Sermoni di
Charles Haddom SPURGEON
3 - CRISTO È
IMMUTABILE E NON POTRÀ MAI CAMBIARE
Predicato la Sera del giovedì, il 23 Febbraio 1888
Gesù Cristo lo stesso ieri, oggi e in eterno (Ebrei 13:8)
Lascia che io ti legga il verso che viene prima del nostro testo. È sempre
una buona abitudine guardare ai testi nel loro contesto.
È sbagliato, penso, staccare piccole porzioni della Parola di Dio, e prendere
fuori del loro collegamento come tu strappassi le penne da un uccello; è una offesa alla Parola di Dio; inoltre talvolta succede che
un passo delle Sacre Scritture perda molta della sua bellezza, del suo vero
insegnamento e del suo vero significato, poiché è stato estrapolato dal
contesto.
Nessuno penserebbe a mutilare in tal modo i poemi di Milton, prendendo
alcuni versi del Paradiso Perduto, e poi immaginare che si potesse realmente
arrivare al cuore dell’efficacia poetica. Così, sempre guarda ai testi nel loro
collegamento nel quale loro si trovano collocati.. Il
verso precedente del nostro testo è questo: "Ricordatevi dei vostri
conduttori, i quali v’hanno annunziato la parola di Dio; e considerando
com’hanno finito la loro carriera, imitate la loro fede."
Osserva, poi, che il popolo di Dio è costituito da persone pensierose. Se
fossero quello che dovrebbero essere, farebbero una grande quantità di ricordi
e di considerazioni; questa è l'essenza di questo verso. Se loro stanno a ricordare e a considerare i loro Leader terreni, molto più
sono loro ricordare quel grande Leader, il Signor Gesù e tutte quelle verità
impareggiabili che sgorgarono dalle sue labbra benedette. Desidero, in questi
giorni che i Cristiani professanti ricordino e considerino una più grande
quantità; ma noi viviamo in tali turbinio, fretta, e
preoccupazione, che non abbiamo tempo per pensare. I nostri antenati nobili
della tradizione Puritana erano uomini con spina dorsale, di andatura solida e
indipendente e uomini autodisciplinati che saprebbero come comportarsi nel
giorno del conflitto; e la ragione era che loro avevano preso tempo per
meditare, tempo per tenere un'agenda delle loro
esperienze quotidiane, tempo per stare in comunione con Dio in segreto. Prendi
il suggerimento, e prova e diventa un po’ più riflessivo; in questa Londra
occupata, e in questi giorni difficili, ricorda e considera. Il mio prossimo
commento è che il popolo di Dio è composto da persone
imitative, perché noi abbiamo detti qui che loro devono ricordare quelli che
sono i loro leaders, cioè quelli che hanno parlato loro della Parola di Dio
"e considerando com’hanno finito la loro carriera, imitate la loro
fede". Ora muoio dalla voglia, oggi, dopo l’originalità del discorso,
di indicarti un cammino di fede. Quando una pecora fa ciò, sono cattive pecore. Le pecore seguono il pastore; e, in una certa
misura, si seguono l'un l'altra almeno quando stanno
seguendo tutte insieme il Pastore. Il nostro grande Pastore non mirò mai ad essere originale; Lui parlò con parole che non furono mai
sue proprie, ma con parole che aveva sentito da suo Padre. Lui era docile e
ubbidiente nell’apprendimento: come Figlio di Dio, e come servitore di Dio, il
suo orecchio era aperto nel sentire le istruzioni del Padre, e lui potrebbe
dire: "io faccio sempre quelle cose che
piacciono a Lui"
Ora, questo è il vero cammino per un Cristiano, cioè prendere, seguire Gesù
e, di conseguenza, seguire tutti i veri santi come
possono essere degni di essere seguiti, imitando gli uomini pii finché essi
imitano Cristo.
L'apostolo precisa dicendo: "imitate la
loro fede". Molti Cristiano giovani, se loro
dovessero pretendere di condursi secondo un percorso scelto da loro stessi,
cadrebbero inevitabilmente in molti dolori, mentre tenendo in qualche modo
presente del modo del modo in cui i Cristiani più esperimentati e più istruiti
si sono saputi condurre, loro sapranno stare al passo col gregge, e seguiranno
anche le impronte del Pastore. Il popolo di Dio è composto da
persone riflessive, e per essere tali bisogna essere imitative e umili, per
essere istruite, e per seguire esempi santi e devoti.
Una buona ragione, comunque per imitare i santi è data nel nostro testo; è
perché il nostro Signore e la Sua fede sempre sono sempre gli stessi: Gesù
Cristo lo stesso ieri, oggi e in eterno. Tu sei invitato a vedere, se le
vecchie fondamenta si dovessero spostare, se la nostra fede stesse sempre
cambiando, allora noi non potevamo seguire alcuno dei santi che sono andati
davanti a noi.
Se noi abbiamo una religione speciale per questo secolo, è ridicolo per noi
imitare gli uomini del primo secolo, e Paolo e gli apostoli sono solo vecchie
mode che sono sinistri considerando la loro lontananza da noi. Se noi dobbiamo
continuare a migliorarci di secolo in secolo, io non posso indirizzarti a
nessuno dei riformatori, o dei confessori, o dei santi coraggiosi nei vecchi
tempi, e dirti: "Impara dal loro esempio", perché, se la
religione è interamente cambiata ed è migliorata, è una cosa curiosa da dire,
ma noi metteremmo un esempio ai nostri antenati.
Chiaramente, loro non possono seguirli perché sono andati via dalla terra;
ma come noi abbiamo creduto di essere migliori dei nostri padri, così poi non
possiamo pensare di imparare qualcosa da loro. Come abbiamo lasciato indietro
tutti gli apostoli, e siamo andati per qualcosa piuttosto nuova, ciò è una
pietà che noi non dimenticheremmo quello che loro fecero, quello che
soffrirono, e pensa che loro erano proprio una collezione
di semplicioni che agirono all'altezza della loro propria luce, ma poi loro non
avevano la luce che noi abbiamo in questo secolo meraviglioso!
O adorato, possano le mie labbra essere cosparse
di piaghe nel parlare dopo la presente cattiva maniera, per la più sporca
falsità che mai sia stata emessa e cioè l'insinuazione che noi abbiamo spostato
le fondamenta eterne della nostra fede.
In verità, se queste fondamenta fossero rimosse, noi ci
potremmo chiedere in un certo qual senso: "Che cosa è giusto fare?
Chi imiteranno loro? Chi seguiranno loro?
Se le pietre miliari sono andate via, che resta a noi del santo tesoro di esempi con cui il Signore arricchisce quelli
che seguono Cristo?
I. Venendo al nostro testo, Gesù Cristo lo stesso ieri, oggi e in eterno,
la mia prima osservazione è, quel Gesù Cristo Stesso è sempre lo Stesso. Lui è,
era, e sempre sarà lo stesso.
Cambi di situazioni e di circostanze ci sono stati nel nostro Signore, ma
Lui è sempre stato lo stesso nel suo grande amore per la sua gente che amò o
sempre era la terra. Prima che la prima stella fu fatta accendere, prima che il prima creatura vivente cominciasse a cantare l'encomio
del suo Creatore, Lui amò la sua Chiesa di un amore eterno. Lui la spiò nel
vetro di predestinazione, la dipinse dalla sua preconoscenza divina, e l'amò con tutto il suo cuore; ed era per questa causa, che
lui lasciò suo Padre, e divenne uno con lei, per riscattarla.
Proprio a causa di questo amore lui andò con lei
accettando tutto quel putiferio di ferite e lacerazioni, pagò i suoi debiti, e
inchiodò i suoi peccati nel suo proprio corpo sull'albero. Per lei, dormì nella
tomba, e con lo stesso amore che lo portò giù, è salito di nuovo, e con lo stesso
cuore che colpisce veramente allo stesso benedetto fidanzamento
è salito in gloria e aspetta il giorno del matrimonio, quando verrà di nuovo,
per ricevere la sua sposa resa perfetta ed irreprensibile mediante la Sua
grazia. Mai per un momento, sia come Dio al di sopra di
tutti, mai smise di benedire, neppure come Dio e uomo in una stessa divina
persona, o come morto e seppellito, o come risorto e asceso, mai lui ha
cambiato l'amore che da lui sgorga per la sua eletta. Lui è Gesù Cristo, lo
stesso ieri, oggi e in eterno.
Perciò, fratelli adorati, lui non ha cambiato opinione circa il suo scopo
divino verso la sua Chiesa adorata. Lui decise per l’eternità di diventare uno
con lei, che pure diventerebbe una con lui; e, avendo determinato questo,
quando la pienezza del tempo era venuta, lui è nato da una donna, fatta sotto
la legge, prese su di sé la somiglianza di carne peccaminosa, "ed
essendo trovato sotto forma di un uomo, umiliò se stesso, e divenne obbediente
fino alla morte, e alla morte della croce." Ancora,
lui non abbandonò mai il suo scopo, mise la sua faccia come una pietra di
silice salire a Gerusalemme; anche quando il calice amaro fu messo alle sue
labbra, e sembrò barcollare per un momento, ritornò ad
una risoluzione forte e disse a suo Padre "Se è possibile, lascia che
questo calice passi da me: ciononostante non come voglio io, ma come tu
vuoi." Quello scopo ora è forte per lui; per la causa di Sion lui non
terrà la sua pace, e per la causa di Gerusalemme lui non rimarrà, fino a che il sua rettitudine andrà avanti come luminosità, e la sua
salvezza come una lampada che arde.
Gesù ancora sta sostenendo la chiesa con le sue opere grandi, e lui non
fallirà né scoraggerà in ciò. Non sarà mai contento fino a che tutti quelli che
lui ha comprato con Suo sangue saranno anche glorificati dal suo potere. Lui
raggrupperà tutte le sue pecore nella terra paradisiaca, e loro passeranno di
nuovo sotto la mano di Colui che aveva loro detto, che
ognuno di loro è stato portato là dal Grande Pastore che ha deposto la sua vita
per loro.
Adorato, lui non può tornare indietro dal suo proposito; non è secondo la
sua natura che lui potrebbe farlo, perché lui è Gesù Cristo lo stesso ieri,
oggi e in eterno.
Lui è anche lo stesso ieri, oggi e in eterno, nella "partecipazione
azionaria" dei suoi uffici per l'esecuzione del suo scopo, e nel dare
effetto al suo amore.
Lui inoltre è un Profeta. Gli uomini tentano di metterlo da parte. Quella
che falsamente è chiamata scienza, si fa avanti, e pretende che lui taccia; ma
le pecore lo seguono, "perché conoscono la sua voce; e non seguiranno
un estraneo, ma fuggiranno da lui: perché non conoscono la voce di un
estraneo." Gli insegnamenti del Nuovo Testamento sono come un suono e
vera campana a giorno come se avessero mille ottocento anni; loro non hanno
perso nessun valore, nessuna della loro certezze
assolute; resistono come le eterne colline.
Gesù Cristo era un Profeta, e lui è lo stesso ieri, oggi e in eterno. Lui è
lo stesso, anche, come un Sacerdote. Alcuni ora
sogghignano di fronte al suo sangue prezioso; ahimè, è proprio così! Ma, per i
Suoi eletti, il Suo sangue è ancora il loro prezzo di acquisto, mediante il quale essi stravincono, attraverso il sangue dell'Agnello
essi conseguono la vittoria; e sanno che lo loderanno in cielo, quando essi
hanno lavato le loro vesti, e le hanno rese bianche nel sangue dell'Agnello.
Loro non si allontaneranno mai da questo loro grande sacerdote, e dal Suo
sacrificio meraviglioso, una volta offerto per i peccati degli uomini e perpetuamente
efficace per tutta la stirpe comprata col Sangue; loro gli daranno la gloria
nel suo sacerdozio eterno di fronte al trono del Padre. In questo noi ci
rallegriamo, sì, e si allieterà, quel Gesù Cristo che è il nostro sacerdote,
"lo stesso ieri, oggi e in eterno."
Anche come Re lui è sempre lo stesso. Lui è il capo supremo della Chiesa.
Di fronte a Te, o Gesù, tutti i Tuoi sudditi Ti salutino! Tutti i covoni
facciano inchino al Tuo covone; il sole e luna e tutte
le stelle rispettino e servano Te, Tu che sei il Re dei re, e il Signore dei
signori. Tu sei il Capo su tutte le cose della Tua Chiesa, che è il corpo.
Adorati, se c'è qualsiasi altro compito che il nostro Dio ha assunto per il
completamento dei suoi divini propositi, noi possiamo dire di Lui, riguardo a
ogni livello, che Lui è "lo stesso ieri, oggi e in eterno."
Lui ancora una volta è, così anche, lo stesso nella relazione con le sue
persone. Mi piace pensare che, come Gesù era il Marito della sua Chiesa anni
addietro, Egli è ancora Suo Marito, perché odia colui che
ripudia.
Come lui era il Fratello nato per l’avversità per i suoi primi discepoli,
lui ancora è il nostro Fratello fedele. Era come un Amico che si teneva più
vicino di un fratello a quelli che furono provati gravemente durante il medioevo,
lui è ugualmente un Amico a noi su cui è arrivata la fine del mondo. Non c’è
alcuna differenza nella relazione del nostro Signore
Gesù Cristo con il Suo popolo in qualsiasi epoca storica. Lui è proprio pronto
a confortarci questa sera come Lui era pronto a confortare quelli che stavano
con Lui quando Egli era quaggiù.
Sorella Maria, Lui è come quando discese alla tua Betania, e ti aiuta nel
tuo dolore per Lazzaro, Lui è come quando lui venne da Marta e Maria che lui
amò. Gesù Cristo è proprio come se fosse pronto a lavare i tuoi piedi, fratello
mio, stanco dopo il viaggio di un altro giorno attraverso le brutte strade di
questo mondo; Lui è lo stesso e prenderà il bacino, e la brocca, e
l'asciugamano, e ci laverà i suoi amati, come Lui fece quando lavò i piedi dei
suoi discepoli.
Quello che Lui era per loro, Egli è per noi. È fonte di felicità se tu ed
io veramente possiamo dire, "ciò che era Lui per Pietro, ciò che era Lui
per Giovanni, ciò che era Lui per Maddalena, questo è Gesù Cristo per me
"lo stesso ieri, oggi e in eterno."
Adorato, ho visto gli uomini cambiare; oh, come cambiano!
Un piccolo gelo fa la verde foresta appassire, e ogni foglia abbandona la sua
presa, e vola al colpo di vento dell'inverno. Così si affievoliscono i nostri
amici, e quelli intimi più attaccati ci abbandonano nel tempo della prova; ma
Gesù è per noi quello che era sempre. Quando noi abbiamo i
capelli vecchi e bianchi, e gli altri hanno chiuso la porta a quegli uomini che
hanno perso la forza di una volta, e non possono più servirli a loro volta,
essi diranno "Anche con i capelli brizzolati ti porterò: L’ho fatto, e
nascerò; anche porterò, e ti consegnerò", perché Lui è Gesù Cristo,
lo stesso ieri, oggi e in eterno." Così, adorato, riguarda a Gesù stesso;
Lui è sempre lo stesso.
II. Ora facciamo un passo più lontano. GESÙ CRISTO È SEMPRE LO STESSO NELLA
SUA DOTTRINA.
Questo testo deve riferirsi alla dottrina di Cristo, dal
momento che essa è tutt’uno con l’imitazione della fede dei santi:
"Di costoro segui la fede, considerando la fine della loro condotta: Gesù
Cristo è lo stesso ieri, oggi e in eterno. Non lasciatevi
trasportare qua e là da varie e strane dottrine, perché è bene che il cuore sia
reso stabile dalla grazia". Dal collegamento è evidente che il
nostro testo fa riferimento all'insegnamento di Cristo, cioè Colui
che è "lo stesso ieri, oggi e in eterno." Questo non è secondo
la follia "dello sviluppo" e cioè che la teologia, come ogni altra
scienza deve crescere, annaffiata dalla saggezza splendida di questa età
illuminata, allevata dall'abilità superlativa dei gentiluomini di luce e
condotta dal tempo presente, così molto superiore a tutti coloro
che vennero prima di loro!
Noi non la pensiamo così, fratelli; perché il Signore
Gesù Cristo era la rivelazione perfetta di Dio. Lui era l'espressa immagine
della persona del Padre, e la luminosità della Sua gloria. Nelle epoche
precedenti, Dio ci aveva parlato tramite i suoi profeti ma in questi ultimi
giorni che Egli ci ha parlato tramite Suo Figlio. Ora siccome
Quello era una completa rivelazione, è blasfemo supporre quello ci può essere
qualcuno più rivelato che è stato fatto conoscere nella persona e nel ministero
di Gesù Cristo il Figlio di Dio. Lui è l'ultimatum di Dio; l’ultimo di tutti,
Egli ha mandato Suo Figlio.
Se tu puoi concepire una figura di Dio più brillante di quella che è stata
vista nell’Unigenito, io ringrazio Dio che sono incapace di seguirti in una
tale immaginazione. Per me, Lui è l'ultimo, il più alto, la più grande
rivelazione di Dio; e siccome Lui chiude il Libro che contiene la rivelazione
scritta, Lui non fa mai un'offerta a prendere ciò, affinché lui non toglierebbe il tuo nome fuori dal Libro della Vita, e
non ti sfida mai ad aggiungerlo, affinché lui non toglierebbe a te le piaghe
che sono scritte in questo Libro.
In questa epoca, la salvezza del nostro Signore
Gesù Cristo è lo stessa di quella offerta in tutte le epoche. Gesù Cristo salva ancora i peccatori dalla colpa, dal
potere, dalla punizione, e dalla contaminazione del peccato. Ancora "non
c’è nessuno l'altro nome sotto cielo che è stato dato agli uomini affinché noi
dobbiamo essere salvati." (Atti 4:12) Gesù Cristo
fa ancora tutte le cose nuove; Egli crea cuori nuovi e spiriti giusti nei figli
di uomini, e incide la sua legge sulle tavolette che una volta erano di pietra,
ma che lui le ha trasformate di carne. Non c'è una nuova salvezza; alcuni
possono parlare come se ci fosse, ma non c'è. La Salvezza significa per te
oggi, proprio quello che significò a Saulo di Tarso sulla via di Damasco; se tu
pensi che abbia un altro significato, tu hai mancato insieme.
E, ancora, la salvezza per mezzo di Gesù Cristo viene agli uomini nello
stesso modo come l’ha sempre fatta. Voi dovete ora riceverla per fede; al tempo
di Paolo, gli uomini venivano salvati per fede, ed
essi non sono ora salvati per opere. Nell'età apostolica loro cominciarono
nello Spirito, e noi ora non dobbiamo cominciare nella carne. Non c’è nessuna
indicazione nel Libro, e non c’è nessuna indicazione nelle esperienze dei
bambini di Dio, che cioè non c’è mai la possibilità che ci sia qualche modifica
sul modo in cui riceviamo Cristo e viviamo per mezzo di Lui. "per grazia
voi siete salvati, mediante la fede sono e ciò non viene da voi stessi; è il
dono di Dio", il dono di Dio oggi, tanto quanto
lo è sempre stato, perché Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi e in eterno.
Ancora una volta, questa salvezza è proprio la stessa come sono le persone
cui è stata mandata.
Ora sarà predicata, come sempre, a ogni creatura sotto cielo; ma essa si
rivolge, con un potere particolare, a quelli che sono colpevoli, e quelli che
confessano la loro colpa, ai cuori rotti, agli uomini stanchi e con un pesante
carico di peccati. È a questi che l’Evangelo viene con grande dolcezza. Vi ho
citato prima quelle parole strane di Giuseppe Hart: "Un peccatore è una
cosa sacra, lo Spirito Santo l’ha fatto così."
Lui è; il Salvatore è solamente per peccatori. Lui non venne a salvare il
giusto, lui è venuto a cercare e salvare il perduto, e ancora "per voi è
mandata la parola di questa salvezza"; e questa dichiarazione resta ancora
vera, "Quest'Uomo riceve i peccatori mangia con loro". Non c’è
cambiamento in questa asserzione, "i poveri hanno
l’Evangelo predicato per loro, ed esso viene a quelli che sono i più lontani da
Dio e sperano, ed esso li ispira con potere ed energia divini.
Adorati, posso portare tanti che testimonino che l’Evangelo è lo stesso nei
suoi effetti sui cuori degli uomini. Ancora esso irrompe, e ancora rende interi;
ancora ferisce, e ancora guarisce; ancora uccide, e ancora si affretta; ancora
sembra lanciare uomini giù nell’inferno nella loro esperienza terribile del
male del peccato, ma ancora li alza su in una gioia
estatica, ancora sono esaltati pressoché fino al cielo quando loro si affidano
se di esso, e sentono il suo potere nelle loro anime.
L’Evangelo che era un Evangelo di nascite e morti, di uccisioni e di
resurrezioni, all’epoca di John Bunyan, ha proprio lo stesso effetto sui nostri
cuori in questo giorno, quando viene col potere che Dio ha messo in esso per
mezzo del Suo Spirito. Produce gli stessi risultati, e ha la stessa
influenza santificante che aveva da sempre.
Guardando oltre il ruscello stretto della morte, noi possiamo dire che i
risultati eterni prodotti dall’Evangelo del Signore
Gesù Cristo sono gli stessi come lo erano sempre. La promessa è in questo
giorno adempiuta per quelli che Lo accettano tanto quanto per quelli che se ne
andarono prima, e cioé la vita eterna è la loro eredità, sederanno con Lui sul
suo trono; e, dall’altra parte, la minaccia sarà ugualmente un sicuro
adempimento: "Questi andranno via in punizione eterna.", "Ma
quelli che non credono, saranno dannati". Cristo non ha fatto alcun
cambiamento nelle sue parole di promessa o di minaccia, né i suoi seguaci lo
sfideranno di fare così, perché la sua dottrina è "la
stessa ieri, oggi e in eterno".
Se tu dovesse tentare di pensare su questa questione, e immaginare per un
minuto che l’Evangelo realmente si è spostato e cambiato coi
tempi, sarebbe molto straordinario. Vedi, qui è l’Evangelo per il primo secolo;
facci un marchio, e nota come va lontano. Poi c’è un Evangelo per il secondo
secolo; facci un altro marchio, ma poi ricorda che tu devi cambiare il colore
per un’altra ombreggiatura. Le une e le altre queste persone avranno dovuto
alterare l‘Evangelo, perché un effetto molto diverso potrebbe essersi prodotto
nello stesso genere di menti. Per l’eternità, quando tutti costoro ottengono in
cielo da questi diciannove Evangeli, nei diciannove secoli, saranno diciannove
categorie di persone, e loro canteranno diciannove canzoni diverse, dipendenti
da ciò, e la loro musica non si amalgamerà. Alcuni canteranno "della
grazia gratuita e dell’amore dell’uomo morente", altri invece canteranno
della "evoluzione". Che discordia sarebbe, e che cielo sarebbe, anche! Non aspirerei ad essere un
candidato per tale luogo.
No, lascia che io vada dove loro lodano Gesù Cristo e Lui
solo e cantano, "A Lui che ci amò, e ci lavò dai nostri peccati nel suo
sangue, a Lui siano la gloria e la potenza per i secoli dei secoli. Amen". Quello è ciò che i santi del primo secolo
cantavano; Sì, ed è quello che i santi di ogni secolo canteranno, senza
qualsiasi eccezione; e non ci saranno mai cambiamenti in questa canzone per
sempre. Gli stessi risultati fluiranno dallo stesso Evangelo finché cielo e
terra passeranno, perché Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi e in eterno.
III. Noi possiamo suonare di nuovo la stessa nota, per un momento, perché
Gesù Cristo è lo Stesso IN RIFERIMENTO ALLE SUE MANIERE DI LAVORARE
Come fece Gesù Cristo a salvare le anime nei tempi antichi? "È
piaciuto a Dio di salvare quelli che credono mediante la follia della
predicazione" (1 Corinzi 1:21 ): e se tu
guarderai giù attraverso la storia della chiesa, tu troverai che, dove c'è
stato un grande risveglio religioso, esso è stato collegato alla predicazione
dell’Evangelo. Quando i metodisti cominciarono ad andare molto forte, che
chiamarono uomini che fecero tali mistificazioni?
Non furono chiamati "Predicatori metodisti"? Quello sempre era il
nome: "Qui viene un predicatore metodista". Ah, cari amici miei, il
mondo non sarà salvato mai da dottori metodisti, o da dottori
battista, o di qualsiasi altra cosa del genere; ma le moltitudini saranno
salvate, dalla grazia di Dio, attraverso i predicatori. È il predicatore colui
al quale Dio ha affidato questo grande lavoro. Gesù disse: "Predicate
l’Evangelo ad ogni creatura". Ma
gli uomini si sono stancati del piano divino; per essere salvati, loro stanno
andando dal prete, dalla musica, dagli attori di teatro e nessuno sa ciò!
Bene, loro possono provare queste cose finché piace a loro, ma nulla mai
può venire dell’intera faccenda se non assoluta delusione e confusione, Dio li
disonorerà, l’Evangelo travestito, ipocriti fabbricati a migliaia, e la chiesa
trascinata giù al livello del mondo.
State in piedi sulle vostre armi da fuoco, fratelli e continuate a
predicare e ad insegnare null’altro se non la Parola
di Dio, perché piace a Dio, di salvare quelli che credono mediante la follia
della predicazione, e questo testo ancora sta in piedi veramente: Gesù Cristo è
lo stesso ieri, oggi e in eterno".
Ma ricordate che ci devono essere sempre le
preghiere dei santi con la predicazione dell’Evangelo. Voi spesso avete dovuto
osservare quel passaggio nei Atti riguardo ai nuovi
convertiti nel Giorno di Pentecoste, "Essi erano perseveranti nel seguire
gli insegnamenti degli apostoli" (Atti 2:42): loro ragionavano su una
grande quantità di dottrine in quei giorni.
"E l’associazione": loro pensavano molto di essere in chiesa
–associazione in quei giorni. "E nel rompere il
pane": loro non trascuravano l'ordinanza benedetta della cena del Signore
in quei giorni: "Nel rompere il pane". E poi quello che segue?
"E in preghiere"! Alcuni dicono oggi, che le riunioni di preghiera
sono un buon espediente religioso ben escogitato. Ah, caro mio! Che espediente
religioso era quello provocato a Pentecoste, quando loro si riunirono di pari consentimento in uno luogo, e quando la chiesa intera
pregò, improvvisamente il luogo tremò, e loro sentirono il suono come di un
vento possente che manifestò la presenza dello Spirito Santo!
Bene, tu puoi tentare di agire senza le riunioni di preghiera, se ti piace;
ma la mia solenne convinzione è che, come queste diminuiscono, lo Spirito di
Dio si dipartirà da te, e la predicazione dell’Evangelo sarà di certo
insignificante. Il Signore avrà le preghiere del Suo popolo per andare con la
proclamazione del Suo Evangelo se esso rappresenta la potenza di Dio quanto a
salvezza, e ci non è cambiamento in questa questione
dal giorno di Paolo, perché Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi e in eterno. Dio
l’ha ancora richiesto alla casa di Israele per fare ciò per loro, e Egli ancora accorda benedizioni in risposta ad una
fiduciosa preghiera.
Ricorda, inoltre, che il Signore Gesù Cristo è
sempre è stato propenso a lavorare per mezzo del potere spirituale dei suoi
servitori. Nulla esce da un uomo che prima non sia in lui. Tu non troverai i
servitori di Dio che fanno cose grandi per Lui, a meno che
Dio non lavori potentemente in loro, così come per mezzo di loro. Tu devi prima
essere stato dotato della potenza da Alto, altrimenti il potere non lo
manifesterai in quello che fai.
Adorati, noi vogliamo che i nostri membri di chiesa siano uomini e donne
migliori; noi vogliamo che i bambini Cristiani divengano uomini Cristiani; e
noi vogliamo che gli uomini cristiani in mezzo a noi siano forti nel Signore, e
nella sua potenza.
Dio lavorerà per mezzo dei suoi servitori quando loro sono adatti al suo servizio; e lui farà che i suoi strumenti
vadano bene per le sue opere. Non è in loro che hanno qualsiasi forza; la loro
debolezza diviene la ragione affinché la Sua forza sia vista in loro. Ancora
c’è un adattamento, c'è un'appropriatezza per il suo servizio, c'è una pulizia
che Dio mette sui suoi strumenti prima che lui compia cose possenti per mezzo
di loro; e Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi e in eterno, anche in questa
questione.
Tutto il bene che è sempre fatto nel mondo è fatto dallo Spirito Santo; e
come lo Spirito Santo onora Gesù Cristo, così Lui mette grande onore sopra lo
Spirito Santo. Se tu ed io tentiamo, o come chiesa o come individui, di fare
senza lo Spirito Santo, Dio farà presto senza di noi
A meno che noi l'adoriamo riverentemente e
fiduciosamente, troveremo che saremo come Sansone quando le sue trecce furono
tosate. Lui cercò di sciogliersi come lui aveva fatto tempo addietro; ma quando
i Filistei erano su lui, non poté fare nulla contro di loro. La
nostra preghiera deve essere sempre: "Spirito Santo, vivi con me! Spirito Santo, vivi con i tuoi servitori!" Sappiamo che
dipendiamo necessariamente da lui. Tale è l'insegnamento del nostro
Padrone, e Gesù Cristo è "lo stesso ieri, oggi e in eterno".
IV. Non voglio stancarvi, miei cari fratelli; ma permettetemi solo per
alcuni momenti, di parlare su un quarto punto! Gesù Cristo è sempre LO STESSO
RISORTO perché "lui è lo stesso ieri, oggi e in eterno".
Ripeterò quello che ho già detto, Gesù Cristo ha sempre le stesse risorse.
Qualche volta, noi ci sediamo molto addolorati, e diciamo: "I tempi sono
molto scuri". Non penso che possiamo molto bene esagerare la loro
oscurità; ed essi sono pieni di presagi minacciosi, e non penso che qualcuno di
noi realmente possa esagerare tali presagi, perché sono veramente terribili. Ma è ancora vero: Il Signore vive, benedetta sia la mia
roccia".
La Chiesa sente di aver bisogno di uomini fedeli? Il Signore può mandarceli
tanti come sempre. Quando il Papa dominava dappertutto, nessuno pensava,
immaginerei, che il primo uomo a parlare contro la vecchia fede sarebbe stato
un monaco; loro pensavano che loro avevano preso
scorta di tutti gli uomini che Dio aveva al suo comando, e loro non pensarono
certamente che lui avesse uno dei leader della Riforma in un convento; ma c'era
Martin Lutero, il monaco che scosse il mondo e sebbene gli uomini non sognavano
quello che lui avrebbe fatto, Dio conosceva tutto su di lui.
C'era anche Calvino, che stava scrivendo quel famoso libro delle sue
Istituzioni. Lui era un uomo pieno di malattie, penso che avesse
sessanta malattie nel suo corpo, e soffriva grandemente. Guarda il suo
ritratto, pallido ed emaciato; e come giovane lui era pure molto timido. Andò a
Ginevra, e pensò che fosse stato chiamato a scrivere libri; ma Farel gli disse,
"Tu sei chiamato a condurci nel predicare l’Evangelo qui a Ginevra."
"No" rispose Calvino perché lui si ritirò dal compito; ma Farel
insisté: "Il soffio dell'Eccelso Dio rimarrà su di te finché tu uscirai ed accetterai". Sotto della minaccia di quel prode
vecchio uomo, Giovanni Calvino accettò, pronto e sincero nel lavoro di Dio, non
esitante mai nella vita e nella morte. C'era là poi Zwingli a Zurigo, lui si
era messo in luce, anche, e Ecolampadius, e Melantone,
e i loro seguaci: "Chi mai si aspettava che facessero quello che poi
fecero?" Nessuno. "Il Signore diede la parola, grande era la loro
compagnia che pubblicò ciò". E così, oggi, Lui deve dare solamente la Sua
Parola, e tu vedrai che stanno cominciando ad andare per tutto il mondo
predicatori seri dell’Evangelo eterno, perché Lui ha come sempre le stesse
risorse. "Egli è Gesù Cristo, lo stesso ieri, oggi e in eterno".
Egli ha anche le stesse risorse della grazia. Lo Spirito Santo è
completamente capace di convertire gli uomini, di affrettarsi, di illuminarli,
di santificarli, e di istruirli. Non c'è nulla che lui ha fatto che non può fare di nuovo; i tesori di Dio sono pieni e stanno ora
scorrendo come all'inizio dell'età cristiana. Se noi non vediamo cose così
grandi, dove giace la forza che contiene? È nella nostra miscredenza. "Se
tu credi, tutte le cose sono possibili a colui che
crede". Prima che questo anno sia trascorso, Dio
può fare un'ondata di risveglio sull’Inghilterra, sulla Scozia, e sull’Irlanda,
da un capo all'altro, sì, e Lui può inondare il mondo intero coll’Evangelo se
noi vogliamo ma gridiamo a lui per questo, e Lui lo farà, perché "lui è lo
stesso ieri, oggi e in eterno" nelle risorse della sua grazia.
V. Così io chiudo il mio sermone con questo quinto paragrafo sul quale sarò
davvero molto corto, Gesù Cristo è lo stesso PER ME: ieri, oggi e in eterno.
Non parlerò di me se non per aiutarvi a pensare intorno a voi stessi. Da
quanto tempo avete conosciuto il Signore Gesù Cristo? Forse, solamente da poco tempo; possibilmente, da molti anni.
Ricordate quando voi l’avete conosciuto? Potete indicare la macchia di terreno dove Gesù incontrò voi? Ora, Che cos’era Lui per
voi, prima? Vi dirò quello che lui era per me.
Gesù era per me all’inizio la mia unica fede. Mi affidai a Lui molto
duramente, perché avevo un tal carico da portare. Scaricai me e il mio carico
ai Suoi piedi; lui era tutto in tutto per me. Non avevo escluso neppure un
brandello di speranza di lui, né qualsiasi fede al di fuori di Lui, crocifisso e risorto per me. Ora, cari fratelli e sorelle,
avete voi qualcuno più lontano di Lui? Non spero; so che non l’avete. Non ho dovunque un'ombra di un'ombra di fiducia, se non nel sangue
di Cristo e sulla Sua rettitudine. Mi affidai a Lui
pienamente all’inizio, ma mi affido più duramente ora. Svengo qualche
volta, nelle Sue braccia; Sono morto nella Sua vita; mi perdo nella sua
abbondanza, lui è tutta la mia salvezza e tutto il mio desiderio. Sto parlando
per me; ma penso che stia parlando per molti di voi, anche quando dico che Gesù
Cristo è per me "lo stesso ieri, oggi e in eterno". La Sua croce,
davanti ai miei occhi deboli, sarà il mio conforto nel morire così come è la mia forza nel vivere.
Che cos’era Gesù Cristo per me al principio? Lui era l'oggetto del mio
amore più caldo; Non era così anche per voi? non era
Lui il Capo fra diecimila, e nello stesso tempo il più amabile? Che fascino,
che bellezze erano là in quella sua cara faccia! E che freschezza, che novità,
che delizia che aveva messo tutte le nostre passioni su una fiamma! Era così in
quei primi giorni, quando noi andammo dopo di Lui nella regione selvaggia.
Sebbene tutto il mondo intorno era sterile, lui era
tutto in tutti per noi.
Molto bene, chi è Lui oggi? Lui ora è più vicino a noi di quanto non lo
fosse prima. Lui è l'unica gemma che noi possediamo; gli altri nostri gioielli
si sono rivelati tutti essere simili al vetro, e noi li abbiamo espulsi dal
cofanetto, ma lui è il Koh-i-noor in cui le nostre anime si deliziano; tutte le
perfezioni si congiunsero insieme per fare una perfezione assoluta; tutte le
grazie Lo circondano, e sono di riflesso rivolte verso
di noi. Non è quello che diciamo di Lui? Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi e
in eterno.
Che era per me Gesù Cristo all’inizio? Bene, lui era la mia gioia più alta.
All’epoca della mia gioventù, come il mio cuore balzò al suono del suo nome!
Non era così per molti di voi? Possiamo essere più pieni in voce, e più pesanti
nel corpo, e più lento nel trasportare i nostri lombi, ma il Suo Nome ha molto
fascino per noi come l’ha sempre avuto.
C'era una tromba che nessuno potrebbe soffiare se non uno che era il vero
erede, e non c'è nessuno che mai può recuperare la vera musica fuori di noi se
non il nostro Dio cui noi apparteniamo. Quando lui mi mette alle
suoi labbra, voi pensereste che io fossi uno delle trombe dei sette angeli; ma
non c'è nessuno altro che può fare che io suoni come quello. Non posso produrre
tale musica come quello da solo; e non c'è nessun tema che può rapire in estasi
il mio cuore, non c'è nessun soggetto che può mescolare la mia anima, finché
tengo Lui. Penso che è con me come era con Rutherford,
quando il Duca di Argyle lo chiamò, come lui cominciò a predicare su Cristo
"Ora, uomo, tu sei sulla sequenza giusta, tieni a ciò". Il Signor
Gesù Cristo conosce ogni chiave delle nostre anime, e lui può destare sul
nostro essere intero a armonie di musica che metterà
il mondo a cantare con le Sue lodi. Sì, lui è la nostra gioia, il nostro tutto,
"lo stesso ieri, oggi e in eterno".
Lascia che andiamo in avanti, poi, al Salvatore immutabile, attraverso le
cose che cambiano di tempo e di senso; e noi l'incontreremo
presto nella gloria, ed Egli sarà immutato là, come compassionevole e amoroso
quando noi ritorneremo a casa da Lui, e lo vediamo nel suo splendore, come Egli
era per i suoi poveri discepoli, quando lui stesso non aveva dove posare il suo
capo ed era sofferente fra loro.
Oh, lo conosci tu? Lo conosci tu? Lo conosci tu? Se non Lo conosci, Lui stesso questa sera ti si rivelerà, a causa
della sua dolce misericordia! Amen.