POESIE

 

 

 

PASQUA NUOVA

(Donato Trovarelli pasqua 2003)

 

E’ Pasqua finalmente!

Nel cuore già si sente

la forza dell’amore

anche nel nostro cuore.

 

Questa è la mia semplice preghiera:

“Dammi Gesù, la pace vera…

quella che viene dall’alto della croce,

dove tutti udiron la tua pietosa voce.”

 

Col tuo perdono, io nascerò di nuovo

come un piccolo pulcino dall’uovo

come un seme abbandonato

che una pianta nuova è diventato.

 

PENSIERI DI PREGHIERA

(Donato TROVARELLI Pescara, 29.12.1993)

 

Conosco la Tua Volontà

che Tu hai scritto nel mio cuore

con una penna d'angelo

intinta nell'inchiostro della Tua Parola.

 

Fammi salire sulla Tua montagna

per una notte di fuoco:

la mia notte sarà Tua

e la Tua mattina sarà mia.

Guardo il cielo più scuro e Ti trovo,

perché quando la notte è più nera,

le stelle brillano di più.

 

IL TASSELLO MANCANTE

 

Un pezzo è il tutto.

Chi ha preso il mio cuore?

Tu hai il pezzo che mi manca.

Aiutami ad amarti.

Insieme costruiremo l'amore.

Al mio cuore manca un pezzo speciale.

Va bene anche così, ma non è completo.

Insieme, ti amerò meglio.

Hai un pezzo di me:

è importante per me.

Non buttare l'opportunità.

Non collezionare pezzi inutili:

cerca di costruire un cuore intero.

Aiutami a costruire il mio cuore,

ed io ti aiuterò con tutto il cuore.

 

DUE NOVEMBRE

 

Verdeggiano le foglie tenere

come le colorate età dell’uomo.

Azzurra è l’infanzia piccolina

o rosa se nasce una bambina

Blu è poi la giovinezza,

che non conosce la tristezza.

Rossa arriva la maturità,

in tutta la sua gravità.

Bianca è la senescenza,

come un giudice

con la sua sentenza.

Ma sulle tombe

sono scritte altre tre età,

quelle dello spirito:

vita, morte e resurrezione.

Leggi su una tomba

qualunque scritto di morte

e vedrai il tuo mondo

con gli occhi della vita.

 

TI HO

(poesia dell'8.5.2005)

 

Per tutta una vita ti ho cercato.

Pur stando fianco a fianco,

non ti ho mai trovato.

Ti ho sognato lungo i declivi

ma anche nel sogno mi sfuggivi.

Ti ho desiderato ardentemente,

ma ogni fuoco spegnevi alacremente.

Ti ho presa,

come il vento che trascina solo foglie secche.

Ti ho.

Tu non mi hai mai avuto.

 

LA MIA PATRIA (20.04.06)


 

La mia patria è la terra

dove cresce l’attesa

di un seme che germoglia;

è il luogo dove l’albero

nutre la mia famiglia,

e un fiore orna la tomba

a me cara.

Sul terreno erboso

pascola il mio latte

e sulle alte praterie

cammina il mio formaggio.

La mia patria ha la speranza

di un futuro per i miei figli.

Essa esiste perché lo straniero

vorrebbe viverci.

 

FESTA DEI NONNI 2006

Anche gli alberi hanno un’età.

Da piccoli sono teneri e delicati

verdi e spelacchiati.

Poi crescono e diventano grandi

con fiori e frutti abbondanti

per saziare tutti quanti.

Passano gli anni e poco cambia:

per qualche strano miracolo

l’albero sempre ricambia

il grande suo spettacolo

di fiori e di abbondanza.

Poi diventa troppo rugoso

rigoglioso e frondoso

da esporsi di più alle tempeste…

Ed è allora che spesso resiste

al vento che insiste,

e così si spacca, cade e ricade,

finché alla fine, dopo aver vissuto

accetta di essere abbattuto

per dare spazio poverello

a qualche altro alberello.

(Donato Trovarelli)


 

L’ESPERIENZA DEI NONNI

Non so dove mio nonno abbia imparato,
Dove trovi le risposte.
Non so dove mio nonno sia stato,
quanto abbia lavorato.
So solo che sa molto,

e ha sempre le risposte,
come il mago sa tutte le magie,
come un astronomo che conosce le stelle,
e come un veggente che capisce l’avvenire.

(Donato Trovarelli)


 

MORTE DI UN'ONDA (Pescara, 27.9.1993)

 

Si gonfia e avanza

e si trastulla nell'azzurro del mare.

Guarda la riva e ride.

Non giungerò mai alla morte

e non vedrò mai la spiaggia

assetata dal sole lucente.

 

Bei pensieri nella foga del gioco:

insegue il vento

e il vento la sospinge

or qua or là,

ma sempre senza motivo.

 

L'onda a volte si stanca

e si quieta, ma poi riprende e morde.

Spumeggia e canta; canta

la bella stagione che mai finisce.

 

La spiaggia la chiama;

gli scogli la illludono,

ma non finirà in un tuffo,

in un incontro.

 

Muori, onda dell'allegria,

dell'eterna giovinezza.

Muori e cedi il posto

a chi di te mai più si ricorderà.