NASCITA,
VITA E MORTE DI UN MOVIMENTO DI
RISVEGLIO
Esiste
in alcuni credenti, specie se pastori, la preoccupazione che ci possa essere
una migrazione di propri membri di chiesa da quella comunità ad un’altra. La preoccupazione
aumenta poi, quando ci sono chiese nascenti che, per qualche motivo propongono
novità di Spirito e libertà in Cristo. In questi casi qualcuno ha azzardato
l’idea che si possa trattare impropriamente di "abigeato", cioè di
furto di pecore.
E un
pensiero "nuovo"? Assolutamente no. È un pensiero ricorrente, quando
una comunità sta morendo e ne sta nascendo un’altra. È
il pensiero di coloro che vivono una realtà già
vissuta mille volte nella storia della chiesa: dalla chiesa cattolica alla
chiesa luterana, dalla chiesa anglicana alla chiesa metodista, dalla chiesa
metodista alla chiesa battista, dalla chiesa dei fratelli alla chiesa
metodista, dalla chiesa battista alla chiesa pentecostale, dalla chiesa ADI
alle chiese libere…
Lì
per lì, parlare di "furto di credenti", può lasciare sconcertati,
perché ci si ritiene immuni da tali pensieri estranei all’Evangelo, ma io
stesso mi ricordo che ragionavo così, quando stavo nelle ADI e osservavo dall’interno questo fenomeno di "travaso" di credenti
da una chiesa ad un'altra.
Ringrazio
quanto evidenziato ultimamente da un nostro iscritto il quale parlava
addirittura di "concorrenza" sleale, quando esiste
fra le chiese un rapporto stridente e di accuse reciproche…
La
colpa è del comportamento talvolta intransigente di una chiesa? La chiesa che
raccoglie gli esuli è forse migliore? Esiste un serbatoio di fedeli
"scontenti"?
La
verità sta altrove. Ogni movimento evangelico ha tre momenti: la sua nascita,
la sua vita, il suo declino. Esaminiamone brevemente le caratteristiche
principali.
NASCITA
DI UN MOVIMENTO DI
RISVEGLIO: L’ACCOGLIENZA
Quando
un movimento nasce, la caratteristica principale è … l’APERTURA.
Un
movimento "nuovo", inizialmente non teme confronti, con gli altri
movimenti. Anzi, ne è fiero, perché si propone come "alternativa"
alla staticità delle religioni di "regime", o alle denominazioni che
si sono raffreddate, e sono diventate… "storiche"!
Gesù
manda sempre nuovi "suoi discepoli" a proclamare
La
gente si converte e il Signore conferma con segni e prodigi
Chi
vi fa parte, può essere già evangelico "nato di nuovo", oppure può
diventarlo, ma tutti sono sullo stesso piano, bisognosi di capire sempre di più
Nessuno
considera i fedeli presenti come qualcosa che appartiene all’uomo, ma come
"proprietà esclusiva" di Gesù, mediante la potenza dello Spirito
Santo.
Il
pastore si propone, non si impone.
Nessuno
dice di avere PECORE SUE, perché, fino a prova biblica contraria, le pecore
sono DEL SIGNORE e non del PASTORE!
E’sempre
ben tenuto presente il passo di Giovanni: "Pasci le MIE pecore..."
Ogni
riunione è un dono di Dio, per la salvezza di quanti ascoltano ed accettano le predicazioni infuocate e toccanti di chi ha
la passione per le anime perdute.
Si
cerca di consolidare il successo riscosso, cercando di sistemare le questioni
transitorie, ed aleatorie, mediante accordi di
stabilità e di prestigio o di privilegio.
Si
costruiscono grandi locali. Si cercano nuove forme di bravura, nel canto e
nella predicazione. Si impiantano grandi opere con
grandi mezzi.
Si
cerca di "normalizzare" gli incassi, mediante decime, piuttosto che
offerte.
Si stabiliscono
modi e tempi per tutte le attività, in modo da pianificarle.
Le
predicazioni sono ancora "unte", ma si cerca
di fare meglio e bene nell’annunciare, dichiarare, affermare e sostenere
E’
meravigliosa
IL
TRAMONTO DI UN MOVIMENTO: CHIUSURA DELLE PORTE
La
grandezza di un movimento permette l’entrata del mondo all’interno
di esso. Non si riesce più a "vivere l’Evangelo", perché si
vuole che "il bue non abbia la museruola, anche se non trebbia". Fuor
di metafora, i pastori sono diventati "mestieranti" professionisti,
che non hanno interesse a perdere tutto, pur di vedere Cristo vincente, ma sono
disposti a vendere di nuovo Cristo per trenta denari.
Si
amministra la comunità, spremendola in tutte le sue risorse economiche e
spirituali, che non si ingrandiscono, ma che piano piano diminuiscono, senza però estinguersi mai, come il
biblico lucignolo fumante. Le chiese sopravvivono al loro stesso risveglio,
rimanendo simulacri di se stesse, come pittoreschi fenomeni culturali.
Si
sopravvive e si guarda con sospetto o con "superbia storica" gli
altri movimenti. E’ la mentalità egoistica del lavoratore della prima ora della famosa parabola.
I
credenti diventano "fedeli", e sono sempre i soliti: i nuovi sono
rari e guardati con diffidenza o con spirito di superiorità.
La
frase biblica "Chi non raccoglie, disperde", diventa il loro
"atto di accusa di Dio".
Molte
chiese hanno perso l’unzione e non se ne sono accorte o ne
se ne accorgeranno mai, così come non se ne accorse Saul, quando Dio gli nominò
un sostituto in Davide.
Non
è previsto che Saul ceda spontaneamente "la corona" a Davide.
L’adattamento
alle tradizioni diventa un motivo di orgoglio, piuttosto che un motivo di riflessione ed esse diventano un ostacolo alla
crescita, piuttosto che un segno di ubbidienza alla Parola di Dio. Anche il
popolo di Israele, finito schiavo in Babilonia non si accorse della rinascita
di Gerusalemme in Canaan e … solo un resto di esso "uscì da Babilonia".
Anzi,
per non far scappare il "gregge", si chiudono le porte. Chi è dentro,
viene pressato a rimanere e chi è fuori, viene
indicato come estraneo privo di sostegno divino.
E’
allora "normale", che i pastori finiscano per credere e predicare di
avere possesso o proprietà sulle pecore, al posto del solo servizio di pascolo:
la predicazione alla libertà in Cristo ha ceduto il posto alla predicazione del
"timor di Dio".
La
chiesa del "tramonto" mette sulle pecore il Suo marchio!
Ben
profetizzò il profeta Geremia, quando Dio gli mostrò il destino atroce di una
cintura divenuta inservibile (Geremia 13:1-13). "Poiché, come la cintura
aderisce ai fianchi dell'uomo, così io avevo strettamente unita
a me tutta la casa d'Israele e tutta la casa di Giuda, dice l'Eterno, perché
fossero mio popolo, mia fama, mia lode, mia gloria; ma essi non hanno voluto
dare ascolto" (Geremia 13:11), e la cintura è diventata inservibile.
Come
la cintura è anche il sale che è divenuto insipido (Matteo 5:13).
Il
movimento propone "suoi campioni del passato", perché non ne ha di
nuovi: se ci sono, sono osteggiati, annichiliti, disistimati, cacciati!
E’
inevitabile che il vino nuovo venga messo in otri
nuovi!
Comincia
allora il periodo di "confusione", dove si assiste a tentativi di
uscita dei fedeli, alla ricerca di "cibo solido" da mangiare altrove!
Molti
parlano allora di "furto di pecore", quando sono le stesse pecore a scegliere…
Nessuno
ha mai affermato che le pecore debbano mangiare la terra e se c’è erba fresca
in un campo, l’attrazione è inevitabile…
In
fondo è importante che i cuori dei responsabili si induriscano,
come si indurì il cuore del Faraone, al fine di consentire una… migliore uscita
dall’Egitto!
L’ordine
di Dio è sempre lo stesso in tutte le epoche: "uscite
da essa o popol mio….!" (Apocalisse 18:4),
altrimenti nessuno potrà servire il Signore per predicare l'Evangelo della
salvezza.
Il
Signore allora converte ancora… e il Signore li manda a pascolare dove Gli pare
e piace, ma sicuramente al di fuori dei recinti dove
il lupo ha imparato ormai a fare allevamento di pecore!
Gesù
Cristo è buono e misericordioso e non spegnerà il lucignolo fumante, ma lo
metterà nel fuoco consumante di altri movimenti e non spegnerà la canna rotta,
perché la legherà ad altre fascine ben salde: nella Chiesa del Signore, quella
vera, quella cioè fatta di tutti i "nati di nuovo" senza etichetta o
denominazione alcuna, ogni pecorella avrà la difesa e la protezione del Suo
Buon Pastore che non permetterà mai che "nessuno li rapirà dalla mia
mano" (Giovanni 10:28)
Nessuno
ruberà mai una pecora, perché Gesù non si è mai fatto rubare una pecora!
Nel
tramonto di un movimento, molti parleranno male di coloro che
ne escono, e altri soffriranno molto, prima di uscirne, ma è sicuro che
la nuvola dello Spirito Santo si è spostata altrove e molti stenteranno a
seguirla…
Come
i puritani che scappavano dall’Inghilterra, a bordo del May
Flower, così i moderni esuli dalle comunità morte andranno
in cerca della Terra promessa, sapendo tutti che essa non si trova su questo
mondo, ma solo nel nostro cuore o… al ritorno di Cristo.
Nel frattempo è "umano" che le chiese
"chiudano le porte, come quegli innamorati che amano tanto una donna da
ucciderla piuttosto che farla appartenere a qualcun altro uomo…
RIMEDI?
Con
molto rammarico devo ricordare che troppo spesso ho ascoltato prediche di
maledizioni al posto di benedizioni, prediche basate sull'Evangelo delle
Denominazioni, piuttosto che basate sull'Evangelo della Grazia, educando alla
sottomissione ai pastori, piuttosto che alla Libertà in Cristo...
Ogni
rimedio, non biblico, è dettato da condizioni e considerazioni umane, carnali e
deleterie: considerazioni sociologiche, come si dice
adesso!
L’unico
rimedio è rimettersi in marcia dietro la guida dello Spirito Santo, avendo
l’onestà di rimettersi in discussione e di rinunciare al primato e al
signoreggiamento sui confratelli e sulle consorelle.
In
una chiesa, o comanda il Signore o si è fatto troppo
spazio ai ... "signori"!
Dare
più spazio agli "Anziani" di chiesa e meno potere al pastore? E lo
Spirito Santo è con gli anziani?
Disciplinare
con amore? E lo Spirito Santo è lasciato libero di agire?
Evitare
l'ecumenismo, e puntare al proselitismo? E lo Spirito Santo è libero di
soffiare dove vuole?
Cominciare
a vedere positivamente e senza timori, l'apertura di nuovi locali di culto ed agevolare quindi proprio tali iniziative? E lo Spirito
Santo è assecondato nel suo mandato di portatore dell’Amore di
Cristo, essendone il sostituto e vicario in terra? (Giovanni 14:16)
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