L'UNITÀ DEGLI EVANGELICI
Gli
evangelici sono divisi?
Gli evangelici sono uniti in Cristo e i cattolici separati “in casa”?
Alla domanda se
gli evangelici sono divisi in tante sette o uniti come i cattolici, si può
tranquillamente rispondere che la verità è esattamente il contrario: il
mondo cattolico è diviso, ma non se ne parla, anzi non si deve neppure pensare
una cosa simile!
Quelle che i cattolici chiamano “sette”, in realtà sono
“denominazioni” evangeliche e non sono minimamente diverse, se non per
formazione storica e per qualche differenza teologica che le caratterizza in
modo particolare. Per esempio, i battisti sono evangelici, che, come gli altri o
più o meno degli altri, pongono in risalto il fatto che occorre il battesimo per
immersione, se si crede veramente in Gesù Cristo. Tale battesimo va fatto da
adulti e solo DOPO una “nascita spirituale”.
I metodisti sono come i battisti, solo che furono chiamati, così perché
leggevano la Bibbia “con metodo”, ma è sicuro che anche le altre denominazioni
evangeliche non sono da meno e leggono la Bibbia e forse anche con maggiore
intensità ed incisività, senza per questo essere chiamate metodiste...
Le Chiese Pentecostali pongono l’accento sul “battesimo nello
Spirito Santo”, come il giorno della prima pentecoste cristiana, ma ciò non
esclude che anch’esse rafforzino la loro fede nella lettura della Bibbia o che
battezzino “per immersione”. Le Chiese “dei fratelli” non sono da meno delle
altre.
L’importante per tutte è avere la cosa fondamentale: lo Spirito di Gesù Cristo!
Senza di Esso, si esclude a priori ogni carattere evangelico, perché manca
l’indispensa-bile e l’essenziale.
Gli evangelici, sono tutti uniti sotto Cristo e sotto lo Spirito Santo che è lo
Spirito della Verità.
La storia insegna come i movimenti evangelici sono stati discriminati dal mondo
cattolico con nomi diversi..., E' stato molto offensivo per gli evangelici,
ricevere etichette che essi non si sono mai dati e vedere che le stesse realtà
fideistiche sono state oggetto di beffeggiamento da parte della gerarchia
cattolica.
Lo stesso Garibaldi, divenuto evangelico essendosi convertito a Cristo nel suo
esilio londinese, riconobbe che nell'Italia cattolica, non si sarebbe mai
affermato un movimento evangelico di massa legato a realtà già diffuse
all'estero e catalogate dispregiativamente come "protestanti" o come "luterane",
o "calviniste" o "anglicane" o altro. Egli allora concepì una Chiesa Evangelica
Italiana libera ed autonoma, ma il suo sogno non si realizzò mai pienamente.
Le comunità evangeliche sono danneggiate dall’accusa di divisione che la Chiesa
Cattolica sbandiera per generare confusione in chi vuole avvicinarsi alla verità
evangelica mediante le Chiese evangeliche: del resto fermare la diffusione del
messaggio di Gesù Cristo è stato da sempre l'impegno del cattolicesimo in Italia
e nel mondo (vedansi cinque secoli di inquisizione e di roghi degli eretici
“protestanti”) e diffondere notizie false è uno dei tanti mezzi per raggiungere
lo scopo di allontanare la gente dalle Chiese evangeliche tacciandole per
settarie...
Se la Chiesa Cattolica si fosse “riformata”, avrebbe inglobato la salutare
“riforma” di Lutero, che tanti prima di lui avevano auspicato, ma purtroppo la
scelta fatta a Trento fu la lotta CONTRO la Riforma, a dimostrazione che il vino
nuovo non può essere messo nell’otre vecchio...
Fu così allora che la diffusione della Riforma protestante vide gli stessi
predicatori evangelici fare proseliti in Germania, in Svizzera, in Olanda ed in
Inghilterra: il risultato fu che la stessa realtà venne, dalla Chiesa cattolica,
chiamata luterana in Germania, calvinista in Svizzera, puritana in Olanda e
anglicana in Inghilterra. I cattolici avevano così diviso (almeno così credevano
o facevano credere) quello che non era diviso...
La verità è che le Chiese Evangeliche erano e sono anche attualmente unite
veramente in Cristo Gesù e rappresentano le membra del “corpo di Cristo
Vivente”.
Le differenze tra di loro non sono vere differenze dottrinali, ma sono
soprattutto di natura organizzativa ed istituzionale, per la diversità delle
impostazioni consociative o congregazionaliste tipiche dell’epoca storica in cui
sono nate.
Le Chiese Valdesi hanno come organo di governo la Tavola ed il Sinodo, ma la
stravaganza della terminologia è ampiamente scusata dall’epoca cui risale il
movimento valdese (1200 d.C.).
Prendendo come altro esempio il caso dei pentecostali, si rileva chiaramente
come essi siano fratelli di tutti, ma osteggiati per la “purezza” della loro
dottrina troppo “scrittura-lista”... ma mai emarginati o esclusi dalla comunione
evangelica!
Il battesimo di Spirito Santo, la massima manifestazione spirituale in campo
religioso, viene disconosciuto se non addirittura osteggiato da altri gruppi
evangelici e non, ma non viene messa in dubbio l’appartenenza delle Chiese
pentecostali al Corpo di Cristo.
Per i pentecostali essere scritturali è l’unico modo per accedere a ciò che Dio
vuole darci, attenendoci scrupolosamente alle “istruzioni” divine prescritte
nell'Evangelo. Diversamente Dio volge altrove la Sua faccia e non si compiace
delle trasgressioni alla Sua Legge.
Inoltre, come ogni ordine religioso cattolico ha una sua amministrazione e i
suoi organi di governo, così ogni denominazione evangelica ha una sua
amministrazione e i suoi organi di governo.
Come responsabilità morale e dottrinale inoltre ogni ordine religioso cattolico
risponde responsabilmente al loro Capo costituito dal “papa di Roma”, ed ogni
denominazione evangelica risponde al loro Capo costituito da Gesù Cristo Vivente
e Onnipresente.
Qualcuno potrebbe controbattere che Dio ama tutti e benedice tutti, ma ciò non è
assolutamente vero, perché Dio, se contristato e contrastato, abbandona l'uomo
alle sue concupiscenze e non lo sostiene più. Questo fa la vera differenza: ci
sono Chiese che avevano il Risveglio (e non lo hanno più e vivono di ricordi!) e
Chiese che hanno il Risveglio e devono fare di tutto per non perderlo e Chiese
che il Risveglio non l’hanno mai avuto (e non sanno neppure cos’è). Il Risveglio
infatti è il sostegno reale dello Spirito Santo nel Nome di Gesù Cristo
Vivente...
Solo l'esame delle Sacre Scritture alla luce delle rivelazioni che solo lo
Spirito Santo compie nella mente e nel cuore dei credenti fedeli, può consentire
l'azione salvifica e miracolistica di Dio.
E' difficile spiegare questo fenomeno (ma non è impossibile), ma è ancora più
difficile poterlo diffondere per iscritto, in onore alla più pura libertà di
pensiero e di parola.
Un tale discorso è oggi, come in passato, oggetto della più spietata censura
cattolica, affinché non si sappia, e tantomeno non si dica, o meglio ancora non
si pensi!
Il mondo evangelico, variegato nella bellezza dei colori delle sue denominazioni
(come l’arcobaleno che, pur nella sua divisione dei colori mantiene sempre
l’unità della luce!) viene disconosciuto dalla Chiesa Cattolica che lo ripugna
definendolo genericamente e superficialmente col termine di “a-cattolico”,
termine che racchiude tutte le realtà evangeliche in una scatola chiusa che non
va assolutamente aperta perché è diversa da lei...
E così, per essere più precisi, nel “coacervo anonimo degli indistinti”
finiscono tutti coloro che non sono cattolici, come gli evangelici, i musulmani,
gli ebrei, i buddisti, gli animisti e i comunisti... Questo è lo spot
pubblicitario meglio riuscito!
Vediamo allora di parlare dell’unità della Chiesa Cattolica: essa infatti
sembrerebbe unita, ma ciò non è vero, perché è divisissima in mille ordini
religiosi, sette e confraternite: i fedeli a volte sono contro i loro preti;
altre volte i preti di un ordine seguono riti e dottrine diversi da quelli di
altri preti, se non addirittura opposti a quelli di altri ordini.
Il papa tiene uniti “sotto di sé” ordini diversissimi per diverse teologie e
credenze. Sembrerebbe un minestrone dove si scontrano in continuo rimescolamento
riti, tradizioni e credenze, ma dove tutti si riconoscono appartenenti allo
stesso pentolone!
Certe volte, frequentando le varie Chiese cattoliche, può capitare di trovare
differenze assai vistose per ambiente, predicazione e modo di professare la
fede. Chiese cattoliche a predicazione carismatica sono diverse dalle Chiese a
predicazione mariana o pietistica.
Le lotte all’interno del Vaticano sono molto note attraverso i mass-media e
spesso hanno come cassa di risonanza quei personaggi che se ne allontanano
perché nauseati o disillusi.
A tutt'oggi risultano i tantissimi ordini ecclesiastici cattolici in tutto il
mondo, uno a fianco all'altro, ma anche uno CONTRO l'altro, tutti però "uniti"
sotto il "Vicario di Cristo" (invece che sotto Cristo Vivente).
L’elenco è lunghissimo ed incompleto, ma serve a darne l’idea: ci sono infatti
benedettini, francescani, cistercensi, scolopi, teatini, barnabiti, cappuccini,
gesuiti, carmelitani, oratoriani, eudisti, lazzaristi, sulpiziani, dehoniani,
salesiani, secolaristi, chierici camilliani, camaldolesi, passionisti, oblati,
orsoline, clarisse, figlie e figli di Maria, ancelle di Maria, missionarie della
carità, suore madri comboniane della nigrizia, figli dei servi del divin volere,
piccole figlie di S.Giuseppe, figli di qualche santo, figlie della croce, ...
figli dei figli di qualche cosa, ecc.
La fantasia non è mai mancata!
Ogni ordine ha una divisa o un vestito formale, a dimostrazione che senza
l’abito non ci possa essere un ministero autentico!
Una Chiesa così divisa e che sparla degli evangelici, ricorda l’accusa che fu
rivolta proprio a Gesù da scribi e farisei quando lo accusavano di essere figlio
del demonio...
Stando così le cose, sia il mondo cattolico che quello evangelico hanno
denominazioni al loro interno.
Come non è tuttavia da considerare diviso il mondo cattolico, se i salesiani
hanno le loro “messe”, SENZA l’autorizzazione dei gesuiti, allo stesso modo non
è da considerare diviso il mondo evangelico, se la Chiesa pentecostale svolge i
suoi “culti” SENZA l’autorizzazione della Chiesa Battista...
Occorre riscoprire l’equilibrio che solo la Verità può dare.
In conclusione la differenza di vocazione non significa esclusione dall’unità,
come la diversità dei ministeri non esclude l’appartenenza a Colui che li
distribuisce!
Per completezza di discorso si evidenzia invece come gli apostoli e tutti i
credenti del primo secolo dopo Cristo, erano resi “santi” dal sangue
purificatore dell’Agnello di Dio e soprattutto non erano "sacerdoti", ma
pescatori, artigiani, operai e liberi professionisti! Una volta “nati di nuovo
per il solo merito della grazia del Sangue di Gesù Cristo”, si diventa tutti re
e sacerdoti (1 Pietro 2:9; Apocalisse 1:6)
Nelle Chiese evangeliche la divisione fra clero e fedeli è stata sempre esclusa
e combattuta, a differenza della Chiesa Cattolica: sarà forse questo il motivo
di tante diatribe ed incomprensioni?
Tale divisione fra fedeli e pastori, era predicata fin dall’epoca apostolica,
dai Nicolaiti, la setta odiata dall’apostolo Giovanni nel capitolo 2
dell’Apocalisse sia nella lettera alla Chiesa di Efeso (versetto 6: “Ma tu hai
questo: che odii le opere dei Nicolaiti, le quali odio anch'io”), sia nella
lettera alla Chiesa di Pergamo (versetti 14 e 15: “Ma ho alcune poche cose
contro di te: cioè, che tu hai quivi di quelli che professano la dottrina di
Balaam, il quale insegnava a Balac a porre un intoppo davanti ai figliuoli
d'Israele, inducendoli a mangiare delle cose sacrificate agli idoli e a
fornicare. Così hai anche tu di quelli che allo stesso modo professano la
dottrina dei Nicolaiti. Ravvediti dunque; se no, verrò presto da te, e
combatterò contro di loro con la spada della mia bocca.”)
L’origine gnostica dei Nicolaiti rivela la tendenza di presentare un
cristianesimo puro predicato solo dai puri (preti, catari), coloro cioè che si
separano dal popolo dei fedeli per praticare il celibato e il formalismo
giudaico ortodosso.
Il movimenti dei Nicolaiti ( letteralmente “la vittoria separata dal popolo”)
recò tanta confusione, nei primi tre secoli dopo Cristo, che da subito se ne
avvertì la pericolosità. L’origine risale addirittura a Simon Mago (Atti
8:9-24), che ebbe come discepoli l’eretico Menandro ed in seguito Marcione. Il
papa Alessandro III, in un concilio ecumenico Laterano (5-22 marzo 1179)
“ripristina vecchie decisioni concernenti gli abusi della vita ecclesiastica
(simonia, nicolaismo), il potere temporale della Chiesa, gli abusi dei
religiosi”(Encicl. Peruzzo Larousse vol.I pag. 329). Simon Mago e i Nicolaiti
sono gli unici uomini “maledetti” espressamente nel Nuovo Testamento!
L’accusa di evangelici “divisi” nasconderebbe allora il fatto che per la Chiesa
Cattolica è scandalo che i “veri servi di Cristo” predichino e salgano sul
pulpito, benché ripieni di Spirito Santo?
Si cita allora un passo della Santa ed autentica Parola di Dio:
"Guardate che non vi sia alcuno che faccia di voi sua preda con la filosofia e
con vanità ingannatrice secondo la tradizione degli uomini, gli elementi del
mondo, e non secondo Cristo; poiché in lui abita corporalmente tutta la pienezza
della deità, e in lui voi avete tutto pienamente. Egli è il capo d'ogni
principato e d'ogni potestà... Nessuno a suo talento vi defraudi del vostro
premio, per via d'umiltà e di culto degli angeli affidandosi alle proprie
visioni, gonfiato di vanità dalla sua mente carnale, (Colossesi 2:6-17)
"Certa è questa parola e degna d'essere pienamente accettata: che Cristo Gesù è
venuto nel mondo per salvare i peccatori" (1 Timoteo 1:15)
" ...per questo che noi fatichiamo e lottiamo: perché abbiamo posto la nostra
speranza nell'Iddio vivente, che è il Salvatore di tutti gli uomini,
principalmente dei credenti. Ordina queste cose e insegnale." (1 Timoteo 4:9-11)
Che Gesù benedica tutti, cattolici compresi, affinché possiamo essere tutti
“uniti” sotto l’autorità di Gesù Cristo Capo Vivente della Sua Chiesa e non
sotto autorità posticce e quantomeno discutibili.
Guardiamo a Gesù e scopriremo tutti che in Lui possiamo avere TUTTO "pienamente"
senza mediatori ed intermediari di sorta, perché Lui è un Dio Vivente e Vero.
Accettiamo la vera ed onesta predicazione da chiunque venga fatta, senza opporre
il pregiudizio dell'abito sacerdotale e dell’etichetta che altri hanno messo e
rigettiamo ogni accusa ingiustificata e strumentale, da qualunque parte essa
provenga.
Chi odia la verità, odia Colui che è la Verità!
L’unità in Cristo è la testimonianza che può dare solo chi è cresciuto
spiritualmente e che ha capito che la fede non viene dall’appartenenza ad una
religione ma dalla Verità che si è radicata nel cuore dell’uomo, così come
affermato in Prima Corinzi 1:9-13: “Fedele è l’Iddio dal quale siete stati
chiamati alla comunione del suo Figliuolo Gesù Cristo, nostro Signore.
Ora, fratelli, io v’esorto, per il nome del nostro Signor Gesù Cristo, ad aver
tutti un medesimo parlare, e a non aver divisioni fra voi, ma a stare
perfettamente uniti in una medesima mente e in un medesimo sentire.
Perché, fratelli miei, m’è stato riferito intorno a voi da quei di casa Cloe,
che vi son fra voi delle contese.
Voglio dire che ciascun di voi dice: Io son di Paolo; e io d’Apollo; e io di
Cefa; e io di Cristo.
Cristo è egli diviso? Paolo è egli stato crocifisso per voi? O siete voi stati
battezzati nel nome di Paolo?”
L’unità fra credenti porta alla sicurezza e alla certezza della fede:
“finché tutti siamo arrivati all’unità della fede e della piena conoscenza del
Figliuol di Dio, allo stato d’uomini fatti, all’altezza della statura perfetta
di Cristo;
affinché non siamo più dei bambini, sballottati e portati qua e là da ogni vento
di dottrina, per la frode degli uomini, per l’astuzia loro nelle arti seduttrici
dell’errore, ma che, seguitando verità in carità, noi cresciamo in ogni cosa
verso colui che è il capo, cioè Cristo.
Da lui tutto il corpo ben collegato e ben connesso mediante l’aiuto fornito da
tutte le giunture, trae il proprio sviluppo nella misura del vigore d’ogni
singola parte, per edificare se stesso nell’amore.” (Efesini 4:13-16)
Esattamente come sta scritto in Colossesi 2:6-8: “Come dunque avete ricevuto
Cristo Gesù il Signore, così camminate uniti a lui, essendo radicati ed
edificati in lui e confermati nella fede, come v’è stato insegnato, e abbondando
in azioni di grazie.
Guardate che non vi sia alcuno che faccia di voi sua preda con la filosofia e
con vanità ingannatrice secondo la tradizione degli uomini, gli elementi del
mondo, e non secondo Cristo”