” paterno di Dio, include
anche quello “materno”: “Come un uomo cui
sua madre consola, così io consolerò
voi, e sarete consolati in Gerusalemme.” (Isaia 66:13)
Come VERO UOMO, Gesù aveva altre
caratterizzazioni, diverse, ma ugualmente importanti, quali
quelle di Salvatore, Agnello, Messia e Sacerdote.
Il discorso allora ci porta ad
affermare, senza dubbi ed incertezze, che nessuno può sostituirsi a Gesù, specie
gli uomini, sia pure "unti" e pieni di doni e ministeri spirituali,
perché il Vangelo è chiaro e severo: "Allora
Gesù parlò alle turbe e ai suoi discepoli, dicendo: "voi non vi fate
chiamare "Maestro", perché
uno solo è il vostro maestro (cioè Gesù), e voi siete tutti fratelli. E non chiamate alcuno sulla terra vostro "padre", perché
uno solo è il Padre vostro, quello che è nei cieli (adesso Gesù!). E non vi fate
chiamare "guide", perché una sola è la vostra
guida, il Cristo (sempre Gesù)” (Matteo
23:8-10).
Gesù è espressamente
chiamato PADRE in un passo tradotto però male: “Pace ai fratelli e amore con fede, da Dio Padre e dal Signor Gesù Cristo. La grazia sia con tutti quelli che amano
il Signore nostro Gesù Cristo in sincerità.” (Efesini 6:23-24)
Ebbene “dal” in greco non c’è, per
cui gli antichi credenti del primo secolo leggevano così:
“Pace ai fratelli e amore con fede, da
Dio Padre e Signore Gesù Cristo.!
“Paolo, apostolo di Cristo Gesù per
comandamento di Dio nostro Salvatore e Cristo Gesù nostra speranza,
“Paolo, servo di Dio, ma apostolo di
Gesù Cristo per la fede degli eletti di Dio e la conoscenza della verità che è secondo pietà, nella
speranza della vita eterna la quale Iddio, che non può mentire, promise avanti
i secoli, manifestando poi nei suoi
propri tempi la sua parola mediante la predicazione che è stata a me affidata
per mandato del Salvatore nostro Dio,
a Tito, mio vero figliuolo secondo la fede che ci è comune, grazia e pace da Dio
Padre e Cristo Gesù, nostro
Salvatore.” (Tito 1:1-4)
... ALLA GLORIA DI
DIO-PADRE!
Gesù è Dio, Signore, Padre, Fratello,
Amico, Giudice, Re, Parola di Dio, Parola Creatrice, e tante altre cose, ma col
consenso, l’approvazione, il sostegno e la volontà di Dio Padre, che GLORIFICA
il Figlio e riceve GLORIA, quando viene tributato l’onore a Suo Figlio!
La “legge
spirituale” che viene applicata per il Messia è la seguente:
più noi diamo a Gesù, più Dio-Padre è
onorato nel Figlio! Quanto maggiormente Gesù viene osannato, tanto maggiormente
Dio Padre viene glorificato!
“Il
Dio della pazienza e della consolazione vi conceda di avere tra di voi un medesimo
sentimento secondo Gesù Cristo, affinché di un solo animo e d'una stessa bocca glorifichiate Dio, il Padre del nostro
Signore Gesù Cristo. Perciò accoglietevi gli uni gli altri, come anche Cristo
ha accolto noi per la gloria di Dio.”
(Romani 15:6)
“e
ogni lingua confessi che Gesù Cristo è il Signore, alla gloria di Dio Padre.” (Filippesi 2:11)
“Se uno parla, lo faccia come
annunziando oracoli di Dio; se uno
esercita un ministero, lo faccia come con la forza che Dio fornisce, onde in ogni cosa sia glorificato Iddio per mezzo di Gesù Cristo, al quale appartengono
la gloria e l'imperio nei secoli dei secoli. Amen.” (1 Pietro 4:11)
PRECONCETTI ED EQUIVOCI
1)
Alcune obiezioni dimostrano i preconcetti che si hanno riguardo alla
“paternità” di Gesù
“Se
siamo figli, siamo anche eredi; eredi di Dio e coeredi di Cristo, se veramente
soffriamo con lui, per essere anche glorificati con lui.” (Romani 8:17)
Se
non sappiamo che Gesù è TUTTO cadremmo nell’errore di dare a Dio Padre un posto
in questo verso che non può essere dato.
“Se
siamo figli eredi di DIO (Gesù e non il Padre) e CO-eredi di CRISTO (Gesù
Cristo – UOMO come L’UNTO), se veramente soffriamo con lui (Gesù Cristo), per
essere anche glorificati con lui (Gesù Cristo)
2)
Altro equivoco: “affinché siate figli del Padre
vostro che è nei cieli; poiché egli fa levare il suo sole sopra i malvagi e
sopra i buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti.” (Matteo 5:45)
Ma
come, non avrebbe dovuto dire, affinché siate "miei figli"? Lo poteva
dire così come lo ha detto nell’Evangelo di Giovanni 3:13 “E nessuno è salito
in cielo, se non colui che è disceso dal cielo: il Figliuol
dell'uomo che è nel cielo.” Come si può notare Gesù sta parlando con Nicodemo,
ma Gesù contemporaneamente dice di essere ANCHE NEL CIELO.
Vi
sono ancora differenze fra figli di Dio e Cristo? Le differenze sono nel
considerare volta per volta Gesù come Dio (perché è Dio!) e come “Dio che
salva” (questo è il significato di Gesù!) e il Cristo che è Gesù incarnato e
unto come re e sacerdote. Vediamo per esempio: “…perché siete tutti figli di
Dio (di Gesù Dio) per la fede in Cristo Gesù, per la fede cioè in ciò che si è
manifestato a noi sulla croce ed è risuscitato, come primizia dei risorti.
(Gal. 3:26)
Altro
passo: Sopportate queste cose per la vostra correzione. Dio vi tratta come
figli; infatti, qual è il figlio che il padre non corregga?
Infine
nel passo seguente non si nega assolutamente che Gesù non sia Padre Nostro.
“Vedete quale amore ci ha manifestato il Padre, dandoci di essere chiamati
figli di Dio!” (1 Giov. 3:1) Se vogliamo meglio spiegare questo verso potremmo
chiarirlo nel modo seguente: “Vedete quale amore ci ha manifestato il Padre
(Dio-Padre), dandoci di essere chiamati figli di Dio (Dio-Figlio)!” Non capire
questo, significa pensare che Gesù non sia Dio, e questo è gravissimo!
GESÙ È PADRE, PERCHÉ È
DESUMIBILE DA ALTRI CONCETTI
Gesù
PADRE NOSTRO VISIBILE è desumibile:
1)
Nell'unicità di Dio.
L'UNICITÀ DEL PADRE ha lo stesso
fondamento dell'UNICITÀ DI DIO. Chi ha capito che
Gesù, il Padre e lo Spirito Santo sono un unico DIO.
V’è
un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo, un Dio unico e Padre di tutti, che è sopra tutti, fra tutti
ed in tutti. (Efesini 4:5-6)
DIO e PADRE sono indicati insieme in
questo passo, come un tutt'uno, in una unità inscindibile, perché altrimenti le
7 unità di cui parla il capitolo 4 di Efesini diventerebbero 8!
Se Gesù è Dio, come abbiamo
precedentemente affermato, allora possiamo anche accettare che Gesù sia anche
PADRE! Dio ha anche questa... "caratteristica"!
Avendo infatti Gesù-Dio
nel nostro cuore, noi possiamo gridare
"Abba Padre", perché c'è lo Spirito di Gesù che lo grida dentro di
noi! (Romani 8:9)
Nessuno vuole togliere nulla a
Dio-Padre di Gesù, ma che nessuno TOLGA NULLA A GESÙ!
Egli
è NOSTRO PADRE per l'unicità dell'unico Dio e Padre di tutti noi (Efesini 4:6)
Inoltre sta chiaramente scritto:
"Il Signore onnipotente dice: sarò loro DIO e uscite e io vi sarò Padre" (2 Corinzi 6:18) Chi è che dice questo?
È il nostro Signore Gesù,
l'Onnipotente!
2)
Nell'unicità del perdonatore.
"E quando vi mettete a pregare, se
avete qualcosa contro a qualcuno, perdonate; affinché il Padre vostro che è nei cieli, vi perdoni i vostri falli." (Marco 11:25)
Ora chi perdona i nostri peccati se non
Gesù, mediante il SANGUE che Lui stesso ha versato sulla croce? Di questo i
contemporanei di Gesù se ne scandalizzavano: noi invece ne andiamo fieri!
Allora: "Chi può rimettere i peccati, se
non un solo, cioè Dio?" (Marco 2:7)
Gesù è il nostro Dio perdonatore ed, in quanto tale, è anche nostro PADRE, come
indicato in Marco 11:25.
Sulla croce è Gesù che ci perdona,
perché prega per noi. Il destinatario della preghiera (Dio-Padre) non ha mai
rifiutato nulla al Figlio!
Grazie
Gesù perdonatore!
Gesù prega il Padre.
Il Padre è il destinatario della
preghiera!
Perché Gesù prega? Sulla croce Gesù non
può rimettere nessun peccato perché Lui stesso è privo della grazia del Padre.
PUÒ SOLO PREGARE!
La certezza di Gesù è che il Padre non
potrà negarGli nulla, perché Lui sta rispettando
anche in questo la VOLONTÀ del Padre!
Inoltre
il Padre non ha mai negato nulla al Figlio! (Giovanni 11:42)
Se Gesù non pregava, chiedendo il
perdono, nessuno sarebbe stato perdonato!
Benedetto dunque Gesù il mediatore di
perdono, perché veramente noi dobbiamo tutto a Gesù! Anche il Padre ci perdona,
ma solo perché Glielo ha chiesto Gesù!
Il nostro rapporto è dunque con Gesù,
il nostro Dio, che è l'immagine VISIBILE del Padre ed è il solo NOME che il Padre
vuole che sia innalzato, anche a scapito del Suo, troppo santo per essere usato
da noi!!!
Addirittura, chi non ha il Figlio, non
ha neppure il Padre!
L'apostolo Paolo non ha dubbi: Gesù è
Colui che ha continuato ad essere il nostro Dio Salvatore anche sulla croce: "...E voi, che eravate morti nei
peccati e nella incirconcisione della vostra carne,
voi, dico, Egli ha vivificati con lui, avendoci perdonato tutti i peccati,
avendo cancellato l'atto accusatore scritto in precetti, il quale ci era contrario;
e quell'atto ha tolto di mezzo, inchiodandolo
sulla croce." (Colossesi 2:12-15)
3)
Gesù è il consolatore, come PADRE.
Un passo della seconda Epistola ai
Tessalonicesi ci mostra il Cristo e il Padre, come se fossero UNA SOLA PERSONA:
"Or
lo stesso Signor nostro Gesù Cristo e
Iddio nostro Padre che ci ha amati e ci ha dato per la sua grazia una
consolazione eterna e una buona speranza consoli
(il verbo è al singolare) i vostri cuori e vi confermi (il verbo è al
singolare) in ogni opera buona e in ogni
buona parola." (2 Tessalonicesi 2:16-17)
4)
Gesù, come Dio-Padre, è RE.
È bene ricordare che Gesù è "la
porta" che ci ha fatto entrare nel Regno di Dio! Cosa abbiamo trovato
dentro il Regno di Dio?
Egli
è preesistente alla Sua nascita terrena, perché il RE è Gesù stesso!
Gesù
infatti è il
Re dei re (1 Timoteo 6:15, Apocalisse 19:16),
Re dei secoli (1 Timoteo 1:17),
Re del regno celeste (Giovanni 18:36),
Re di gloria (Salmo 24:7),
Re d'Israele (Giovanni 1:49,12:13),
Re eterno (1 Timoteo 1:17),
Re immortale (1 Timoteo 1:17),
Re invisibile (1 Timoteo 1:17)!
Entrare nel Regno e non riconoscere il
Re è il colmo della cecità spirituale! Che Gesù ci liberi dalla cecità
spirituale!
Se siamo veramente entrati nel Regno di
Dio, noi siamo FIGLI e il "proprietario" del Regno è nostro PADRE.
Ciò è chiaramente indicato in un famoso passo: "il campo è il mondo; la buona semenza sono i figliuoli del Regno; le zizzanie sono i figliuoli del maligno"
(Matteo 13:38) Da notare che essere "figliuoli del Maligno" significa
stare nel "regno delle tenebre"!
Gesù è Colui che amorevolmente
raccoglie sotto la sua protezione tutti i suoi figli, come la chioccia fa con i
pulcini... Tutte le riunioni evangeliche infatti sono fatte dove "due o
tre sono radunati nel Nome di Gesù": "Gerusalemme,
Gerusalemme, che uccidi i profeti e lapidi quelli che ti sono mandati, quante
volte ho voluto raccogliere i tuoi
figliuoli, come la gallina raccoglie I SUOI PULCINI sotto le ali; e voi non
avete voluto! Ecco, la vostra casa sta per esservi lasciata deserta. Poiché vi
dico che d’ora innanzi non mi
vedrete più, finché diciate: Benedetto
colui che viene nel nome del Signore!" (Matteo 23:37-39)
Come RE, Gesù ha la paternità su tutta
Sion! "E Gesù, trovato un asinello, vi montò su, secondo ch’è scritto: Non temere, o figliuola di Sion! Ecco, il
tuo Re viene, montato sopra un puledro d’asina!" (Giovanni
12:14-15)
5)
Gesù, come Padre, è il giudice.
Che Gesù sia il giudice, non ci sono
dubbi e nessuno può contestarlo: infatti Gesù è Giudice dei vivi e dei
morti (Atti 10:42, 2 Timoteo 4:1),
Giusto giudice (2 Timoteo 4:8) Unico giudice (Giovanni 5:22).
Nella sua prima epistola, l'apostolo
Pietro però, alla qualità di giudice ASSOCIA quella di PADRE:
"Perciò... abbiate piena speranza
nella grazia che vi sarà recata nella
rivelazione di Gesù Cristo... ma come Colui
che vi ha chiamati (Gesù Cristo!) è santo, anche voi siate santi in tutta
la vostra condotta; poiché sta scritto: Siate santi, perché io sono santo. E se
invocate come Padre Colui che senza
riguardi personali giudica secondo l'opera di ciascuno, conducetevi con timore
durante il tempo del vostro pellegrinaggio, sapendo che non con cose
corruttibili, con argento o con oro, siete
stati riscattati dal vano modo di vivere tramandatovi dai padri, ma col prezioso sangue di Cristo, come
d'agnello senza difetto ne macchia" (1 Pietro 1:13, 17-19)
Il significato spirituale
della preghiera del
PADRE NOSTRO
Da premettere che il PADRE NOSTRO NON è
la preghiera di Gesù, ma è la preghiera dei DISCEPOLI di Gesù: “VOI dunque
PREGATE così” (Matteo
6:9)
Gesù non dice, e non è un sofisma:
“Allora PREGHIAMO così!”, ma dà ai discepoli una preghiera adatta ai discepoli,
non a Lui, perché Lui, quando pregava, diceva: “Padre mio”!
Chi è allora il Padre del PADRE NOSTRO?
È il Padre che va pregato "nel
Nome di Gesù".
Dobbiamo pregare "il Padre nel
nome di Gesù Cristo", oppure Cristo direttamente?
Nel
nome di Gesù, vuol dire Gesù DIRETTAMENTE!
In
greco la preposizione EN, vuol dire NEL e/o CON!
Se preghiamo il Padre e pensiamo al
Padre, abbiamo saltato la mediazione di Gesù, Colui che ci ha comunicato un
PADRE NOSTRO, solo ed unicamente se noi siamo suoi discepoli!
Chi non è discepolo di Gesù, non può
avere un Padre Celeste! Su questo non è possibile pensarla diversamente: ne va
della nostra stessa fede in Gesù che ci ha adottato mediante il Suo Spirito e
ci ha fatto nascere di nuovo! (Romani 8:15-17)
Per noi cristiani, Gesù è tutto.
Gesù è il DIO che dobbiamo adorare e pregare. Non conosciamo nessun
altro nome che ci è stato dato per questo scopo: il nuovo Nome di DI DIO-PADRE? GESÙ CRISTO!
Vogliamo il Padre? PreghiamoLo
ed adoriamoLo chiamandolo COL NOME, l'unico NOME che
conosciamo, l'unico nome che il Padre ci
ha dato, l'unico nome che può essere santificato perché è l'unico nome che è stato offerto in
sacrificio, l'unico nome davanti al quale si piegano tutte le ginocchia,
l'unico nome che ha TUTTO in mano perché il Padre gliel'ha dato: GESÙ CRISTO!
Il credente in Gesù è un credente scritturalista perché prende con serietà "tutto"
ciò che viene dalla Bibbia, senza mettersi a discutere se qui la Bibbia ha
detto bene, o se qui ancora la Bibbia ha sbagliato! A parte che non sarebbe
neanche in grado di discutere con Dio!
Viene in mente il caso di Giosuè che
fermò il sole: è un esempio di come la verità di Dio, manipolata dagli uomini,
che vogliono "verità scientifiche", possa diventare un inciampo,
invece di un sostegno. Per costoro Giosuè avrebbe dovuto dire "Fermati o
terra"? Eppure il sole si fermò e
questo serviva a Giosuè, e questo serve pure a noi, se vogliamo fare come
Giosuè!
Vogliamo pregare il Padre nel nome del
Figlio? Bene:
Padre
Gesù,
io
ti prego di dire al Padre Tuo Celeste...
Il Suo Nome è quello che dev'essere innalzato e davanti al quale si devono piegare
tutte le ginocchia, in preghiera e in segno di sottomissione!
Avere
le ginocchia piegate davanti a Gesù e non pregarLo
è il colmo dell'incoerenza!
Nulla
fa più ridere satana di questo!
"Ed è per ciò che Dio lo ha
sovranamente innalzato e gli ha dato il
nome che è al di sopra d'ogni nome, affinché nel nome di Gesù si pieghi ogni ginocchio nei cieli, sulla terra e
sotto la terra, e ogni lingua confessi che Gesù
Cristo è il Signore, alla gloria di Dio Padre." (Filippesi 2:9-11)
Vogliamo essere ostili come gli ebrei
di duemila anni fa, i quali contestavano ai discepoli di Gesù Cristo di aver
"osato" dare al loro Dio "un nome" che escludeva tutti gli
altri: proprio quello di Gesù, nel cui NOME Dio avrebbe confermato con segni e
prodigi ogni vera predicazione!
Cominciamo
a vedere Gesù anche come nostro Padre e non solo come "fratello"?
Bene, siamo sulla buona strada!
Il Padre nostro è una preghiera
SETTUPLA (di sette richieste) perché lo Spirito Santo è lo Spirito SETTUPLO di
Dio: nessuno può capire pienamente il Padre Nostro se non colui che lo Spirito
voglia "vivificare" e abbia fatto nascere di nuovo!
I discepoli chiesero a Gesù: "Signore,
insegnaci a pregare" e Gesù insegnò il Padre Nostro: non insegnò a pregare
Lui, perché tocca a noi scoprire Chi è Lui!
Similmente insegnò il Grande
Comandamento dell'amore verso Dio, ma non disse che... Lui era il Dio da amare!
A Pietro però glielo chiese: "Mi ami tu?"(Giovanni 21:15)
Il cuore "paterno" del
Maestro Gesù era ascoltato personalmente dall'apostolo Giovanni che "Or,
a tavola, inclinato sul seno di Gesù, stava uno dei discepoli, quello che Gesù
amava" (Giovanni 13:23) Che rapporto veramente "paterno",
protettivo, affettuoso, familiare e caldo Gesù mostrò nell’accettare che
qualcuno gli si accoccolasse sul seno, come avrebbe fatto un qualunque padre o
una qualunque madre col proprio figlio o con la propria figlia!
Chi ha bisogno di un rapporto come
quello che ebbe Giovanni, non ha che da chiederlo a Gesù: Egli è pronto ad
accogliere sul suo seno paterno tutti coloro che lo cercano teneramente!
Gesù, Padre nostro che ora siedi sul
trono celeste,
grazie
per IL TUO NOME offerto in sacrificio,
grazie
per il Regno di Gesù Cristo,
grazie
per la volontà di Gesù Cristo fatta nei cieli e sulla terra,
grazie
per la Tua Parola messa quotidianamente nei nostri cuori,
grazie
perché Tu ci perdoni come noi perdoniamo a chi ci offende o ci ha offeso,
grazie
perché ci liberi dalla tentazione e da Satana!
Grazie,
perché a Te appartengono nei secoli dei secoli, la lode, il Regno, la potenza e
la gloria, Amen"
Il Padre "nostro" è Gesù
stesso, cioè il nome del Dio-Padre offerto in sacrificio "vivente" (e
quindi "eterno"). Gesù Cristo pregò il Padre, affinché offrisse in
sacrificio Lui stesso in croce, affratellandoci tutti sotto un Dio-Figlio-Padre comune a tutti i Suoi credenti.
Nella preghiera che Gesù ci ha insegnato,
sono contenuti i segreti del "credente vincente": essa va letta col
cuore rivolto a Gesù che la
pronunciava!
Gesù, Figlio UNIGENITO di Dio, diventa
a sua volta PADRE di tanti altri "figliuoli PRIMOGENITI":
Padre Nostro, che sei nei cieli (che io ti conosco col nome di Gesù Cristo, seduto sul trono celeste)
sia offerto in sacrificio sulla croce, il Tuo Nome (di Gesù
Cristo, perché non c'è altro nome)
venga il Tuo Regno (di Gesù
Cristo)
sia fatta in cielo come in terra la Tua
volontà, (quella di Gesù Cristo dal quale noi siamo stati chiamati e
adottati)
dacci oggi il nostro pane quotidiano (di Gesù
Cristo, il pane disceso dal cielo)
rimettici i nostri debiti come noi li
rimettiamo ai nostri debitori, esattamente (come fece sulla croce Gesù
Cristo, nostro perfetto esempio di fede)
e non ci indurre in tentazione (poiché
Gesù intercede per noi)
ma liberaci dal male (che fugge appena sente pronunciato dalla nostra
bocca il Nome di Gesù Cristo, il
liberatore)
poiché Tuo (o mio Dio, Uno e Trino) è il Regno, la potenza
e la gloria
Nei secoli dei secoli, Amen.
Gesù è PADRE NOSTRO dunque e
NON CI SONO DUBBI: in questa preghiera NOI diamo del
TU al NOSTRO PADRE che è nei cieli.
La cosa non è di poco conto,
perché rivela una confidenza inusitata tra l’uomo e un Dio che non è più
Altissimo ed irraggiungibile, ma vicino e tangibile come un DIO che sta “con
noi”.
Gesù disse: “Ogni potestà m'è
stata data in cielo e sulla terra. Andate dunque, ammaestrate tutti i popoli,
battezzandoli nel nome del Padre e del Figliuolo e dello Spirito Santo,
insegnando loro d'osservar tutte quante le cose che v'ho comandate. Ed ecco, io
sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell'età presente.” (Matteo
28:18-20)
Nel PADRE NOSTRO sta scritto
anche VENGA IL TUO REGNO
Domandiamoci: il REGNO di chi
è? Del Padre di Gesù o di Gesù?
E’ importante perché c’è quel
TUO che poi individua di quale Padre si tratti all’inizio della preghiera.
Bene: Gesù è RE.
E’ un Re senza Regno?
No Gesù ha un Regno che non
avrà mai fine.
Gesù Padre-fratello-amico
Se
Gesù è “Padre”, può essere anche “fratello”?
Dai
passi biblici si ricava che è “fratello” quando è il Cristo, cioè Gesù-uomo, mentre è Padre quando è Dio!
Gesù
è fratello con i fratelli “carnali” nati da Maria e Giuseppe, dopo la sua
nascita: Atti 1:14.
Gesù
è fratello nella sola occasione della Sua resurrezione: (Matteo 28:10 e 17)
Il termine fratello dei credenti è
associato a quello di Cristo per indicare la condizione di tutti coloro che
credono in Cristo TRA DI LORO: Romani 9:3;
14:15; 15:30; 1 Corinzi 1:1,10; 3:1; 8:12; 15:31; 2 Corinzi 1:1; 8:23; Galati 2:4; 6:18; Colossesi 1:1;
1 Tessolonicesi 2:14; 3:2; 4:1; 2 Tessolonicesi
2:1; 3:6; 1 Timoteo 4:6; Filippesi 1:1;
Ebrei 3:1; 10:19; Giacomo 2:1; Giuda 1:1; Apocalisse 1:9; 12:10; 19:10.
PREGHIERA
Caro Gesù,
Figlio di Dio e Dio stesso,
Signore mio,
nostro Padre seduto sul trono celeste,
santificami, dandomi l'occasione di
leggere la Parola di Dio e un tempo giornaliero di preghiera! Amen
TANTI ERRORI
INCREDIBILI DI TRADUZIONE..
SCOPERTE
INCREDIBILI
1) Un passo che è citato da
quanti negano che Gesù sia il Padre Nostro è 1
Tessalonicesi 3:11.
Ecco cosa troviamo scritto:
Lettura da: I Tessalonicesi
3:11 Ora Iddio stesso, nostro Padre, e il
Signor nostro Gesù ci appianino la via per venir da voi;
Qui la traduzione italiana
afferma che ci sono DUE PERSONE e il verbo è al PLURALE
Ciò non corrisponde
assolutamente al testo greco dove le persone sono UNA sola e il verbo è al
SINGOLARE
Si afferma invece che Gesù è sia
Dio, sia Padre nostro, sia Signore
E tutti e due .. . fanno in
modo di appianare la via per far incontrare Paolo con i Tessalonicesi.
Infatti il testo originale
greco dice:
Lettura da: I Tessalonicesi
3:11 autos de o theos kai pater
emon kai o kurios emon iesous christos kateuthunai ten odon emon pros umas
ed ecco la traduzione
letterale
"Dio stesso dunque e
Padre nostro e Signore nostro Gesù Cristo appiani la via nostra verso di
voi"
Gesù qui, in greco, è
indicato come “Dio stesso, Padre nostro e Signore nostro” e il verbo
riferendosi a Gesù Cristo… è alla terza persona SINGOLARE
Che dire? Clamoroso!
Non ho parole.
Perché hanno tradotto male?
I traduttori hanno sempre
avuto i loro pregiudizi, i loro modi di pregare, le loro dottrine e si sono
lasciati condizionare, forzando il testo greco, per adattarlo alle loro
convinzioni: Gesù è il Figlio di Dio e Dio è il Padre.
Ciò non è vero perché Gesù è
anche Padre, in quanto la qualità di Dio è inscindibile da quella di Padre.
2) In questo versetto c’è
ripetuta la preposizione greca en, ad indicare
volutamente la distinzione fra DUE persone
I Giovanni 2:24 - Versione
Riveduta
Quant'è a voi, dimori in voi
quel che avete udito dal principio. Se quel che avete udito dal principio
dimora in voi, anche voi dimorerete nel Figliuolo e nel Padre.
In questo caso siamo
autorizzati a tradurre esattamente così come sta scritto, senza interpretare o
adattare a ciò che abbiamo capito.
In tutti gli altri passi in
cui si distinguerebbero le due figure del Padre e del Figlio NON TROVIAMO la
doppia preposizione e quindi NON SIAMO AUTORIZZATI dalla Scrittura a commettere
il grave errore di operare una distinzione che in greco NON C’E’!
Se vogliamo procedere per
opinioni, convinzioni ed interpretazioni, non stiamo facendo un’opera di
traduzione, ma di massacro del testo originale greco.
Infatti dovremmo rispettare
la Parola di Dio, piuttosto che torcerla per nostro piacere di trovare ciò che
vogliamo a tutti i costi trovare: se infatti vogliamo vedere "rosso"
e chiediamo l'appoggio delle Scritture, vedremo tanti passi che ci
conforteranno…
RISPOSTE A LETTERE DI CHIARIMENTI
"Caro
Donato, ho voluto risponderti in privato sull'argomento…
Risposta:
Finora non sono mai sceso a
compromessi e ho sempre considerato Gesù come "merce non in
svendita": se qualcuno non dovesse più gradire quello che ci diciamo, in
piena franchezza e semplicità, preferisco che si auto-escluda, piuttosto che
non offendere le sue orecchie, non più abituate a mettersi in discussione.
Ho notato che è meglio perderne uno, per farne
entrare cento!
Veniamo all'argomento.
Gesù è Padre. Questo lo devi
scoprire tu, come l'ho scoperto io, lo scoprì Lutero, lo scoprirono tutti i
riformatori, lo affermarono tutti i promotori di tutti i risvegli dello Spiirto Santo, perché solo il CRISTO risveglia i morti e
inonda di luce.
Tu hai schematizzato la
trinità, escludendo, per motivi di schematizzazione e di esemplificazione, che
Gesù sia Padre. Ciò contrasta con la complessità di una figura, che non va
minimizzata, ma solo "conosciuta".
Questo è il nostro compito.
Il nostro compito in conclusione è
quello di educare alla verità e alla libertà, costi quel che costi e con tutta
la forza possibile, senza pensare che il compito sia immane e inutile.
Gesù è tutto in tutti.
Continueremo inoltre a
pregare il Signore del NOSTRO SIGNORE, rimettendoci sotto la legge, uscendo
dalla grazia, proponendo ai nostri fratelli il "timore di Dio",
piuttosto che l'"amore di Dio", rimanendo drammaticamente nel Vecchio
Testamento, senza mai entrare nel NUOVO TESTAMENTO.
Io mi onoro di essere un
"ministro del nuovo patto", come viene
affermato ardentemente dagli apostoli di Cristo e ribadito espressamente nel
Nuovo Testamento (2 Corinzi 3:6).
Gesù non è bugiardo.
Lui accettò di essere PADRE e
chiamò gli altri come FIGLIUOLI.
2) Mi permetto di aiutarti,
sperando di farti cosa gradita.
Ringrazio le obiezioni
sollevate fin qua sulla paternità di Gesù Cristo. Sia infatti ben noto a tutti
che ci sono DUE posizioni circa la “paternità” di Gesù nei confronti dei
credenti in Lui:
1) La posizione tradizionale anti-Figliodi Dio-Padre
2) La posizione di chi
attribuisce a Gesù anche l’appellativo di PADRE.
La prima posizione,
definendosi “trinitaria” difende la distinzione netta fra Padre, Figlio e Spirito
Santo. Per far questo, nega che Gesù sia Padre. Non è assolutamente una colpa
se ciò ha contribuito a generare confusione nelle traduzioni. Va infatti detto
che, fin quando la lingua greca è stata la lingua internazionale per i primi
tre secoli di cristianesimo, la posizione di Gesù risultasse univoca e chiara,
soprattutto in rapporto alla Sua qualità di Padre della Chiesa.
Quando poi il latino ha
soppiantato il greco, sono cominciati i guai e Cristo è stato messo
bonariamente da parte, in nome di una maggiore chiarezza trinitaria. Erano
infatti nel medioevo le lotte fra trinitari ed unitari che determinarono la
gran parte degli abusi di traduzione. Infatti nell’Evangelo troviamo passi in
cui il termine di Padre va attribuito al Padre di Gesù e altre volte a Gesù
stesso. Questa distinzione è stata purtroppo confusa nei secoli e si trascina
ancora adesso nelal forma di varie abitudini
ecclesiali deformate. Si prega il Padre e non il Figlio; si considera Signore
il Padre di Gesù e non Gesù stesso; si prega il Padre nel Nome di Gesù
intendendo che attraverso Gesù si può arrivare a pregare direttamente il Padre
di Gesù…
Non è infrequente inoltre
ascoltare preghiere in cui si prega il Dio-Padre come Signore, così come
farebbe lo stesso Gesù: credersi “figli di Dio-Padre” è una eresia che ha
portato lentamente a sostituirsi a Gesù stesso in posizione “vicaria”. Lo
stesso Moon, ex pastore pentecostale coreano, credendosi “figlio” di Dio, si è
equiparato a Gesù Cristo…
Solo il testo greco può
essere allora invocato per rimettere le cose a posto, dal momento che Gesù è
“figlio” come uiòs (figlio maschio) e noi credenti “tecnòn” (figliolanza neutra come indicato da Giovanni 1:12)
La seconda posizione (che è
anche la mia) cerca di ridare a Gesù il ruolo di Padre, sapendo che, come i
Signori sono DUE (Dio-Padre e Dio-Figlio), così anche i PADRI sono DUE. Il
Padre di Gesù e il Padre Nostro Gesù Cristo.
A sostegno di tale seconda
posizione ci sono tantissimi passi biblici inconfutabili in cui Gesù è indicato
come Padre e noi come SUOI FIGLI.
La difficoltà è allora quella
di vedere caso per caso, quando un passo è riferito a Dio-Padre e quando un
altro passo è riferito a Dio-Figlio.
Nell’elenco del fratello
Gaetano Rizzo infatti ci sono passi indicanti Dio Padre come PADRE e altri
passi indicanti Gesù come PADRE.
Vediamone uno
2Corinzi 1,3: Benedetto sia il Dio e Padre del nostro Signore Gesù Cristo, il Padre misericordioso e Dio di ogni consolazione,
Che per caso non appare evidente ed ovvio che si tratta
di DUE tipi di PATERNITA’? Infatti, da una parte si “benedice” il Padre di Gesù
e dall’altra si afferma che Gesù sia “il Padre misericordioso e Dio di ogni consolazione”
La lettura di questo passo non sarà mai presa in
considerazione dagli appartenenti della prima posizione anti-paternità di Gesù…
Neppure l’assenza delle preposizioni e i verbi al
singolare fanno conto per costoro, che così facendo nascondono l’essenza stessa
dell’amore paterno di Gesù, presente in Lui su imitazione di Suo Padre…
Gli anti-paternità di Gesù sono pure convinti di
poter annullare o annacquare la Parola di Dio, negando a Gesù Cristo un ruolo
“primario” di perdonatore sulla croce e come
“distributore” dello Spirito Santo sulla terra. Gesù è tutto fuorché PADRE: il
concetto di Dio risulterebbe addirittura
menomato.
Dietro infatti Gesù Cristo considerato Padre Nostro,
c’è in gioco tutta una serie di certezze che sono state sempre le leve di OGNI
RISVEGLIO SPIRITUALE nei secoli.
Quando infatti diciamo che “IL SIGNORE REGNA” non si può fare affatto riferimento a
Dio-Padre ma solo a Dio-Figlio che è IL NOSTRO SIGNORE.
Collegato al REGNO di Gesù è allora IL PADRE NOSTRO,
del CUI REGNO vogliamo la venuta.
Collegato alla venuta del Signore, non c’è la venuta
di Dio Padre, ma del Signore, CAPO DELLA CHIESA, essendo la Chiesa il Suo
CORPO.
Collegato al concetto di CORPO, non c’è Dio-PADRE,
ma DIO-FIGLIO, dal momento che solo il CORPO DI GESÙ
risulta spezzato sulla croce e non quello di Dio-Padre.
Essendo allora la Chiesa il CORPO di Gesù, noi
credenti non preghiamo DIO-PADRE, ma Dio-FIGLIO, in quanto lo Spirito Santo è
stato mandato solo ed unicamente a questo scopo.
Volere allora un RISVEGLIO e pregare Dio-PADRE,
intendendo il PADRE di GESÙ significa azzerare, annullare, annientare, cancellare
con un colpo solo TUTTE LE CONSEGUENZE DI UNA
PATERNITA’ LEGATA ALLA FIGURA DI GESÙ CRISTO.
Eppure, la nostra adozione ad opera di DIO-FIGLIO è
inconfutabile ed innegabile: come ci si è allora incamminati verso la negazione
di tale realtà? Questo è un mistero che trova risposta nella funzione stessa di
satana, come ANTI-CRISTO, abituato a
sfornare dottrine di tutti i generi al fine di offuscare o nascondere la
figura stessa di Gesù Cristo.
Togliendo la paternità a Gesù…. molto del suo lavoro
di smantellamento della figura messianica è stato fatto!
“Iddio mandò il suo Figliuolo, nato di donna, nato sotto la legge, per riscattare quelli che erano sotto la legge, affinché noi ricevessimo l'adozione di figliuoli.” (Galati 4:4-5)
Se forse non convince questo passo, a nulla potremo
leggere anche il seguente: “…
avendoci predestinati ad essere adottati, per mezzo di Gesù Cristo, come suoi
figliuoli, secondo il beneplacito della sua volontà”. (Efesini 1:5)
Ora la mancanza di
preposizioni greche per separare le due persone, l’uso del verbo al singolare
di fronte ad un solo soggetto, con molteplicità di attributi, ha portato a
generare confusione fra i DUE PADRI, sostenuta dall’ignoranza spirituale dei
traduttori che finora abbiamo avuto sia in campo cattolico che evangelico…
Per concludere, è facole trovare passi in cui viene
RINGRAZIATO e BENEDETTO il Padre del nostro SIGNORE Gesù Cristo, ma nulla di
più: al resto ci pensa Gesù Cristo, NOSTRO PADRE CELESTE.
Amen
IL CASO DI ROMANI 1:7
Riporterò prima l'interlineare traslitterata (ovviamente la parte che ci interessa) e poi lo riporterò in italiano.
"...charis humin
kai eirênê
apo theou patros hêmôn
kai kuriou
Iêsou Christou."(Romani
1,7.)
"...grazia a
voi e
pace da
Dio Padre
nostro
e Signore Gesù Cristo."
La stessa costruzione
la troviamo anche in 1Corinzi 1,3; 2Corinzi 1,2; Galati
1,3; efesini 1,2; filippesi 1,2; 1tessalonicesi 1,1; 2tessalonicesi 1,2; e
Filemone 1,3; ossia, in tutti questi versi, riportando
l'interlineare, rendono la frase così:
"Dio Padre
nostro e Signore Gesù Cristo".
Tenendo conto di ciò,
perché nelle traduzioni bibliche viene inserita la preposizione articolata del tra la congiunzione "e", è la parola "Signore"
anche se non compare nel testo greco rendendo il passo in questo modo?
"Dio Padre
nostro (o nostro Padre) e dal
Signore Gesù
Cristo."
La risposta la
possiamo trovare già esaminando 1corinzi 8,6; il quale dice:
"tuttavia per noi c'è un solo Dio, il Padre, dal quale sono tutte le cose, e noi viviamo per lui,
e un solo Signore, Gesù
Cristo, mediante il
quale sono tutte le cose, e mediante il quale anche noi siamo."
Già da questo passo possiamo capire
il pensiero di Paolo e cioé a chi si riferiva quando
parlava del "Padre". Egli parlava appunto della prima persona della
trinità, il Padre del nostro Signore Gesù Cristo. In modo simile possiamo
ragionare anche quando usava il titolo "Dio", infatti tranne casi rari in cui il contesto fa capire chiaramente
che si tratta del Signore Gesù Cristo, Fil. 2,6; Col.2,9; come anche per
esempio Tito 2,13; in cui viene scritto: " aspettando la beata
speranza e l'apparizione
della gloria del nostro grande Dio e Salvatore, Cristo Gesù." e noi aspettiamo la manifestazione o la venuta
di Gesù e non del Padre e Romani 9,5; perchè
esaminando il contesto di Rom 9,1-4; si capisce chiaramente che questo Dio
al di sopra di tutti è il Messia, Paolo si riferisce sempre al
Padre. Oltretutto basta esaminare il contesto delle lettere
paoline in cui si trovano i passi che ho elencato sopra in rosso per
comprendere il pensiero di Paolo e come le traduzioni CEI, riveduta, nuova
riveduta, nuova diodati e nuove paoline,
eccetera... rendono il passo in modo corretto.
Incominciamo proprio da romani.
"Paolo, servo di Cristo Gesù,
chiamato a essere apostolo, messo a parte per il vangelo di Dio,che egli aveva già promesso per mezzo
dei suoi profeti nelle sante Scritture riguardo al Figlio suo, nato dalla stirpe di Davide secondo la
carne, dichiarato Figlio di Dio con potenza secondo lo Spirito di santità
mediante la risurrezione dai morti; cioè Gesù Cristo, nostro Signore,"
(Romani 1,1-4)
"Prima di tutto rendo grazie al
mio Dio per mezzo di Gesù Cristo riguardo a tutti voi, perché la vostra fede è
divulgata in tutto il mondo. Dio, che servo nel mio spirito annunziando il vangelo del Figlio suo, mi è testimone che faccio continuamente menzione di
voi" (Romani 1,8-10)
1Corinzi 1,9: Fedele è Dio che vi ha chiamati alla comunione con il Figlio
suo Gesù Cristo, Signore
nostro.
"tuttavia per noi c'è un solo Dio, il Padre, dal quale sono tutte le cose, e noi viviamo per lui,
e un solo Signore, Gesù
Cristo, mediante il
quale sono tutte le cose, e mediante il quale anche noi siamo."
(1cor.8,6).
2Corinzi 1,3: Benedetto sia il Dio e Padre del nostro Signore Gesù Cristo, il Padre misericordioso e Dio di ogni consolazione,
2Corinzi 13,13: La grazia del Signore Gesù Cristo e l'amore di Dio e la comunione dello Spirito Santo siano con tutti
voi.
Galati 1,1: Paolo, apostolo non da parte di uomini né per
mezzo di un uomo, ma per mezzo di Gesù Cristo e di Dio Padre che lo ha
risuscitato dai morti,
Efesini 1,3: Benedetto sia il Dio e Padre del nostro Signore Gesù Cristo, che ci ha benedetti di ogni benedizione spirituale
nei luoghi celesti in Cristo.
Colossesi 1,3: Noi ringraziamo Dio, Padre del nostro Signore Gesù Cristo, pregando sempre per voi,
1Tessalonicesi 3,11:
Ora Dio stesso, nostro
Padre, e il nostro Signore Gesù ci appianino la via per venire da voi;
IL CASO DI 1
TIMOTEO 1:2
Interessante anche notare come i
passi delle due lettere a Timoteo e Tito rendono il
passo,porterò anche l'interlineare.
"...eirênê apo theou
patros kai
Christou Iêsou
tou kuriou
hêmôn."(1Timoteo 1:2.)
"
pace, da
Dio Padre
e Cristo
Gesù il
Signore nostro."
la stessa costruzione
la troviamo in 2Timoteo 1,2; e in Tito 1,4; in cui però abbiamo la parola
Salvatore al posto di Signore.
E' vero che le
traduzioni mettono la preposizione semplice "da", ma non cambia
nulla, infatti anche senza di essa avremmo:
"pace, da Dio
Padre e Cristo Gesù il Signore (Salvatore in Tito) nostro. E' chiaro che
le persone menzionate sono due.
Anzi i passi di Timoteo
e Tito chiariscono secondo me ulteriormente il pensiero di Paolo su questo
soggetto. Questo secondo me ci fa capire che non era indispensabile nella koiné mettere un'articolo o una
preposizione dopo la congiunzione "e" e prima del Signore Gesù
Cristo per distinguerlo da Dio Padre. E' chiaro che per Saulo il Padre era la prima persona della trinità, definita
anche Dio, mentre il Signore Gesù era normalmente definito Signore e Salvatore.
IL PADRE DI GESÙ
HA UN REGNO? SÌ MA NON È MESSO A DISPOSIZIONE NOSTRA MA SOLO DEL FIGLIO:
Lettura da: Daniele
ed ecco venire sulle nuvole del cielo uno
simile a un figliuol d'uomo; egli giunse fino al
vegliardo, e fu fatto accostare a lui.
7:14 E gli furon
dati dominio, gloria e regno, perché tutti i popoli, tutte le nazioni e lingue
lo servissero; il suo dominio è un dominio eterno che non passerà, e il suo
regno, un regno che non sarà distrutto.
7:15 Quanto a me, Daniele, il mio spirito
fu turbato dentro di me, e le visioni della mia mente mi spaventarono.
7:16 M'accostai a uno degli astanti, e gli
domandai la verità intorno a tutto questo; ed egli mi parlò, e mi dette
l'interpretazione di quelle cose:
7:17 "Queste quattro grandi bestie,
sono quattro re che sorgeranno dalla terra;
7:18 poi i santi dell'Altissimo riceveranno
il regno e lo possederanno per sempre, d'eternità in eternità".
7:19 Allora desiderai sapere la verità
intorno alla quarta bestia, ch'era diversa da tutte le altre,
straordinariamente terribile, che aveva i denti di ferro e le unghie di rame,
che divorava, sbranava, e calpestava il resto con i piedi,
7:20 e intorno alle dieci corna che aveva
in capo, e intorno all'altro corno che spuntava, e davanti al quale tre erano
cadute: a quel corno che avea degli occhi, e una
bocca proferenti cose grandi, e che appariva maggiore delle altre corna.
7:21 Io guardai, e quello stesso corno
faceva guerra ai santi e aveva il sopravvento,
7:22 finché non giunse il vegliardo e il giudicio fu dato ai santi dell'Altissimo, e venne il tempo
che i santi possederono il regno.
7:23 Ed egli mi parlò così: "La quarta
bestia è un quarto regno sulla terra, che differirà da tutti i regni, divorerà
tutta la terra, la calpesterà e la frantumerà.
7:24 Le dieci corna sono dieci re che
sorgeranno da questo regno; e, dopo quelli, ne sorgerà un altro, che sarà
diverso dai precedenti, e abbatterà tre re.
7:25 Egli proferirà parole contro
l'Altissimo, ridurrà allo stremo i santi dell'Altissimo, e penserà di mutare i
tempi e la legge; i santi saran dati nelle sue mani
per un tempo, dei tempi, e la metà d'un tempo.
7:26 Poi si terrà il giudizio e gli sarà
tolto il dominio, che verrà distrutto ed annientato per sempre.
7:27 E il regno e il dominio e la grandezza
dei regni che sono sotto tutti i cieli saranno dati al popolo dei santi
dell'Altissimo; il suo regno è un regno eterno, e tutti i domini lo serviranno
e gli ubbidiranno".
7:28 Qui finirono le parole rivoltemi.
Quanto a me, Daniele, i miei pensieri mi spaventarono molto, e mutai di colore;
ma serbai la cosa nel cuore.
Ebrei 7:1 - Versione Riveduta
Poiché questo Melchisedec, re di Salem, sacerdote dell'Iddio altissimo,
che andò incontro ad Abramo quand'egli tornava dalla sconfitta dei re e lo benedisse,
Ebrei 7:2 - Versione Riveduta
a cui Abramo diede anche la decima d'ogni cosa, il
quale in prima, secondo la interpretazione del suo nome, è Re di giustizia, e
poi anche Re di Salem, vale a dire Re di pace,
Efesini 1:5
- Versione Riveduta
avendoci predestinati ad
essere adottati, per mezzo di Gesù Cristo, come suoi figliuoli, secondo il
beneplacito della sua volontà:
Romani 8:14 - Versione
Riveduta
poiché tutti quelli che son
condotti dallo Spirito di Dio, son figliuoli di Dio.
Romani 8:17 - Versione
Riveduta
e se siamo figliuoli, siamo
anche eredi; eredi di Dio e coeredi di Cristo, se pur soffriamo con lui,
affinché siamo anche glorificati con lui.
EREDI DI DIO e COEREDI DI CRISTO
Eredi di Dio Gesù e coeredi
di Gesù UOMO
Romani 9:8 - Versione
Riveduta
Cioè, non i figliuoli della
carne sono figliuoli di Dio: ma i figliuoli della promessa son considerati come
progenie.
Noi nonsiamo
figli di Abramo ma delal PROMESSA fatta ad Abramo:
ora la promessa è adempiuta in Cristo… non in Dio Padre, perché Dio ha mandato
Suo Figlio… Galati 4:28 - Versione Riveduta
Ora voi, fratelli, siete
figliuoli della promessa alla maniera d'Isacco.
Romani 9:26 - Versione
Riveduta
e avverrà che nel luogo ov'era loro stato detto: "Voi non siete mio
popolo", quivi saran chiamati figliuoli
dell'Iddio vivente. (= figli di Gesù
Vivente)
I figli hanno comunione col
Padre e la nostra comunione è con Gesù
I Corinzi 1:9 - Versione
Riveduta
Fedele è l'Iddio dal quale
siete stati chiamati alla comunione del suo Figliuolo Gesù Cristo, nostro
Signore.
Gesù è Padre perché è esclusa
ogni comunione col Padre di Gesù, avendo Gesù la totalità del rapporto con i
credenti
I Corinzi 15:28 - Versione
Riveduta
E quando ogni cosa gli sarà
sottoposta, allora anche il Figlio stesso sarà sottoposto a Colui che gli ha
sottoposto ogni cosa, affinché Dio sia tutto in tutti.
NOI CREDENTI siamo il popolo
di Gesù
Lettura da: II Corinzi
6:16 E quale accordo fra il tempio di Dio e
gl'idoli? Poiché noi siamo il tempio dell'Iddio vivente, come disse Iddio: Io
abiterò in mezzo a loro e camminerò fra loro; e sarò loro Dio, ed essi saranno
mio popolo.
6:17 Perciò Uscite di mezzo a loro e
separatevene, dice il Signore, e non toccate nulla d'immondo; ed io
v'accoglierò,
6:18 e vi sarò per Padre e voi mi
sarete per figliuoli e per figliuole, dice il Signore onnipotente.
Galati 3:26 - Versione Riveduta
perché siete tutti figliuoli
di Dio, per la fede in Cristo Gesù.
Lettura da: Galati
Iddio mandò il suo Figliuolo, nato di donna,
nato sotto la legge,
4:5 per riscattare quelli che erano sotto
la legge, affinché noi ricevessimo l'adozione di figliuoli.
Galati 4:6 - Versione Riveduta
E perché siete figliuoli, Dio
ha mandato lo Spirito del suo Figliuolo nei nostri cuori, che grida: Abba, Padre.
Efesini 5:1 - Versione
Riveduta
Siate dunque imitatori di
Dio, come figliuoli suoi diletti;
Imitatori di Dio Padre?
Impossibile: noi siamo imitatori di Cristo! Ma se siamo imitatori di Cristo e
Cristo è Dio siamo anche figlioli suoi diletti
Efesini 5:8 - Versione
Riveduta
perché già eravate tenebre,
ma ora siete luce nel Signore. Conducetevi come figliuoli di luce
IL REGNO è di Gesù non del
Padre:
Colossesi 1:13 - Versione Riveduta
Egli ci ha riscossi dalla
potestà delle tenebre e ci ha trasportati nel regno del suo amato Figliuolo,
QUEL “TUO” CI DICE CHE IL PADRE NOSTRO È GESÙ
Lettura da: I Timoteo
1:2 timotheo gnesio tekno en pistei charis eleos
eirene apo theou patros emon
kai christou iesou tou kuriou
emon
I Timoteo 1:2 - Versione
Riveduta
a Timoteo mio vero figliuolo
in fede, grazia, misericordia, pace, da Dio Padre e da Cristo Gesù nostro
Signore.
II Timoteo 1:2 - Versione
Riveduta
a Timoteo, mio diletto figliuolo, grazia, misericordia,
pace da Dio Padre e (da) Cristo Gesù nostro
Signore.
Lettura da: II Timoteo
1:2 timotheo agapeto tekno charis
eleos eirene apo theou patros
kai christou iesou tou kuriou
emon
Ebrei 1:8 - Versione Riveduta
dice del Figliuolo: Il tuo
trono, o Dio, è ne' secoli dei secoli, e lo scettro di rettitudine è lo scettro
del tuo regno.
Lettura da: Ebrei
2:12 dicendo: Annunzierò il tuo nome ai miei
fratelli; in mezzo alla raunanza canterò la tua lode.
2:13 E di nuovo: Io metterò la mia fiducia
in Lui. E di nuovo: Ecco me e i figliuoli che Dio mi ha dati.
Lettura da: Ebrei
12:5 e avete dimenticata l'esortazione a voi
rivolta come a figliuoli: Figliuol mio, non far poca
stima della disciplina del Signore, e non ti perder d'animo quando sei da lui
ripreso;
12:6 perché il Signore corregge colui
ch'Egli ama, e flagella ogni figliuolo ch'Egli gradisce.
LE TRE COMUNIONI
I Giovanni 1:3 - Versione Riveduta
quello, dico, che abbiamo
veduto e udito, noi l'annunziamo anche a voi, affinché voi pure abbiate
comunione con noi, e la nostra comunione è col Padre e col suo Figliuolo, Gesù
Cristo.
I Giovanni 2:22 - Versione Riveduta
Chi è il mendace se non colui
che nega che Gesù è il Cristo? Esso è l'anticristo, che nega il Padre e il Figliuolo
I Giovanni 3:1 - Versione Riveduta
Vedete di quale amore ci è
stato largo il Padre, dandoci d'esser chiamati figliuoli
di Dio! E tali siamo. Per questo non ci conosce il mondo: perché non ha
conosciuto lui.
I Giovanni 3:2 - Versione
Riveduta
Diletti, ora siamo figliuoli
di Dio, e non è ancora reso manifesto quel che saremo. Sappiamo che quand'egli
sarà manifestato saremo simili a lui, perché lo vedremo com'egli è.
I Giovanni 3:23 - Versione
Riveduta
E questo è il suo
comandamento: che crediamo nel nome del suo Figliuolo Gesù Cristo, e ci amiamo
gli uni gli altri, com'Egli ce ne ha dato il comandamento.
I Giovanni 5:12 - Versione
Riveduta
Chi ha il Figliuolo ha la
vita; chi non ha il Figliuolo di Dio, non ha la vita.
II Giovanni 1:3 - Versione
Riveduta
grazia, misericordia, pace saran con noi da Dio Padre e da Gesù Cristo il Figliuolo
del Padre, in verità e in carità.
Lettura da: II Giovanni
1:3 estai meth emon charis
eleos eirene para theou patros kai
para kuriou iesou christou tou uiou
tou patros en aletheia kai agape
II Giovanni 1:9 - Versione
Riveduta
Chi passa oltre e non dimora
nella dottrina di Cristo, non ha Iddio. Chi dimora nella dottrina ha il Padre e
il Figliuolo.
Apocalisse 21:7 - Versione
Riveduta
Chi vince erediterà queste
cose; e io gli sarò Dio, ed egli mi sarà figliuolo;
Dal
libro “ABBÀ, PADRE: teologia e psicologia della preghiera” di José M. Martinez e Pablo Martinez Vila (Edizioni GBU, Roma, 1998 pagine 228-231)
“L’INVOCAZIONE
“Padre nostro che sei nei cieli”
“Padre”. Non avrebbe potuto
essere più ispiratrice la prima parola della preghiera modello. E neppure più
rivelatrice, poiché riassume in modo incomparabile l’essenza dell’Evangelo.
Trascendendo tutti i concetti precedenti della paternità divina, ci pone nella
sfera de più glorioso rapporto con Dio in virtù dell’opera salvifica di Cristo.
In
certo senso l’uso del termine “padre” applicato alla divinità non era
completamente nuovo quando Gesù lo introdusse come modo per invocare Dio. In
secoli precedenti è comune a diverse religioni; ma generalmente esprime solo
l’idea di potere creatore e di autorità. “Il titolo di padre, attribuito a Dio
nelle religioni dell’antico oriente e dell’antichità greco-romana, ha il suo
fondamento nella visione mitica di una generazione primordiale e di una
provenienza ficiso-naturale di tutti gli uomini da
Dio. In questo senso il dio El degli ugariti è chiamato ‘padre dell’umanità’; la divinità lunare
babilonia. Sin chiamato ‘padre e generatore degli dei e degli uomini’ e in Grecia
Zeus (a cominciare da Omero) ‘padre degli uomini e degli dei’. In Egitto al
faraone viene dato il titolo preferenziale figlio di Dio, in senso fisico del
termine. Col termine ‘padre’ viene indicata l’autorità assoluta di Dio che ha
diritto all’obbedienza...”. (nota: O. Hophius, Vater in Theologisches Begrzfflexzkon zurn Neuen
Testament, 3 voll., Wuppertal 1967-1971. Ed. it., Padre, in Dizionano
dei concetti biblici del Nuovo Testamento, a cura di L. Coenen-E.
Beureither-H. Bietenhard,
Bologna, Dehoniane 1976, p. 1136)
Anche
il pensiero filosofico associò l’idea di paternità al concetto di Dio. Sia
Platone sia gli stoici vedevano nella divinità il “padre universale”, il
“creatore, padre e sostenitore” degli uomini. E la metafisica platonica,
superando la semplice idea del padre creatore, identifica il padre divino con
la “idea del bene”.
Ma
tutti questi concetti presentano una caratteristica comune: non influiscono
praticamente sulla fede o sul comportamento di quelli che li accettano. Avvolti
nelle fantasie mitologiche o in idee filosofiche, non esprimono la vera natura
di Dio e non stimolano il desiderio di una comunione viva con lui.
Molto diverso è il concetto
di Dio come padre che troviamo nell’Antico Testamento. In primo luogo attira
l’attenzione lo scarso numero di volte (solo cinque) che si usa questa parola
per indicare Dio.
Quando lo si fa, esso ci indica la relazione di YHWH con
l’individuo o con l’umanità in generale. Si riferisce al rapporto con il popolo
di Israele (Deut. 32,6; Is. 63,16; 64,8; Ger. 23,19; Mal. 1,6; 2,10) e in alcuni casi col re (2 Sam. 7,14; 1 Cro. 17,13). Ma in nessun caso si suggerisce paternità in
senso biologico. Ancora meno l’idea si inquadra in finzioni mitologiche. Dio si
è rivelato come padre nella storia del suo popolo, una storia di carattere
eminentemente soteriologico. Con alcuni precedenti che risalgono all’epoca dei
patriarchi, gli annali d’Israele hanno un punto culminante nell’esodo e
nell’istituzione del patto. In questi avvenimenti e in molti altri successivi,
Dio rivela il suo spirito paterno nel redimere, guidare, proteggere ed educare
il popolo che ha scelto (Ger. 31,20). Alla sollecitudine di questo padre divino
Israele avrebbe dovuto rispondere con gratitudine e obbedienza. In comunione
viva con lui, avrebbe sperimentato la ricchezza di benedizione che la promessa
implicava: “Io stabilirò la mia dimora in mezzo a voi e non vi detesterò.
Camminerò tra di voi e voi sarete mio popolo” (Lev.
26,11. 12).
Si
deve però osservare che, con il trascorrere del tempo, la descrizione di Dio
come padre divenne sempre più rara, fino al punto da apparire solo molto
occasionalmente nel giudaismo del periodo precristiano. Probabilmente la figura
di Dio Padre rimase oscurata dal rilievo acquistato da quella del Dio
legislatore e giudice. La legge dominava il pensiero e l’esperienza religiosa
dell’ebreo pio.
Se
teniamo conto di questo contesto, capiremo meglio l’impatto spirituale che
doveva produrre il messaggio di Gesù e il suo rapporto con Dio, al quale
sempre, con una sola eccezione, si rivolse chiamandolo “Padre”. Questa invocazione
aveva in lui un carattere singolarissimo. Esprimeva un legame con Dio molto
superiore a quello che un essere umano qualsiasi potrebbe avere. Per quel motivo, quando era insieme con i
suoi discepoli, non disse mai “nostro Padre”, ma “Padre mio e Padre vostro”
(Giov. 20,17). Secondo la sua stessa testimonianza, il suo rapporto con Dio
Padre era unico, poiché unica era anche la sua condizione di Figlio unigenito e
mediatore supremo della rivelazione divina (Mt. 11,27).
Tuttavia,
anche i suoi discepoli avrebbero goduto del privilegio di avvicinarsi a Dio
come figli, in tutta libertà e fiducia, invocandolo con il familiare “abbà”, papà. L’uso di questa parola nella preghiera non
sarebbe mai stato adottato dagli ebrei contemporanei di Gesù: la consideravano
poco rispettosa. Ma Gesù pose fine ai tabù ingiustificati. La preghiera dei
suoi doveva essere un dialogo semplice, anche se rispettoso, con il Padre
celeste.
Questo privilegio non sarebbe stato di
tutti gli esseri umani. Ne avrebbero fatto uso quelli che fossero “diventati
figli di Dio”, cioè, quelli che ricevono Cristo perché credono in lui (Giov.
1,12). Questi sono stati “adottati per mezzo di Gesù Cristo come suoi figli,
secondo il disegno benevolo della sua volontà” (Ef.
1,5). Non solo sono stati adottati; sono stati anche rigenerati mediante una
nuova nascita operata dallo Spirito Santo (Giov. 3,5; Gai. 6,15), per cui hanno
ricevuto una natura di origine divina (2 Pie. 1,4). Per l’azione dello stesso
Spirito, che “attesta insieme con il nostro spirito che siamo figli di Dio”
(Rom. 8,16), comprendiamo la portata della nostra adozione e invochiamo: “Abbà, Padre” (Rom. 8,15).
Le
benedizioni inerenti alla condizione di figli di Dio non potrebbero essere più ricche.
Il credente gode della misericordia del Padre (Lc. 6,36), del suo perdono (Mc. 11,25),
della sua cura (Mt. 6,8.32), della sua benefica disciplina (Ebr. 12,5-11), della
partecipazione al suo regno (Lc. 12,32). Alla luce di queste
benedizioni si comprende che gli autori del Nuovo Testamento - specialmente
Paolo - trovassero una fonte inesauribile di incoraggiamento e stimolo nel
fatto che Dio è “Dio nostro Padre” (Rom. 1,7; I Cor.
1,3). Di questo fatto hanno goduto- e continuano a godere - milioni di
cristiani.
Questa
gioia contrasta con il sentimento di solitudine e sconforto, di essere
spiritualmente orfani, in cui vivono moltitudini di esseri umani. L’incredulità
generata e alimentata dal materialismo del nostro tempo ha cancellato (Lilla
loro mente ogni idea di Dio. Le loro aspirazioni sono temporali, senza il
minimo senso di trascendenza. Ma una vita chiusa entro i limiti del temporale è
sempre segnata col sigillo della frustrazione.
La
soddisfazione degli istinti più primari, delle ansie di potere o di piacere non
dà sempre felicità. E in molti casi i desideri umani rimangono insoddisfatti.
Per molte persone la vita è dura lotta, conflitto, sofferenza continua,
sconfitta. In ogni caso permane una sensazione di vuoto interiore, di angoscia
esistenziale. Fuori si deve far fronte a un mondo infestato da elementi
ostili. Dentro di sé l’uomo sente solitudine e impotenza. E davanti… davanti,
l’orizzonte della morte. Senza Dio, senza trascendenza, che senso ha la vita?
Se sopprimiamo Dio, che cosa ci rimane davanti alla vita e davanti alla morte?
Nulla! Chi invocare? Nessuno!...”
IL PADRE NOSTRO GESÙ CRISTO
·
Non dire PADRE se
ogni giorno non ti comporti da figlio.
·
Non dire NOSTRO
se vivi isolato nel tuo egoismo.
·
Non dire CHE SEI
NEI CIELI se pensi solo alle cose terrene.
·
Non dire SIA
SANTIFICATO IL TUO NOME se non onori l'Autore della tua salvezza.
·
Non dire VENGA IL
TUO REGNO se pensi solo al successo materiale.
·
Non dire SIA
FATTA LA TUA VOLONTÀ se non l'accetti quando è dolorosa.
·
Non dire IN TERRA
COM'È FATTA IN CIELO se ti isoli per il cielo e non servi il Signore sulla
terra.
·
Non dire DACCI
OGGI IL NOSTRO PANE QUOTIDIANO se non ti preoccupi di chi ha fame
·
Non dire PERDONA
I NOSTRI DEBITI se conservi un rancore verso tuo fratello.
·
Non dire COME NOI
LI PERDONIAMO AI NOSTRI DEBITORI se non sopporti il
tuo prossimo.
·
Non dire NON
ESPORCI ALLA TENTAZIONE se hai intenzione di continuare a peccare.
·
Non dire LIBERACI
DAL MALE se non prendi posizione contro il male.
·
Non aggiungere
POICHÈ TUO È IL REGNO, LA POTENZA E LA GLORIA, se non metti Gesù al primo posto
e non Lo lodi, non Lo ringrazi e non Lo adori veramente.
·
Non dire AMEN se
non prendi sul serio le parole del Padre Nostro e della Parola di Dio.
INCORAGGIAMENTO PER IL VIAGGIO
TERRENO
Compilato da Barry Adams
Figlio
mio,
Può
essere che non mi conosci, ma io ti conosco… (Salmo 139:1)
Io
so quando ti siedi e quando ti alzi … (Salmo 139:21)
Conosco
in fondo tutte le tue vie … (Salmo 139:3)
Ogni
capello sulla tua testa è contato …
(Matteo 10:29-31)
Alla
mia immagine ti ho creato … (Genesi 1:27)
In
me tu vivi e ti muovi ed hai esistenza, sei la mia progenie … (Atti 17:28)
Ti
conoscevo prima di averti formato nel seno di tua madre (Geremia 1:4-5)
Ti
ho scelto, quando formai la creazione … (Efesini 1:11-12)
Non
sei un errore, tutti i tuoi giorni sono scritti nel mio libro … (Salmo
139:15-16)
Ho
determinato l’orario giusto della tua nascita e i confini della tua abitazione
… (Atti 17:26 )
In
modo meraviglioso e stupendo sei stato formato … (Salmo 139:14)
Ti
ho tessuto nel seno di tua madre … (Salmo 139:18)
Ti
sto sostenendo, fin dal seno materno … (Salmo 71:6)
Sono
stato rappresentato male da coloro che non mi conoscono... (Giovanni 8: 41-44 )
Non
sono distante o arrabbiato, sono l’espressione completa dell’amore (Giovanni
4:16 )
E’
mio desiderio riempirti di amore … (1 Giovanni 3:1)
Semplicemente
perché sei il mio figliolo, e io sono tuo Padre… (1 Giovanni 3:1)
Ti
offro molto di più di quanto tuo padre terreno avrebbe potuto offrirti...
(Matteo 7:11)
Io
sono il Padre perfetto... (Matteo 5:48)
Ogni
dono buono e perfetto che tu ricevi vieni dalla mia mano (Giac.
1:17)
Io
sono colui che provvede per te e viene incontro ad ogni tuo bisogno … (Matteo
6:31-33)
Il
mio piano per il tuo futuro è stato sempre pieno di speranza (Ger. 21:11)
Perché
ti amo d’un amore eterno … (Geremia 31:3)
I
miei pensieri verso di te sono più numerosi della sabbia (Salmo 139:17-18)
Gioisco
su di te cantando, non cesserò di farti del bene… (Geremia 32:40)
Tu
sei il mio tesoro particolare … (Esodo 19:5)
Desidero
stabilirti con tutto il mio cuore con tutta l’anima (Geremia 32:41)
Ti
mostrerò cose grandi, gloriose che tu non conosci… (Geremia 33:3)
Se
mi cerchi con tutto il tuo cuore… mi troverai … (Deuteronomio 4:29)
Gioisci
in me, io ti darò il desiderio del tuo cuore … (Salmo 37:4)
Sono io che ti ho dato i desideri
(Filippesi 3:20)
Sono
capace di fare per te più di quanto tu potrai immaginarti (Efesini 3:20)
Io
sono il tuo grande coraggio … (2 Tessalonicesi 2:16-17)
Sono
il Padre che ti consola in ogni tua afflizione … (2 Corinzi 1:3-4)
Quando
il tuo cuore é spezzato, io ti sono vicino… (Salmo 34:18)
Come
un pastore che raccoglie il suo agnello, ti ho portato vicino al mio cuore …
(Isaia 40:11)
Un
giorno asciugherò ogni lacrima dai tuoi occhi … porterò via ogni dolore che hai
sofferto su questa terra. (Rivelazione 21:3-4)
Io
sono il tuo Padre e ti amo come amo mio figlio, Gesù… (Giovanni 17-23)
In
Gesù il mio amore perfetto per te è rivelato … (Giovanni 17:26)
Lui
rappresenta la mia esistenza … (Ebrei 1:3)
E’
venuto a dimostrare che Io Sono con te, non contro di te...(Romani 8:31)
Ti
dico che non conto i tuoi peccati … (2 Corinzi 5:18-19)
La
Mia morte era l’ultima espressione del mio amore per te… (1 Giovanni 4:10)
Ho
dato tutto il mio amore per avere il tuo amore … (Romani 8:31-32 )
Se
tu ricevi il dono di mio figlio Gesù, invitandolo nel tuo cuore, ricevi me… (1 Giovanni 2:23)
E
nulla mai più ti separerà dal mio amore … (Romani 8:38-39)
Ritorna
a casa mio figliolo, ravvediti, faremo gran festa… (Luca 15:17 )
Sono
sempre stato Padre e sarò sempre Padre … (Efesini 3:14-15)
La
mia domanda è … “Vuoi essere mio figliolo?” …
(Giovanni `1:12-13)
Ti
aspetto … (Luca 15:11-31)
CON
AMORE, GESÙ, TUO PADRE E DIO ONNIPOTENTE
UN INNO VALDESE-LUTERANO
Padre nostro che in cielo dimori
del
Tuo Nome esaltiam la virtù.
Su
noi regna e sia fatto, Signore,
come
in ciel Tuo Volere quaggiù.
Oggi
il pan quotidiano ci doni
e
le offese rimettici ancor,
come
ognuno di noi le perdona
al
fratello che ci è debitor.
Poi ci preservi con mano paterna
dalle
insidie del gran tentator;
Tu
sol regni potente ed eterno
Tu
fedele e glorioso Gesù.
Ben scriveva il grande predicatore Spurgeon (in
"La Parola del mattino" meditazioni inedite per ogni giorno
dell'anno, Ed.1925) quando nella pagina del 12 luglio commentava tre passi
della Bibbia:
"santificati in Dio il Padre"
(Giuda 1),
"santificati da Gesù Cristo" (1 Cor. 1:2) e
"santificati per opera dello Spirito
Santo" (1 Pietro 1:2); "osservate
l'unità che esiste nelle tre Persone
della Trinità, per quanto riguarda i loro rispettivi atti e quale errore commettono i credenti che
hanno una preferenza per l'una o per l'altra di queste Persone.
Gli
uni pensano che Gesù è la personificazione suprema di tutto quanto c'è di bello
e buono, mentre riguardano a Dio-Padre come ad un Essere assolutamente giusto,
ma sprovvisto di compassione.
Non
meno erronei sono i pensieri di coloro che magnificano l'opera del Padre e del
Figlio a scapito di quella dello Spirito
Santo."
La
Trinità è operativa tutta in Gesù Cristo.
RAPPORTO TRA DIO-Padre e Dio-Figlio
“nondimeno,
per noi c’è un solo DIO, il Padre, dal quale (ex ou) sono tutte le cose, e noi per la gloria sua, e un
solo Signore, Gesù Cristo, mediante il quale (di’ou) sono tutte le cose, e mediante il quale siam noi.” (1 Corinzi 8:6)
DIO-Figlio
è PADRE
La
frase “da Dio Padre nostro e Signore Gesù Cristo” è ripetuta in molti passi e tradotta
come se fossero DUE persone, mentre in greco è interamente riferita a Gesù
Cristo:
1)
“a quanti sono in Roma, amati di Dio, chiamati santi, grazia a voi e pace da Dio Padre nostro e Signore Gesù Cristo (Romani 1:7)
2)
“grazia a voi e pace da Dio nostro Padre
e Signor Gesù Cristo (1 Corinzi 1:3)
3)
“grazia a voi e pace da Dio nostro Padre
e Signor Gesù Cristo (2 Corinzi 1:3)
4)
“grazia a voi e pace da Dio Padre e Signore nostro Gesù Cristo (Galati 1:3)
5)
“Paolo, apostolo non da parte di uomini né per mezzo di un uomo, ma per mezzo
di Gesù Cristo e Dio Padre che lo (si riferisce a Paolo, non a Gesù) ha
risuscitato dai morti” (Galati 1:1)
6)
“Grazia a voi e pace da Dio Padre nostro
e Signor Gesù Cristo (Efesini 1:2)
7)
Pace ai fratelli e amore con fede, da
Dio Padre e Signor Gesù Cristo. La grazia sia con tutti quelli che amano il
Signore nostro Gesù Cristo in sincerità. (Efesini 6:23-24)
8)
“grazia a voi e pace da Dio Padre nostro e Signor Gesù Cristo (Filippesi 1:2)
9)
“Paolo, Silvano e Timoteo alla chiesa dei Tessalonicesi che è in Dio Padre e Signor Gesù Cristo,
grazia a voi e pace da Dio Padre nostro
e Signor Gesù Cristo (1 Tessalonicesi 1:1)
10)
“Paolo, Silvano e Timoteo, alla chiesa dei Tessalonicesi, che è in Dio Padre nostro e Signor Gesù Cristo grazia a voi e pace da Dio Padre nostro e Signor Gesù Cristo. (2 Tessalonicesi 1:1,2)
11)
“Or lo stesso Signor nostro Gesù Cristo e Dio e Padre nostro che ci ha amati e
ci ha dato una consolazione eterna e una buona speranza per la sua grazia” (2 Tessalonicesi 2:16)
12)
“a Timoteo, mio diletto figliuolo, grazia, misericordia, pace da Dio Padre e
Cristo Gesù nostro Signore (2 Timoteo 1:2)
13)
“grazia a voi e pace da Dio Padre nostro e Signor Gesù Cristo. (Filemone 1:3)
Più chiaramente, Dio-Padre è Dio ed è
Padre di Gesù Cristo (ed è benedetto per questo) mentre Gesù Cristo è il Padre delle misericordie e Dio d’ogni consolazione (2
Corinzi 1:2-3), il quale ci ha benedetti
d’ogni benedizione spirituale nei luoghi celesti in Cristo (Efesini
1:3)
QUANDO SONO DUE PERSONE DISTINTE
troviamo RIPETUTA la preposizione, come nel caso di 2 Giovanni 1:3: “grazia,
misericordia e pace saranno con noi da
(para) parte di Dio Padre e da (kai para) Gesù Cristo, il
Figlio del Padre, nella verità e nell'amore.”
Molto onestamente la King James Version (Autorized Version) avvertiva nei passi suesposti, mettendo il
corsivo, che la seconda preposizione, in greco, mancava! Per tutti valga “Grace be to you and peace from God our Father,
and from the Lord Jesus
Christ.” (2 Corinzi 1:3)
Una preposizione divideva e divide
ancora i credenti cristiani della domenica, dai credenti cristiani del
Risveglio, che restituiscono a Gesù Cristo tutti gli attributi che Gli
competono, compreso quello di PADRE!
Il Risveglio infatti è tutto incentrato
in Gesù Cristo, pienamente DIO e PADRE NOSTRO.
In 1 Tessalonicesi 3:11 sembrerebbe che
ci sia la distinzione fra Dio Padre nostro e il Signore Gesù Cristo, ma in
realtà si parla sempre di un’unica persona:
“Ora Dio stesso, nostro Padre, e il nostro Signore Gesù ci appianino (in greco però il verbo è al singolare)
la via per venire da voi”.
Cosa vuole Gesù?
Gesù vuole essere il destinatario delle nostre
preghiere.
Pregare in greco si dice parakalew
(paracaléo), che vuol dire chiamare presso di sè, invitare, invocare.
Dopo essere stati “chiamati fuori” (ek-kalew = ecclesia), i credenti sono chiamati a “stare presso” Gesù. “prendi la tua
croce e SEGUIMI”
"Poiché tutto quel che Dio ha
creato è buono; e nulla è da riprovare, se usato con rendimento di grazie;
perché è santificato dalla parola (in greco "logos") di Dio e dalla preghiera."
(1 Timoteo 4:4-5)
La Parola di cui trattasi è il LOGOS e la
preghiera da ricercare non è solo il "pregare
domandando" (in greco: la proseuch"proseuché"
di Atti 6:4), ma anche il "pregare
colloquiando" (in greco: enteuxiV énteuxis =
"incontro" con Dio)
È importante pregare bene?
“Voi
desiderate e non avete; voi uccidete e invidiate e non potete ottenere: voi
litigate e combattete; non avete perché
non domandate; domandate e non ricevete, perché domandate male per spendere
nei vostri piaceri.” (Giacomo 4:2)
Bisogna pregare Gesù Cristo
o Dio-Padre nel NOME di Gesù Cristo
Un discorso sul pregare Gesù
Cristo, l’Unico pregabile, sempre e comunque, lo deve dire chiaramente e come
premessa. Nessun intento apologetico sulla preghiera può prescindere dal
parlare dei rapporti tra il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo, perché tutta
la Trinità è DIO.
Il fatto che noi conosciamo Gesù-Dio, ciò non esclude che siano Dio anche il Padre e lo
Spirito Santo, che però non vogliono essere pregati, in quanto Dio-Padre vuole
che il Figlio sia innalzato e lo Spirito Santo vuole guidare per far pregare e
conoscere Gesù Cristo, il Messia.
Dio-Padre va ringraziato e
lodato. Lo Spirito Santo vuole la comunione per innalzare Gesù Cristo e
proclamarlo Signore di tutto in tutti.
Il nocciolo della questione
che indica come Gesù come Padre Nostro è che Gesù non ha mai confuso Se Stesso
con Suo Padre.
Il Padre lo ha mandato: Egli
è il Figlio di Dio, e come tale è Dio. Da un Dio nasce solamente un Dio.
Come Dio, generato da
Dio-Padre, Egli chiede e merita l’adorazione, la preghiera, la lode, la gloria,
e tutto ciò che spetta al Dio Creatore, essendo Lui il Creatore di tutto,
insieme a Suo Padre e allo Spirito Santo.
Negare o dimenticare che Gesù
è stato “mandato”, significa negare il Suo Ruolo in seno alla Trinità.
Negare o dimenticare che lo
Spirito Santo è Dio, significa negare il Suo Ruolo in mezzo ai credenti e il
Suo Ruolo di “creatore” dei credenti, come “inseminatore”
di vita eterna.
In Gesù si crede, perché
mandato da Dio-Padre e nello Spirito Santo riceviamo la nuova nascita.
Questa è la base teologica
intorno alla quale ruota tutto l’Evangelo, con preghiere, canti, salmi, inni,
prediche, dottrine, manifestazioni spirituali, effusioni, battesimi, e tutto il
resto.
Gesù è Padre? Lo afferma la
Scritture che non può essere contraddetta, né negata! Stop.
La preghiera del “Padre
nostro” insegnato da Gesù era riferita a Lui stesso: infatti sta scritto VOI
PREGATE. Non avrebbe potuto dire diversamente, perché Lui non era ancora stato
assunto in cielo, a sedersi sul trono. Lui non avrebbe potuto dire PREGHIAMO il
Padre Nostro, perché Lui pregava e prega
sempre SUO PADRE.
Tutti i passi indicano sempre
questa distinzione, senza confusione e senza equivoci.
Chi vuole intendere, intenda.
C’è un unico passo in cui
sembrerebbe che Dio-Padre sia anche il Padre Nostro e si trova in Giovanni
20:17.
Se però si legge bene, senza
preconcetti e pregiudizi, si nota che Gesù indichi Dio-Padre anche come Suo
Padre e ciò è vero, ma poi lo indichi anche come Suo Dio oltre che nostro.
Che vuol dire questo?
Vuol dire che Gesù riconosce
che Dio-Padre è Dio e tale dev’essere considerato
anche da NOI.
Che Dio Padre sia NOSTRO DIO,
come lo Spirito Santo, indicato come Dio in tanti passi, ci deve far
comprendere il valore che Gesù dà alla Trinità e al Padre che è co-Padre e co-Dio con Gesù.
Se mancasse questa
dichiarazione di Gesù Risorto, Dio padre sarebbe nostro…NONNO!
Così non sia, perché così non
è!
E’ possibile non capire la
Scrittura?
Sicuramente, dato che anche i
discepoli al sepolcro stavano sullo stesso piano: “non avevano ancora capito la
Scrittura…” (Giovanni 20:9)
Che significa questo? Che
nessuno nasce imparato, e nessun credente può dire di aver imparato tutto e
subito già dal momento della sua nuova nascita. Si cresce, si deve crescere
nella conoscenza di Gesù, fino ad arrivare all’altezza di Gesù, come uomini
fatti e maturi.
Se manca questa crescita,
rimaniamo attaccati al latte spirituale messo dentro il biberon, senza mangiare
il cibo solido presente alla tavola di Cristo.
Attenzione: ci sono miliardi
di impedimenti che possono impedire la nostra crescita, tutti dipendenti dalla
mancanza del pane quotidiano.
Attenzione a chi vi nutre con
la Parola di Dio e a chi vi dà il cibo. Troppo spesso troviamo solo zuppa di
latte, se non addirittura il piatto vuoto!
Troppo spesso ci siamo
diretti a fonti sbagliate, invece di rivolgerci all’unica fonte d’acqua viva:
Gesù Cristo che ci guida tramite lo Spirito Santo.
Attenzione a chi è invidioso
della nostra crescita, a tal punto da temerla…
Capire che ci sono DUE PADRI
(TRE con lo Spirito Santo che ha messo il suo seme eterno in noi, generandoci
di nuovo) è come capire che ci sono DUE SIGNORI (TRE con lo Spirito Santo che
“signoreggia” sulla chiesa di Cristo, se glieLo permettiamo…)
Ma sia ben chiaro che il
PADRE NOSTRO è Gesù Cristo, e che il Signore NOSTRO è solo Gesù Cristo.
Lo stesso passo di Giovanni
cap.20 infatti continua dicendo che “Maria Maddalena andò ad annunciare ai
discepoli che aveva visto il Signore”.
Il Signore Dio-Padre? E’
questo che si vuole intendere?
Basta!
Subito dopo “i discepoli
dunque, veduto il Signore, si rallegrarono.” (Giovanni 20:20)
Il Signore Dio-Padre? E’
questo che si vuole intendere?
Basta!
Ancora dopo Gesù “soffiò su
di loro e disse: "Ricevete lo Spirito Santo!” (Giovanni 20:22)
Dio-Padre fece questo?
Basta!
Il Dio che veniva pregati
negli Atti degli apostoli è sempre e comunque Gesù Cristo, nostro Dio e Padre:
se infatti si va a vedere Atti 12:5, 16;25 e 27,35 troviamo che i credenti del
primo secolo pregavano Dio. Ma quale Dio?
Il Theòs
di cui si parla sempre, non era Gesù Cristo?
Se vogliamo scoprirlo
leggiamo Atti 4:24 e 4:29. Theòs è il Despota che ha
fatto i cieli e la terra (Gesù Cristo) e il Kyrie che ha i servi che annunciano
la Sua Parola (Gesù Cristo)
Conseguenza nefasta per i
credenti che non pregano Gesù Cristo: siccome è Gesù che soffia lo spirito
Santo, solo così possono rivendicare l’autorità di sciogliere e legare, e “A
chi perdonerete i peccati, saranno perdonati; a chi li riterrete, saranno
ritenuti” (Giovanni 20:23)
Troppe volte abbiamo visto
l’impotenza dei credenti, ma dietro cosa c’è?
Una impostazione dottrinale
sbagliata.
Per carità, non accusiamo
nessuno, ma per carità, mettiamoci in regola con Gesù!
PreghiamoLo!
Padre Nostro, che sei nei cieli (che io ti conosco col nome di Gesù Cristo, seduto sul trono celeste e tu do del tu)
sia offerto in sacrificio sulla croce, il Tuo Nome (di Gesù
Cristo, perché non c'è altro nome)
venga il Tuo Regno (di Gesù
Cristo)
sia fatta in cielo come in terra la Tua
volontà, (quella di Gesù Cristo dal quale noi siamo stati chiamati e
adottati)
dacci oggi il nostro pane quotidiano (di Gesù
Cristo, il pane disceso dal cielo)
rimettici i nostri debiti come noi li
rimettiamo ai nostri debitori, esattamente (come fece sulla croce Gesù
Cristo, nostro perfetto esempio di fede)
e non ci indurre in tentazione (poiché
Gesù intercede per noi)
ma liberaci dal male (che fugge appena sente pronunciato dalla nostra
bocca il Nome di Gesù Cristo, il
liberatore)
poiché Tuo (o mio Dio, Uno e Trino) è il Regno, la potenza
e la gloria
Nei secoli dei secoli, Amen.
Gesù il destinatario di tutte
le preghiere proprio perché è il Mediatore. È poi Lui che le porta a Suo Padre.
Qualcuno potrebbe non capire questo e fare mille obiezioni, ma la “realtà” di
Gesù Cristo è questa: il Mediatore è anche Dio, pienamente Dio e… perfettamente
Dio! È come dire che in un processo, l’avvocato mediatore è anche il giudice…
È
sbagliato pregare “il Padre nel Nome di Gesù”, ma è esatto pregare il Padre e
Gesù insieme, come se fossero la stessa Volontà. Nel Figlio è contenuto il
Padre, ma nel Padre non è specificato il Figlio!
Il danno purtroppo è stato fatto nei
secoli dai pastori traduttori, che hanno voluto tradurre dal greco immettendo
la visione della loro impostazione teologico-dottrinale
piuttosto della fedeltà al testo goriginale.
Nella Versione Riveduta al versetto 24
di Atti 4 e al versetto 29 si traduce il testo greco SEMPRE col termine
“SIGNORE”; la stessa cosa avviene nelle traduzioni della Nuova Riveduta e nella
Nuova Diodati e in tutte le traduzioni, anche inglesi
ed americane (Lord... Lord...).
Il testo greco però ci offre DUE
termini di Gesù: il DESPOTA (Dio Creatore) e il KIRIE (Gesù Cristo, il
Figlio di Dio)!
Esaminiamo i versetti di Atti cap. 4:
24)
Ed essi, uditele, alzaron di pari consentimento la
voce a Dio, e dissero: “Signore (despota(), tu sei Colui che ha fatto il cielo, la terra, il
mare e tutte le cose che sono in essi; (Gesù Cristo)
25)
Colui che mediante lo Spirito Santo, per bocca del padre nostro e tuo servitore Davide, ha
detto: Perché hanno fremuto le genti, e hanno i popoli macchinato cose vane?
26)
I re della terra si sono fatti avanti, e i principi si sono raunati assieme
contro al Signore (kuriou), e contro al suo unto.
27)
E invero in questa città, contro al tuo santo servitore (altri traduce: figlio) Gesù che tu hai unto, si sono raunati Erode e Ponzio Pilato, insiem coi Gentili e tutto il popolo d'Israele,
28)
per far tutte le cose che la tua mano e il tuo consiglio avevano innanzi determinato che avvenissero.
29)
E adesso, Signore (kurie), (Gesù Cristo) considera le loro minacce, e concedi
ai tuoi servitori di annunziar la tua parola con ogni franchezza,
30)
stendendo la tua mano per guarire, e perché si faccian
segni e prodigi mediante il nome del tuo santo servitore (altri traduce: figlio) Gesù.”
In greco si nota che l’invocazione
venne fatta al DESPOTA, cioè al Signore incontrastato, Colui che comanda e da
cui tutte le cose hanno origine.
A Dio gli apostoli resero noto che i
capi religiosi e politici con i loro rispettivi seguaci, stavano andando contro
il SIGNORE (Gesù Cristo) e soprattutto contro la figura con la quale il SIGNORE
si era manifestata al popolo d’Israele: il CRISTO, cioè l’Unto e il Messia.
Successivamente si rivolsero al KIRIE
(versetto 29), al Signore, di cui si riconobbero “servi”: ciò era giusto perché
gli apostoli si definirono tutti essere “servi di Gesù Cristo”. (Romani
1:1; 1 Pietri
1:1, ecc.)
A Gesù chiesero che si facessero segni
e prodigi (usando il Nome di Gesù Cristo-Figlio di Dio) e di annunciare la SUA
Parola con franchezza.
Il luogo tremò e si riempì della
presenza dello Spirito Santo. Perché?
È dunque
falso affermare che bisogna pregare SOLO “il Padre nel Nome di Gesù”, ma è
esatto Gesù anche come Creatore, perché Essi sono UNO, come fra Dio-Padre e
Dio-Figlio.
Gesù sovviene alle preghiere dei santi,
esattamente come lo Spirito Santo (Romani 8:2).
“Vegliate, pregando in ogni
tempo per comparire davanti a Gesù” (Luca 21:36)
Nel caso di Atti 4:31 il luogo tremò
perché fu chiamato in causa, oltre Gesù Cristo, anche Dio-Padre e il luogo
tremò, come in precedenza aveva tremato il monte Sinai, quando cioè Dio si
manifesta nelle TRE Persone!
"In verità, in verità, (amen,
amen!) se chiederete qualcosa NEL MIO NOME,
"IO" la farò!" (Giovanni
14:14)
“affinché tutto quel che chiederete al
Padre nel mio nome, “EGLI” ve lo dia.”
(Giovanni 15:16)
Gesù Cristo è l'Iddio Unico Nostro
Salvatore (Giuda 1:25) e va PREGATO mediante lo Spirito Santo (Giuda 1:20)
PREGARE NEL NOME DI
GESÙ vuol dire pregare Gesù DIRETTAMENTE, perché Egli è nostro Padre, cioé Colui che ci ha adottato alla “nuova nascita”!
I
credenti non sono Figli di Abramo, ma Figli di Gesù Cristo, figli della Luce,
figli della Verità, Figli della Vita.
"Ed è per ciò che Dio lo ha
sovranamente innalzato e gli ha dato il
nome che è al di sopra d'ogni nome, affinché nel nome di Gesù si pieghi ogni
ginocchio nei cieli, sulla terra e sotto la terra, e ogni lingua confessi
che Gesù Cristo è il Signore, alla
gloria di Dio Padre." (Filippesi
2:9-11)
“...in ogni cosa rendete grazie, poiché
tale è la volontà di Dio in Cristo Gesù verso di voi... Non spegnete lo Spirito...
Or l'Iddio della pace vi santifichi Egli stesso completamente; e l'intero
essere vostro, lo spirito, l'anima ed il corpo, sia conservato irreprensibile,
per la venuta del Signor nostro Gesù Cristo.” (1 Tessalonicesi 5: 18,19,23)
“...e la preghiera della fede salverà il
malato, e il Signore lo risanerà; e s'egli ha commesso dei peccati, gli saranno
perdonati.” (Giacomo 5: 15)
“Ed esso venne e prese il libro dalla destra di Colui che
sedeva sul trono. E quando ebbe preso il libro, le quattro creature viventi e i
ventiquattro anziani si prostrarono
davanti all'Agnello, avendo ciascuno una cetra e delle coppe d'oro
piene di profumi, che sono le
preghiere dei santi.”
(Apocalisse 5: 7)
Quelli che pregano il Padre nel nome di Gesù, sono poi
ipocriti, quando, nel momento del bisogno, fuori dalla chiesa, dicono: “Gesù, aiutami!”
La preghiera è un contatto intimo non
col Padre, ma con Gesù.
Gesù va pregato perché Egli è DIO, il
Signore, il Re, il Santo.
Gesù
ha spogliato tutte le autorità del loro potere:
1)
ha spogliato Hanna e Caiafa dell’autorità
sacerdotale, essendo Egli il Sommo Sacerdote dell’ordine di Melchisedec.
2)
ha spogliato Erode dell’autorità regale, essendo Egli il Re dei re.
3)
ha spogliato Pilato dell’autorità miltare e politica,
disponendo del mondo.
4)
ha spogliato Satana dell’autorità della morte, risuscitando.
1) Occorre scoprire chi è il nostro RE e il nostro DIO:
“Odi
la voce del mio grido, o mio Re e
mio Dio, perché a te rivolgo la mia
preghiera. O Eterno, al mattino tu ascolterai
la mia voce; al mattino ti offrirò la
mia preghiera e aspetterò” (Salmo 5:2-3)
2) Occorre scegliere di stare dalla parte della verità e della
giustizia:
“O
Eterno, ascolta la giustizia, attendi al mio grido; porgi orecchio alla mia
preghiera che non viene da labbra di frode.”
(Salmo 17:1)
Gesù
è la Verità e Dio nostra giustizia!
3) Occorre non essere un empio:
“Il sacrificio degli empi è un abominio
all’Eterno, ma la preghiera degli uomini
retti gli è gradita.” (Proverbi
15:8)
E
tali eravamo prima di essere salvati dal Sangue giustificatore dell’Agnello di
Dio!
“L’Eterno è lontano dagli empi, ma
ascolta la preghiera dei giusti.” (Proverbi 15:29)
“Se
uno volge altrove l’orecchio per non ascoltare la legge, la sua stessa preghiera sarà un abominio.” (Proverbi 28:9)
“Costituisci
un empio su di lui, si tenga alla sua destra un avversario. Quando sarà
giudicato, esca condannato, e la sua
preghiera gli sia imputata come peccato. Siano i suoi giorni pochi: un
altro prenda il suo ufficio. Siano i suoi figliuoli orfani e la sua moglie
vedova. I suoi figliuoli vadan vagando e accattino, e
cerchino il pane lungi dalle loro case in rovina.” (Salmo 109:6-10)
I
credenti cristiani erano empi prima della conversione, ma poi sono stati
salvati dal Sangue giustificatore di Gesù Cristo: quindi sono tutti abilitati a
pregare!
4) Occorre separarsi dagli operatori d’iniquità:
“La mia preghiera stia nel tuo cospetto
come l'incenso, l'elevazione delle mie mani come il sacrifizio
della sera... Mi percuota pure il giusto; sarà un favore; mi riprenda pure;
sarà come olio sul capo; il mio capo non lo rifiuterà; anzi malgrado la loro
malvagità, continuerò a pregare.” (Salmo 141:2-5)
5) Lo dicono i profeti del Vecchio Testamanto:
Gesù
Cristo è il DIO che può salvare e può essere PREGATO (Isaia 45:20)
Una
considerazione importante:
Gesù
pregava il Padre, perché ovviamente non poteva pregare se stesso:
-
Lo pregava affinché passasse oltre quel calice (Matteo 26:39)
-
Lo pregava durante il Suo battesimo (Luca 3:21
-
Lo pregava in disparte dai Suoi discepoli (Luca 9:18)
Perché pregare Gesù Cristo?
Gesù fu pregato!
-
Anche i gadareni pregavano Gesù dopo la liberazione
dell'indemoniato (Marco 5:17)
- Iairo, capo della sinagoga ADORA e PREGA
Gesù e ottiene che la figlia venga risvegliata dal sonno della morte. Gesù dice
"Talità cumì!"
(Marco 5:23)
- Pietro pregò Gesù "il Signore", per la scelta del 12esimo
apostolo (Atti 1:24): non poteva pregare nessun altri perché l'apostolo sapeva
che solo Gesù era Colui che poteva scegliere chi tenere al Suo seguito!
- Paolo e Sila PREGAVANO Gesù in
prigione. Perché Gesù? Perché il versetto di Atti 16:31 lo chiarisce. Gesù
Cristo è il padrone del Cielo (Colossesi 4:3)
- Paolo PREGA ed esorta nel nome di Gesù
il Signore (1 Tessalonicesi 4:18)
“Tre volte ho pregato il Signore perché
l'allontanasse da me;” (Atti 12:8)
GESÙ FU PREGATO ...
1)
PER LA GUARIGIONE:
- Il centurione romano di Capernaum per il
servo gravemente ammalato: “E Gesù disse
al centurione: Và: e come hai creduto, siati fatto. E
il servitore fu guarito in quell’ora stessa.” (Matteo 8:5-13)
- La donna dal flusso di sangue: “Perché, diceva
fra sé: Sol ch’io tocchi la sua veste, sarò guarita. E Gesù, voltatosi e vedutala,
disse: Stà di buon animo, figliuola; la tua fede t’ha
guarita. E da quell’ora la donna fu guarita.” (Matteo 9:21-22)
- Un uomo dalla mano secca: “Ed ecco un
uomo che avea una mano secca. Ed essi, affin di poterlo accusare, fecero a Gesù questa domanda: È
egli lecito far delle guarigioni in giorno di sabato?” (Matteo 12:10)
- La folla che lo seguiva: “Ma Gesù,
saputolo, si partì di là; e molti lo seguirono, ed egli li guari
tutti”. (Matteo 12:15)
- Quelli che credono in Gesù: “E s’adempie in
loro la profezia d’Isaia che dice: Udrete cò vostri
orecchi e non intenderete; guarderete cò vostri occhi
e non vedrete:
perché il cuore di questo popolo s’è
fatto insensibile, sono divenuti duri d’orecchi ed hanno chiuso gli occhi, che
talora non veggano con gli occhi e non odano con gli
orecchi e non intendano col cuore e non si convertano, ed io non li guarisca.” (Matteo 13:14-15)
- Quelli che Lo toccavano: “e lo pregavano
che lasciasse loro toccare non foss’altro che il
lembo del suo vestito; e tutti quelli che lo toccarono furon
completamente guariti.” (Matteo 14:36)
- Zoppi, ciechi, muti, e molti altri
malati: “E gli si accostarono molte turbe che avevan
con sè degli zoppi, dei ciechi, dé
muti, degli storpi e molti altri malati; li deposero à suoi piedi, e Gesù li
guarì;
31 talché la folla restò ammirata a
veder che i muti parlavano, che gli storpi eran
guariti, che gli zoppi camminavano, che i ciechi vedevano, e ne dette gloria
all’Iddio d’Israele.” (Matteo
15:30-31)
- Un lebbroso: “E un lebbroso
venne a lui e buttandosi in ginocchio lo pregò dicendo: Se tu vuoi, puoi
mondarmi!” (Marco 1: 40)
- Un uomo pieno di lebbra: “Ed avvenne
che, trovandosi egli in una di quelle città,
ecco un uomo pien di lebbra, il quale veduto
Gesù e gettatosi con la faccia a terra, lo pregò dicendo: Signore, se tu vuoi,
tu puoi mondarmi.” (Luca 5:12)
- I geraseni,
per allontanarLo: “E l'intera popolazione della
circostante regione dei Geraseni pregò Gesù che se
n'andasse da loro; perch'eran
presi da grande spavento. Ed egli, montato nella barca, se ne tornò indietro.”
(Luca 8:37)
- Gli infermi in generale: “Ora Gesù,
chiamati assieme i dodici, diede loro potestà ed autorità su tutti i demoni e
di guarir le malattie. E li mandò a predicare il regno di Dio e a guarire
gl’infermi.” (Luca 9:1-2)
- Il cieco dalla nascita: “Or il capo
della sinagoga, sdegnato che Gesù avesse fatta una guarigione in giorno di
sabato, prese a dire alla moltitudine: Ci son sei giorni né quali s’ha da
lavorare; venite dunque in quelli a farvi guarire, e non in giorno di sabato.”
(Luca 13:14)
2)
PER IL BATTESIMO NELLO SPIRITO SANTO
Questi
credenti divennero dei ferventi testimoni del messaggio evangelico che
includeva, oltre alla salvezza per la fede in Gesù Cristo, anche la guarigione del
corpo per la medesima fede ed il battesimo nello Spirito Santo, come esperienza
distinta dalla nuova nascita con la manifestazione del segno scritturale della
"glossolalia" o "parlare in altre lingue".
"... e quel che chiederete nel mio
nome, lo farò; affinché il Padre sia glorificato nel Figliuolo. Se chiederete
qualche cosa nel mio nome, io la farò. Se voi mi amate, osserverete i miei
comandamenti.
E io pregherò il Padre, ed Egli vi darà
un altro Consolatore, perché stia con voi in perpetuo" (Giovanni 14:13-16)
3)
PER IL MINISTERO
E disse loro: Venite dietro a me, e vi
farò pescatori d’uomini. (Matteo
4:19; Marco 1:17)
4)
PER OGNI ALTRA RICHIESTA DI AIUTO
Queste cose v’ho dette in similitudini;
l’ora viene che non vi parlerò più in similitudini, ma apertamente vi farò
conoscere il Padre. In quel giorno chiederete nel mio nome; e non vi dico che
io pregherò il Padre per voi; poiché il Padre stesso vi ama, perché mi avete
amato e avete creduto che son proceduto da Dio. (Giovanni 16:25-27)
Quel
giorno NON E’ ANCORA VENUTO.
ADESSO
C’E’ GESÙ!
Giuda
4 Poiché si sono intrusi fra noi certi uomini, (per i quali già ab antico è scritta questa condanna), empi che volgon in dissolutezza la grazia del nostro Dio e negano il
nostro unico Padrone e Signore Gesù Cristo.
5)
PER LA SALVEZZA PROPRIA E DI ALTRI
Sulla croce è Gesù che ci perdona,
perché prega per noi. Il destinatario della preghiera (Dio-Padre) non ha mai
rifiutato nulla al Figlio!
IL DOVERE DELLA PREGHIERA
A GESÙ CRISTO
La preghiera non è riservata solo a
pochi o agli eletti, ma è un dovere
e una facoltà di tutti i credenti
cristiani. Il compito di pregare “per tutti i santi” (Efesini 6:18)
l’apostolo Paolo lo attribuisce “a tutti i santi” (Efesini 1:1) ai quali la tettera è indirizata. E pregare,
non significa chiedere le preghiere, ma darle!
Lo Spirito Santo, nella preghiera, ci
conduce alla presenza di Gesù Cristo: questo perché Gesù è il Sommo Sacerdote
(Ebrei 7:25) e noi siamo i Suoi sacerdoti. (1 Pietro 2:9 e Apocalisse 1:5-6)
Come sacerdoti del N.T. (Efesini 1:22-23) mettiamoci in ginocchio insieme a
Gesù che già intercedere (Efesini 2:6). Avremo una cosa preziosissima: la
conoscenza spirituale (1 Corinzi 2:7-10)
In altre parole Gesù intercedeva perché
era “Sommo sacerdote" (Ebrei 4:14-15) e noi dobbiamo fare altrettanto
perché anche noi siamo Suoi "sacerdoti" (1 Pietro 2:9)
Il posto giusto del credente in Cristo
Gesù è dunque quando egli sta, prima di ogni altra cosa, in preghiera davanti a
Gesù Cristo Vivente.
Occorre capire bene che per un credente
cristiano, la preghiera e la comunione col Maestro vengono prima del servizio
(o ministero) e il servizio viene prima del servitore. Prima di dire: “Gesù, che devo fare?”, occorre dire: “Gesù, eccomi
qua!”
Gesù stesso prega. Se vogliamo essere
fianco a fianco con Lui, dobbiamo scoprire per quali persone, per quali
problemi e per quali situazioni Lui sta pregando. Una volta scoperta la volontà
del SIgnore, la nostra preghiera diventerà un'eco
della Sua.
Preghiera
e Scrittura sono i fondamenti della "sana dottrina" cristiana
evangelica riformata. Leggi e prega: questa è la "santificazione" di
cui parla Paolo a Timoteo (1 Tim. 4:5) Ed erano uomini di preghiera quelli
nelle cui mani Gesù ha posto il futuro
della Chiesa.
Occorre portare davanti all'Agnello le
preghiere dei credenti che Gesù metterà come in coppe d'oro piene di profumi. (Apoc. 5::8) Per questo carattere speciale, la preghiera è
il ministero più alto. Si può
affermare senza tema di essere smentito da Dio che il sacrificio migliore e più
grande che la Chiesa può offrire a Dio è la preghiera.
Dio ha stabilito che è con la preghiera che possiamo governare il mondo: con essa Dio cambia le cose, distruggendo il male, la tentazione e tutte le
opere del maligno. La Bibbia contiene tantissimi esempi a riguardo: basta
cercarli.
Occorre allora enfatizzare sulla
preghiera e fortificarla leggendo la Scrittura e in particolare: Luca 10: 19;
Giovanni 12: 31-33; Romani 16: 20; 1 Cor. 2:6;
Efes. 1:21-22; Coloss.
2:15; Ebrei 2:14 e Giacomo 4:7.
Gran parte delle opere verranno
consumate in un lampo, presso il "tribunale di fuoco" di Cristo,
davanti al quale dovremo tutti comparire (Romani 14:10-12; 2 Cor. 5:9-10). Le nostre preghiere passeranno intatte,
perché fatte di materiale indistruttibile, costituito dalla nostra fiducia in
Gesù cementata con l'amore.
Se Gesù Cristo ci dice espressamente di
portare a LUI le persone afflitte, bisognose, peccatrici ed abbandonate dagli
altri o a se stesse, è sicuro che possiamo rivolgerci a Lui “direttamente”, dal
momento che Dio-Padre ha messo tutto nelle Sue amorevoli mani.
EFFETTI DELLA PREGHIERA A GESÙ
- La preghiera apre, chiude e libera in
cielo e in terra. Un giorno Cristo ti chiederà: Che cosa hai fatto delle chiavi
che ti avevo offerto? Per quante persone hai pregato?
Quando
proclamiamo la Parola del Signore e preghiamo con le parole della Scrittura, si
produce un grande effetto nei luoghi celesti.
-
Nel nome di Gesù, sfidiamo gli inganni
del maligno e aggrediamo le porte dell'Ades,
abbattendo ogni muro di orgoglio, di peccato e di false dottrine.
-
Dio ha messo a disposizione miriadi di angeli potenti, pronti ad assisterti
nel far valere la tua autorità
spirituale. (Wesley L. Duewel)
- La preghiera lega le potenze demoniache,
allontana le tenebre e costringe Satana a liberare i suoi prigionieri. È
sicuramente volontà di Dio che in preghiera sia legato il potere di Satana:
questa battaglia spirituale però non è per coloro che non sono protetti dal
sangue di Cristo.
Preghiamo
come Gesù, che è venuto per insegnare a resistere ad ogni opera di Satana, a
sgridarlo, a scacciarlo e a distruggerne ogni sua opera. (cfr. 1 Giovanni 3:8)
Se satana sta dominando e spadroneggiando è perché tu non sei ancora passato
all'offensiva e non lo hai scacciato. (Wesley L. Duewel)
L'unica
preoccupazione di Satana è quella di impedire ai credenti cristiani di pregare.
Finché essi fanno studi sulla preghiera, lui ride e si fa beffe. Quando però i
credenti pregano, satana trema e fugge.
Satana
e i suoi demoni non vogliono che tu impari "i segreti della preghiera".
Essi temono la tua preghiera più della tua testimonianza e delle tue attività evangelistiche. Preferirebbero vederti occupato tutto il
giorno in queste, piuttosto che impegnato in preghiera un'ora sola. (Wesley L. Duewel)
-
Nel pregare, impariamo a prevalere su
noi stessi, oltre che su Satana. È la continuazione di quella prima lotta
che vincemmo, quando sottomettemmo la nostra anima sotto il sangue di Gesù
Cristo e che adesso continuiamo a sottomettere riconoscendo la Sua Maestà.
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